Una coalizione interdisciplinare, che comprende il fondo di Bill Gates Breakthrough Energy, McKinsey e la Doerr School of Sustainability della Stanford University, ha presentato il Climate Tech Atlas, Atlante delle tecnologie climatiche, un nuovo piano per mappare le opportunità nel settore e definire gli imperativi dell’innovazione per la transizione energetica.
Le soluzioni per un percorso “possibile” verso Net Zero
L’obiettivo è focalizzare l’attenzione degli investitori sulle tecnologiche più praticabili per la decarbonizzazione dell’intera economia, nel momento in cui il governo degli Stati Uniti è diventato un partner sempre più inaffidabile. L’idea è «consentire alla prossima generazione di innovatori, imprenditori, ricercatori, responsabili politici e investitori di concentrarsi realmente su dove, secondo noi, ci fossero le maggiori opportunità di esplorazione e innovazione nel percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette attraverso la tecnologia», ha detto Cooper Rinzler, partner di Breakthrough Energy Ventures intervistato da “Heatmap”.
Altri importanti contributori sono Elemental Impact, l’iniziativa climatica di John Doerr Speed & Scale e il think tank politico Energy Innovation. L’Atlante è in lavorazione da un anno ma già il sito web, lanciato da tre giorni, identifica 24 aree di opportunità nei settori dell’edilizia, della produzione, dei trasporti, dell’alimentazione, dell’agricoltura e della natura, dell’elettricità e della rimozione dei gas serra.

Ogni collaboratore principale ha portato le proprie idee e i propri progetti accettando di condividere una versione open source di ciò che ognuno ha. L’Atlante delle tecnologie climatiche può fungere quindi da punto di riferimento unico per aiutare tutti a canalizzare sforzi e risorse sulle opportunità più redditizie e rilevanti.
Lo stesso vale per identificare le priorità di ricerca tra i docenti universitari nella scelta di corsi, tirocini e percorsi di carriera per gli studenti.
Trump taglia i fondi? I privati provano con il “fai da te”

Il Dipartimento dell’Energia durante la presidenza Biden aveva lanciato l’iniziativa Earthshots, che ha definito obiettivi di innovazione e percorsi di scalabilità per tecnologie emergenti come l’idrogeno pulito, l’accumulo di energia a lungo termine e l’eolico offshore galleggiante. Ma il nuovo inquilino della Casa Bianca Donald Trump ha di fatto mutilato l’iniziativa, chiudendo i rubinetti del finanziamento.
Ora la palla passa al settore privato, che deve lottare per la sopravvivenza. Breakthrough Energy, ad esempio, aveva già individuato le ” Cinque Grandi Sfide ” per raggiungere le emissioni nette zero: elettricità, trasporti, produzione, edilizia e agricoltura. Sono gli stessi settori identificati nell’Atlante, che li approfondisce in specifiche sottocategorie.
Ma l’Atlante non è ancora completo, hanno sottolineato i suoi creatori. Già ora stanno valutando modalità di espansione, in base a ciò che fornirà il maggior valore al settore. Esiste persino un modulo in cui i cittadini possono suggerire nuovi imperativi di innovazione e progetti ambiziosi, o fornire feedback su quelli esistenti.
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Il caro vecchio Bill si conferma ancora una volta fra i filantropi più lungimiranti ed evoluti, stavolta anche con idee concrete non solo come finanziatore. Un animo raro tra gli imprenditori della big tech, e con un senso di responsabilità e solidarietà verso il prossimo completamente sconosciuti a Elon.