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L’energia è sempre più pulita, ma ne serve sempre di più. Nel 2024 la domanda mondiale è aumentata a un ritmo più veloce della media dell’ultimo decennio, con maggiore consumo di tutte le fonti energetiche. Ma la domanda di energia elettrica, cresciuta a velocità doppia, è stata soddisfatta quasi completamente da fonti a basse emissioni, soprattutto dall’aumento record della capacità fotovoltaica. L’hanno spinta i consumi industriali, l’elettrificazione dei trasporti, i data center e l’intelligenza artificiale, la maggior richiesta di raffrescamento delle abitazioni dovuta all’aumento della temperatura media mondiale.
Il Global Energy Review 2025 diffuso ieri dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) certifica però che, grazie a tecnologie più efficienti e “pulite” le emissioni di gas serra dovute alla generazione elettrica sono aumentate a ritmo ridotto rispetto al 2023, risparmiando 2,6 miliardi di tonnellate di CO2 (7% delle emissioni globali).
Il record dell’energia pulita: è il 40% del totale
L’energia pulita (rinnovabili più nucleare) ha raggiunto il 40% nel mix energetico mondiale: un record
In sintesi:
La domanda globale di energia è cresciuta del 2,2% nel 2024, un tasso notevolmente più rapido rispetto alla media annuale dell’1,3% registrata tra il 2013 e il 2023.
L’ aumento è stato in parte dovuto all’effetto di condizioni meteorologiche estreme, che hanno aggiunto 0,3 punti percentuali alla crescita.
Nonostante ciò, la domanda di energia è cresciuta più lentamente dell’economia globale, che è cresciuta del 3,2% nel 2024.
L’energia pulita ha rappresentato la maggior parte della crescita dell’approvvigionamento energetico globale. In primis le fonti rinnovabili (38%), seguite da gas naturale (28%), carbone (15%), petrolio (11%) e nucleare (8%).
Dalle economie emergenti l’80% della crescita
Le economie emergenti e in via di sviluppo hanno rappresentato oltre l’80% della crescita della domanda energetica globale. In Cina, la crescita della domanda energetica è rallentata a meno del 3% nel 2024, la metà del tasso del 2023 e ben al di sotto della crescita annuale media della Cina del 4,3% negli ultimi anni.
La variazione 2024 su 2023 della domanda di energia per area geografica e per fonte. In azzurro il carbone, in blu il petrolio, in verde chiaro il gas naturale, in verde scuro le rinnovabili, in giallo il nucleare
Tuttavia, la Cina ha comunque registrato la maggiore crescita della domanda in termini assoluti nel 2024. L’India ha registrato il secondo maggiore aumento della domanda energetica in termini assoluti, superiore all’aumento di tutte le economie avanzate messe insieme.
Anche le economie avanzate hanno visto un notevole ritorno alla crescita della domanda di energia dopo diversi anni di cali, con una domanda in aumento di quasi l’1%. Gli Stati Uniti hanno visto la terza maggiore crescita assoluta della domanda nel 2024 dopo Cina e India. L’Unione Europea è tornata a crescere per la prima volta dal 2017 (a parte la ripresa post-Covid nel 2021).
Rallenta la crescita di petrolio, gas e carbone
La crescita della domanda globale di petrolio ha rallentato notevolmente nel 2024. La sua quota nella domanda totale di energia è scesa al di sotto del 30% per la prima volta in assoluto, 50 anni dopo aver raggiunto il picco del 46%. Quella per il trasporto stradale è diminuita leggermente, guidata dai cali in Cina (-1,8%) e nelle economie avanzate (-0,3%). La domanda di petrolio da parte dell’aviazione e della petrolchimica è cresciuta.
La domanda di gas naturale è aumentata del 2,7%: 115 miliardi di metri cubi (bmc) in più rispetto a una media di circa 75 all’anno nell’ultimo decennio. La Cina ha avuto la maggiore crescita assoluta (30 bcm, più 7%), con una crescita forte anche in altre economie emergenti e in via di sviluppo in Asia. La domanda di gas è aumentata di circa il 2% (20 bcm) negli Stati Uniti e più modestamente nell’Unione Europea.
La domanda globale di carbone è aumentata dell’1%. La produzione di energia è stata il principale motore della crescita. Le intense ondate di calore hanno spinto l’uso del carbone verso l’alto sia in Cina che in India, che insieme hanno rappresentato la grande maggioranza dell’aumento della domanda globale di circa 65 milioni di tonnellate di carbone equivalente (Mtce). La Cina è rimasta il più grande consumatore di carbone a livello globale, rappresentando un record del 58% dell’uso globale di carbone.
Il consumo globale di elettricità è aumentato di quasi 1.100 terawattora (TWh). Fonti rinnovabili ed energia nucleare hanno contribuito per la prima volta al 40% della produzione totale.
L’energia pulita/ Le nuove installazioni di rinnovabili superano di 100 volte il nucleare
Le nuove installazioni di energie rinnovabili hanno raggiunto livelli record per il 22° anno consecutivo, con circa 700 GW di capacità. Nell’Ue, la quota di produzione fornita da solare fotovoltaico ed eolico ha superato per la prima volta la quota combinata di carbone e gas. Negli Stati Uniti, la quota di solare fotovoltaico ed eolico è salita al 16%, superando quella del carbone. In Cina, solare fotovoltaico ed eolico hanno raggiunto quasi il 20% della produzione totale.
Nel 2024, sono stati messi in funzione oltre 7 GW di capacità di energia nucleare, il 33% in più rispetto al 2023. Gli inizi della costruzione di centrali nucleari sono cresciuti del 50% nel 2024, utilizzando esclusivamente progetti cinesi e russi.
Migliora l’intensità energetica dell’economia
La domanda di energia rispetto al Prodotto interno lordo mondiale: quella di elettricità resta stabile, l’energia primaria decresce ma calano ancora di più le emissioni per unità di Pil. Migliora l’intensità energetica dell’economia
Se il meteo nel 2024 (secondo anno più caldo mai registrato) fosse rimasto in linea con il 2023, il Global Energy Review dell’IEA stima che circa la metà dell’aumento delle emissioni globali sarebbe stata evitata.
La maggior parte della crescita delle emissioni è arrivata dalle economie emergenti e in via di sviluppo al di fuori della Cina. La crescita delle emissioni in Cina ha rallentato nel 2024, sebbene le emissioni pro capite siano ora superiori del 16% rispetto alle economie avanzate.
Le emissioni nelle economie avanzate sono diminuite dell’1,1%, attestandosi a 10,9 miliardi di tonnellate, un livello registrato 50 anni fa, quando il loro PIL era più di tre volte inferiore.
=== Bilancio ENERGIA elettrica 2024 (Tera-Watt-ora)
– generazione di elettricità aumentata di circa +1200 TW-h
(a cui in prospettiva corrisponde una mancata crescita aggiuntiva e in prospettiva anche una diminuizione dell’energia primaria fossile non elettrica)
– coperti per circa +940 TW-h ( 78% di 1200 TW-h) dall’aumento di rinnovabili
– dovrebbero esserci in aggiunta anche circa +28 TW-h da nucleare ( 2,5% di 1200 TW-h), ma il calcolo è incerto, tra le poche centrali che aprono e quelle che intanto chiudono; IEA leggo che tra queste “briciole” di energia (briciole a livello mondiale) ha conteggiato, oltre ad 3-4 centrali Cinesi/Russe, anche la rimessa in funzione di (un paio?) di vecchi impianti Francesi/Japponesi che prima erano in riparazione o fermati
=== Bilancio POTENZA elettrica installata nel 2024 ( Tera-Watt )
– rinnovabili +700 TW
(vanno poi tolti alcuni TW di vecchi impianti che vanno in dismissione)
– nuclear +5 TW ( IEA arriva a 8 TW)
(vanno poi tolti alcuni TW di vecchi impianti che vanno in dismissione)
riuscirà (?) il 2025 a portare +1200 TW-h di energia rinnovabili,
al posto dei circa +930 TW-h del 2024 ?
come ritmo di crescità anno su anno potrebbe farcela, nonostante il freno politico tirato in America, e con il favore della corsa in Cina (vedi la bella puntata di presa-diretta del 22-03-2025)
PS: chi è chiurioso cerchi notizie sul Packistan, dai dati satellitari e dai dati frontalieri di pannelli FTV importati, sembra che senza aver dichiarato dati ufficiali, stiano intallando quantità di FTV a velocità impensabile.. un colpo di stato / blitz silenzioso FTV
E non si parla ancora dell elettrificazione della casa passando dalle caldaiette alle pompe di calore che con efficienza 4 riducono il consumo energetico , ma spostano da gas a elettricità i nostri consumi
personalmente l’ anno scorso ho lasciato che la mia “caldaietta a metano” lavorasse per max 1,5ore giorno..e neppure per tutto l’ inverno… visto che principalmente scaldo casa con split PdC (con 1kW ne stanno accesi 4) grazie all’ impianto FV… È corrente elettrica… autoprodotta e non inquinante.
Con più C.E.R. (comunità energetiche basate su fonti rinnovabili) potrebbero passare tutti all’ energia pulita (anche chi sta in condominio).
Il fatto è che sono ancora troppo pochi a farlo.. (meno “domanda” del potenziale esistente).
le pompe di calore (sia i semplici split aria-aria, che quelle aria-acqua, che quelle suolo-acqua) andrebbero considerate come una delle “fonte energetiche”
letteralmente prendono dall’ambiente 3/4 dell’energia che usano per riscaldare e raffrescare ( e solo 1/4 dalla presa elettrica); in questo senso sono “fonti di energia (rinnovabile)”, e il loro apporto (o rispramio, a secodna di come lo si vuole calcolare) di energia al mix energia elettrica in una nazione 100% decarbonizzata risulta considerevole, a spanne circa il 10%
Siamo vicinissimi al plateau per le energie fossili.
Mi chiedo quanto potranno diventare “cattivi” i signori dei fossili quando i consumi inizieranno a scendere.
mi spiace Leonardo ma, come scritto già nel titolo di questo articolo, la domanda di nuova energia è tendezialmente infinita, quindi ci sarà sempre bisogno di nuove fonti di produzione, sulla Terra o nello spazio.
I costi di produzione, legati alla tecnologia, potranno anche scendere parecchio ma non è il caso dei prezzi di vendita.. che son legati alla domanda… e c’è da domandarsi se è il caso che vadano sotto certe soglie, perché generalmente meno costa qualcosa e più se ne spreca “allegramente” (acqua, aria, altri esempi?).
Piuttosto c’è da domandarsi quando sarà palese a tutti, popolazione e governi – eletti o auto-affermati- che alcune fonti energetiche vanno eliminate per questioni di vivibilità planetaria; cento anni di idrocarburi han portato ad una devastazione ampiamente prevista (ne avevo contezza già a fine anni ’70 primi anni ’80) anche se purtroppo ampiamente superata secondo molti studi di questi ultimi anni come l’aumento delle temperature più rapido e l’innalzamento mari e oceani più veloce dei precedenti calcoli previsionali, che preannunciano disastri ancora più gravi e scenari non auspicabili.
Aggiungiamoci poi tutti quei Signori della Guerra che vogliono riprendere la corsa al nucleare, con la scusa delle energie “pulite” (forse intendono dire “che fanno piazza pulita” – delenda Carthago dicevano i latini dopo aver distrutto la città nemica ed aver sparso il sale perché neppure l’erba rinascesse sulle rovine).
Mi spiace ma i prezzi di vendita , si sono legati alla domanda ma alla borsa di Amsterdam il 20 % è gas vero e l 80% sono future sul prezzo del gas ,e questo genera speculazione.
Seconda cosa , il prezzo dell energia elettrica è vincolato al prezzo del gas e non ad esempio mediato con il costo ben più basso delle rinnovabili .
Il problema è politico
Si Daniele…ricalca il mercato dei carburanti…tra tasse, accise etc il “prezzo politico” è ben diverso dal costo industriale+margini guadagno filiera…
Resta comunque il problema: per quanto ci si ingegni…da qualche parte nel mondo vengono create nuove attività energivore (NFT, BITcoin e simili, A.I. e stupidaggini stile TikTok) a consumare come interi stati…e se non ci fosse il “freno” della scarsità & del “prezzo politicamente maggiorato”…
credo dovrebbero già ora essere in buona parte svincolati dal prezzo del gas, perchè in maggioranza vengono retribuiti con contratti ventennali a prezzo circa fisso tramite le aste pubbliche del GSE
(NB: prezzo fisso abbastanza basso, anche se potrebbe essere ancora più basso, in Italia è un po’ gonfiato per via delle poche autorizzazioni concesse, alle aste al ribasso per l’assegnazione dei contratti spesso c’è poca concorrenza)
se ho capito, poi chi non partecipa alle aste, vende in libero mercato (allora si, prezzi allienati al PUN orario determitato spesso dal metano), ma per farlo penso gli convenga avere anche un accumulo energia, e di questi stanno iniziando adesso a metterne
oppure vende ai privati (industrie) con contratti di nuovo di tipo a lungo termine e a prezzo quasi fisso e basso, disaccopiato dal gas
— Centrali idroelettriche
non mi è chiaro, ma da alcune dichiarazioni di ENEL contrarie al disaccopiamento dei prezzi, forse (?) in italia vendono ancora a prezzi di libero mercato, le tariffe in pratica spesso dettate dal metano
siccome al momento l’idroelettrico è quasi metà delle nostre rinnovabili, la faccenda dei prezzi avrebbe un certo peso, perche i grandi gestori starebbero guadagnando molto sia dalle centrali termiche che dalle centrali idroelettriche
=== Bilancio ENERGIA elettrica 2024 (Tera-Watt-ora)
– generazione di elettricità aumentata di circa +1200 TW-h
(a cui in prospettiva corrisponde una mancata crescita aggiuntiva e in prospettiva anche una diminuizione dell’energia primaria fossile non elettrica)
– coperti per circa +940 TW-h ( 78% di 1200 TW-h) dall’aumento di rinnovabili
> FTV +480 TW-h
> Eolico +180 TW-h
> Idroelettrico +190 TW-h
> Bioenergie, etc (altre rinnnovabili)
– dovrebbero esserci in aggiunta anche circa +28 TW-h da nucleare ( 2,5% di 1200 TW-h), ma il calcolo è incerto, tra le poche centrali che aprono e quelle che intanto chiudono; IEA leggo che tra queste “briciole” di energia (briciole a livello mondiale) ha conteggiato, oltre ad 3-4 centrali Cinesi/Russe, anche la rimessa in funzione di (un paio?) di vecchi impianti Francesi/Japponesi che prima erano in riparazione o fermati
=== Bilancio POTENZA elettrica installata nel 2024 ( Tera-Watt )
– rinnovabili +700 TW
(vanno poi tolti alcuni TW di vecchi impianti che vanno in dismissione)
– nuclear +5 TW ( IEA arriva a 8 TW)
(vanno poi tolti alcuni TW di vecchi impianti che vanno in dismissione)
GRAFICO 2021-2022-2023-2023-2024
https://www.pv-magazine.com/wp-content/uploads/2025/01/thumbnail_Picture1-1200×890.png
=== scommessa
riuscirà (?) il 2025 a portare +1200 TW-h di energia rinnovabili,
al posto dei circa +930 TW-h del 2024 ?
come ritmo di crescità anno su anno potrebbe farcela, nonostante il freno politico tirato in America, e con il favore della corsa in Cina (vedi la bella puntata di presa-diretta del 22-03-2025)
PS: chi è chiurioso cerchi notizie sul Packistan, dai dati satellitari e dai dati frontalieri di pannelli FTV importati, sembra che senza aver dichiarato dati ufficiali, stiano intallando quantità di FTV a velocità impensabile.. un colpo di stato / blitz silenzioso FTV
ehm.. Pakistan
E non si parla ancora dell elettrificazione della casa passando dalle caldaiette alle pompe di calore che con efficienza 4 riducono il consumo energetico , ma spostano da gas a elettricità i nostri consumi
personalmente l’ anno scorso ho lasciato che la mia “caldaietta a metano” lavorasse per max 1,5ore giorno..e neppure per tutto l’ inverno… visto che principalmente scaldo casa con split PdC (con 1kW ne stanno accesi 4) grazie all’ impianto FV… È corrente elettrica… autoprodotta e non inquinante.
Con più C.E.R. (comunità energetiche basate su fonti rinnovabili) potrebbero passare tutti all’ energia pulita (anche chi sta in condominio).
Il fatto è che sono ancora troppo pochi a farlo.. (meno “domanda” del potenziale esistente).
concordo e rilancio 🙂
le pompe di calore (sia i semplici split aria-aria, che quelle aria-acqua, che quelle suolo-acqua) andrebbero considerate come una delle “fonte energetiche”
letteralmente prendono dall’ambiente 3/4 dell’energia che usano per riscaldare e raffrescare ( e solo 1/4 dalla presa elettrica); in questo senso sono “fonti di energia (rinnovabile)”, e il loro apporto (o rispramio, a secodna di come lo si vuole calcolare) di energia al mix energia elettrica in una nazione 100% decarbonizzata risulta considerevole, a spanne circa il 10%
Siamo vicinissimi al plateau per le energie fossili.
Mi chiedo quanto potranno diventare “cattivi” i signori dei fossili quando i consumi inizieranno a scendere.
mi spiace Leonardo ma, come scritto già nel titolo di questo articolo, la domanda di nuova energia è tendezialmente infinita, quindi ci sarà sempre bisogno di nuove fonti di produzione, sulla Terra o nello spazio.
I costi di produzione, legati alla tecnologia, potranno anche scendere parecchio ma non è il caso dei prezzi di vendita.. che son legati alla domanda… e c’è da domandarsi se è il caso che vadano sotto certe soglie, perché generalmente meno costa qualcosa e più se ne spreca “allegramente” (acqua, aria, altri esempi?).
Piuttosto c’è da domandarsi quando sarà palese a tutti, popolazione e governi – eletti o auto-affermati- che alcune fonti energetiche vanno eliminate per questioni di vivibilità planetaria; cento anni di idrocarburi han portato ad una devastazione ampiamente prevista (ne avevo contezza già a fine anni ’70 primi anni ’80) anche se purtroppo ampiamente superata secondo molti studi di questi ultimi anni come l’aumento delle temperature più rapido e l’innalzamento mari e oceani più veloce dei precedenti calcoli previsionali, che preannunciano disastri ancora più gravi e scenari non auspicabili.
Aggiungiamoci poi tutti quei Signori della Guerra che vogliono riprendere la corsa al nucleare, con la scusa delle energie “pulite” (forse intendono dire “che fanno piazza pulita” – delenda Carthago dicevano i latini dopo aver distrutto la città nemica ed aver sparso il sale perché neppure l’erba rinascesse sulle rovine).
https://www.ilfoglio.it/economia/2025/03/24/news/transizione-bluff-tutti-i-paradossi-del-piano-per-azzerare-le-emissioni-7544699/
Questo articolo ,che devo dire condivito quasi integralmente, può essere un buono spunto
(grazie Daniele..ma è un articolo riservato agli abbonati)
Mi spiace ma i prezzi di vendita , si sono legati alla domanda ma alla borsa di Amsterdam il 20 % è gas vero e l 80% sono future sul prezzo del gas ,e questo genera speculazione.
Seconda cosa , il prezzo dell energia elettrica è vincolato al prezzo del gas e non ad esempio mediato con il costo ben più basso delle rinnovabili .
Il problema è politico
Si Daniele…ricalca il mercato dei carburanti…tra tasse, accise etc il “prezzo politico” è ben diverso dal costo industriale+margini guadagno filiera…
Resta comunque il problema: per quanto ci si ingegni…da qualche parte nel mondo vengono create nuove attività energivore (NFT, BITcoin e simili, A.I. e stupidaggini stile TikTok) a consumare come interi stati…e se non ci fosse il “freno” della scarsità & del “prezzo politicamente maggiorato”…
— FTV / Eolico di grandi taglie (sopra 1 MW)
credo dovrebbero già ora essere in buona parte svincolati dal prezzo del gas, perchè in maggioranza vengono retribuiti con contratti ventennali a prezzo circa fisso tramite le aste pubbliche del GSE
(NB: prezzo fisso abbastanza basso, anche se potrebbe essere ancora più basso, in Italia è un po’ gonfiato per via delle poche autorizzazioni concesse, alle aste al ribasso per l’assegnazione dei contratti spesso c’è poca concorrenza)
se ho capito, poi chi non partecipa alle aste, vende in libero mercato (allora si, prezzi allienati al PUN orario determitato spesso dal metano), ma per farlo penso gli convenga avere anche un accumulo energia, e di questi stanno iniziando adesso a metterne
oppure vende ai privati (industrie) con contratti di nuovo di tipo a lungo termine e a prezzo quasi fisso e basso, disaccopiato dal gas
— Centrali idroelettriche
non mi è chiaro, ma da alcune dichiarazioni di ENEL contrarie al disaccopiamento dei prezzi, forse (?) in italia vendono ancora a prezzi di libero mercato, le tariffe in pratica spesso dettate dal metano
siccome al momento l’idroelettrico è quasi metà delle nostre rinnovabili, la faccenda dei prezzi avrebbe un certo peso, perche i grandi gestori starebbero guadagnando molto sia dalle centrali termiche che dalle centrali idroelettriche