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Bilancio di una Tesla presa usata con 200mila km

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Bilancio di una Tesla usata, una Model 3 Performance del 2019 con la bellezza di 200 km percorsi. L’ha condiviso su Linkedin Gianluca, un giovane romano che si definisce “Informatico per lavoro, esperto Tesla e EV per passione”.

                                         di Gualuca Vergari

“Sono passati esattamente 96 giorni da quando ho preso (in sostituzione della Mini Countryman del 2015 e sempre insieme ai miei genitori) la mia prima Tesla. Naturalmente usata di 5 anni e con 200 mila km. In soli 3 mesi abbiamo percorso ben 6.035 km, di cui il 20%, ovvero 1.207 km, in modalità Autopilot.

Bilancio di una Tesla
La Model 3 Performance del 2019 acquistata usata da Gianluigi. Le quotazioni oscillano tr i 23 e i 27 mila euro.

Quanto risparmio rispetto alla Mini Countryman diesel

Il costo totale del rifornimento è stato pari a 405 euro di energia (70% casa, 20% HPC in Autostrada e 10% Superchanger). Facendo un paragone: con la Mini Countryman  diesel, con un consumo di 6L/100 km, avrei speso ben 590 euro, mentre con un auto a benzina avrei speso 633 euro. Il risparmio è stato quindi di: 185 euro sulla Mini diesel  e 228 sulla benzina. Se portiamo questi consumi e questi km su una proiezione annuale, abbiamo un risparmio del solo carburante pari a 740 euro sulla Mini diesel e 912 sulla benzina. Dobbiamo aggiungere a questi costi ingressi ZTL, parcheggi strisce blu e bollo auto (per la Mini pari a 220 euro), che per le elettriche sono zero (il bollo è 1/5 dopo 5 anni). Un’auto elettrica energivora come la Performance permette comunque di risparmiare all’incirca oltre 1.000 euro l’anno“.

BIlancio di una Tesla Bilancio di una Tesla / La batteria aveva perso il 14%, ora l’autonomia…

Con la differenza che ora ho 514 cv e tanta tecnologia a bordo. Quanto alla batteria, aveva un degrado del 14%, quindi ha perso 10 kWh dall originale (da 75 a 65 kWh). Prima è stata caricata per il 70/80% sempre con i Supercharger. Parliamo di un primo modello, quindi le nuove sono diverse e hanno un degrado ancora minore. A me interessava però avere il FSD (Full Self Driving) completo, quindi mi interessa poco se ho perso 50 km di autonomia in autostrada. Con 400 mila km, la capacità della batteria sarà circa a 60 kWh, ma non credo che faró mai altri 200 mila km ,vorrebbe dire altri 10 anni… Quanto ai cicli di ricarica, sono a 900/1500 cicli, precisiamo: 1500 è una stima, sicuramente sono molto di più. Le nuove hanno una stima di 3.000 cicli. Praticamente abbiamo milioni di km. Roba che nessuno fa. Comprate elettrico senza problemi.

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92 COMMENTI

  1. Buonasera, Sig. Massimo lei ha ragione, mi riferisco ai vari detrattori dell’elettrico per partito preso, io non sono un moderatore, e dopo migliaia di commenti letti qui, tutti uguali, nonostante i molteplici fatti esposti, i riferimenti a fonti attendibili e verificabili, le argomentazioni scientifiche e le continue spiegazioni di chi in elettrico ci viaggia tutti i giorni, sentire ancora chi esordice con affermazioni e sentenziamenti senza alcun fondamento e privi di logica, mi infastidisce non poco.
    E così la mattina, dopo aver percorso 30Km per recarmi alla stazione dei treni, dopo essermi accomodato sul treno, in viaggio verso la mia sede lavorativa, leggo i commenti alle notizie di mio interesse, e dopo l’ennesima sparata, mi va giù la catena e scrivo il commento di cui sopra.
    Al di la di tutto, l’ignoranza esiste ed è un problema serio, poi magari non serve a nulla, lo sfogo….., però quando ci vuole ci vuole.
    Saluti.

  2. Io non capisco e continuo a non capire… Perché su un sito che si chiama Vaielettrico continuano a scrivere tante persone che non vanno elettrico, che non aspirano ad andare elettrico e che non sono d’accordo coll’andare elettrico! Perché? Io non voglio a mettermi a fare la filippica perché si dovrebbe e quali sono le conseguenze, ecc, ecc. Ma io se fossi di destra non farei delle polemiche in un sito di sinistra (e viceversa), se fossi un anticlericale non farei commenti su un sito del Vaticano, ecc.
    Ma perché vengono tutti qui a rompere?
    Io una risposta potrei ipotizzarla: invidia.

    • ..considera che il 90% dei messaggi bambineschi dall’alba alla notte li posta cambiando nick-name un unico signore strambo e molto rosicone..

    • Rifiutiamo l’etichetta di “sito di sinistra”. Se la destra fosse più sensibile ai temi ambientali e favorisse la diffusione della auto elettriche in cui crediamo, non avremmo alcuna difficoltà ad elogiarla. Purtroppo, oggi non è così. Nè in Italia nè in Europa.

      • -non avremmo alcuna difficoltà ad elogiarla-

        Dopo aver ingollato un’intera scatola di Zirtec, ovviamente. 😉 😛

      • Io non ho dimenticato che la “rivoluzione verde” in Germania ,l’ha lanciata la Merkel (governo di centro destra) più di 20 anni fa
        l’italia è “paralizzata” sul fossile da più di 30 anni con governi di diverso colore ..
        che mischiati danno ironicamente un bel marrone ..

        dal nuculare di di Chicco testa (ex verde) per arrivare a Di Maio e CingolEni
        , Meloni a fusione ,Todde nessuno tocchi il panorama ..

        ma quale destra e sinistra ..
        i partiti sono tutte escort del fossile
        nonostante i nostri vicini Spagna e Portogallo hanno dimostrato che le rinnovabili convengono anche per il delbito pil

  3. Sinceramente avrei paura non solo del degrado nel tempo ma di una morte improvvisa della batteria per questioni di elettronica.

    Ricordo che i recordman delle percorrenze elettriche hanno tutti cambiato N batterie per farlo. Nessuno di cui io abbia letto è mai arrivato a 5-600k chilometri con una batteria con un 50-60% di efficienza. Sempre cambiata prima.

    • Il proprietario sono io. Guido elettrico da 10 anni, conosco l’auto che ho preso da un amico ed essendo una nuova tecnologia 200 mila km per l’elettrico sono niente. Facendo 20 mila km l’anno vuol dire arrivare a 400 mila km tenendo l’auto per prossimi 10 anni cosa che non farò e se mai anche fosse a 400 mila km la stima reale è di avere un degrado totale del 20-22% ovvero da 75 kWh dell’originale a 60-58 kWh. Praticamente ancora ottima per farci il suo utilizzo di auto.

        • I dati che pubblica tesla dicono diversamente. Poi che un modello possa essere piu’ sofrtunato di altri capita cosi’ come capita sulle ICE. Dopo 4 anni dall’acquisto vendetti una Punto 1.2 16V per aver eseguito: sostituzione iniettore+cablaggio, sostituzione 3 pompe benzina, rifacimento guarnizione testa per trafilamento olio, Sostituzione elettroventola radiatore per rottura del motore elettrico, sostituzione frizione per rottura del reggispinta.

    • googla “Tesla Model 3 a 426.000km”, di un simpatico tassista di Milano, batteria ancora all’84%, una Long Range è diventata come una Standard Range

  4. Rimango stupito di ciò che spesso leggo qui. E leggo perché sono convinto che la situazione attuale, dovrebbe aver reso molto chiaro che il modo e la forzatura che l’Europa ha messo in piedi su questo tema ha generato problemi enormi alle case automobilistiche.
    Tolto questo, l’aspetto che meno comprendo è l’incapacità di fare analisi reali e valide per tutti, se questo è il modo corretto di affrontare una transizione.

    Si menzionano la ricarica a casa per il 70%, un risparmio economico risibile, che verrebbe perso ricaricando sempre fuori casa (se ci riesci). E non sto nemmeno tirando in ballo i pannelli.

    L’altra cosa che comprendo molto poco è la frase “ma sarebbero altri 10 anni”. Ma se l’obiettivo è inquinare il meno possibile, lo spirito non dovrebbe essere di tenere l’auto più a lungo possibile? Non dovrebbe essere tralasciato lo status symbol? Direi di no, visto che si menzionano le centinaia di cavalli (sempre per lo spirito di aiutare l’ambiente).

    La mia Toyota Auris ibrida, ha già 10 anni, e ne può fare (e ne farà) altri 10. Quando cambierò le batterie, saranno 2500 euro. Quando spende a cambiarle sulla tesla? Fuori città faccio 30 km con un litro guidando con attenzione (e senza centinaia di cavalli, 140 sono più che sufficienti)

    Spero che venga compreso il concetto che intendo passare, anche se dubito.

    • Beh il concetto di confrontare le emissioni di inquinanti per produrre un’auto elettrica nuova da acquistare rispetto a quelle generate tenendosi un modello termico è stato affrontato piú volte in VE.. Ma un EV usato non puó essere considerato come nuovo perchè semplicemente passa da un proprietario all’altro senza dover essere appositamente prodotto.

      • e poi a @Marco si può far notare che anche se l’autonomia diminuisce chi compra l’usato può darsi che preferisca prenderla ugualmente tanto non fa viaggi lunghi ma tanti spostamenti medi, perfettamente “a portata” della capacità residua; se poi ha pure la possibilità di caricare a casa la maggior parte delle volte.. se la godrà pienamente… (tanto da compensare gli attuali costi HPC).
        Quanto all’appunto sul vantar “centinaia di cavalli”… @Gianluca si gode con poca spesa una vettura prestazionale che gli costa meno dell’utilitaria precedente (pur essendo una “prestigiosa” MINI 😉)

    • 2500 manco per il quarzo. Toyota vende il pacco batterie NiMH a 2000 euro + iva + mano d’opera. Le sue batterie (le stesse montate sulla mia) in estate raggiungono spesso i 50 gradi e vengono escluse dal sistema di powertrain.
      Il raffreddamento e’ attivo, realizzato con una ventola tangenziale ridicola che aspira aria dall’abitacolo per soffiarla in batteria. Le 4 batterie centrali ricevono talmente poca aria che raggiungono i 60 gradi e poi crepano. La mediana dei consumi con una Auris HSD e’ di 18.70 km/litro (dati spritmonitor).

      • Io la temperatura delle batterie della mia Auris non la so perche’ non mi interessa. So solo che dopo 9 anni e 236000km sono ancora li funzionanti,insieme alla batteria a 12 volt e alle pastiglie freni, insieme a tutto il resto. Il prezzo di sostituzione e’ di 2500 euro, chiesto al mio concessionario la scorsa settimana, cosi a titolo informativo. La mia media di consumo e’ di 22,4 km litro, da spritmonitor, dove sono registrato e inserisco sempre i dati.

        • Lo pensi tu che funzionano…in realtà vanno in cut off proprio perchè le temperature sono gestite da un sistema fallimentare ad aria… si l’auto funziona, ma non come dovrebbe… unico punto a favore, le batterie si possono sostituire molto facilmente ( io lo feci sulla mia Civic Hybrid ) reperendole in uno dei 100 produttori di Shenzhen in Cina a meno di 1000 euro…

        • Quindi i 30 al litro corrispondono ai 99km/litro del mio Lexus che mi segna quando faccio coasting. Che le sue batterie a 236k km siano in forma lo dice lei.. Le mie a 176k Km benissimo non stanno e guarda caso sono le due coppie centrali che hanno un delta V alto rispetto alle altre celle.

    • Hai ragione da vendere. L’elettrico è una forzatura allucinante e un altro vincolo ad un vita già dipendente da prese di ricarica per ormai qualunque cosa. Inoltre il beneficio per l’ambiente è inesistente a differenza della deindustrializzazione che comporta per il sistema industriale europeo.

    • Marco, pienamente corretto il concetto.
      Vero è che se si può, sarebbe ideale non usare un mezzo privato per spostarsi, o almeno limitarlo al meno possibile, ma non tutti hanno questa possibilità

      Da proprietario di 2 BEV, ti posso garantire che a meno di offerte sul prezzo di ricarica, ti setterai per caricare ben oltre il 95% a casa… perché? Perché risparmi e la notte non devi fare null’altro, e il mattino dopo parti con la batteria carica.
      Scenario senza FV, senza offerte di ricarica, prezzo energia comprensivo di tutto, tranne il canone, 0,3€/Kwh – consumo medio di 150Wh/Km , arrotondiamo in negativo trasformando in 6Km/Kwh – un litro di carburante costa facciamo 1,5€
      30Km/€ in worst case scenario… (difficile fare meno)
      senza bruciare nulla, nel silenzio, con buone prestazioni. in famiglia la prima elettrica ha sostituito un veicolo a Metano, ormai logoro che solo di riparazioni sarebbe costato una fucilata, ho deciso di venderlo a una persona consapevole, che la utilizza tutt’ora. e io ho preso una BEV usata…(una delle poche city car disponibili)… aggiungo, da ex metanista, poter caricare a casa… è la manna caduta dal cielo.

      Buona giornata

    • Rimango stupito da quanta gente continui a ordinare e a mangiare senza minimamente interessarsi, o almeno guardare distrattamente, il numerino che c’è scritto vicino al nome della pietanza sul menu.

      Tutti quei “numerini” verranno messi in colonna dalla signora Natura, proprietaria del ristorante, che sta alla cassa e che ha un marito nerboruto, tal Evento Estremo.

    • Ciao Marco, il proprietario dell’auto sono io, guido 10 elettrico, sono un esperto di EV e da un semplice post fatto sui miei social per i miei amici VE lo ha ripreso. Partiamo dal fatto che il mercato dell’auto non ha nulla a che vedere con l’auto elettrico. In 20-30 anni il mondo evolve e cambiano le abitudini. Le case europee sono in declino dal 1997 e solo ora, dando colpa all’EV, si tratta il tema. Le case automobilistiche sono rimaste a metodi di produzione vecchie, sono piene di personale che non serve più, costi molto alti, prodotti sempre uguali e poco innovativi. 20 anni fa abbiamo dato il Know How alle case cinesi (ingegneri e designer) che ora fanno delle auto fantastiche, sicure e piene di tecnologia che è quello che ora vuole la gente. L’unica che occidentale che tiene testa è appunto Tesla. Per le ricariche logicamente chi può caricare a casa è avvantaggiato, ma visto che il 60-70% degli italiani ha un box, posto auto, direi che siamo abbastanza. La tariffa di casa oscilla tra i 0,25-0,30€ al kWh in base al proprio contratto e operatore. Le colonnine pubbliche utilizzando l’app Tariffe EV si riesce a ricaricare a buon prezzo, anche se ultimamente sono tutti saliti (questa è una battaglia a cui a breve lavorerò ma è un unicum tutto italiano anche voluto dal governo e dalle lobby), ma siamo sui 0,50€ in AC e sui 0,60€ in DC. Poi c’è sempre la possibilità di smanettare con le app, utilizzare le ricariche di Tesla o le Ionity con vari abbonamenti. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’auto non ho mai tenuto un auto più di 10 anni (forse la prima sarà proprio la mia city car elettrica e-up che ha febbraio 2025 compie appunto 10 anni) questo perchè la tecnologia evolve e sicuramente cambiando abitudini anche di vita, chissà magari tra 10 anni avremo auto che volano o molto più realistico dei robotaxi che ci fanno anche guadagnare mentre non la usiamo. E onestamente tenere un auto 15 anni non vedo quanto la cosa possa essere fica visto che le auto sono riciclabili per il 97%. Da esperto del settore posso dire che l’auto ibrida è una delle più grandi fregature date al consumatore e fatto passare come buono, Toyota in primis con tante pubblicità che hanno portato anche a questa visione elettrificata di tutto facendo confusione sul mercato, visto che aumenta solo i problemi e non riduce nulla. Io al 99% non dovrò mai cambiare la batteria di trazione e me la godrò per molto tempo.

    • Marco, mi sono fermato nella lettura dopo l’affermazione che il risparmio è risibile.
      Ho caricato la mia Tesla per quasi un anno fuori casa, ho risparmiato circa 5 euro ogni 100km rispetto alla Kia sportage CDI 1600 benzina (splendida auto) che avevo prima.
      Da quando ricarico a casa, risparmio circa 9 euro ogni 100km.
      A casa non ho cambiato nulla, nel senso che ho i miei 3kW standard ed ho fatto mettere un dispositivo che eroga corrente all’auto se la casa ne ha da dare (priorità alla casa).
      Che auto elettrica hai per dire che non risparmi con l’elettrico? Vorrei capire.

  5. Buongiorno, senza offesa, niente di personale, anche perché manco vi conosco, mi rivolgo ai primi commenti qui pubblicati, voi siete il classico esempio di “ignorante funzionale”, di sicuro non possedete un’elettrica e forse non l’avete mai nemmeno provata, e non parlo di un giretto con l’auto del conoscente, non vi informate, non ascoltate chi una elettrica ce l’ha, non siete obiettivi e la mostra mente è più chiusa del borsellino di Zio Paperone, però siete i primi a scrivere, senza cognizione di causa, emerite sciocchezze sciorinando una caterba di luoghi comuni infondati.
    Tutto ciò è miseramente tragicomico.

    • Non ci piacciono le accuse generiche e nemmeno i suoi toni. Cominci dicendo a chi si riferisce

  6. Caricata in casa vuol dire avere i pannelli solari che non tutti hanno. Poi il costo di acquisto che non è alla portata dell’operaio. il tempo di sosta per la ricarica se trovi le colonnine. Manutenzione, usura e certezza che non prenda fuoco. Due anni fa l’A.D. Woswaghen disse in una intervista che le auto elettriche non sono alla portata dell’operaio ma solo per ricchi per prezzo, manutenzione e mantenimento.

    • Fotovoltaico ? Dipende se hai un impianto da almeno 10kw anche se nei mesi invernali non ci fai nulla.

    • 25.000€ per una Tesla non mi sembra un prezzo così spropositato calcolando che una fiat panda ti costa poco meno di 20.000€ (prezzo preso direttamente dal sito Fiat).

      A casa, comunque, puoi anche caricare, con la differenza che invece che comprare benzina al rifornimento paghi l’elettricità a casa, anzi, a parità di prestazioni/costo ti costa infinitamente meno un elettrica.

      Parli anche del tempo di ricarica, basta collegarla la notte e mentre tu dormi l’auto si carica, in questo modo ogni mattina avrai 500/600km di autonomia, che equivalgono a 219.000km all’anno, lei fa più di 200.000km ogni anno? Glielo chiedo perché a questo punto non si capisce perché vi preoccupate del tempo di ricarica.
      Possiamo parlare del fatto che non tutte le case hanno, per il momento, un sistema di ricarica, ma secondo dati dell’ISTAT circa l’80% delle case ha un posto auto e calcolando che, ad oggi, è obbligatorio per legge averlo, non vedo quale sia il problema per il futuro.

      • Precisiamo: il 68% delle abitazioni italiane ha un posto auto di pertinenza (dati del censimento Istat 2001)

        • Ancora con questa risposta copia incolla…. Le e’ gia’ stato spiegato in tutte nel salse che nella maggior parte dei casi, ne i posti auto e ne i box si possono utilizzare per ricaricare per mille motivi piu’ volte spiegati. A volte sembra che viviate sulla Luna…mahh

          • Dati contro chiacchiere. Non c’è motivo di perdere altri tempo con lei.

    • Mi dica il nome dell’A.D. Woswaghen (sic!) che avrebbe detto queste cose, poi l’auto si carica anche senza fotovoltaico, la manutenzione ordinaria di Model 3 è di pochi euro all’anno (dell’ordine di 30-50 euro per filtro dell’aria e liquido tergivetro).

    • Caricare a casa vuol dire avere un punto di ricarica. Se poi si hanno i pannelli (e si può caricare quando producono energia…. ) ovviamente si risparmia ancora di più. Ma già oggi pagando la corrente sui 0,30€/Kwh si riescono a fare dei bei risparmi…
      Le autovetture di segmento A elettriche partono da ca. 18000€
      La certezza che non prendano fuoco direi che è Non Applicabile. O parzialmente come su una ICE…
      Manutenzione maggiore di 0, ma molto inferiore ad una ICE di pari segmento.
      La manutenzione di una M3 performance è forse la radice quadrata di una ICE a pari prestazioni…
      Per il resto. Provare per credere…

  7. Non vedo perché dovremmo credere a questo signore, per la mia esperienza so invece che a 150mila km non termina la garanzia e normalmente la batteria finisce di lì a poco, e per cambiarla Elon chiede sui 20mila…

    • Perchè questo signore si firma con nome e cognome, mentre lei è il signor Gino, cioè nessuno

    • Presente e ci metto anche la faccia. Guido elettrico da 10 anni…la batteria al 99% non la cambierò mai come non l ho cambiata sulla mia city car che ho da 10 anni. Manutenzione 0 per entrambi al momento, se non pneumatici, revisione (per modo di dire) e poche altre cavolatine. Continuate a credere alle favole visto che neanche le esperienza e le testimonianze vi aiutano. Andate con il termico così godiamo noi elettrici e amanti della tecnologia e del progresso.

      • Batteria al 99% dopo 10 anni….. Neanche su Marte…. Oppure la tiene ferma in garage… Tesla model s tenuta coi guanti dopo 10 anni la batteria ha perso oltre il 75%…. Certo ha percorso 320.000km ma è un dato più reale che il 99%,mi scusi.

        • Ha scritto, in italiano, un’altra cosa. E non era che la batteria è al 99% dopo 10 anni.
          Lei piuttosto scrive che la Model S ha perso il 75% che, sempre in italiano, significa che la capacità residua è il 25%, è questo che intendeva?

  8. Ha detto tutto tranne quanto costa il servizio di ricarica e la burocrazia che c’è.
    Te lo dico io ,in primis devi avere una carta di credito,poi devi scaricare l’app registrarti e inserire la credit card,il costo della ricarica di un’auto da 75kw sono: 0,75 cent più iva al 22% a questo si aggiunge 1euro per il servizio a fine carica tutto sommato una carica da 400 km verrebbe all’incirca 80 euro

      • Lungi da me sposare i deliri di uno che non sa nemmeno scrivere John ma l’obbligo sostanziale di carta di credito credo sia in effetti un motivi ostativo secondario ma non irrilevante. L’Italia ed in genere i PIGS navigano nel nero, e la mazzetta al benzinaio é uno degli utilizzi di contante più comodo.

        • Dovrebbe apprezzare il fatto che alle colonnine non si possa pagare in nero. A meno che non sia lei quello della “mazzetta”

          • Io lo apprezzo sicuramente visto che vivo senza cash da anni ma sono smart enough da capire che sono molti quelli che non lo faranno mai in questo paese.
            Le sue accuse fastidiose e provocatorie le rispedisco tranquillamente al mittente visto che io sono lavoratore dipendente.

          • Le ho fatto una domanda, visto che non la conosco e “negare quieto” della sua mail non è il massimo della trasparenza. Metta la faccia su quello che scrive, come facciamo noi, e nessuno le farà domande fastidiose e provocatorie.

    • A casa costa, mediamente, circa 20/25 centesimi kWh (tasse incluse), ai supercharger Tesla costa 40 centesimi, in alcuni poco di più e un altri poco di meno.

      La cifra di cui lei parla la fanno le aziende italiane e con ricarica a consumo, Tesla non fa parte di quelle e, soprattutto, l’iva è già incluso nel prezzo.

  9. Complimenti all’utente per la fiducia data a un auto con così tanti km, che poi è una fisima tutta italiana, questa in ogni caso è una dimostrazione di quanto un motore elettrico sia “infinito” e una batteria affidabile. Al giusto prezzo è una mossa che farei anche io, tanto anche se ho perso 10kw con la velocità di ricarica che ha tesla è poca roba…da valutare le componenti soggette ad usura e il relativo costo (tipo gli ammortizzatori, usura interni).

  10. In famiglia ho fatto lo stesso, ho acquistato una model X con 200mila km e una model S con 220mila. La mia differenza è che ho preso auto del 2017 e 2015 rispettivamente e quindi ho i supercharger gratuiti a vita legati al telaio. Vi lascio immaginare il risparmio che sto vivendo. Bravo Gianluigi 👍🏻

    • Giovanni. Ottima scelta!
      Ogni tanto ci faccio un pensiero anche io… ma qua da noi sono macchine difficili da gestire… strade e viuzze di montagna non compatibili…

  11. Molti sono abituati al termico ma una tesla con 100.000km è sicuramente meglio di una con 30.000km. Sono auto che fanno tranquillamente 400.000km. Io sono arrivato a quota 130.000km, ho ancora la pastiglie originali…

  12. Chissà perché non parlate mai dei tempi di ricarica, collegandolo a un’utenza domestica e soprattutto l’aumento della bolletta per l’utenza domestica. L’utenza domestica è un 3,3 kW, una Tesla si ricarica a 6 kW di Potenza istantanea, quindi o chiedi l’aumento di Potenza domestica o altrimenti ti scordi di ricaricarla a casa.

        • non è una considerazione se non ci dice quanti km fa ..
          sono poche le persone che fanno più 100 km al giorno
          che giustificherebbe l’aumento del contatore

          per quelli che ne ne fanno meno non serve

    • E l’operazione di aumento della potenza domestica le pare davvero cosí complicata? Per me i 3,3 KW sono roba da terzo mondo, il 4.5 KW dovrebbe essere il minimo sindacale ai tempi odierni, in Italia.. Poi la Model 3 carica anche ad 1 KW, se vogliamo.

    • Io non ho 6kW… In inverno carico esclusivamente di notte (tempi ricarica 0) e non ho batterie di accumulo.
      Ma perché parlate a caso?

    • Oggigiorno, tra climatizzatori e piastre a induzione e asciugatrice voglio vedere come fate coi 3kw… ormai i 4.5 sono il minimo sindacale. e magari si setta la wallbox (o il carichino chi usa il carichino) per “ciucciare” di meno… ancora non ce l’ ho l’ elettrica ma credo che il quanto assorba dalla linea sia il minore dei problemi…

    • se fai meno di 50 km al giorno ,come me e la maggior parte degli italiani e Europei ..
      ti bastano meno 2 kW i potenza impegnata durante la notte per ricaricare quello che consumi durante il giorno

  13. Mi sono sempre chiesto il perché la gente dovrebbe disfarsi di un’auto quasi nuova se perfettamente funzionante (vale anche per le termiche ovviamente). Si tratta di un investimento a perdere. Però mi rendo conto che non tutti la ragioniamo allo stesso modo

  14. Ma chi è che ha fatto i conti??? Ad ogni modo sono bugie!!! Le batterie sono da buttare altro che 14%> devi vendere auto elettriche usate????

    • Prima riga: non si permetta mai più di dare del bugiardo a chi si firma con nome e cognome.
      Seconda riga: lei di batterie non capisce un accidenti.

    • Presente! Guido da 10 anni e sono un esperto EV, quindi credo che il bugiardo sia lei. Non si faccia l’auto elettrica così continuiamo ad essere pochi ed avere colonnine sempre libere. Credo che le sue batterie nel cervello siano da buttare…o meglio riciclare.

    • Se il tempo è ben gestito è pochissimo, “perso” è per definizione quello in cui durante la ricarica ti metti ad ammirare la macchina senza fare niente.

    • Buonasera Sergio!
      Continui a seguire Vaielettrico.it, e anche lei potrà scoprire che l’auto elettrica si ricarica mentre si fa altro, quindi il guidatore elettrico non “perde tempo”. 😊

    • Giustissimo… il tempo ha un valore inestimabile! Aggiungiamo il costo del caffè americano extra che mi devo prendere per aspettare che la macchina si ricarichi. E dei km in più che devo fare (tempo ed energia) per trovare la ricarica… e si potrebbe continuare per molto ancora

    • Se lo usi correttamente è meno del termico. credo sia inutile ripeterlo. Al netto del risparmio, notevole, e con una versione meno potente sarebbe decisamente migliore, va aggiunto il piacere di guida ( a x chi piacciono non ha prezzo). Non facevo costi così bassi nemmeno con il metano e di tempo li si che ne perdevo. Perdevo anche parte delle prestazioni

    • Perchè spesso è zero. Adesso sono sdraiato a letto, mi leggerò un buon libro, un’indagine di Rocco Schiavone, poi mi addormenterò. Alle 4:30 di domani mattina, mentre starò ancora dormendo, Audrey (ad ogni tesla si può dare un nome) si ricaricherà ed alle 8:00 si farà trovare pronta, carica e riscaldata, per accompagnarmi al lavoro. Buona notte a tutti.

    • Dici bene, bisogna considerarlo, non si deve dimenticarlo, bisogna tenere bene in mente che mentre per fare il pieno di benzina/gasolio ci si impiega solo 5 minuti, anzi solo 3 minuti, per fare la ricarica completa di elettricità ci si impiega 30 secondi per attaccare il cavo e 30 secondi per staccarlo, 1 minuto in totale, molto meno quindi. Chiaramente come ormai sanno anche i bambini dell’asilo l’auto va ricaricata quando non serve e non deve essere utilizzata e durante i lunghi viaggi mentre si fa la classica pausa ristoratrice; questo nel 99.99% dei casi. Da considerare.

        • Volpesalva “stava largo” per fare capire a Sergio il concetto.

          Se Sergio capisce il concetto e lei rincara la dose con “5 secondi”, poi il povero Sergio scioccato corre in concessionaria a picchiare con i pugni sul vetro perché gli vendano un’elettrica.

          Non si possono maltrattare i Sergio così!

    • dipende se è tempo perso o tempo non interferente.

      se carichi di notte mentre dormi
      o a pranzo mentre mangi
      non vedo dove sia il tempo perso.

      faccio 23mila km all’anno,
      penso di perdere, in anno, meno di un’ora di attesa effettivamente in auto.

    • In italia passiamo mediamente 3 ore al giorno con lo smartphone in mano…non mi sembra niente di scandaloso fermarsi 20/30 minuti a caricare un auto…nei quali chiaramente possiamo continuare a usare lo smartphone…no?

    • Se si ricarica a casa o in ufficio o a bassa potenza, il tempo perso è solo di chi ha l’endotermico e va al distributore.
      Se si ricarica alle fast, il tempo dipende… Dai servizi nei pressi, dalla fortuna, dalla temperatura… Mettiamo in conto per una carica completa, da mezz’ora a un’ora. E sarà anche costosa, oltre che tempo perso, dato l’evidente cartello italiano (eccetto i supercharger e qualche network alternativo come, ad esempio, quelle in A22 Brennero-Modena a 0.38 euro)
      Mentre chi va al distributore, per un pieno paga 50-80 euro che è una giornata di lavoro. Ha perso 8 ore di vita (chi guadagna da 1.400 euro/mese a 2.000 euro/mese) per riempire il serbatoio in 5 minuti. Ci avevi mai pensato? No, eh….

      • I maschi italiani non riescono a fare due cose assieme.

        Le elettriche dovrebbero essere promosse di più tra le donne.

    • Onestamente dai 10 ai 20 secondi. Il tempo che apro lo sportellino di ricarica e infilo il caricatore nell’auto, la differenza di tempo è se ho le mani impegnate oppure no. L’auto ricarica mentre io faccio altro dormo, sto a casa, spesa, mangio, parlo etccc.

  15. Interessante la segnalazione ma andrebbe completata con
    -prezzo
    – visti i km, usura freni (poco…), sospensioni (tanto, visto la massa), sedili (almeno quello del guidatore)

    • Pagata sotto i 22 mila € ma sono stato fortunato visto che l ho presa da un amico. L’auto sta bene praticamente nessuna usura interna, anzi un tastino dei vetri si era staccato e me l ha pagato il mio amico al costo di 49€+iva, sospensioni bene, freni stanno meglio di me, sedili in ottimo stato.

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