Bezos sfida Musk con Slate The Truck, elettrico da 20 mila dollari

slate the truck

Slate è il nome del nuovo brand americano nato ufficialmente in febbraio e già pronto a lanciare il suo primo modello, The Truck, un pick-up spartano a soli 20 mila dollari. L’annuncio, le prime immagini e i dati tecnici sono arrivati il 24 scorso, un istante prima, guarda caso, dei dati trimestrali di Tesla

The Truck Slate
Elon Musk e Jeff Bezos alla cerimonia di insediamento di Donald Trump. Tra loro Ivanka Trump Foto: Doug Mills/The New York Times

Le indiscrezioni sul prezzo  avrebbero dell’incredibile se Slate non avesse nel motore i quattrini di Jeff Bezos, proprietario di Amazon e l’uomo che contende a Elon Musk il trono di più ricco del mondo, nonchè il ruolo di più trumpiano dei paperoni della Silicon Valley.  E se la start-up Slate non avesse già al lavoro, si dice, una squadra di 500 addetti, fra ingegneri e tecnici.

Slate The Truck, l’auto elettrica MAGA dell’era Trump

slate the truck

La sede è a Troy, nel Michigan, Stato che fu determinante per la vittoria di Donald Trump in novembre e indiscussa capitale dell’auto a Stelle e Strisce. Ma ancora non si sa dove The Truck sarà prodotto su scala industriale, nè esattamente quando sarà disponibile. Forse da fine 2026. Al momento sono aperte solo le prevendite, con un acconto di 50 dollari.

Definire Slate l’anti Tesla non è affatto azzardato. Anzi, pare nascere proprio con il preciso scopo di sfidarla, invertendone il paradigma come ne ha anagrammato il nome. In aggiunta, affronta la sfida dell’auto elettrica da zero, come Tesla, ma l’affronta aggredendo la rivale “alle spalle”, dal lato basso del mercato. Lato oscuro per Tesla, che continua a rinviare il debutto della sua low cost Model 2.

Slate The Truck è un pick-up a due posti, riconfigurabile in SUV a 5 posti con un Kit di trasformazione fai da te che già figura fra i 100 accessori. Il modello di primo prezzo, i già citati 20 mila dollari, è basic come una R4 dei bei tempi.

Tutto al minimo. E il resto è optional

Basti pensare che l’alzacristalli è…manuale, il cruscotto, privo di infotainment integrato, si limita ad un supporto per smartphone e tablet, i cerchi sono in acciaio, riscaldamento e aria condizionata si azionano con semplici manopole. Perfino gli altoparlanti sono un optional e il colore è unico: un anonimo grigio opaco.

slate the truck

Un veicolo americano, insomma, per l’americano medio arrabbiato che ha portato Donald Trump alla Casa Bianca. Potremmo definirla la prima auto elettrica MAGA.

Poi l’ampia dotazione di accessori permette all’acquirente di salire di stand (e di prezzo) in progressione, seppur nei limiti di una design essenziale che ricorda da vicino il Land Rover Defender degli esordi. Ma, sul prezzo, lo spazio di manovra è molto ampio rispetto ai rivali GM, Ford e Rivian (per non parlare del Cybertruck)  che vanno dai 60 mila dollari a salire. Rivian, peraltro, è titolare di un mega contratto di fornitura furgoni con Amazon da ben 100 mila unità.

Il CEO di Slate, Chris Barman, ha spiegato che «la definizione di ciò che è accessibile è ormai superata. Slate esiste per restituire il potere ai clienti che sono stati ignorati dall’industria automobilistica».

La Tesla al contrario, anche nelle prestazioni

Fra i dati tecnici di Slate The Truck spiccano il peso, appena 1.635 chili, e le dimensioni: solo 4,43 metri contro i 5 abbondanti di un normale pick-up made in Usa. Il motore è singolo a trazione posteriore con una potenza di 201 CV e 400 Nm di coppia. Due le opzioni di batteria: un pacco base da 52,7 kWh che promette 240 km di autonomia, e uno da 84,3 kWh che porta l’autonomia a 386 km. Accelera da 0-96 km/h in 8 secondi netti, la velocità massima non supera i 145 km/h. Minimali, dunque, anche le prestazioni. Ma anche qui vale la regola della “Tesla al contrario“.

LEGGI anche “Uragano Trump: la guerra dei dazi spiazza l’Europa” e guarda la VIDEO intervista a Giorgio Prodi

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Visualizza commenti (20)
  1. gianluigi cassin

    però nel 2024, 52KWh di batteria e 240Km di autonomia…..
    Peraltro, prezzo annunciato 20K$ dopo gli incentivi USA di 7.5K, quindi prezzo 27500

  2. Conosco un tizio che una volta è andato dal concessionario per comprare una PANDA e, all’invito di acquistare una versione con vari optional, lui ha sottolineato che a lui serviva un’auto col volante e le ruote. Tutto il resto gli avanzava.

  3. Mi auguro che l’autonomia sia moolto prototipale: senza alcunchè di elettrico in abitacolo, con potenza e velocità limitate mi pare di essere lontani dall’efficienza della concorrenza.

  4. Questo si è un concept bellissimo, e speriamo proprio che possa arrivare in produzione con i prezzi che si prefiggono. L’idea di una oggetto semplice semplice ma modulare, che possa estere personalizzato a piacere e nel tempo, è senz’altro molto interessante.

    Che sfidi Tesla invece è invece un’idea che viene solo a voi. È come dire che una Panda (con tutti il suo appeal e i sui meriti) al tempo sfidava qualche berlina. Non ha nessun senso. Hanno un target completamente diverso. La sfida è solo per acchiappare click, al solito.

    E Slate viene da “blank slate”, foglio bianco, come dichiarato esplicitamente alla presentazione.

      1. Ma no, ci mancherebbe. Ho persino cominciato a leggervi sull’Internet Archive e sugli storici di vari RSS reader…. (-:

  5. Giovanni Battista Dini

    Per l’Italia serve la stessa ideologia applicata ad una Panda et simili … Magari 4 by 4…
    Bezos, please……
    M.P.G.A.
    ……………..
    (Make Panda Great Again)

  6. mi chiedo come sia possibile che utilizzi la corrente senza tutti i monitor dove si vede in “tempo reale” il milliwatt che passa dalla batteria al motore e viceversa, che per anni ci hanno detto “sono imprescindibili” per il corretto funzionamento delle bev.
    per non parlare degli immancabili cerchi da 48″ si necessari al giorno d’oggi: sta moi a vedere che sono tutte cianfrinate per, come dice alessandro, metrosessuali?

    a questo prezzo sarebbe la prova provata dell’inutilità dell’80% della componentistica ASSOLUTAMENTE essenziale.. va beh, i vetri elettrici si possono mettere di serie anche sulla base 😎

  7. // l’alzacristalli è…manuale, il cruscotto […] si limita ad un supporto per smartphone e tablet, i cerchi sono in acciaio \\

    Quanto possono incidere queste soluzioni spartane sul prezzo d’acquisto finale ? Non c’è qualcosa sotto nel reparto batterie e/o powertrain ??

    1. Il costo degli optional solo maggiore quanto maggiore è l’appeal, ma il tempo di montaggio dello stesso.

      Se non c’è, il tempo di (catena di) montaggio è zero.

      Quindi, con il tempo non usato per montare uno o cento accessori puoi costruire un altro veicolo e poiché il segreto della produzione in serie sta proprio nel farne tanti tutti uguali…

  8. Un’auto da usare e non da fare vedere. Mi sembra una buona idea specialmente per tutti quelli per i quali l’auto non è il prolungamento del… dell’ego

  9. Mi piace da matti, finalmente un’auto elettrica da uomini che mangiano i ravioli col ripieno di brasato e bevono Barbera e non ravoli di seitan o di tofu e birra analcolica. E che diamine.
    Con la forma di un’automobile vera tra l’altro, e non di un plug… banale. 🤭
    Mi piace mi piace. 😀

    A saperlo prima gli mandavo qualcosa da leggere, che su un oggetto così una ridotta e una overdrive fanno comodo.

    1. In effetti, per impieghi “professionali” ridotta e/o overdrive farebbero comodo eccome ma per un uso piú tranquillo dovrebbero bastare i 200 accapí e i 400 Nm dichiarati, piú che adeguati al peso del veicolo. A maggior ragione se per caso la velocitá massima fosse determinata anche da un rapporto finale corto oltre che (o invece che) dal “solito” limitatore elettronico..

      1. E siamo d’accordo ci mancherebbe. Ma io le faccio una domanda terra a terra.

        Immagini che grossomodo nello stesso ingombro di una data scatola-riduttore lei può scegliere se avere una marcia sola oppure tre.
        E che il maggior costo della soluzione a tre marce rispetto a quella monomarcia a conti fatti sia tutto sommato trascurabile.

        Così, scelta secca: cosa preferirebbe?

        1. In effetti a queste condizioni la risposta è scontata, fra l’altro credo che la perdita di autonomia causata dai maggiori assorbimenti meccanici sia un “problema” in via di sparizione man mano che la rete delle colonnine si diffonde.

          1. -la perdita di autonomia causata dai maggiori assorbimenti –

            Durante i nostri lavori ci siamo studiati bene diversi riduttori “monomarcia-multistadio” (uno su tutti: quello della id3) e in tutta onestà sarei pronto a pensare che lo schema che abbiamo studiato potrebbe “funzionare” pure meglio. Banalmente perchè dentro c’è meno roba.

    2. A me sarebbe bastato che fosse un 4×4…. dalle mie parti un pickup con trazione posteriore perchè non si pianti deve viaggiare perennemente con 200 kg di ghiaia nel cassone! Io con la MG4 devo stare molto attento a dove parcheggio alle sagre paesane, se non voglio fare figure barbine! Sai quanto ci godono i montanari, ridono e prendono per i fondelli, quando recuperano una berlina dal prato trainandola col trattore?

      1. 4×4 “on demand” sarebbe il massimo, col motorino davanti anche un po’ loffio e a cui non si chiede nulla di più che un filino di trazione solo quando serve…
        Magari non è da escludersi negli upgrade

  10. Leonardo (R)

    Approccio sicuramente interessante, che va a coprire l’essenzialità vera del mezzo, che serve per trasportare persone e cose, molto differente da quello Tesla che è soltanto apparentemente essenziale ma che nasconde sofisticazioni sia hardware che software tutt’altro che banali.
    L’aspetto che mi lascia più dubbioso è che “aggredire il mercato dal basso” è tutt’altro che banale, l’unica cosa che mi fa ben sperare è che Bezos non è l’ultimo dei fessi, e in fatto di aggredire il mercato dal basso mi pare che abbia ampiamente dimostrato di saperlo fare bene.
    Anche se la domanda che mi sono fatto leggendo l’articolo è: quanti americani compreranno un oggetto così essenziale? Forse potrebbe avere un discreto successo in altre nazioni?

    1. antonio Gobbo

      Anche negli USA non è tutto oro ciò che luccica e ultimamente molti SUV e pickup skno rimasti invenduti sui piazzali, certo questo non lo sfoggi a Beverly Ills ma in molte zone può avere un suo perchè oltre al fatto che in altre nazioni (sud america) potrebbe avere un buon successo.

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