Isole che producono e consumano l’energia che serve. Anche per spostarsi. Ci prova Belle-Île-en-Mer, isola francese al largo della Bretagna. Un progetto coraggioso, che ci fa sorgere un filo di invidia: a quando le nostre isole?
Car sharing elettrico con energia rinnovabile
Un obiettivo così ambizioso non si raggiunge da soli. A sostenerla ci sono il Gruppo Renault e i suoi partner, la Comunità dei Comuni di Belle-Île-en-Mer, Morbihan Energies, Les Cars Bleus e Enedis. Il progetto comune si chiama FlexMob’ïle. E non è la prima iniziativa di questo tipo. È in continuità con il programma Smart Fossil Free Island, in corso di sviluppo da febbraio a Porto Santo (arcipelago di Madeira, Portogallo). Per 24 mesi, il Gruppo Renault e i suoi partner pubblici e privati svilupperanno un ecosistema elettrico intelligente, con l’obiettivo di ridurre la carbon footprint e favorire l’indipendenza energetica dell’isola.

Già dal 2019 i residenti e i visitatori di Belle-Île-en-Mer potranno contare su una flotta di veicoli elettrici sotto forma di noleggio self-service. Il car sharing beneficerà del surplus di energia prodotta dai pannelli solari installati sul tetto dei principali edifici pubblici. «Grazie al sistema della ricarica intelligente, potremo procedere alla ricarica dei veicoli elettrici quando l’edificio produce più energia di quanta ne consumi», precisa Gilles Normand, Direttore Veicoli Elettrici Renault. Per esempio, i pannelli solari installati sul tetto della scuola riscaldano e illuminano durante la settimana, ma l’energia prodotta nel weekend o durante le vacanze sarà utilizzata per i veicoli.
Un progetto replicabile anche nei quartieri
Il Gruppo Renault, in particolare, fornirà al principale villaggio vacanze dell’isola le batterie di seconda vita precedentemente utilizzate sui veicoli elettrici. Queste permetteranno di immagazzinare l’elettricità prodotta di giorno dai pannelli solari. Prima di restituirla di sera, soprattutto sotto forma di calore per riscaldare i bungalow dei turisti. Il villaggio dovrebbe, così, poter estendere il periodo di apertura che finora era limitato a causa delle spese del sistema di riscaldamento centrale. «Il nostro obiettivo è lo stesso che già ci aveva portato allo sviluppo di Porto Santo. Ovvero: progettare soluzioni globali con comprovate tecnologie e altre più nuove, per rispondere alle esigenze locali. Le ottimizzazioni effettuate a Belle-Île-en-Mer possono essere replicate su altre isole, ma anche a livello di città o quartieri.», assicura Normand di Renault.
—Per maggiori informazioni sul progetto FlexMob’Ile clicca qui. E guarda anche il nuovo car sharing di Bologna, Corrente, con le Zoe–