Bosch, Mitsubishi e Blue Park hanno unito le forze per offrire agli operatori di flotte un modello di business “Battery as a Service” basato su una piattaforma di sostituzione della batteria (battery swap) di Blue Park. Il progetto nasce con una esperimento pilote in Cina, ma è destinato ad essere globale a lungo termine.
Secondo l’accordo appena siglato, Blue Park contribuirà con la piattaforma di sostituzione della batteria come elemento centrale della cooperazione. Bosch contribuisce con la sua tecnologia battery-in-the-cloud, Mitsubishi apporterà la sua capacità di commercializzazione e i servizi finanziari.
Strada spianata per il “Battery as a service”
La ricarica veloce dei veicoli elettrici non è sempre sufficientemente veloce: i tempi di inattività durante la ricarica e i costi che essi comportano dissuadono aziende come i servizi di taxi e gli operatori di ride-hailing dall’elettrificare i propri parchi auto.
A ciò si aggiunge l’incertezza sulle prestazioni delle batterie nell’uso continuo: quanto durano e quanto sono affidabili?
L’idea base della santa alleanza a tre è offrire ai gestori di flotte un servizio che li sollevi dagli oneri della batteria in proprietà e nello stesso tempo dai fermi auto dovuti alla ricarica. Le batterie verranno fornite con la formula del Battery as a Service (BaaS), quindi pagate solo per il loro utilizzo. Questo non solo riduce i costi di investimento iniziali, ma anche i costi operativi, perché i veicoli elettrici possono essere gestiti in modo più economico.
Il sistema di Bosch Battery in the Cloud consentirà di monitorare le batterie durante l’utilizzo, ottimizzarne la ricarica e prevenire i guasti. Le funzioni smart del software nel cloud, infatti, analizzano continuamente lo stato delle batterie dei veicoli e agiscono di conseguenza per prevenire o rallentare l’invecchiamento delle celle. Costituirà quindi la base tecnica della collaborazione, assieme al sistema di sostituzione rapida di Blue Park.
Sostituzione rapida con le stazioni di Blue Park
Blue Park Smart Energy fa parte del Gruppo BAIC partecipata al 13% anche da Sk innovation ed è un’azienda leader nei sistemi di battery swap.
Oltre allo sviluppo di soluzioni tecniche, si sta lavorando per creare un ecosistema di leasing finanziario per la commercializzazione ai fornitori di servizi di mobilità e alle società finanziarie. «In questa collaborazione, l’ampia esperienza commerciale e le risorse di Mitsubishi Corporation faranno da ponte tra l’attività di sostituzione delle batterie e i servizi finanziari» ha affermato Seiji Hamanaka, Direttore generale del Battery Business Department di Mitsubishi Corporation.
Bosch monitora le batterie nel cloud
I servizi cloud di Bosch migliorano anche la manutenzione. La rapidità di ricarica, il numero elevato di cicli di ricarica, lo stile di guida eccessivamente sportivo e temperature estremamente alte o basse possono essere fonti di stress che contribuiscono ad accelerare il processo di invecchiamento delle batterie. I servizi Bosch basati su cloud sono ideati per riconoscere e contrastare attivamente cause di deterioramento come queste.
Tutti i dati rilevanti per la batteria, come per esempio temperatura ambiente attuale e abitudini di ricarica, vengono trasmessi in tempo reale al cloud. Le informazioni sullo stato della batteria consentono a Bosch di proteggerla dall’invecchiamento.
Per fare un esempio: le batterie completamente cariche invecchiano più velocemente a temperature ambiente particolarmente alte o basse. I servizi cloud di Bosch garantiscono quindi che le batterie non si carichino al 100% quando fa troppo caldo o troppo freddo.
I dati del cloud aiutano anche a migliorare la manutenzione e riparazione della batteria. Per esempio, è possibile informare i guidatori o i gestori del parco veicoli non appena viene rilevato un errore o un difetto della batteria. In questo modo diventa più probabile riuscire a riparare la batteria prima che questa si danneggi irrimediabilmente o smetta di funzionare all’improvviso.
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Mentre il sistema Baas descritto nell’articolo attua il servizio di diagnostica durante l’utilizzo della batteria, un “concorrente” ha annunciato di poterlo eseguire in fase di ricarica https://batteriesnews.com/sk-on-sk-signet-sign-mou-diagnose-ev-battery-lifespans-residual-values-charger/
Ora è così ma la tecnologia fa passi da gigante in tempi brevi, quindi prima di dire ne sai poco ci farei un pensierino, poi devi anche tener conto che non caricano tutte le batterie nello stesso tempo, comunque sia solo il tempo dirà quali tecnologie potranno soddisfare tutti
Al battery swap guardano in tanti con interesse. La velocità di ricarica è un problema, non certo per tutti ma per alcuni si. La Cina sta investendo pesantemente sul battery swap.
Vero ma, almeno al momento, sotto diversi aspetti il mercato cinese è diverso da quello europeo (vedi anche https://www.vaielettrico.it/battery-swapping-e-se-fosse-la-soluzione-secondo-noi/)
C’è da fare un altra osservazione, in primo luogo come tutti son d’accordo siamo già schiavi per le batterie, visto che vengono prodotte al 90% in Cina, con lo battery swap dovremmo come minimo 50 volte tanto, visto i tempi di ricarica, per il semplice motivo che si va dal punto A al punto B e C e D etc. e di mezzo chi sono depositati dotato per il cambio batteria, quindi prova immaginarti in agosto quello che già avviene con gli esordi quand’è batterie potrebbero servire tra andata e ritorno.
Io resto del idea di ottimizzare la batteria al minimo di 200km e aumentare la velocità di ricarica 0/100% e che non le rovini, e carica il tempo di un caffè, così serve meno litio e affini e la pausa ci sta ogni due ore di guida, non muore nessuno, e chi deve fare 1000 km si prenderà 5 caffè così siamo sicuri che resterà sveglio.
E comunque non penso che sul battery swap le batterie saranno tanto più grosse, visto la mole che dovrebbero servire.
Stando al testo dell’articolo, le soluzioni per la gestione delle flotte sembrano basate piú sul “battery (continuous) monitoring” che sul battery swap, cosa del resto inevitabile finché forma e dimensioni degli accumulatori non saranno piú uniformate.
Bene per chi ne avrà necessità, diversificare il modo di ricarica è sempre la cosa migliore, in questo caso con delle stazioni stazionarie un bel impianto fotovoltaico sarebbe il top, si ricarica quando c’è la massima produzione.
Si vede che ne sai poco. Le stazioni battery swap assorbono molto più delle colonnine hpc, col fotovoltaico non ci fai nulla, lo 0.001% di energia utilizzata