Batterie stato solido VW: arriveranno sulla Polo elettrica

Batterie stato solido VW quasi pronte per le nuove piccole del gruppo. Lo ha annunciato la stessa Volkswagen al Salone di Monaco, mostrando una prima applicazione su una moto Ducati, azienda del gruppo. La commercializzazione entro la fine del decennio.

Batterie stato solido VW: prima dimostrazione su una Ducati

batterie stato solido VW

Saranno due aziende del gruppo, PowerCo ed Elli, a rendere disponibile nei modelli di serie le nuove rivoluzionarie batterie. A utilizzarle saranno le piccole Volkswagen in arrivo,  la ID.Polo e la ID. Cross, per poi essere impiegate in tutta la Urban Family del gruppo, Cupra e Skoda comprese. Ma prima che le celle batteria allo stato solido entrino nella produzione in serie, avverte la Volkswagen, saranno necessarie ulteriori fasi di sviluppo. Il veicolo di test mostrato a Monaco è basato su una Ducati V21L 100% elettrica, ampiamente modificata. Il sistema di batterie è stato appositamente progettato, con un massimo di 980 celle QSE-5 di QuantumScape. Con anodo in litio metallico e separatore ceramico, tecnologia che dovrebbe offrire vantaggi grandi vantaggi  per densità energetica, capacità di ricarica rapida, sicurezza e durata. E costi più contenuti. Le prime celle, per le sperimentazioni,  saranno prodotte entro fine anno nella gigafactory tedesca di Salzgitter. Poi il processo si estenderà a Valencia (Spagna) e St. Thomas (Canada).

“Meno costi e peso, più autonomia, ricariche più rapide”

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Perché la cella unificata di PowerCo rappresenta un grande passo avanti? “Con una densità energetica di circa 660 Wh/l, che corrisponde a un incremento del 10% rispetto alle precedenti, è una delle celle batteria più potenti nel segmento di volume“, spiega la Volkswagen. “Anche il sistema batteria è stato completamente rinnovato e ora utilizza la tecnologia cell-to-pack. Il sistema batteria e la cella unificata prismatica sono perfettamente sincronizzati e consentono alla Electric Urban Car Family di avere un’autonomia fino a 450 km e tempi di ricarica inferiori a 25 minuti (valori previsti). Per la produzione dei componenti essenziali sono utilizzati processi di gigacasting, che riducono ulteriormente il peso. Allo stesso tempo, i costi sono stati notevolmente ridotti rispetto alle batterie precedenti“. Obbiettivo: “Rendere la mobilità elettrica veramente accessibile a tutti“. La cella unificata in futuro sarà utilizzata fino all’80% dei veicoli elettrici di tutti i brand del gruppo. È compatibile con varie composizioni chimiche delle celle, da LFP a NMC fino allo stato solido, con un elevato grado di flessibilità nonostante la standardizzazione.

Batterie stato solido VW: per le moto si aprono nuovi scenari

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Claudio Domenicali, n.1 della Ducati: “Batterie allo stato solido perfette per un veicolo ad alte prestazioni come una moto sportiva”.
Le nuove batterie dovrebbero aprire scenari nuovi anche per le moto. Finora l’ingombro delle batterie è stato un freno per molti produttori, tra cui la stessa Ducati. Ora il n.1 dell’azienda bolognese, Claudio Domenicali, cambia prospettiva: “In Ducati abbiamo una lunga tradizione nel superare i limiti tecnologici per migliorare l’esperienza di guida sia su strada, sia in pista. L’elevata densità energetica ottenuta con la tecnologia allo stato solido è perfetta per un veicolo ad alte prestazioni come una moto sportiva. Altro italiano che ha avuto un ruolo cruciale nel progetto è Giovanni Palazzo, CEO di Elli: “Con la costruzione e la gestione di sistemi di accumulo su larga scala, diamo un contributo decisivo alla transizione energetica e alla sicurezza dell’approvvigionamento in Europa. L’apertura del nostro primo PowerCenter a Salzgitter segna il punto di partenza di una pianificazione a lungo termine per ulteriori progetti di stoccaggio. Questa nuova area di business ha un elevato potenziale di crescita. E offre l’opportunità di trasformare Elli in un fornitore olistico di energia in Europa”.
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Visualizza commenti (3)
  1. la Ducati mi pare prima avesse 960 celle cilindriche piccole, ora in questa versione sperimentale avrebbe 980 cellette QSE-5 a stato solido, se ricordo, in formato a sacchetto?

    se sono così tante cellette, vuol dire che sono ancora formati piccoli, che rendono costoso realizzare il pacco batteria, come era sulle primissime Tesla.. per fare pacchi batterie di grande serie e a buon prezzo, si usano celle più grandi.. e allora aspetto con curiosità di leggere le specifiche gravimetriche con le varie chimiche della cella “grande” di PowerCo

  2. Volkswage, dai, non vale!

    Proprio adesso che tutti i miei amici a gasolio stavano per rimandare di nuovo “a tra cinque anni quando ci saranno le batterie a stato solido”. Dopo aver rimandato, cinque anni fa “a quando ci saranno le batterie che non prendono fuoco da sole”.

    Vi prego, annunciate, su strada per il 2030 o 2035, le batterie che arrivano già cariche dal concessionario e non serve più ricaricarle finché non rottami l’auto. Vi prego!

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