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Batterie per la nautica, Leclanché le produrrà con i robot Comau

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Un traghetto elettrico

Alleanza italo svizzera per far partire una produzione industriale di batterie per barche e navi. Sull’altare la torinese Comau e la svizzera Leclanché di Yverdon-les Bains.

Uno stand della Comau in fiera con i robot

Si parla tanto dell’impatto della rivoluzione elettrica sulla filiera italiana dell’ automotive e delle giustificate preoccupazioni per una riconversione dalla meccanica all’elettronica che sembra andare a rilento. Perciò fa sempre più piacere apprendere di aziende italiane che, capendo il problema, riescono ad affrontarlo trasformandolo in opportunità. Oggi la buona notizia viene da Comau, gruppo torinese leader mondiale nella fornitura di prodotti e soluzioni avanzate di automazione industriale. Ha ricevuto l’incarico di costruire una delle prime linee di produzione automatizzate al mondo per moduli di batterie agli ioni di litio per applicazioni marine da Leclanché, uno dei principali fornitori mondiali di soluzioni per l’accumulo di energia.

La nautica elettrica nel 2027 fatturerà 20 miliardi 

Stand di LECLANCHè

Un’ alleanza per soddisfare una domanda prevista in crescita fino a 20 miliardi di euro nel 2027 (guarda). La soluzione scelta da Leclanché è “in grado di automatizzare l’intero processo di produzione delle batterie –  si legge nel comunicato stampa – dall’impilaggio e saldatura delle celle polimeriche fino all’assemblaggio finale di 32 diverse configurazioni di prodotto”.

Al lavoro i robot antropomorfi 

Un robot Comau al lavoro
Un esempio di robot Comau

Prima di firmare il patto di collaborazione, nella fase di definizione degli obiettivi e delle specifiche di progetto, è stato verificato il processo produttivo e approvate alcune modifiche all’esecuzione del modulo batteria. Secondo le due aziende questo è un modo “per aumentare ulteriormente l’efficienza della soluzione di produzione proposta”.

Per Leclanché la tecnologia laser LHYTE di Comau “consentirà inoltre di migliorare il processo di saldatura, garantendo una maggiore produttività e flessibilità dei modelli”. Parliamo di tecnologie innovative e l’impiego di diversi robot antropomorfi Comau e della soluzione laser ibrida dell’azienda, LHYTE.

In mare si genera il 13% delle emissioni 

Lo scenario di sviluppo industriale è sorretto dai dati sull’inquinamento: “Il trasporto marittimo produce il 13% delle emissioni di gas serra che, secondo le previsioni attuali, dovrebbero aumentare almeno del 50% entro il 2050, in uno scenario business as usual. La collaborazione tra Comau e Leclanché promuoverà la produzione su scala industriale di sistemi di accumulo dell’energia che contribuiranno ad accelerare la transizione del trasporto marittimo verso soluzioni energetiche più sostenibili”.

Le parole dei CEO

Mauro Fenzi, CEO di Comau, ha sottolineato: “Siamo orgogliosi di essere stati scelti da una delle aziende leader in un settore in forte espansione come quello delle batterie e di prendere parte alla sua crescita strategica. L’acquisizione di quest’ordine conferma che l’esclusivo connubio tra competenze di processo, digitali e di robotica che caratterizzano Comau ben si presta a favorire il successo dei nostri clienti sul mercato dell’E-Mobility”.

Anil Srivastava, CEO di Leclanché ha dichiarato: “Leclanché ha fatto un investimento preliminare nello sviluppo di un sistema di batterie certificato DNV GL* per applicazioni marine ed è il primo fornitore di batterie a rispettare pienamente le severe normative del 2015. La collaborazione con Comau ci consentirà di produrre le nostre avanzate soluzioni di accumulo energetico per il trasporto elettrico ed applicazioni “e-marine” su scala industriale”.

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