Secondo i dati dell’Agenzia federale per l’energia, negli ultimi quattro anni negli Stati Uniti sono state installate batterie per 20gigawatt di capacità. Di cui 5 soltanto nei primi quattro mesi dell’anno. In pratica, l’equivalente di 20 reattori che producono energia nucleare.
Altro che centrali nucleari che saranno pronte – se tutto va bene – fra 8-10 anni. Mentre in Italia, il dibattito sul futuro (e i costi) dell’energia elettrica ruota soltanto dietro il sogno della rinascita “atomica”, negli Stati Uniti hanno già trovato la soluzione.
Saranno le batterie ad accompagnare le rinnovabili
Come riporta il Guardian – che ha ripreso i dati dell’Energy Information Agency – negli Usa hanno intrapreso una strada molto precisa. Per arrivare a una transizione energetica efficiente è stata accelerata l’installazione di nuovi sistemi di accumulo. Saranno le batterie – e non il nucleare aggiuntivo – ad accompagnare le rinnovabili verso la decarbonizzazione. L’energia in eccesso prodotta, quando il vento soffia molto forte o nei giorni di maggiore irradiazione, viene immagazzinata. E riutilizzata per tenere il sistema in equilibrio.
In Italia, invece, dal governo a Confindustria, si continua a parlare di ritorno del nucleare, puntando sulla nuova tecnologia SMR (Small modular Reactor). Con una differenza sostanziale: le batterie, i cui costi sono in discesa, sono già utilizzabili. Per il nucleare delle mini-centrali Smr bisognerà aspettare il prossimo decennio per il primo prototipo industriale.
La capacità delle batterie per sostenere le rinnovabili (al posto del nucleare) potrebbe raddoppiare a 40 gigawatt al 2025
I risultati sono già evidenti. In quattro anni sono stati aggiunti alla rete elettrica negli Usa sistemi di accumulo a batteria per una potenza equivalente di 20 reattori nucleari. L’Agenzia federale prevede che siamo solo all’inizio. La capacità potrebbe raddoppiare, arrivando a 40 GW entro il 2025.
La maggior parte delle batterie è stata installata in Texas e California. I due Stati in cui è stata più elevata la nuova capacità installata di rinnovabili. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. “L’esplosione nell’impiego delle batterie – ha sottolineato il Guardian – ha contribuito a tenere accese le luci in California quest’estate. Quando negli anni precedenti ci sono stati razionamenti dell’elettricità o blackout“. Colpa delle ondate di calore che hanno visto l’uso dell’aria condizionata aumentare. E le linee elettriche crollare a causa degli incendi.
In questo modo, l’imprevedibilità delle rinnovabili viene gestita, con energia che arriva costante alla rete. E tenendo basso il prezzo dell’energia. Senza aspettare anni per una nuova tecnologia nucleare, i cui costi verranno ribaltati sulle bollette o sui bilanci statali.
L’Italia ha bisogno di nuculare ..
l’esperto di nuculare Home Simson ..
ha appena proposto una legge di inziativa popolare per il superamento dei referendum sul nucleare in Italia ..
ha perfino ottenuto il support dei Radicali kitsch,
che avevano sostenuto quei referendum ai tempi che furono .
pale eoliche brutte
getermia brutta
fotovoltaico brutto
nuculare molto belo
gas belo
carbone belo
idroggeno belo
costo dell’energia elettrica al MWh ?
stiquatsi ..
mica posso sapè tutto io !
cit. Quelo Guzzanti
=== Fotovolt + batterie = 7 cents a kwh
in Germania aste dedicate a impianti utility “ibridi”:
– fotovoltaico utility + accumuli a batterie B.e.s.s.
– eolico + accumuli a batterie B.e.s.s.
sui 25 investitori vincitori delle aste al ribasso, la media del prezzo concordato di ritiro per la rete della loro energia elettrica è stato 7 cents a kwh
https://www.mercomindia.com/germany-awards-storage-projects-in-innovation-tender
=== Confronto costi fonti energia – prezzi 2024 in Germania
il dato delle aste, conferma il grafico del report annuale del Fraunhofer Institute;
nb: in Germania il solare produce meno energia rispetto a noi, in pratica costa di più, ma anche associato ai costi attuali delle batterie (e in discesa), risulta più conveniente del metano o peggio ancora del nuculare; grafico:
https://mercomindia.s3.ap-south-1.amazonaws.com/wp-content/uploads/2024/10/Fraunhofer-.png
Spero che non mi hai preso sul serio ..
ironizzavo sul deposito in parlamento di una legge di iniziativa “popolare”
pro “nuculare” ..
da parte di quello a cui non rispondevano al citofono,”Azione”
e dell’ inversione a U del partito radicale
dire “fotovoltaico + batterie = 7 cent/kWh” senza quantificare la capacità delle suddette batterie non ha nessun senso
7 cent per kWh ..
è una capacità
per lo lo storage per rinnovabili il prezzo giusto si fa
prezzo al kWh / numero cicli di carica scarica
a seconda del momento prevale una chimica invece di un’altra
qualche anno fa , la chimica più conveniente per questi impianti
era il Titatanato di litio per via dei suoi 20000 cicli di carica scarica
oggi col il crollo dei prezzi del Litio Ferro Fosfato ..
non lo sò ..
potrebbe essere conveniente sostituirle ogni 15 anni invece che ogni 30
Se le batterie sono la tua unica fonte energetica per stabilizzare la rete quando le fer non producono devi over installare, e quindi il costo aumenta, visto che in determinati momenti sfrutterai solo una parte della potenza installata
Eh, in effetti mi rendo conto che installando più del minimo necessario ci troveremo con momenti di eccesso di energia a bassissimo costo… sono problemi grossi! 😎
Le batterie , non saranno mai l’unica fonte energetica a livello di rete
potrebbero esserlo/diventarlo a livello privato , si caricano di giorno quando l’utente è al lavoro, si scaricano quando torna a casa ,
o aziendale per qualche giorno ..
a livello di rete le batterie servono ;
dovrebbero servire, serviranno ..
eliminare picchi di consumo ,BREVI, o
per avere il tempo per avviare impianti “normalmente” spenti ..
Tipo:
centrali a gas oggi
biogas , biomassa ,geotermiche ; domani ..
Per una crisi di rinnovabili importante ,niente vento e sole pioggia prevista per settimane ..
o guasto sulla rete
l’accumulo ,GROSSO (stagionale), potrebbe essere,
oltre quello che già usiamo da decenni con l’idroelettrico , pompaggio in bacino superiore ,
quello dell’accumulo di biogas (trattamento rifiuti organici ,depurazione acqua,biomassa)
le rinnovabili sono più complesse del fossile e del nuculare
ma su larga scala , come dimostrato in questi anni da eolico e fotovoltaico ..
possono esse MOLTO più economiche nella rivoluzione in atto che si chiama ..
ELETTRIFICAZIONE !
Temo che la questione delle unità di misura usate nel testo nasca dall’equivoco di considerare i sistemi di accumulo di rete come delle “normali batterie”, per le quali è corretto usare il multipli di wattora (Wh).
Ma i sistemi di accumulo di rete sono sistemi più complessi di quelle schiere di container bianchi che si vedono. Si potrebbe essere tratti in inganno pensando che il container bianco sa appunto “la batteria”, ma il container bianco contiene sempre più spesso anche i caricatori e gli inverter sincronizzati di linea, la cui potenza si misura appunto in watt (W).
Per quel motivo, le caratteristiche degli accumuli di rete vengono solitamente indicate sinteticamente con due numeri, ad esempio 50/300, letto 50 MW (potenza complessiva dell’array degli inverter dell’impianto) e 300 MWh (capacità complessiva dell’accumulo).
negli articoli vedo le chiamano:
– Power capacity (Riserva di potenza, cioè potenza di erogazione)
– Capacity (Riserva di energia)
ma è “prassi” scrivere anche solo Capacity in fianco al valore di Potenza, tanto poi ci pensa l’unità di misura a chiarire se è Potenza o Energia;
come hai scritto tu, di solito il numero della Potenza è più piccolo del numero dell’ Energia, es. 50/300, può erogare (potenza 50) x (6 ore) = (300 energia)
comunque i conti si fanno a fine anno nelle aziende
anche se l’acculo “serve solo” per le crisi delle rinnovabili ,
tipo per avviare nel frattempo una centrale a gas per qualche centinaio/migliaio di ore , finchè le rinnovabili tornino a produrre surplus ..
è un vantaggio competitivo non indifferete a fine anno
sia per i produttori di elettricità che per i consumatori
Ancora con le centrali a gas? Come decarbonizziamo con le centrali a gas?
piano piano ..
oggi è così !
domani speri di no !
e per domani intendo 5 -10 anni max !
per me l’alternativa più che valida al nucleare è
la geotermia abbinata all’idroelettrico
nel nostro paese , la geotermia è troppo sotto valutata
Geotermico lo puoi fare in poche zone, e in quelle zone la gente non lo vuole (Toscana ad esempio)
Idroelettrico abbiamo un 15/16%, non aumentabile in modo significativo per mancanza di altri fiumi/bacini adatti
Se pensi di fare tutto il resto con eolico e ftv te lo dico per certo, non ce la farai mai, né ora né fra 10 anni, vedi la Germania che ha riacceso centrali a carbone/lignite e ha messo a piano almeno 10gw di potenza in centrali a gas.
“Se pensi di fare tutto il resto con eolico e ftv te lo dico per certo, non ce la farai mai, né ora né fra 10 anni”
Noted 😎
Vaielettrico ne ha parlato in modo molto più professionale delle chiacchiere sue e dei suoi interlocutori su questo blog.
https://www.vaielettrico.it/un-mondo-con-solo-fonti-rinnovabili/
Energia solo da rinnovabili: tutto bello, ma lo stoccaggio stagionale?
Energia solo da rinnovabili/3 Qualche idea per far quadrare il cerchio
===== Germania 100% rinnovabili al 2045
>> Tabella di marcia per le installazioni delle rinnovabili – 700 GW nominali
https://www.energy-charts.info/charts/remod_installed_power/chart.htm?l=it&c=DE
>> Sistemi di accumulo giornalieri, settimanali e stagionali, e sistemi di flessibilità
https://www.energy-charts.info/charts/remod_flexibility/chart.htm?l=it&c=DE
>> Simulazione carico elettrico e produzione in una settimana a scelta
https://www.energy-charts.info/charts/remod_power_profiles/chart.htm?l=it&c=DE&date=2045_15
==== Fraunhofer Institute ( lupo ululì lupo ululà.. citaz.)
in Germania leggo hanno due grossi enti di ricerca scientifici, Max Planch Society si occupa di scienza di base, mentre Fraunhofer Society (76 instituti) si occupa di scienza applicata e di collaborare direttamente con le industrie per “mettere a terra i progetti”; tra i suoi campi ci sono le energie rinnovanili, collaborano anche per aiutare i paesi dell’est Europa a sviluppare più velocemente i progetti
Mi auguro di cuore che ce la facciano, perché per ora stanno facendo disastri.
Sono probabilmente la nazione europea che dedica maggiori risorse all’ambiente, eppure ElectricityMaps mostra chiaramente che ogni loro kWh elettrico causa emissioni di CO2 molto alte (persino leggermente maggiori di quelle russe, il che è a dir poco imbarazzante)
era “disastro imbarazzante” “ogni loro kwh” nel 2018, quando avevano mix >> Carbone+Nuculare >> 510 gr Co2 per ogni kwh
dal 2018 le rinnovabili sono scese di prezzo, Germania ha colto l’occasione, il cambiamento d’epoca; ultime centrali nuculari chiuse e stanno sostituendo a velocità notevole carbone e lignite
nel 2023, dopo solo 5 anni, sono scesi a intensità carbonica 371 gr Co2/kwh, nel 2024, la media annua sarà sotto 320 gr Co2/kwh (- 16% in un anno)
partivano svantaggiati, ora stanno sprintando,
idem x Spagna e Portogallo, poi Inghilterra, anche Grecia, etc
Pensa quanto poco avrebbero emesso se il loro governo “verde” avesse chiuso le centrali a carbone prima di quelle nucleari!
Tra l’altro è buffo come figure politiche importanti per la denuclearizzazione multidecennale tedesca come il sig. Schröder abbiano accettato ruoli manageriali in Gazprom pochi mesi dopo il termine del suo mandato…
Ma le lobby sono quelle del nucleare, vero? XD
Il 2023 è stato un anno particolare per loro, se guardi i consumi elettrici si vede che il loro sono diminuiti vistosamente (In un periodo storico di forte elettrificazione mi aspetterei il contrario).
“Sprintare” non è esattamente il termine che userei per una nazione che si sta deindustrializzando.
Impoverirsi è un modo tristissimo per diminuire il consumo di carbone
Quando citi questi dati passi per uno cattivo pro nucleare, meglio il gas russo, e prendere posti di comando in Gazprom. La stessa cosa ho il sospetto sia successa in Italia con alcuni partiti che hanno spinto per chiudere le nostre centrali
Su questo articolo lei ha scritto in due giorni 39 commenti (40 con questo) più 7 che abbiamo cestinato. Tutti i nostri lettori hanno capito come la pensa. Può proseguire la sua campagna sul sito della petizione pro nucleare. Vailettrico volta pagina.
@Massimo degli Esposti
Oggettivamente falso.
Non ho affatto scritto 39 commenti su questo articolo, semmai su più articoli diversi.
Comunque credo che R.S sia persino più attivo di me.
Lui viene mai zittito?
Nemmeno quando spara cifre a casaccio?
Quindi lei è Matteo? Al conto devo aggiungere anche i suoi commenti?
@Alexander
grafico Potenze installate ogni anno in GW (dati assoluti, non influenzati dai consumi anni)
https://www.energy-charts.info/charts/installed_power/chart.htm?l=it&c=DE&year=-1
a fine 2024 avranno aggiunto +20 GW tra solare ed eolico in 12 mesi; contando i capacity-factor, sono come 4-5 reattori nucleari di grande taglia aggiunti OGNI ANNO
in quindici anni, prima di un fanta reattore di Fratin, avranno aggiunto rinnovabili che producono come 60-75 reattori, questa è “velocità”
=====
Spagna (costo della vita più simile all’Italia) con le rinnovabili sta contemporaneamente abbassando i costi dell’elettricità (bollette tasse incluse già scese più basse della Francia) e risanando il debito pubblico (Francia invece fa debito)
@Massimo Degli Esposti
Chiedo scusa per il fraintendimento.
Chiedo Scusa anche a R.S. .
Divergenze di opinioni a parte, i suoi commenti non meritano di essere cestinati.
Sinceramente: l’ultimo di R.S. sulle scorie di Sellafield qualche dubbio me l’ha sollevato. Lei cosa ne sa (e cosa ne pensa)?
Francia brutta cattiva con nucleare emette 40, anche mano, così per dire.
il dato ufficiale, contestato in letteratura, la filiera nuculare completa avrebbe molte più emissioni
ma anche se fosse, è successo il secolo scorso.. hanno speso decenni di tempo e una certa cifra (compreso debito pubblico, e altro debito quando dovreno pagare lo smantellamento) per decarbonizzare
oggi vogliamo fare più in fretta, e non ci sono tanti soldi; pure i prezzi sono cambiati: le centrali dopo fukushima sono più complesse e costose, mentre le rinnovabili e accumuli sono scesi in picchiata di prezzo
Intanto la Germania sta mettendo a piano 10gw di nuove centrali a gas, altro che 100% rinnovabile
andare sul sito “energy-charts” e guardare i dati:
del metano aumentano la “riserva di potenza” ( GW installati), mentre le usano sempre meno ore, diminuisce ogni anno il totale di energia generata a metano (GW-h), nel frattempo continuano a spegnere le centrali a carbone
in questa fase le centrali a metano aiutano a inseguire le variazioni instantanee del carico di rete, finché non ci saranno abbastanza accumuli di energia per fare loro questa funzione (e anche saranno pronti potenziamenti in corso degli elettrodotti tra diverse regioni)
nella fase finale, quando rinnovabili e accumuli giornalieri copriranno quasi tutto il carico annuale, le centrali a metano faranno giusto da back-up per le settimane dell’anno “strambe” in cui gli accumuli giornalieri non bastassero;
funzioneranno a idrogeno verde, o forse con i suoi derivati più facili da stoccare (metano verde, metanolo verde), 100% rinnovabili
Si è trascurato di specificare per quante ore queste batterie siano in grado di sostenere una tale potenza, ma è sicuramente un bene che le stiano installando!
Il nucleare compone circa il 20% del mix energetico statunitense, che è un ottimo valore per ridurre notevolmente i costi derivanti da tonnellate di batterie.
Ritengo che in questo momento gli USA facciano benissimo a spingere su fotovoltaico ed eolico supportati da accumuli invece che su ulteriore potenza nucleare.
Personalmente ritengo abbastanza triste che il tono dell’articolo sottointenda un “batterie vs nucleare” lasciando intendere che il nemico sia quest’ultimo anziché le fonti fossili (che tra parentesi sono anche quelle che perderanno più importanza a seguito dell’installazione delle rinnovabili)
Credo che non ci sarebbe bisogno di dire l’ovvio se non fosse che gli interessi legati alle fonti fossili, sapendo che dovranno fortemente ridimensionarsi, stanno sponsorizzando l’idea che ci si debba necessariamente imbarcare nell’avventura nucleare nel tentativo di recuperare parte del business che perderanno. Il problema è che il nucleare nel nostro paese è una chimera che difficilmente porterà i frutti sperati, visto che siamo capaci di farci venire le crisi NIMBY anche per i ben più innocui solare e eolico.
personalmente distinguerei due diverse “fonti energetiche”, anche se hanno un nome simile
A) “centrali vecchie” già costruite (Americane e Francesi), le usi ancora qualche anno, hai solo il costo marginale di gestione, e la produzione di scorie
B) “centrali nuove”, qui hai tutti gli oneri: lunga attesa, rischi di cambi di scenario, costi costruzione, gestione al costo marginale, costo mantellamento, scorie
il tipo (A) ci accompagna nella stansizione enegertica, anche in Europa abbiamo ne abbiamo già 20%, come in America, e seguendo il tuo criterio non ne servono altri 😉
il tipo (B) ad oggi non ha senso ne economico, ne come lunga attesa;
ad oggi una combinazione a caso di rinnovabili e accumuli, a parità di investimento, decarbonizza molto di più, molto prima, e risparmiando
sono scettico riguardo a quando parli di “a parità di investimento” perché hai più volte abusato di cherrypicking e esagerazioni in stile ingegner cane.
Per quanto riguarda l’Unione hai in parte ragione, ma con una postilla:
la maggior parte del nucleare è concentrato in poche nazioni (a causa delle difficoltà di stabilire una politica energetica comune).
Questo causa la necessità di lunghi elettrodotti che costano e disperdono parte della potenza.
Qualche nuova centrale in posti strategici ridurrebbe il problema (ne servono davvero poche)
dove e quando avrei “abusato di cherrypicking”?
cortesemente indicare i dati precisi, così verifichiamo, invece di buttarla in caciara
nei commenti sotto c’è un esempio di costi di investimento, e i sembra abbastanza chiaro
i tecnici spiegano che le reti moderne con rinnovibili (ampie variazioni sia della potenza generata, che dei carico dato dagli utilizzatori, che vanno fatti coincidere in ogni istante) lavorano bene con una integrazione molto flessibili, cioè gli accumuli ( o temporaneamente il metano) e le connessioni di rete; si integrano molto meno con fonti che generano un carico quasi fisso come il nuculare, che va in conflitto sia come generazione che come tariffazione dell’energia, e in sostanza richiede lo stesso altri accumuli
elettrodotti europei (Hypergrid) e nazionali (Terna) li stanno potenziando e trasformando in HV-DC, dove possibile interrati; perdono molta poca energia sulle lunghe distanze (3% su 1000 km)
E’ molto triste che Vaielettrico confonda ancora la potenza con l’energia.
E’ già successo altre volte, l’ultima a mia memoria quando si è scritto che la potenza rinnovabile installata in italia corrispoinde al 30 per cento della potenza europea totale.
Non ha senso paragonare una batteria di accumula con un generatore e ancor meno la loro potenza. Come non ha senso parlare di tecnologie totalmente diverse ed eventualmente complementari, ma non sostitutive l’una dell’altra. Inoltre non ha senso parlare di cosa è meglio tra una tecnologia che avrai fra 10-15 anni e una che puoi iniziare a usare l’anno prossimo.
Nel discorso si sono anche tralasciati dei fattori molto importanti: il primo è che ci sono forti spinte economiche e politiche per il geotermico di nuova concezione (che già esiste a livello sperimentale e sta passando a quello commerciale), il secondo è che il consumo di combustibili fossili è in costante aumento nel mondo (non fossilizziamoci sul nostro orticello!), il terzo è che potremmo non raggiungere gli obiettivi degli accordi di Parigi per il 2035, con conseguenze importanti per le società umane e per gli ecosistemi, rendendo ancora più constoso e faticoso rallentare il riscaldamento globale, con effetti a catena devastanti. La sopravvivenza stessa della società umana (non della specie) è seriamente a rischio. Credo che i costi economici del nucleare o quanto rovinino il peasaggio gli aerogeneratori sono argomenti che non reggono il confronto. Non è che il riciclo di FV, turbine e batteria sarà uno scherzo, già oggi abbiamo problemi.
Fino a quando non avremo centrali commerciali a fusione nucleare, dovremmo usare tutto ciò che abbiamo o saremo sempre zoppi. È come cercare di fermare un meteorite con una mazza da baseball
Buongiorno Emanuele
oggi per me sono in alternativa, perchè abbiamo dei limiti di tempo e pochi soldi
per sfamare una famiglia numerosa, con i soldi disponibili,
comprerei 4 kg di cibo fresco pronto da servire (rinnovabili + accumuli)
e non 1 kg di estotiche cozze e che ti consegnano tra 15 anni (nucleare)
inoltre c’è un anche il fattore cupidigia raddoppia il danno:
la bramosia di soldi dei potenziali appaltatori delle centrali (Ansaldo, Edison, Newcleo, Confindustria, etc), e dei fornitori attuali di metano (ENI) che vogliono continuare a fatturare a lungo, spinge questo governo malleabile a rallentare le istallazioni delle rinnovabili
per me se vogliamo inziare a fare sul serio, come in Spagna
– far correggere i recenti decreti che ostacolano le rinnovabili,
– decarbonizzare le emissioni in pochissimi anni
– risollevare l’economia
servirebbe un no netto al nucelare e al questo governo, sennò perdiamo tempo
hai una concezione parecchio complottista riguardo al funzionamento dell’economia
Naa..
magari ha superato i 50a come me ,
ed è cosapevole “dell’appetito” smisurato dei massmidioti e della politica italiana
per chi era distratto sui decreti che tengono alto il costo energia:
– DL agricoltura
ha vietato l’agrivoltaico a pannelli bassi, economico, senza incentivi e con poca burocrazia, che stava per installare 10-20 GW di pannelli all’anno e aiutando anche gli agricoltori; avremmo visto scendere il costo energia già dopo 12 mesi
– Decreto aree idonee
invece di semplificare, lascia discrezionalità alle regioni per bloccare il 97% del terrritorio (es.fascia di rispetto di 7 km, invece dei 3 km precedenti); non chiarisce i tempi ( retroattività); ostacola anche i potenziamenti di impianti già esistenti
– Decreti tariffe
da un lato più tasse e ostacoli ad aumentare i costi, e dell’altro tariffe di base d’asta troppo care rispetto ai costi negli altri paesi
L’articolo e i commenti sotto rendono evidente come, dopo la prima elementare, serva un ripasso periodico del concetto di “non si possono sommare pere e mele”.
Potenza e capacità, chi pensa di soddisfare la domanda con accumuli da 10Kwh dimenticandosi che esistono le industrie e i servizi, chi confonde il picco con il baseload. E mi fermo qui…
Le rinnovabili si spingono e si spiegano senza prestare il fianco alle approssimazioni e al tifo, con rigore scientifico e forti dei numeri. Altrimenti si perde ogni credibilità.
Dal 31/10/2023 al 6/11/2023 (novembre, non giugno…) il Portogallo ha alimentato al 100% l’intera nazione (esportando per 95 ore l’eccesso di produzione in Spagna…) esclusivamente con le rinnovabili, SENZA usare batterie di accumulo chimiche, in modo ininterrotto.
Lascio ogni commento a chi ha il rigore scientifico e la forza dei numeri, non voglio perdere credibilità.
Se ha inteso il mio commento come una critica alle rinnovabili, lo ha inteso male.
Comunque, ben 6 giorni di autonomia. Immagino che abbiano iniziato a demolire le centrali termiche. E senza accumuli si va tutti al mare quando la produzione non soddisfa la domanda.
Torniamo alle pere e alle mele.
“ben 6 giorni di autonomia”: in quei 6 giorni hanno esportato l’eccesso di produzione all’estero, senza accumuli. Sono stati 6 giorni continuati senza nemmeno un secondo di utilizzo di turbogas, 100% di autonomia da rinnovabili, in NOVEMBRE.
A GENNAIO, noto mese favorevole al fotovoltaico, ha fatto l’81% da rinnovabili, in FEBBRAIO, altro mese notoriamente con il clima perfetto, ha coperto l’88%. A MARZO siamo al 91%, APRILE 95%, MAGGIO copertura totale (Giugno, Luglio, Agosto e Settembre non ne parliamo neanche).
E’ ragionevole pensare che entro i 15 anni necessari (in un paese con governo non democratico che non deve chiedere permessi a nessuno) a costruire una centrale nucleare loro saranno al 100% (da anni…) ad un costo inferiore…?
Significa che tieni qualche turbogas pronta a partire (perchè le centrali nucleari NON MODULANO) e sei a posto, in attesa di eliminare pure quelle (con accumulo gravitazionale, idroelettrico o chimico).
Noi discutiamo di sesso degli angeli, di ponti sullo Stretto (da oltre quarant’anni), di diritti di mobilità, intanto loro (che non sono cinesi!!!) ci fanno un c…o così coi costi energetici.
Se io devo aprire un’acciaieria, ad esempio, la apro in Portogallo dove l’energia costa uno sputo o in Italia????
Il Portogallo ha molto vento, e consumi 1/6 quelli italiani. Noi il vento non lo abbiamo, se non in zone limitate
@matteo
ha anche superficie, popolazione, pil e industrializzazione e know-how in proporzione, non lineare peraltro.
costruire un ponte su un fiume costa a una popolazione di 1 mln di abitanti come a una di 10 mln, quel che cambia è il costo pro capite, non è difficile da capire. meglio il ponte spalmato sulle tasche di 10 mln
quindi meglio essere in tanti con una superficie ampia da utilizzare, e tantissimi km di costa da usare per l’eolico off-shore.
si chiamerebbe economia domestica e geografia, in altre epoche era importante….
Chi ha parlato di costi? Ho parlato di possibilità di installare, se hai pochi consumi e tanto vento installi facilmente, se come noi hai tanti consumi e poco vento non vai distante. Soprattutto se il vento lo hai dove non hai i consumi, visto che il vento è in Sardegna/Sicilia principalmente, ma i consumi sono in pianura padana
ehm..no..
=== EOLICO OFF_SHORE – 207 GW
Italia ha potenziale per eolico galleggiante per 207 GW, stima del Politecnico di Milano
https://www.huffingtonpost.it/dossier/terra/2024/02/15/news/dalleolico_offshore_27_mila_posti_di_lavoro_in_italia_entro_il_2050-15142082/
parci eolici off-shore hanno taglie da 500 MW a 3000 MW ( 3 GW) con da noi capacity-factor 35%; ognuno produce quanto una centrale a metano o nuculare, ma costa molto meno e si installa in 3 anni
abbiamo DECINE di progetti di parchi eolici off-shore che hanno già presentato documentazione al Mase, saranno il completamento ideale, in Sicilia e Puglia sono già ora voluti e ben visti
— significa che almeno i primi 40 GW di quei 207 GW potenziali, sono molto facili da realizzare, negli anni poi vedremo anche gli altri
— si aggiungono a circa 30 GW su terra (è il potenziale a cui si arriva aneche quasi solo aggiornando gli impianti già esistenti, molto datati e per questo molto meno effiecndi di questi nuovi)
=== Spagna, Portogallo, Italia
fascia climatica e irraggiamento simile, costo del lavoro simile, montagne dove c’è un po’ di idroelettrico e colline dove si possono installare sistemi di accumulo a pompaggio idroelettrici a volontà
una differenza è che l’italia ha un territorio più densamento popolato, il grosso delle pale eoliche lo dovremo mettere in mare, per la felicità e l’orgoglio anche della nostra industria di cantieristica navale
un altra differenza è che la Spagna ha ancora 5 centrali nuculari (altre le hanno giò spente) ma hanno già deliberato che anche queste saranno spente progressivamente
E’ evidente che il signore in questione non è stato informato che esistono le reti intelligenti ed interconnesse. Se oggi in italia piove non e’ che stiamo tutti al buio. importiamo automaticamente energia da rinnovabili dai Paesi che in quel momento esportano, e quando siamo noi in eccesso succede il contrario. Questo succede regolarmente tra Germania e Norvegia per esempio, quando la Germania ha eccesso di produzione da eolico nel mare del Nord manda quella energia in Norvegia per pompare l’acqua in enormi “batterie” idroelettriche. quando poi hanno carenza in Germania in Norvegia aprono le dighe e producono l’energia che serve ai tedeschi. Noi invece compriamo energia nucleare dai francesi perché loro non sanno cosa farsene quando ne producono troppa, e la vendono ai fessacchiotti vicini di casa
Davide, beh fessacchiotti in questo caso no: per la gran parte compriamo energia dalla Francia quando la domanda è bassa e loro ne hanno in eccedenza, spesso accumulandola nei numerosi bacini disponibili sulle Alpi, per poi utilizzarla durante il giorno quando la domanda è maggiore.
Il vantaggio per noi è dublice: acquistiamo energia nucleare in eccesso a basso prezzo e lo facciamo a rischio zero, nessun rischio di contaminazioni nucleari (dirette) e nessun problema di stoccaggio delle scorie. A me sembra un buon affare.
Davide ti svelo un segreto, quando a Roma è notte vale la stessa cosa a Berlino, Parigi, Londra eccecc.
Siamo interconnessi vero, però alla fine tutti prendiamo dalla Francia che ha deciso di avere energia h24, non quando c’è il sole
Leggo che l’ultimo reattore costruito in Francia a Flamaville e che doveva essere collegato alla rete a inizio settembre è stato fermato il primo giorno di attività per motivi di sicurezza e l’avvio è stato posticipato di almeno 3 mesi. Quindi non sono bastati 17 anni dall’inizio della costruzione per avviarlo. Tra poco diventa maggiorenne. Auguri.
https://energynews.pro/en/edf-postpones-connection-of-flamanville-epr-by-three-months/
Si e quando inizierà a produrre però non si fermerà per 80 anni, pioggia sole vento neve o quel che sia
Questo sarà da vedere. Non ci scommetterei troppo.
Vediamo, ma l’esperienza dice questo, un reattore ha quella durata di vita
Ma con che coraggio dice questo? si rende conto che per la sola costruzione è costato 14 miliardi per una potenza di 1,6 MW? Di anni ne deve fare 200 per ripagarsi. Ma sono problemi dei contribuenti francesi i quali si sono dovuti sobbarcare nel 2022 la nazionalizzazione di EDF sull’orlo del fallimento a causa dei mostruosi costi di manutenzione delle loro centrali (che di anni ne hanno appena 50…..).
24 miliardi è costato Flamanville-3
nel 2020, la Corte dei Conti Francese ne ha stimati 19,1 miliardi in Euro del 2015, che al tasso ufficiale dell’inflazione fanno 24 miliardi di oggi
https://www.ccomptes.fr/system/files/2020-08/20200709-rapport-filiere-EPR.pdf#page=68
Poi si scalda troppo il corpo d’acqua che usa per raffreddarsi e lo stoppano come le varie centrali stoppate/smorzate nel 2022. Il nucleare continuo e affidabile era una realtà 40 anni fa ma adesso siamo nel 2024, non nel 1984
Non sapevo che in Italia avessimo cosi’ tanti esperti da tastiera sul nucleare… magari lor signori, in quanto sostenitori da trincea dell’atomo über alles, saranno ben disposti a metterci i LORO soldi (e solo i loro) per avere le LORO centrali (spero non siano cosi’ fessacchiotti di risolvere qualcosa con una o due centrali) e usare solo LORO i Kwh prodotti (quando non si sa, ma intanto i soldi li hanno spesi). Io accetto subito. Sono 6 anni che ho il MIO fotovoltaico con la MIA batteria, pagati con i MIEI soldi con cui a fine anno ho un bilancio quasi a zero tra spese di bolletta (tutti gli oneri compresi, non solo i Kwh acquistati – c’e’ pure il canone RAI) e soldi ricevuti dallo scambio sul posto per la sola elettricita’ prodotta. Si, sono un produttore netto di elettricita’. con un impianto da 10 Kwh e una batteria da 10 Kw. e abito in Friuli, non in Tunisia. Non ci vuole veramente molto di piu’ che la licenza elementare per capire quale sia il sistema piu’ conveniente. PS: ho tutta la casa elettrificata e ricarico anche l’auto elettrica – ho risparmiato in 8 mesi quasi 2.000 euro di carburanti. La vostra rata per il vostro SMR da cortile a quanto ammonta?
Il tuo ftv ti rende al 100% indipendente, cioè autarchia 100% su base annua?
Se la risposta è sì scala il tuo FTV e mettilo in centro a Milano su un palazzo di 10 piani con 60 appartamenti e rendili indipendenti. Fatto questo fatti un giro in una zona industriale e fai lo stesso con una piccola azienda, che magari ha una potenza impegnata di 20/30kw (e sono pochissimi), poi gira ancora e fermati davanti ad una grossa azienda. Bene quella ha potenze che superano facile il megawatt, e consuma quella potenza h24 7su7. Prova a vedere quanti pannelli e quante batterie ti servono e dimmi se è economicamente sostenibile.
Se non tieni centrali nucleari usi le centrali a gas o a carbone, come sta facendo la Germania, suicidandosi con le proprie mani.
fatti un giro in mezza italia e guarda quanti tetti di capannoni, case, magazzini, e terreni incolti sarebbero adatti a mettere il fotovoltaico (a spese dello stato e o del privato). guarda quanti siti abbandonati (capannoni, cave, caserme) potrebbero ospitare migliaia di batterie per l’accumulo. E per la cronaca non ci sono solo batterie elettrochimiche ma ormai sono di comune utilizzo gli accumuli gravitazionali e idroelettrici. pero’ se puo’ interessare ad un fanatico del nucleare come te e’ notizia di un paio di giorni che il governo inglese pagherà 136 miliardi per la bonifica di Sellafied. contato questo costo nel vantaggiosissimo prezzo dell’energia da nucleare?
Ma puoi mettere un miliardo di pannelli, di notte producono zero. E chi paga tutti quei pannelli?
Sellafield non è una centrale, ma un sito militare, per favore non diffondiamo fake news
mai sentito parlare di eolico, geotermico, idroelettrico, e ultimamente anche energia prodotta da correnti marine? o anche queste non producono di notte?
Questo problema se lo sono posti gli uomini migliaia di anni fa: come faccio ad accendere il fuoco di notte, senza andare nel bosco, o d’inverno, quando il bosco non cresce?
Hanno inventato la legnaia.
@Edwin Abbott nei commenti di questo articolo siamo alle basi: come se i BESS non esistessero, e come se immagazzinare energia elettrica per una notte fosse un problema irrisolvibile.
SELLAFIELD sito sia civile che militare
– Sealfield è un grosso deposito di superficie di trattamento e stoccaggio delle scorie delle centrali inglesi ( e in parte Svedesi e Italiane)
– a Sellafield c’è anche una famigerata centrale nucleare (chiamata Windfield prima di un incendio), usata anche per produrre plutonio da armamenti
entrambi le attività hanno causato sversamenti radioattivi in atmosfera e nei suoli, poco noti ma gravi (incindenti tra 3 e 5 nella scela INES), che ancora oggi potrebbero ripetersi e fanno preoccupare la Norvegia, che è “sottovento”
i piu recenti:
– di fondo c’è un tasso di perdite per evaporazione invitabile
– nel 2005, sversamento di 83 metri cubi una soluzione acida contenente 20.000 Kg di Uranio e 160 Kg di Plutunio;
– dal 2019 un’altra perdita di 2000 litri al giorno di soluzione contaminata, tutt’ora in corso perchè non avvicinabile, e che si stima continuerà sino al 2050
baggianate già smontate a più riprese anche qui su Vaielettrico
è assolutamente economicamente sostenibile, su base dati Bloomberg (noti comunisti figli dei fiori)
peccato che tutti PAGHIAMO il decommissioning delle dismesse centrali nucleari italiane, senza per altro aver trovato – in 40 … quaranta !! – anni il posto definitivo per lo stoccaggio di scorie…. problema che ho scoperto avere persino gli United States of America !!
qualcuno dirà che anche alcuni impianti FV son stati sovvenzionati “con contributi pubblici” (non il mio…), ma difatti Tutti beneficiano di ogni impianto FV realizzato in Italia: meno inquinamento, più energia disponibile per tutti.
Beh non vogliamo trovare il posto dove mettere i rifiuti, che oltretutto non provengono solo da nuke, ma anche da sanità e processi industriali, quindi avere o non avere nuke non cambia per la gestione delle scorie, il deposito serve. Ma noi abbiamo i NIMBY.
Si Matteo… abbiamo pure quel problema irrisolto… quindi… perché peggiorare?
Pensiamo prima a trovare il posto ed i fondi per realizzare lo stoccaggio…poi… vedremo…( prima si pensa alle “basi”).
Siamo poi il territorio più fragile di tutto il continente europeo (90% a rischio frane e idrogeologico…quasi altrettanto a sismico/tsunami…vista la cordigliera di vulcani sottomarini tra la grande caldera che va dal Vesuvio/Campi Flegrei verso la Sardegna). La vuoi fare a 2000 metri sulle Alpi?
In Sardegna manco dei pannelli fotovoltaici vogliono….
Tu prova a fare le tue proposte su posizioni possibili….poi vediamo quanti ti rispondono 😉
invece cambia, goglati il rapporto dell’ ISIN, che i rifiuti radioattivi italiani li gestisce
scrive testuale che tutte le scorie a bassa intensità che abbiamo accumulato in italia in 70 anni di attività medica e industriale,
non hanno nemmeno l’1% del carico di radioattività delle scorie del carburante delle centrali che abbiamo mandato termporaneamente all’estero, scorie date da circa 1 GW di centrali accese per pochi anni
ci passa la differenza tra dover fare un deposito scorie a bassa sicurezza e basso costo, e dover invece riprocessare e incapsulare le scorie delle centrali ad alta intensità, e poi creare un deposito geologico profondo da 70 miliardi, sperando che non abbia problemi (sia in Germania che in America i primi tentativi di depositi geologici profondi sono falliti)
Giusto a proposito dei costi di “decommissioning”, fresco fresco dal Regno Unito un vero e proprio racconto dell’orrore (finanziario)…
https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/24/news/regno_unito_costi_alle_stelle_per_la_bonifica_del_sito_nucleare_di_sellafield_136_miliardi_di_sterline-423574972/?ref=-BH-I0-P-S2-T1
Sito militare, riprova con altro che smonto anche quella dai
Le abbiamo consentito di infliggerci 72 sermoni pro nucleare in meno di tre mesi. Abbiamo capito come la pensa. Noi la pensiamo diversamente. Tuttavia un conto sono le opinioni, un altro le panzane. Quelle non permettiamo che le dispensi servendosi del nostro sito: https://www.theguardian.com/business/2024/oct/23/sellafield-cleanup-cost-136bn-national-audit-office
no, principalmente è il deposito di supeficie di trattamento e stoccaggio scorie nazionale, poi ha anche una centrale, usata in passato per produrre plutonio per il settore militare
sede di incidenti gravi in passato e tutt’oggi
“… con un impianto da 10 Kwh e una batteria da 10 Kw. e abito in Friuli, non in Tunisia …”
Per la precisione scriverei: con un impianto da 10 KW e una batteria da 10 KWh.
Per la “precisione precisa”, kW e kWh.
Nel “Sistema internazionale di unità di misura” (SI), maiuscole e minuscole contano.
https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_internazionale_di_unit%C3%A0_di_misura
Le unità di misura sono rispettivamente “W” (“watt” per la “potenza” nel SI) e “Wh” (“wattora” per la “energia”).
Wh non fa parte del SI, ma è una “forma comoda” dell’unità di misura che si usa per misurare l’energia “J” (“joule” nel SI).
1 J = 1 W ∙ 1 s
1 h = 60′ = 3600 s
3600 J = 1 W ∙ 3600 s = 1 Wh
La K (maiuscola), nel SI, è una unità di misura (“kelvin” per la “temperatura assoluta”), mentre la k (minuscola) è un “prefisso”, come numerosi altri, che indica il fattore moltiplicativo 10³ da applicare al numero che lo precede.
1 kW = 1000 W
1 kWh = 1000 Wh
1 MWh = 1000 kWh = 1000000 Wh
1 GWh = 1000 MWh = 1000000 kWh = 1000000000 Wh
Oggi è il giorno dei proverbi: chi di spada ferisce, di spada perisce 😇
Tutti possiamo sbagliare. Il male è nel perseverare. Quindi è anche il giorno delle citazioni: «se sbaglio mi corrigerete».
solito conto della serva
==== COSTO NUCULARE – 1,3 GW nominali, circa 1 GW medi effettivi;
In occidente (nostre norme sicurezza e costo del lavoro) si spende ***
21 miliardi – installazione (1,3 GW x 16 miliardi a GW)
5 miliardi – gestione ordinaria primi 25 anni ( 1,3 GW x 4 miliardi a GW)
8 miliardi – smantellamento + gestione scorie ( 1,3 GW x (3+3 miliardi))
sono 34 miliardi
durante l’attesa di 10-15 anni, dovrò anche pagare per comprare il metano da bruciare e avrò il corrispondente danno da emissione di Co2:
8 miliardi – bollette metano per 1 GW x 10 anni a prezzo 9 cents/kwh
4 miliardi – crediti ETS ai prezzi attuali per emissioni Co2 nei 10 anni
siamo a 34+8+4 miliardi
==== COSTO MIX RINNOVABILI E ACCUMULI
in occidente si spende (prezzi IRENA report Settembre 2024; NB prezzi in calo):
– 14 GW fotovoltaici -> 2,1 GW pot. media effettiva -> 10 miliardi
– 6 GW eolico off-shore (il più costoso) -> 2,1 GW pot.m.eff.-> 18 miliardi
– 20 GW di accumuli idroelettrici -> 2,5 miliardi
– 20 GW di accumuli a batteria -> 4,5 miliardi
siamo a 35 miliardi, però ho 4 volte più energia
questo sistema di rinnovabili + accumuli genera 4,2 GW medi,
stabilizzati tramite gli accumuli (nel caso peggiore avrei almeno 2 GW costanti sulle 16 ore notturne), con installazione molto più rapida; ed è un esempo peggiorativo; in una rete estesa, invece che un sistema isolato, basterebbero molti meno accumuli
mentre il sistema nucelare genera 1 GW medio, richiede i fiumi (per il raffreddamento di 2 GW di calore di scarto), e non è assicurabile per gli incidenti o atti terroristici (la tariffa assicurativa sarebbe fuori scala), ne per il probabile rischio di essere un peso morto già prima di finire i lavori
=====================
*** costi costruzione relativi ai rari reattori costruiti di recente in America e Europa, progetti iniziati 15 anni fa: Vogtle 3e4 in Georgia (USA), Hicley-point-C in Inghilterra, Flamanville in Francia (aggiornato all’inflazione 2024); costi smantellamento e scorie relativi a Germania e Ighilterra; costi gestione dati report annuale Lazard
la storia dei reattori Vogtle 3 e 4 in USA la trovate in questo articolo di un Comitato di repubblicani (non “fricchettoni” di sinistra) imbestialiti per i costi in bolletta aumentati a causa dei costi della centrale Vogtle
pagina tradotta in italiano:
https://www-gcvoters-org.translate.goog/blog/2024/05/29/report-new-nuclear-reactors-to-cost-georgia-ratepayers-extra-420-annually-on-average/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it
Hai omesso un dettaglio, quanto durano le batterie, cioè dopo quanti anni si stima saranno obsolete e da cambiare? Stessa cosa per i pannelli, dopo quanto perderanno efficacia e quindi saranno da sostituire?
Io intanto ti porto un dato, un reattore EPR costruito oggi ha una vita stimata di 80 anni, probabilmente estendibile a 100 con dei lavori più avanti, ma facciamo 80.
Inoltre il mio brutto e cattivo reattore può produrre la massima potenza per oltre 7000ore annue, che sia sole, pioggia, caldo, freddo, neve, vento o calmo. Il tuo sistema che capacity factor ha?
Ah ultimo consiglio, impara la differenza tra potenza (w) ed energia (wh), dal tuo commento è palese che non la conosci.
watt e watt-ora sono al posto giusto
ho paragonato i costi di investimento al watt (potenza nominale), e mostrato l’ovvio, come in ogni report autorevole aggiornato ai costi 2024, la potenza media effettiva (ricavata con i capacity factor e con l’uso degli accumuli per non sprecarla) è 4 volte maggiore con la soluzione rinnovabili e accumuli
dalla potenza media effettiva, se vuoi puoi passare al costo energia, cioè centesimi di euro per kw-h; perchè entrambi i sistemi nell’esempio hanno una durata di almeno 25 anni, le spese le spalmi sullo stesso periodo
se leggi i criteri degli analisti per calcolare i costi, scopri che non ha senso la balla dei pubblicitari di youtube di spalmare i costi fissi delle centrali su 100 anni, in stile venditori porta a porta del Folletto aspirapolvere da 3000 euro ( “però signora poi usandolo ammortizza il costo” ) o la versione griffata Dyson
intanto stanno trascurando i costi di gestione, i costi delle scorie, e i costi di manutenzione, che non sono fissi, aumentano se aumenti gli anni di utilizzo; poi dopo i primi 25 anni iniziano i costi per manutenzioni, e non si sa quanto costerà il carburante; a circa 40 anni devi rifare il nucleo e gli scambiatori se vuoi estenderne la vita (o rappezzarle un anno si e uno no come in Francia prendendo qualche rischio), e non conviene, come il caso recente del Belgio, per estenderli di 10 anni hanno chiesto condizioni economiche assurde, ora oggetto di indagine per corruzione
ma soprattutto:
spalmare i costi fissi su 25 anni ipotizzando un funzionamento al 70% su tale periodo è già ottimistico; ogni anno che passa le centrali lavorano sempre meno ore-equivalenti (viene ridotta la potenza), la loro energia cara e poco flessibile viene comprata sempre meno, rispetto alle rinnovabili che scendono ogni anno di costo; non considerare questo introduce un errore enorme di stima, è un esempio di “stranded asset”, investimenti incagliati
è come comprare oggi una costosa auto diesel 8000cc di cilindrata da 200 milioni di euro, e credere che ammortizzerai la spesa usandola tutti i giorni per i prossimi 100 anni, quando il costo di gestione, le alternative più economiche e semplici, le normative, l’assicurazione sugli incidenti (se fosse imposta), la rendereranno obsoleta già prima che te al consegnino;
perché il concessionario ha spiegato che te la consegnano tra 15 anni, quando le altre auto anche utilitarie magari sapranno già anche volare,
e per rottamare la tua auto obsoleta vorrà poi anche una cifra notevole, perchè è un rifiuto molto speciale (radioattivo)
No, w e wh non sono al posto giusto, accumuli misurati in w, vabbè.
Ah non si calcola il costo di ammortamento sulla durata del bene? Economia non la hai proprio studiata vedo. Se costa 100 e mi dura 1 anno o mi costa 200 ma ne dura 5 alla fine dei 5 anni ho speso meno con il secondo, non è difficile. Lascia stare il venditore della folletto, usiamo metodi più scientifici grazie.
14gw di ftv, in Italia produrrebbero annualmente circa 22gwh a Palermo, a Milano dove mi serve di più 16, e concentrati in estate.
Eolico, stesso discorso, produce in Sardegna, ma l’energia mi serve in Veneto, lì ho i consumi.
20gwh di accumuli, non sono nulla, non ci fai manco la notte al nord Italia, te ne rendi conto? Ma forse non bastano per Milano una notte.
Capisci che oltre alla potenza totale in un anno mi serve che questa sia costante, l’energia mi serve in estate, in inverno, di giorno, di notte, se piove, se c’è il sole, se nevica, se c’è vento e pure se non c’è. Non me ne faccio nulla di tantissima potenza il 10 luglio alle 12 e zero potenza il 10 dicembre alle 4 di notte perché non c’è vento (che in Italia non c’è di suo).
ok visto c’è un mio lapsus sulle righe degli accumuli,
la correzione è da fare come indicato dagli asterischi ***
– 14 GW FT -> 2,1 GW pot. media effettiva -> 10 miliardi
– 6 GW eolico off-shore -> 2,1 GW pot.m.eff.-> 18 miliardi
– 20 GW-h*** accumuli idroelettrici -> 2,5 miliardi
– 20 GW-h*** accumuli a batteria -> 4,5 miliardi
===================
per il resto delle obiezioni:
=== a livello quantitativo,
sono già state fatte simulazioni numeriche dettagliate che usano i dati meteo dei 5 anni precedenti, giorno per giorno, ora per ora; alcune includono i dettagli geografici, dividendo l’Italia in sotto regioni, e le capacità di trasporto degli elettrodotti, peraltro già in potenziamento ad opera di Terna
==== a livello qualitatitivo
– gli accumuli abbassano i requisiti della rete, smorzando i picchi di produzione rinnovabili, per poi usare o trasferire l’energia con potenze più basse e diluite nel tempo
– eolico marino anche da noi ha venti abbastanza costanti; capacity-factor circa 35%; conto teorico a potenza massima; nella realtà saranno in movimento a potenza almeno parziale circa 2/3 del tempo
– il Sud ha buona parte dell’Eolico e più irraggiamento, ma il Nord ha buona parte dell’idroelettrico, più connessioni con gli altri Stati, propensione a investire sul FT anche sui tetti, e l’irraggiamento è ancora buono in senso assoluto
SE iniziamo oggi a costruire in parallelo una centrale SMR ed un accumulo a batterie abbinato -p.es. -ad eolico offshore avremo che:
1) l’impianto F.E.R sarà in esercizio in circa due anni, abbassando subito costi PUN e inquinanti (al posto degli idrocarburi usati sino ad allora )
2) quando, tra 8 anni ?? sarà -forse !- pronto ed operativo l’SMR forse le batterie saranno da sostituire (peraltro riciclandone i materiali ) e sostituite con una generazione molto più efficiente, senza generare ulteriori problemi di smaltimento; stessa cosa con gli aerogeneratori (attualmente già in versioni riciclabili come materiali) a loro volta più efficienti ; pertanto lo Stesso sito F.E.R. sarà estremamente più efficiente; tra l’altro possono essere fatte sostituzioni progressive senza dover bloccare tutto (mentre se devi fermare 1 reattore… quello è fermo e per tempi assolutamente più lunghi)
3) in caso di necessità (per motivi ambientali, paesaggistici o altro) in breve tempo un impianto F.E.R. può essere smantellato e ripristinato perfettamente lo stato dei luoghi (per altro NON inquinati in esercizio); cosa tra l’altro Obbligatoria per legge europea recentemente approvata; in caso di smantellamento di una centrale nucleare (SMR ? ) tempi biblici (le nostre sono ancora lì, dopo 40 anni…) e a costi insostenibili…. e dubito che si riesca a ripristinare lo stato naturale dei luoghi….
4) i vecchi pannelli FV avevano una garanzia di almeno 20 anni, quelli più recenti possono avere ottime prestazioni per tempi più lunghi, ma sicuramente saranno sostituiti (e riciclati ! ) per installare al loro posto versioni molto più efficienti, quindi nello stesso spazio aumenti facilmente la potenza….
5) non è che tutta Italia è soggetta contemporaneamente allo stesso fenomeno… Se ci sono nuvole in una zona… magari c’è molto vento (diminuisce FV, aumenta Eolico); tra l’altro nessuno menziona granchè l’enorme potenziale non sfruttato del Geotermico; all’estero (es. Gran Bretagna) stanno realizzando impianti geotermici riutilizzando le miniere di carbone dismesse. La geotermia non ha fluttuazioni giornaliere o stagionali.
Matteo chiedeva anche i dettagli, che per sintesi non avevo scritto
1) durata degli accumuli
– B.e.s.s. a batteria garanzia 15 anni (oggi raffreddamento ad acqua e chimiche migliorate); nel conto sopra c’è un sovra-dimensionamento per coprire il tasso di perdita di capacità negli anni; quando saranno da sostituire, costeranno molto meno di adesso (vedi i costi attuali in Cina)
– Accumuli idroelettrici “PI”, continueranno a funzionare per 100 anni, questo più o meno compensa quanto sopra per il calcolo dei costi su 25 anni
– nella realtà, non servono cosi tanti accumuli come nell’esempio, anzi al punto in cui siamo in italia (meno di 50% di rinnovabili), si potrebbe iniziare a intallare prima fotovoltaico e altri accumuli idroelettrici, e aspettare 2-3 anni a comprare il grosso degli accumuli a batteria, costeranno ancora meno
2) durata pannelli
pannello basico Topcon o Hjt garanzia di resa 87% a 30 anni; quelli migliori 92% a 30 anni, oppure garanzia 40 anni; e ormai cosi economici da essere un costo minore dell’impianto utility, costano di più i sostegni in metallo zincato e la manodopera
3) costi più dettagliati e riciclo
per i pannelli si parla di circa:
– 650-700 euro a kw potenza per installazione
– 70 euro a kw potenza spese gestione cumulative su 25 anni
– 20 euro a kw potenza riciclo pannelli
mentre per eolico e batterie, al riciclo si recuperano materiali pregiati, il costo potrebbe essere in attivo
4) nel nuculare la fase di smaltimento non è trascurabile:
– 16000 euro a kw potenza per l’installazione
– 4000 euro a kw potenza costi di gestione su 25 anni,
– 3000 euro a kw potenza per lo smantellamento,
– 3000 euro a kw potenza per gestire le scorie di 25 anni
le cifre con 2 zeri di troppo spero facciano capire che anche contando i capacity-factor o cavillando su ogni scusa, resta un abisso tra i costi
Bellissimo il calcolo, non ho al momento dati per contestarlo e non mi interessa. Faccio solo una domanda, hai idea di quanto accumulo devo installare per superare anche la sola notte in Italia? Per non parlare dell’inverno quando il ftv non produce poi tanto. Il consumo italiano è circa 1twh al giorno, una media eh, fai due calcoli considerando che a dicembre i tuoi scintillanti pannelli producono 1/4 rispetto a luglio. E quanti pannelli servono, che superficie devo coprire?
Quando si progetta qualcosa si deve anche pensare a cosa mi serve, non è il camper con cui vai in ferie che metti due pannelli e se ti capita di scaricare la batteria accendi la candela e ti senti anche più romantico nella natura, è un paese che deve funzionare h24, non stare al buio perché il ftv non sta producendo.
problema per ora astratto, in Italia sarà concreto quando il metano sarà sotto al 20% del mix, tra un bel po’; decidere oggi come chiudere il cerchio tra 20 anni, per me porta a vincoli e spese astronomiche inutili, vista l’evoluzione rapida dei costi e delle specifiche nel settore energia
ma per chiacchera il conto si può fare, per l’Italia si ipotizzano circa 500 GW-h di accumuli giornaliere e settimanali (idroelettrici, batterie, termici), di cui di notte in realtà se ne userebbero pochi, circa 150-200 GW-h, grazie all’apporto soprattutto all’eolico marino, e anche alla quota di idroelettrico
– sono 9 KW-h a testa da installare un po’ alla volta in 20 anni (in parte idroelettrici, non solo batterie);
– per confronto, una EV ha 50 KW-h di batteria LFP dal costo industriale in Europa circa 80 euro a KW-h;
– con batterie a ione-sodio i costi per accumuli statici saranno ancora più bassi, magari le previsioni sulle quantità saranno aumentate a 15 KW-h a testa, 830 GW-h totali
rimangono scoperti in parte solo pochi momenti dell’anno, quando ci sono 48 ore filate “strambe”, con poco sole, poco vento, poca pioggia (ma di solito sono complementari) su ampie regioni dell’intera nazione e dei mari; per quelli si usano le connessioni tra Stati vicini, e un back-up di 30 TW-h di accumuli stagionali di metano (gas) o metanolo (liquido), sintetizzati da idrogeno verde, ottenuto da idrolisi dell’acqua, con energia rinnovabile
==== due calcoli per dare una nasata alla questione
se in Italia avremo un consumo annuo di 480 TWh (oggi circa 300) —> ogni giorno i consumi saranno 1,3 Tera-Watt-h
1300 Giga-Watt-h ogni 24 ore, esempio:
– 800 GW-h diurni
– 500 GW-h notturni
ma di notte anche a potenza parzializzata andranno eolico marino (la maggior parte), eolico di terra, ed idroeletrico; di accumuli se ne usareranno una quota minore del disponibile
Ah quindi vuoi affrontare il problema a caso? Andiamo avanti e poi un giorno qualcosa sarà.
Ottimo modo per non fare nulla sulla via della decarbonizzazione.
9kwh a testa, non tutti abbiamo in casa il posto per farlo, e comunque sono una cifra bassa, in inverno quando il ftv non produce per giorni cosa fai?
Vuole mettersi l’idroelettrico in casa o non ha capito cosa le ha scritto R.S.?
Peccato che se si scalda troppo il bacino acqueo che il reattore usa per raffreddarsi si deve ridurre la potenza, come accaduto in Francia non poche volte specialmente nel 2022. E sarà sempre peggio. E smettila di raccontare la balla che il nucleare è continuo, ha limiti che i nuclearisti come te fanno sempre finta di ignorare. Il nucleare costa un botto e NON E’ CONTINUO
PS https://www.catf.us/it/2023/07/2022-french-nuclear-outages-lessons-nuclear-energy-europe/
A parte il fatto che non sapete distinguere unità di misura di potenza ed energia.
Come si fa a scrivere un articolo del genere dopo che tutte le più grandi multinazionali americane hanno investito in reattori perché è il modo più economico di produrre energia elettrica su larga scala e senza emettere?!
Per non parlare del fatto che in California proprio per le scelte di politica energetica che descrivete voi hanno causato un’esplosione dei prezzi dell’energia e blackout d’estate con la gente che si tiene il generatore diesel in giardino.
Faccia un fact check delle sue due affermazioni, mi risultano sbagliate.
Questo un articolo su Microsoft e gli investimenti su nuke
https://www.geopop.it/microsoft-vuole-riaprire-la-centrale-nucleare-di-three-mile-island-per-alimentare-lai/
Qui si parla della California dove alla gente viene chiesto di non usare la corrente perché sennò crolla tutto
https://www.wired.it/article/california-batterie-rete-elettrica-blackout/
Vuoi altro?
=== thre mile island è una centrale già costruita,
verrà riattivata per sfruttare i generosi incentivi I.R.A. (assegnati anche al nucleare grazie a una mega azione lobbistica)
è diverso dai costi stratosferici per costruire da zero centrali nuove; ad oggi, finiti i lavori bibilici alla disgraziata centrale Vogtle in Georgia, a parte le chiacchere su start-up ipotetiche future, in America non c’è nessun impianto in costruzione, ma solo decine di centrali anni ’80
=== in California hanno avuto una serie di incendi devastanti che hanno distrutto gli snodi e le linee di trasmissione elettriche, e anche i terreni agricoli, in aggiunta a temperature stabilmente aumentate per il riscaldamento climatico; i costi attuali alti in bolletta leggo sono dovuti a:
>> investimenti sbagliati per ampliare la rete del gas quando i suoi consumi stavano per inziare a diminuire (stesso errore del governo Eni-Meloni)
>> costi per ricostruire o interrare sottoterra (a prova di incendi) le linee elettriche
>> sottodimesionamento della generazione di corrente e della rete rispetto ai consumi rapidamente aumentati a causa delle ondate di calore
le intallazioni di nuove linee elettriche, energie rinnovabili, accumuli stanno “curando” il problema, black-out compresi, con installazioni più rapide possibile, e anche cosi necessitano di tempo per le installazioni.. figuriamoci i costi e i tempi se invece avessero dovuto dipendere da nuove centrali
Se i costi sono così stratosferici perché la Cina ne ha in costruzione a decine di reattori?
Non lo volete capire, o forse non capite i numeri in gioco, alimentare con i pannelli e le batterie lo puoi fare su una casa e manco al 100%, non con un’attività industriale che consuma megawatt ad ogni ora del giorno e della notte, e infatti chi ha spento le centrali nucleari ha iniziato a bruciare LIGNITE e pensa di costruire nuove centrali a gas. E nel frattempo sta andando sempre peggio.
uno dei problemi della California (e di tutti gli USA) è che le loro obsolete reti elettriche a volte sono loro stesse causa di propagazione incendi…..
non mi affiderei molto alle reti USA per trasferire energia su ampi territori… visti gli uragani, incendi, gelificazioni invernali che tutti gli anni si ripresentano…
e poi, se ogni casa/azienda avesse almeno in parte il suo impianto di produzione o accumulo…. non occorrerebbe poi tutta questa produzione centralizzata….
il mio piccolo impianto FV da 4kWp basta a tenermi condizionata tutto l’anno la casa con split PdC per il 70% (resta 1.5h/giorno a metano per 3 mesi) e persino ricarica BEV per 7/12 mesi … se un giorno riuscirò ad aggiungere un accumulo, arriverò ad essere quasi autosufficiente… (anche se spero tanto in implementazioni V2G/V2H per BEV) 😉😁
@Matteo, a proposito di numeri, quelli arabi di ENI per gli studenti* – non di qualche climatologo esaltato – dicono che “a terra” arriva una potenza di 90 PW, 24h/24.
“L’energia solare ricevuta dalla Terra è pari a circa 170.000 terawatt (unità di misura pari a 10 watt alla dodicesima, utilizzata per quantificare l’energia solare). Di questi, 50.000
terawatt sono riflessi dagli strati superiori dell’atmosfera, 30.000 vengono assorbiti dall’atmosfera e 90.000 raggiungono la superficie terrestre.”
Ti fa schifo bere dalla fontana pubblica, perché l’acqua è gratis e vuoi assolutamente andare al bar di fronte a chiedere una bottiglietta d’acqua? Ok, però pagatela da solo e non chiedere i soldi a me.
*) https://eniscuola.eni.com/assets/documents/ita/eniscuola/energia/solare/ConoscereIlSolare.pdf
@Edwin, no dai tu sei quello della teoria di mettere i pannelli nel Sahara così alimentiamo tutto? Ma ti rendi conto che catturare quell’energia non è gratis, e se la catturo in America mentre in Europa è notte per portarla in Europa non c’è il wifi, ma serve qualche migliaio di km di cavi? Tu pensi di poter collegare ogni paese, ogni nazione, ogni continente per poter scambiare energia, così quanto in Africa è giorno mandiamo la corrente a NY, quando da noi è notte la corrente ce la mandano i Texani?
Siamo nel mondo reale, non nel mondo della fantasia, non puoi portarmi un testo scolastico per insegnare ai bambini cosa è un impianto ftv come fonte per decidere le politiche energetiche di un paese.
@Matteo, però non hai risposto alla mia domanda.
@Matteo
vai sul sito energy-charts, e guarda i dati numerici, non le chiacchere che ti hanno raccontato
Germania ha aumentato la lignite solo durante l’emergenza nel 2022, poi ha ripreso ad eliminarla velocemente, partivano svantaggiati, ma ora stanno decarbonizzando a velocità record
emergenza del 2022 non è stata causata dallo spegnimento già programmato di 4 miseri reattori Tedeschi e Belgi, e nemmeno troppo dalle tensioni con la Russia, il gas di fatto non è mai mancato e i rincari erano ancora bassi
l’emergenza prezzi da 200-300 euro a MW-h è arrivata con il venire meno abbastanza improvviso di circa la metà (!) dei 56 reattori Francesi, per guasti, manutenzioni urgenti, e siccità, tra inizio primavera ed estate
la Francia da esportatore di energia, è diventato un importatore disperato, pagava qualunque cifra per non avere i black-out, e gli sono mancati 90 TW-h solo nel 2022, e altri nel 2023; hanno mandato i prezzi dell’elettricità alle stelle in tutta centro europa (e in Italia); questa speculazione sui prezzi, ha fatto riaprire le centrale a carbone per 1-2 anni
===
anche in Cina, paese sterminato e con armamenti atomici, terminano circa un reattore all’anno; quanti ne faranno in futuro è da vedere in concreto, visto che il grosso degli investimenti e della crescita rapida è sulle rinnovabili
quota nucleare nel loro mix è 4,5%, è molto meno dell’europa; in europa abbiamo già una quota abbondante, circa 20%, non ne serve altra
per i costi, in Cina sono dichiarati più bassi dei nostri:
è diverso il costo del lavoro, diverso il costo delle infrastrutture, è più basso il requisito di sicurezza, cioè reattori più simili a quelli pre-fukushima, costano meno
a noi deve interessare il costo in Europa, non in Cina
c’è anche un altro aspetto che modula i prezzi, in Cina, e forse in parte in Finlandia, c’è meno corruzione, mentre in europa del sud come da noi, è considerato normale fare i lavori con calma senza penali da pagare, anzi con rialzi in corso d’opera sino a x5 rispetto al dichiarato iniziale sottostimato di proposito, tanto poi paga lo Stato, una mangiatoia senza fondo, in Italia penso batteremmo i record di costi e i tempi lunghi già notevoli di Francia e Inghilterra
7 miliardi spesi da noi per fare nemmeno metà dello smantellamento di 1 GW delle vecchie centrali, ci pone su livelli record di costo, peggio di Inghilterra o Francia
Edwin
“@Matteo, però non hai risposto alla mia domanda”
Io sto ancora aspettando la risposta di Filippo, posso provare a riproporla a Matteo (ma anche a Luca, Antonio, Piergiorgio chiamiamolo come vogliamo):
“Cosa facciamo nel frattempo che aspettiamo i 20 anni, per essere ottimisti, necessari a costruire una centrale nucleare?”
C’è una bella scadenza irrimandabile.
Parliamo, parliamo, il nucleare è bellissimo (io votai a favore del nucleare, al referendum) ma NON OGGI E NON IN ITALIA, troppo tardi, il treno è passato, BASTA, è stato superato, facciamocene una ragione, non abbiamo più tempo (nè soldi, nè competenze, nè sito, nè capacità gestionali, nè futuro).
@Guido, sinceramente non capisco @Matteo e gli altri disinformati che vengono qui regolarmente a raccontare non “frottole”, perché quelle la moderazione del sito le cassa, ma scenari e soluzioni parziali che, a una più attenta analisi, si rivelano immancabilmente economicamente oppure operativamente perdenti rispetto a quelle più semplici ed economiche e sostenibili.
Sembra che l’ipotesi di lavoro e l’obiettivo siano quel terzo di italiani che non “capiscono bene” la differenza tra fare una centrale nucleare e un campo fotovoltaico o eolico, le differenze tra costi di realizzazione e di manutenzione/dismissione.
Ad esempio, @Matteo sembra sbellicarsi dalle risate quando accenno a fantasmagorici e fantasiosi progetti per stendere una “prolunga” per scambiare elettricità tra stati e continenti. Sembra intellettualmente intrappolato nella nebbia padana quando è facile verificare che ce ne sono numerose operative oggi e, a parte la UE con la sua supergrid che è un progetto di rattoppo complicato più diplomaticamente che tecnicamente, addirittura Singapore, qualche giorno fa, ha pre-approvato il progetto del cavo sottomarino di 4200 km per ricevere elettricità solare dall’Australia.
https://www.straitstimes.com/singapore/s-pore-gives-conditional-nod-to-import-solar-power-from-australia-via-4200km-of-subsea-cables
Infatti Matteo fa finta che il settore dell’energia non stia cambiando e che le centrali rivestiranno ancora una certa rilevanza in futuro, proprio come quando si passò dai mainframe alla rete internet, cioè quando si passò dai sistemi centralizzati (!!!) ad una rete distribuita.
Riccardo ( o “Filippo”, etc, come preferisci) ripete le bufale di disinformazione dei pubblicitari topo-gigio di you-tube, atteggiandosi a espertone
==== Agenzia Federale dell’energia e gli addetti ai lavori per prassi citano come dato principale la power capacity (potenza elettrica, in MW o in GW) e la chiamano in breve “Capacity”; è prassi anche nel Capacity market in Italia
==== energia nuculare è obsoleta per vari motivi e in occidente costa così cara che è in generale abbandono
in america sono decenni che non commissionano nuovi reattori; gli investimenti nelle start-up percentuamente sono briciole (anche la frode del tubo tucker aveva riscosso un certo interesse mediatico) e potenziali “schemi ponzi”: progetti come Nuscale dopo aver instascato i fondi hanno poi chiuso quando è arrivato il momento di verificare i costi reali (fuori mercato)
==== perchè costa cara l’energia in California? spoiler: non per accumuli e rinnovabili, che sono la cura e la parte più economica del sistema
economica????? il governo (non youtube o tiktok) ha appena dichiarato che la bonifica del sito di Sellafied costera’ 136 miliardi di euro 😀 😀 e neanche per produrre energia, per ripulire i calcinacci… qualcuno ha contato questi soldi nel costo del Kwh????
Ma sapete di cosa parlate? Le batterie immagazzinano 20gwh mentre le centrali hanno una potenza di 20 gw, e funzionanti per 8760 ore quindi producono 175.200 Gwh… No comment
…guardi, il problema non sta nelle 8760 ore di funzionamento annuale, ma nelle 131.400 ore necessarie affinché diventi produttiva.
Ps: servono di notte, le batterie.
E quando piove o in inverno come le ricarichi le batterie? Il mio FTV con la pioggia di oggi ha prodotto pochissimo, in estate con il sole ci terrebbe su 4 case, il problema della fonte intermittente
Oh cavolo, mi sa che nessuno ci ha pensato.
Si sa, allo IEA è tutto un magna magna.
Grazie Matteo per il contributo, nuovo, inaspettato e argomentato.
PS: ma quando piove, piove su 10 milioni di km quadrati in assenza di vento? Ragazzi, che sfiga ..
Sai che l’energia la devi portare in giro, e con questo ragionamento devi installare sempre più cavi e costano.
Inoltre se al nord ad esempio piove devi prendere dal sud, che deve avere abbastanza pannelli per se e per tutto il nord, mentre quando piove al sud vale il ragionamento contrario. Sai che over installazione devi fare?
Ci sono degli articoli qui su Vaielettrico che spiegano cosa fare in inverno. In ogni caso il nucleare con fattore di capacità basso (anche soltanto per uso stagionale) è troppo costoso.
Articoli dove si confonde energia e potenza, ad esempio questo. Sicuramente gente che ne parla con competenza.
Ne ho letti tranquillo, tutti pura fantascienza
Matteo,
mi faccia capire: se è fantascienza, perché in Portogallo sono al 90% di rinnovabili (nel 2024, non nel 2124)? Perché nel mese peggiore in assoluto non sono scesi sotto l’80%?
– un sistema piccolo, isolato, e mono-fonte, come un impianto domestico, chiaro che per essere autosufficiente richiede un sovradimensionamento dei pannelli (basandosi sui mesi invernali), e una quantita di accumuli elevati (es. il consumo totale di 36-48 ore)
– un sitema di rete mix 100% di più rinnovabili è tutta un’altra faccenda, è già di suo molto più equilibrato, richiede un modesto sovradimensionamento e relativamente pochi accumuli
– soprattutto, costa molto molto molto meno di centrali nuculari, e abbastanza meno anche rsipetto alle centrali a metano
Sig Matteo, ma seriamente non comprende? Le batterie servono proprio a questo, ad accumulare l’energia in eccesso e usarla quando piove, o la sera….
E tu pensi di tenere in piedi un paese per il periodo invernale, quando il ftv produce poco o nulla in praticamente tutta Italia con delle batterie? Ti sei fatto due calcoli di quante batterie servirebbero?
Ah il consumo elettrico è destinato a raddoppiare nei prossimi 15/20 anni, quindi prendi i tuoi calcoli e fai x2, poi dimmi quante batterie servono.
@Matteo
“…il consumo elettrico è destinato a raddoppiare nei prossimi 15/20 anni…”
carina questa, cos’è? la velina del giorno dalla quale attingere per sparare baggianate?
chi avrà più attendibilità,
un Matteo qualunque che salta fuori così, all’improvviso, guarda-che-caso, nei commenti,
o Terna, che gestisce la rete elettrica e pubblica i suoi studi?
caro Matteo, ci mandi un link dove dimostri dati alla mano la previsione del raddoppio nei prossimi 15/20 anni?
son proprio curioso!
Noi con 7,5kw di potenza installata ed un accumulo di 11kw , nonostante abbia tutto elettrificato dal riscaldamento ai piani di cottura all’auto, è da quando li abbiamo installati (4 anni) che siamo in esubero … faccia un po’ lei
Sei in esubero perché in estate produci tantissimo e vendi, ma immagino che a dicembre importi, vero? Quello che importi da dove arriva?
@Matteo
come scritto sopra, una casa isolata è un caso più difficile, perchè si tratta di impianti piccoli che non hanno economia di scala, e perchè la si vorrebbe considerare isolata dalla rete
comunque, con un po’ di sovra-dimensionamento e costi ancora accettabili si potrebbe renderla indipendente con FT abbondante + 30-40 kwh batterie (aquistate in rete a 150e a Kwh, non ai prezzi tarocchi del superbonus)
ora provi a immaginare i costi per rendere indipendente una casa singola costruendole un microreattore nucleare dedicato, in piccola taglia e isolato dalla rete, cioè a parità di condizioni peggiorative
a occhio le costerebbe almeno 100 volte di più; inutilmente complicato e masochistico, come voler sostituire una pratica bicicletta elettrica con una bicicletta a turbina a reazione avionautica
Bene, io ho 30kwh di accumulo e quindi parlo con cognizione di causa, con un ftv da 9kw. Per rendermi completamente indipendente non basterebbero 100kwh di accumulo, in giorni invernali il ftv produce meno di 1kwh, e in quei giorni la PDC lavora, se capitano 2/3 giorni così, e non è impossibile, anzi, vedi che 100kwh di accumulo non sono poi così tanti.
E sto parlando di una casa, con consumi ridotti e spazio per mettere i pannelli, pensa ad un palazzo in città, dove metti pannelli e batterie?
Andando poi su consumi seri, ci sono aziende che consumano megawatt 24 su 24, 7 su 7, non si fermano mai. Prova a fare un calcolo di quante batterie servono a loro per andare avanti in periodo invernale quando il ftv non produce.
@Matteo
calcolo sugli stoccaggi lo ho fatto più volte per curiosità, leggendo i modelli previsionali per l’italia, secondo me non c’è niente di particolare, si farà e si risparmia
qualche spunto sul tema:
1) gli accumuli sono di tipo idroelettrico (sistemi “PI”, con durata anche 48-72 ore), oltre che a batteria o termici
2) se il mix ha più fonti di rinnovabili, di stoccaggi ne servono molto meno
3) se le fonti energetiche e le utenze sono collegate in una rete estesa sul territorio, la quantità di stoccaggi a utenza necessaria diminuisce ulteriormente, e ancora di più contando i collegamenti Paesi europei
l’esempio di una abitazione messa ad isola e con solo fotovoltaico e batterie, non rientra in questi casi, è una situazione più impegnativa
per casa tua, immagino avrai dimensionato gli impianti con una logica che minimizza i costi, basandoti sul fatto che non c’è niente di male a scambiare una quota di energia con la rete
Bello, fai un sistema di accumulo idroelettrico che ti dà energia per 48 ore, poi lo devi caricare, cioè devi pompare acqua, e per farlo ti serve energia. Sfiga, anche al terzo giorno piove o comunque sei in inverno e il ftv a malapena oggi basta a coprire il fabbisogno. Che facciamo?
E sai quante energia ti serve? Più di quella che ti ha fornito nelle 48 ore prima, quindi gwh su gwh.
Stessa cosa per le batterie, non cambia nulla, l’energia la devi produrre prima di stoccarla, e con il FTV in inverno non produci quasi niente, a meno di non sovradimensionare ogni impianto, ti serve produrre 100 fai un impianto da 1000 così anche quando produce poco a un 100 ci arriva, o almeno si spera.
@Matteo
amica candida, me te lo ho già spiegato in almeno altri 3 messaggi.. trolli da nuclerarista per cazzeggio o per lavoro?
@R.S. naaaa, mi sa che lo fa pure gratis.
“Andrea” hai scritto molti stafalcioni, confermi che i propagandisti nuclearisti scrivo cose non competenti
20 GW citati sono la potenza, mentre GW-h associati di energia sono molti di più, minimo 40, forse 80, in crescita rapida; possono essere caricati e scaricati anche 2-3 volte al giorno, durando 15 anni
==== calcoliamo
(40 GW-h) x 2 x 365 giorni x 15 anni = 438.000 GW-h
notare che tu pensavi fossero 20 GW-h
40 GW-h di batterie, con potenza 20 GW, costano 9 miliardi
NB: prezzo in calo
i tuoi ipotetici 20 reattori da 1 GW costano 320 miliardi solo per fase della costruzione, e quasi altrettanti per uso e mantellamento
==== bufala delle 8760 ore
oggi le centrali nuculari producono per neanche il 70% della loro capacità nominale, dati ufficiali EDF; ogni anno che passa il dato diminisce;
è come voler comprare un’ auto costossima d’epoca, che ti viene consegnata dopo 15 anni, e per poi usarla sempre meno, o non usarla proprio perchè già obsoleta nei costi e nelle complicazioni
chi propone di farne di nuove oggi, sta ingannando, truffando, mira ad arricchirsi con i nostri soldi pubblici
Se confondete fonte di energia e accumulo di energia come potete pretendere di parlare di certi argomenti?
Le batterie le puoi scaricare anche 50 volte al giorno, ma le devi pure caricare, tu hai ipotizzato di scaricarle 2 volte al giorno per 40gwh totali, ma non hai detto come li generi, perché le batterie per fornire energia hanno prima bisogno di essere caricate.
Le batterie non sono una fonte, sono un veicolo per l’energia che devi prima produrre.
Poi quando si parla di rinnovabili non si mette mai in conto la distribuzione, avere tante piccole centrali da collegare costa, la rete elettrica deve essere ampliata a dismisura con costi enormi, mentre avere una centrale da cui parte l’energia per le altre zone costa molto meno.
Poi saranno pazzi in Microsoft a voler aprire una centrale per alimentare i datacenter, perché non mettono qualche pannello e qualche batteria e risolvono tutto spendendo meno? E loro l’energia non la devono nemmeno spostare, perché possono fare il datacenter vicino al parco solare.
se vedi un errore nelle mie unità di misura, indicalo con precisione, sennò sembra che la stai buttando in caciara
poi ripetiamolo, Microsoft non “apre una centrale”, perché nuova non sarebbe conveniente; ma riattiva una centrale vecchia già costruita, per sfruttare gli alti incentivi federali I.R.A.
è la differenza tra fare la revisione e mettere la benzina in una macchina vecchia, e comprare una macchina nuova molto costosa
Come si genera l’energia? ovviamente dalle rinnovabili, ormai convengono sempre di più, e facilmente sovra-producono a prezzi stracciati; gli accumuli idrolelettrici, a batteria, termici, sono il naturale completamento
L’ingannevole truffa nucleare sta sostanzialmente in due aspetti: i giganteschi investimenti a carico di tutti (tasse) necessari, con faraonici contratti di progettazione, esproprio terreni o altri intrallazzi immobiliari, e successivi contratti altrettanto faraonici per gestione e manutenzione… e poi, SE non cambiamo rapidamente il mercato dell’energia, la possibilità di introdurre un riferimento altissimo con cui vendere l’elettricità … visto che al momento Non compriamo al costo di produzione + Spread Ma il PUN viene parametrato alla fonte più costosa … quindi inserire ulteriore nucleare (SMR poi…) fa gola !
Non sapevo che pannelli e batterie li regalassero.
Quando si parla di FER non si parla mai di costi di stabilizzazione della rete e di costi di potenziamento della rete stessa, perché se hai tante centrali piccole in giro che producono devi portare avanti/indietro quell’energia, mentre se hai un punto centrale che produce e i satelliti consumano è molto più facile da gestire.
il difetto è che se avviene qualcosa che interrompe l’ erogazione in uscita dall’ unica centrale…hai un gigantesco blackout.. mentre se investi per smart Grid bidirezionali e produzione diffusa e ridondante hai un sistema estremamente più resiliente ad attacchi militari o climatici ..
Inoltre i sistemi di accumulo sono tanti… personalizzabili in base al contesto (accumuli idrici, gravitazionali in generale -ora pensano anche alle alle miniere dismesse…ed anche per accumulo termico . Oltre ovviamente alle batterie…i cui costi stanno rapidamente crollando; in automotive arriveranno a breve grandi innovazioni: le attuali fabbriche che non fossero rapidamente riconvertite ad altre “chimiche” e metodologie produttive saranno “commercialmente obbligate” a sopravvivere producendo sistemi industriali e domestici..
Ah perché costruisci una sola centrale per tutto, si rompe quella e ciao?
Siamo seri, il blackout capita, se una centrale va offline le altre possono parzialmente o completamente sopperire, ci saranno dei blackout certo, ma non è che la centrale ogni 5 minuti si rompe.
Il ftv invece è per sua natura intermittente, molto più di una centrale, e di notte, ogni notte, tutte le centrali solari vanno offline, ne puoi avere milioni, ma sono tutte sempre contemporaneamente spente.
L’ eolico off-shore invece non ha ciclo giorno/notte…su 8000km di coste ne puoi mettere parecchio Senza Bimby (o facilmente contenibili)..e comunque Fai Prima e Spendi Meno ..
Poi…se tanto ci tieni al tuo SMR..mettitene uno in giardino a spese tue ..
@Matteo, vedi la SuperGrid europea:
https://en.wikipedia.org/wiki/European_super_grid
https://www.energytrend.com/news/20240603-47309.html
=== sistemi B.E.S.S. (accumuli di rete di grande taglia del tipo a batteria) sono caratterizzati:
– dalla capacità di accumulo ( KW-h, MW-h, GW-h)
data dalle dimensioni delle celle batterie, che fanno il grosso del costo
– dalla potenza istantanea ( KW, MW, GW )
data dal dimensionamento dell’elettronica di potenza associata (inverter), aggiungere più potenza aumenta il costo ma solo leggermente rispetto al costo delle celle
sulla stampa inglese e italiana citano come dato principale la potenza, e la chiamano lo stesso “capacità”, ma sottointeso è la potenza instantanea.. da tenere presente
si cita la potenza perchè si sottointende che 1 GW di batterie potrà sostituirsi a 1 GW di potenza di centrali a turbogas nella gestione dei picchi di consumo della rete, ma abbattendo i costi rispetto alle centrali a metano cosidette “gas peakers” (che per seguire picchi rapidi di richesta si fanno pagare ancora più care)
mentre in una fase successiva, quando le batterie installate aumenteranno, potranno sostituiorsi alle centrali anceh per molte ora al giorno, e allora diventerà importante citare anche il dato sulla quantità di energia immagazzinabile e non solo sulla potenza
== nel caso Americano:
leggo hanno crescita rapida esponenziale delle istallazioni (ma anche in Germania o in Australia per es.) i circa 25 GW attuali (potenza) possono sostituire per la gestione dei picchi di energia appunto 20 grosse centrali convenzionali
i 25 GW di potenza, potrebbero corrispondere a circa (?) 100 GW-h (capacità installata), cioè mediamente sistemi che se scaricati alla massima potenza, possono erogarla per 4 ore (oppure per 8 ore a metà potenza, oppure per 16 ore a 1/4 di potenza)
in una fase successiva, al crescere del numero di intallazioni, non crescerà più la potenza massima totale, mentre continuerà a crescere la quantità di energia stoccabile; si passerà a installare sistemi BESS con proporzione tra potenza massima e stoccaggio 1:8 e poi 1:12, in gergo li chiamano sistemi a 8h, a 12h, etc
=== costi
al momento un sistema BESS da 1 GW-h (e potenza 1:4) in semi-containers da 6 metri con raffreddamento a liquido e durata garantita 15 anni con 2-3 cicli di carica-scarica al giorno, vedo dalle aste spagnole e dai progetti italiani costa circa:
– 0,23 miliardi compresa spedizione, prezzi in calo anno su anno
– 0,1 miliardi in Cina
tradotti in piccolo: 230 euro per 1 KW-h, 100 euro in Cina
Grazie R.S., sempre preziosi i tuoi interventi 🤓
tecnicamente…. qualche eventuale centrale nucleare “superstite” potrebbe poi funzionare da “range extender” degli accumuli… visto che non sono affatto modulabili in tempi brevi e convenientemente…. A parte i progetti delle “BigData / AI” di crearsi qualche SMR di proprietà ( in alcuni casi specificatamente “prescritto per legge” [“se vuoi insedirare un datacenter, fatti la centrale autonoma dalla rete pubblica”..] in alcuni stati), credo che sia ben difficile che diano priorità alla lentissima realizzazione di un impianto nucleare ex-novo (con tutti i rischi sui tempi di avvio …ed i costi finali !) rispetto a ben conosciute e velocissime realizzazioni di impianti F.E.R. con accumulo….
Tra l’altro gli accumuli (di qualunque tipologia.. chimica, meccanica, termica etc) hanno il vantaggio di poter essere posizionati molto vicini ai luoghi di consumo, così da evitare qualunque rischio di disconnessione per eventi avversi (crolli di tralicci o altro..)
si concordo, è corretto distinguere dei casi particolari:
==== reattori già esistenti
avendo i costi costruzione già pagati, e costi smantellamento ormai inevavibili (saranno da pagare in ogni caso), sono gli unici con costi di esercizio (estensione di utilizzo) ancora competitivi;
semplificando, a me risultano:
>> 4 cents a kwh costo di solo esercizio (conveniente, almeno senza contare la produzione di scorie, che genera un altro costo a parte, e il rischio di rari ma disastrosi incidenti non copribile dall’assicurazione)
>> 10 cents a kwh in caso di necessità di manutenzioni staordinarie per prolungarne l’attività (convenienza già dubbia, come nel caso del Belgio)
>> 16-23 cents a kwh nel caso di reattori di nuova costruzione; questo ipotizzando che lavorino al 70% del nominale per almeno 20 anni, ma è probababile che lavoreranno sempre meno, e verranno chiusi prima, e il costo al kwh risulterebbe anche 60 censt a kwh, il classico investimento disastroso
in Spagna per esempio con molte rinnovabili il prezzo PUN è già vicino a 4 cents al kwh, sta mandando fuori mercato anche le loro centrali già costruite (e tutte quelle Francesi); al primo bisogno di manutenzione non ci spenderanno, e invece le chiuderanno, decisione già ratificata dall’anno scorso
==== impianti per auto-produzione
se l’energia veine auto-prodotta per un distretto industriale, per essere competitiva la soglia di costo non è più 4-10 censt al kwh (prezzo energia), ma diventa 20 cents (prezzo energia + tasse)
la propaganda delle start-up sostiene di poter fare auto-produzione (non corrente immessa in rete, come dice il nostro Fratin e you-tuber gigino-gigetto, e le sagome di Confindustria in coro belante) con reattori piccoli;
ma continuo a pensare a una truffa che mira a sostenersi con i fondi a perdere per le start-up e a seguire con cari incentivi pubblici per gli impianti
perchè i reattori piccoli per un fattore di scala generano energia ancora più cara di quelli grandi, pubblicazioni scientifiche stimano ben sopra i 20 cents a kwh; infatti sono stati scartati per usi civili già in passato e relegati agli usi militari (sommergibili, più qualche portaerei e nave rompighiaccio)
inoltre i reattori piccoli aumentano in proporzione la produzione di scorie (tra x5 e x30), oltre ai moltiplicare le sedi e i costi in misure di sicurezza per incidenti e rischi di attentati terroristici (vedi Putin che per guerra ibrida manda a fuoco i capannoni in giro per l’europa)
==== perché compicarsi la vita?
con rinnovabili e accumulo ci sono alternative più semplici e sempre più economiche
in attesa di batterie a ione sodio, con costi sotto ai 100e per kwh,
vedo si punta su stoccaggi ibridi, cioè bacini con pompaggio idroelettrico (forniscono anche vari giorni di energia di riserva) abbinati a batterie (forniscono la potenza di picco); oltre a solo batterie direttamente presso gli impianti eolici e solari
in Australia stanno realizzando un singolo sistema di pompaggio idroelettrico che collega due sistemi fluviali che avrà un accumulo di 320 GW-h (non è un errore); anche in Portogallo e Spagna ne hanno in costruzione diversi, uno è da 40 GW-h; è una opzione anche per la Francia, che ha già impianti idroelettrici, colline, montagne e acqua, se decidesse di non rinnovare il suo parco centrali quando sarà usurato
in italia sono potenziabili i pompaggi tra i bacini già esistenti nel Nord Italia, ma ci sono 3 progetti già approvati dal Mase per il Sud Italia che creano direttamente nuovi laghetti artificiali
con un tool predisposto dai ricercatori australiani, per gioco vedevo che due minuscoli laghetti artificiali collegati tra loro nelle colline della Sardegna fornirebbero a prezzo simbolico all’isola più stoccaggio di energia di quanto le basterebbe per completare il mix 100% rinnovabili..
..Todde pensaci 🙂
I numeri sulle centrali te li sei inventati? Una centrale moderna dura tranquillamente 60/80 anni, altro che 20.
Puoi avere tutte le batterie che vuoi, al costo che vuoi, ma la corrente la devi produrre prima, le batterie la accumulano, non la producono, siamo sempre lì. In Italia abbiamo un consumo attorno ai 320twh annui, hai voglia a mettere batterie per il periodo invernale, già non riesci a tenere una casa con le batterie, figurati un paese intero, dove ci sono aziende che consumano h24 migliaia di kw, e con i datacenter in aumento questo sarà ancora più marcato. Guarda caso Microsoft vuole riaccendere una centrale nucleare, non mettere delle batterie per alimentare il nuovo datacenter, mi chiedo come mai.
Batterie che ci saranno un giorno? Quando ci saranno vediamo, sono anni che sento della nuova miracolosa batteria del futuro super potenza e super economica, ma siamo sempre allo stesso livello, la tecnologia non avanza in modo significativo da 20 anni, e tutte le promesse sono ancora in fase di studio/sperimentale, una centrale nucleare la puoi costruire domani mattina.
La costruisci “da domattina”…e Se va tutto bene, anzi, benissimo, la metti in esercizio tra almeno 8 anni.
Nel frattempo…che fai ??
In Italia siamo già tragicamente indietro con sviluppo F.E.R. (per scellerate scelte) e puntare tutto su idrocarburi, in particolare GNL ci sta mandando “fuori mercato” tutte le produzioni nazionali…di qualunque settore. Oltretutto ci lega a forniture estero-dirette anziché autoctone… Di “locale” ci resta soltanto inquinamento e danni alla salute ed all’ ambiente.
Nel frattempo costruisci altre rinnovabili, e vai avanti con quello che hai.
Se non inizi a costruire nuke avrai sempre il problema, uno scenario 100% ftv e eolico non è possibile, non ci sono soluzioni, non c’è un piano sensato che funzioni a meno che non mi parli del villaggio disperso su un’isoletta tropicale con 20 case e posto per pannelli e batterie.
Chiedi alla Germania, ha aperto centrali a lignite, lignite.
Ah ftv hai mani e piedi legate ai cinesi, almeno Nuke ti puoi legare a Francia (EDF), Canada/USA/Korea per la costruzione (scelgo la prima per motivi economici/europeisti), e per il combustibile hai varie opzioni, paesi più democratici della Cina o della Russia.
ho chiesto alla Germania:
>> sta eliminando Carbone e Lignite:
https://www.energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=DE&interval=year&year=-1
>> sta procedendo per avere mix 100% rinnovabile nel 2045
https://www.energy-charts.info/charts/remod_installed_power/chart.htm?l=it&c=DE
>> integrerà le rinnovanili e fli accumuli giornalieri, con le solite note tecnologie di flessibilità e accumuli stagionali:
https://www.energy-charts.info/charts/remod_flexibility/chart.htm?l=it&c=DE
@Matteo (o quale che sia il nickname che preferisci)
“… Una centrale moderna dura tranquillamente 60/80 anni, altro che 20….”
e tu questi numeri dove li hai presi?
contesti gli altri con una dialettica ficcante, ma dati e riferimenti manco a morire se ne tiri fuori uno.
inoltre
“un blackout ci può stare”…
invece 6 giorni senza sole e vento sono certi e norma statistica.
e infine:
nel mese più sfigato, gennaio, in Portogallo sono all’80% da rinnovabili, già oggi, niente SMR o ammennicoli astrusi, sole e vento e un po’ di idroelettrico: curioso che tu abbia abilmente evitato di commentare questo dato quando qualcuno l’ha ricordato.
mah!
Vien da pensare che tu sia l’equivalente chic che parla nel salottino chic
dei vari troll da bar città che straparla o di nucleare.
naturalmente un equivalente chic non scrive gratis, vero?
Stessa cosa in Francia, dove hanno sì dei piani di espansione del nucleare, ma non sono scemi.
Entro il 2028 avranno coperto ***per legge*** con fotovoltaico almeno il 50% della superficie dei parcheggi pubblici e privati superiori a 1500 m² (se già esistenti) o 500 m² (se nuovi).
Risultato: una potenza di picco equivalente a 14-15 reattori nucleari, ma in una frazione del tempo e a una frazione del costo di installazione e soprattutto di manutenzione e di sicurezza.
Se saranno bravi a installare un’adeguata quantità di accumulo, saranno davvero a cavallo.
Però continuano a costruire nuke, perché sanno benissimo che i pannelli vanno bene in certe condizioni, ma se non c’è il sole non puoi spegnere il paese.
Diciamo che con il fattore di capacità in picchiata il nucleare diventa un backup un bel po’ costoso.
intanto te … leggiti un po’ di Sole 🌞….
https://www.ilsole24ore.com/radiocor/nRC_25.10.2024_08.00_8710087
sembra strano… ma persino in Italia (se leggi i giornali economici invece dei forum) trovi tantissime notizie di quanto siano tutti molto impegnati nel creare accumuli e fonti energetiche rinnovabili… anche “i petrolieri” :
https://www.reuters.com/markets/deals/bp-completes-takeover-solar-power-jv-lightsource-bp-2024-10-24/
fatti una ricerca on line su Shell, BP, TotalEnergies, Saudi ARAMCO etc per vedere quanto stanno investendo su F.E.R. ( e disinvestendo sul core-business 😉😁)
Il problema è che tutti i progetti nucleari in corso ci han messo molto tempo in più ad entrare in esercizio (alcuni tutt’ora sospesi per problemi) e a costi più che raddoppiati rispetto alle stime… nb: ogni anno che passa le F.E.R. aumentano la capacità produttiva e diminuiscono i costi… rendendo sempre meno convenienti i lunghissimi investimenti (che difatto sono affrontabili solo a carico di bilanci statali -tasse !!- e con occulte motivazioni militari).
Citami tutte queste centrali in ritardo, sono curioso.
In Cina, dove stanno costruendo centrali in serie, hanno portato i tempi sotto i 7 anni, visto che ottimizzi la produzione. Ovvio se costruisci un reattore dopo anni che non ne fai, e magari di un nuovo modello, vai lungo, ma se ottimizzi e serializzi la produzione abbatti tempi e costi.
https://www.vaielettrico.it/nucleare-francia-flamanville-rinvio-edf/
Flamanville intanto …
https://www.rinnovabili.it/mercato/politiche-e-normativa/centrale-nucleare-hinkley-point-c/
Hinkley Point per seguire…
https://pagellapolitica.it/articoli/anni-costruzione-centrale-nucleare
Olkiluoto in Finlandia….
SE tu aspetti 7/9/13 anni prima di avere una centrale operativa…e intanto viaggi ad idrocarburi…sei commercialmente MORTO mentre gli altri stati concorrenti mettono “in campo” ( a volte letteralmente) FER operative in 24/36/40 MESI ….
@Damiano, e qui ti volevo, mi sei caduto sul classico cherry picking, le prime centrali costruite dopo 30 anni di zero nuovi impianti, di un nuovo modello, con una filiera da rimettere in moto e con problemi nel frattempo (Siemens uscita dal mercato, alcune cose da riprogettare dopo il 2011). La Cina costruisce centrali senza sosta, 11 reattori in 5 anni, ripeto 5 anni e il reattore è stato caricato e acceso. Ora concordo che noi non abbiamo i ritmi di lavoro della Cina, ma se loro ci hanno messo 5 anni noi ce ne possiamo mettere 8 tranquillamente, se serializzi la produzione velocizzi i tempi.
I dati sulla Cina li vedi qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Centrali_elettronucleari_in_Cina
Cherry piking? Mi hai chiesto esempi…ho trovato le fonti dei primi 3 che ricordavo a mente…
Poi americani & cinesi (ma anche francesi o iraniani). hanno grandi motivazioni militari a mantenere la filiera attiva (ed enormi spazi e risorse i primi due ..) .
I dati cinesi…e su Wikipedia in particolare… non sono molto attendibili (Wikipedia non è l’ A.I.E.A.).
Quanto hai tempi che te scrivi…in 40 anni, ripeto, non siamo riusciti a trovare i depositi per le vecchie scorie…(e quelle in “parcheggio provvisorio” in Francia..che ci costano non poco ..e paghiamo tutti con le nostre tasse)…quindi gli anni servono forse per un arrivare ad un progetto su un’area stabilita ( e, se vale il concetto che non si può mettere una pala eolica a meno di 7km da monumenti, chiese ..voglio vedere dove trovano le distanze da un impianto nucleare 🤣🤣 Senza poi che insorga la popolazione residente nel circondario).
Se anche evochi il principio di interesse nazionale (come per Italis LNG) ti ritrovi 8 anni di feroci contestazioni da gestire… oltre ai soliti problemi di aumenti dei costi…e visto che dipendiamo da componentistica e forniture estere .. non è un gran momento per tentare simili “imprese”…
Analfabetismo funzionale, in questo periodo si installano energie rinnovabili e si investe sull’accumulo. Le centrali nucleari sono costose, difficili da gestire e peggio ancora poi da smaltire. Non hanno alcun senso pratico.
Spiegalo a Microsoft che ne vuole riaprire una, o Amazon, o google, che sono interessate alla tecnologia.
Come era la storia che i privati non investirebbero mai su nuke?
Anche a Oracle..se ti interessa….
intanto…vediamo Se ci riescono.
E speriamo che gli enti regolatori USA gli stiamo addosso per i dispositivi di sicurezza…
Non ti mando altri link…ma su Reuters trovi un articolo che neppure negli USA hanno un deposito di stoccaggio definitivo delle scorie..e ci sono forti polemiche
non spargiamo bufale, non stanno costruendo un bel niente
in campagna elettorale “dicevano” che rinnoveranno le centrali, come maleinteso simbolo fallico nazionale, ma non hanno soldi da buttare e sarebbe un ulteriore debito,
persino le centrali già costruite sono più gli anni che generano debito che utili, EDF ripiana i conti grazie alla gestione di idrolettrico e rinnovabili, e ai periodici travasi di fondi pubblici (tasse, debito pubblico, e sinergie con il settore militare, per es. per la fornitura di trizio da agli armamenti o il ritrattamento dei combustibili)
visto il calo continuo dei prezzi delle rinnovabili scommetterei che in Francia, nonostante abbiano sulle centrali economie di scala migliori degli altri paesi, di centrali ne rinnoveranno molte meno di quelle che andranno a chiudere
qualcuna dovranno rinnovarla per sinergia e aggiornamenti con il settore bellico; Francia è nazione con armamenti atomici; idem Inghilterra, che dal 2006 ha rinnovato solo 2 reattori (e con il governo conservatore ne aveva in forse altri 2, mentre ora sono meno probabili) ma ne va a chiudere molti di più
Ma come uno sopra mi dice Flamanville e tu mi dici che la Francia non sta costruendo?
Comunque hanno in programma 6 nuovi reattori dello stesso modello di Flamanville da iniziare nei prossimi due anni, e 8 nel futuro. La Francia corre, e sa che di questo passo diventerà la centrale dell’Europa, e ci venderà la sua energia come sta già facendo.
EDF non è in perdita, la sola vendita dell’energia a Italia e Germania produce un sacco di utili, non guardare un bilancio in perdita, guarda la storia, e pure oggi dove è in attivo e non di poco.
Aggiungiamo al conto l’inquinamento prodotto, la Francia inquina meno di tutti in Europa, e vuoi sapere la cosa divertente? Quando il ftv produce molto in estate le emissioni si alzano rispetto a quando produce poco e si usano le centrali nucleari, ora sono a 18g, noi a 300. Fai due conti e dimmi chi è messo meglio.
Se ti chiedi perché ftv inquina più di nuke, perché viene messa tutta la filiera, dalla produzione allo smaltimento, e il ftv emette visto che viene prodotto in Cina dove l’attenzione all’ambiente è minore e ha una durata di vita di 1/3 rispetto ad una centrale.
confondi gli annunci di reattori futuri, alcuni anche vaghi, in america, europa, cina, con le effettive statistiche e cantieri, che non ci sono
Fratin ha “annunciato” 20 mini-reattori come fosse già deciso, Berlusconi ne aveva annunciati 4 grandi, il governo uscente Inglese anche ne sparava grosse, e lo hanno mandato via,
è un andazzo pubblicitario su alcuni giornali o su youtube, far credere che ci siano reattori in costruzione (anche i reatori Cinesi che citi sono stati annunciati, non realizzati),
ma il loro numero è in declino; specie in Europa+America ci sono solo 3-4 reattori in fase ultimazione, deliberarati 20 anni fa e in costruzione da 15
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bilancio EDF, anni recenti a fasi alterne utii e debiti, si regge con i profitti delle rinnovabili; periodicamente ha rischiato di fallire, salvata da iniezioni di soldi pubblici
– i costi dei depositi delle scorie li hanno mollati allo Stato
– non hanno i soldi neppure per lo smantellamento delle centrali, finirà anche questo a carico dello Stato
– in aggiunta, di recente hanno chiesto pubblicamente un nuovo piano di supporto eccezionale con fondi pubblici per salvarsi
– per me non possono e non gli conviene rinnovare più di alcuni reattori del loro parco da 56, neppure a loro che hanno economia di scala; si vedrà se ne rinnoveranno 2-4-8, ma ne andranno in dismissione decine
=== EMISSIONI CO2
– eolico su terra 9 gr/kwh
– eolico marino 15 gr/kwh
– fotov 2024 – 10-20 gr/kwh
– fotov dati obsoleti – 40-60 gr/kwh
– nucl. dati dichiarati UNECE – 12-22 gr/kwh
– nucl. dati in letteratura – 60-130 gr/kwh
( metano con filiera 400-700 gr/kwh)
le rinnovabili si installano in fretta e costano poco, ci puoi decarbonizzare quei 400-700 gr/kwh del metano da subito e in quantità maggiori a parità di costi, esempio a parità di buget: con rinnovabili togli 4 GW di centrali a metano tra 1-2 anni; con il nuclerare ne toglieresti 1 GW e solo tra molti anni
e con rinnovabili non fai debito, perchè costano meno del metano che sostituiscono, piu ne installi, più risparmi, più ne puoi installare di nuove, e così in pochissimi anni, a partire dal 2019, l’Europa si sta decarbonizzando velocemente
Ecco perché ho scritto che devono essere bravi anche con l’accumulo… 😊