La società britannica Oxis afferma di aver sviluppato una chimica sicura per batterie al litio-zolfo ad alta densità. Le fornirà alla Texas Aircraft Manufacturing in un pacco batterie di nuova generazione da 90 kWh. Alimenterà l’eColt, un aereo elettrico con un’autonomia di due ore e 230 miglia.
L’aereo da 230 miglia d’autonomia
l’aereo elettrico eColt di Texas Aircraft

Una velo di ceramica anti dendriti
Il problema di questa chimica è la formazione di dendriti, cioè di depositi di ioni sull’anodo che si trasformano in lunghe punte. Essendo materiali conduttivi, mandano in cortocircuito la cella facendola incendiare. Gli anodi al litio metallico tendono invece a degradarsi precocemente, pur senza eccessivi pericoli di incendio.
In un articolo scritto per IEEE Spectrum , il capo dello sviluppo delle batterie di Oxis Mark Crittenden spiega però cpin dettaglio come sta affrontando il problema. In particolare con una sottile pellicola di materiale ceramico all’anodo. Riesce così a produrre celle ad alta energia con una durata di vita significativamente più lunga.
Prestazioni super, durata un pò meno

Una strada ancora lunga per gli EV
Texas e Oxis hanno stabilimenti in Brasile, così come il fornitore di motori WEG e anche il gruppo AKAER, che fornirà il sistema di gestione della batteria, quindi sarà un progetto brasiliano.
Il Colt S-LSA è progettato per essere un solido aereo da addestramento per i piloti di linee aeree commerciali e l’eColt è destinato a diventare una piattaforma di addestramento efficiente e pulita per i nuovi piloti, che è anche molto più economica da gestire grazie al suo semplice propulsore elettrico.
Oxis sta esaminando altre applicazioni per le sue batterie litio-zolfo. In particolare nel mercato dei satelliti, nei veicoli a decollo verticale eVTOL , negli autobus e nei camion. E’ evidente che per entrare nel mercato dell’auto, invece, sarà necessario arrivare a una vita utile di almeno 1.000 cicli.