BYD e CATL, i due principali fornitori di batterie cinesi e mondiali, lanceranno entro l’anno batterie EV con chimica LFP che supportano la ricarica rapida 6C. Questo significa fare il “pieno” di elettroni in 12 minuti. Altre novità in arrivo anche da produttori non cinesi come Factorial Energy (USA) e Integrals Poter (UK)
Il sito specializzato CarNewsChina riporta che Build Your Dream (BYD) lancerà la sua batteria Blade 2.0 nella seconda metà dell’anno. Contemporary Amperex Technology (CATL) lancerà la sua Qilin 2.0 entro la fine dell’anno.
Entrambe sono basate sulla chimica del litio ferro fosfato (LFP) ed entrambe supportano una velocità di carica di 6C.
La velocità con cui una batteria può caricarsi (o scaricarsi) è espressa in termini di C-rate , che è definito come la corrente di carica o scarica divisa per la capacità della batteria.
Solo qualche mese fa CATL aveva messo sul mercato la batteria Shenxing, che supporta la ricarica 5C ed è già disponibile in almeno un veicolo di produzione. Le monta per esempio la Zeekr 001, che sarebbe in grado di aggiungere 472 km di autonomia (CLTC) in 12 minuti.
La Li Mega di Li Auto è dotata di una batteria CATL Qilin con ricarica 5C, e l’azienda afferma che può aggiungere 500 km di autonomia in 12 minuti.
Per raggiungere tempi di ricarica da 6C servono caricabatterie rapide DC da oltre 600 kW. Mentre per 4C e 5C servono almeno 360 kW.
Huawei ha presentato il caricatore da 600 kW per le batterie da 6C
Ma in realtà molte aziende produttrici di impianti di ricarica sono già pronte a commercializzare caricatori con queste potenze. Infatti lo richiedono già i veicoli elettrici pesanti come camion e autobus..
Huawei ha lanciato un caricabatterie EV ultraveloce da 600 kW. E Li Auto ha un piano per installare 5.000 stazioni di ricarica che supportano 5C entro il 2025.

Celle batteria a stato solido: i primi campioni di Factorial Energy a Mercedes
Nel frattempo l’innovazione delle batterie batte qualche colpo anche in Occidente. Factorial Energy, con sede negli Stati Uniti, ha consegnato 1.000 campioni B delle sue celle per batterie allo stato solido al litio-metallo da 106+ Ah a Mercedes-Benz nell’ambito dell’accordo di sviluppo congiunto in corso tra le aziende.
Le celle utilizzano la piattaforma Factorial Electrolyte System Technology (FEST) di Factorial, che include un anodo di litio metallico e fornisce energia specifica di 391 Wh/kg.
Le nuove celle di Factorial avrebbero poi un altro pregio: non richiedono processi produttivi complessi e il rinnovo delle linee di produzione. Utilizzano infatti processi che si implementano facilmente sulle macchine oggi utilizzate per celle di vecchio design.
“Queste batterie B-sample ci danno l’opportunità di convalidare ulteriormente questa tecnologia con l’obiettivo di migliorare l’autonomia e le prestazioni, ridurre i costi complessivi del veicolo e offrire ai nostri clienti i veicoli elettrici più desiderabili“, ha affermato Markus Schäfer, Chief Technology Officer di Mercedes-Benz.
I nuovi materiali di Integrals Power: batterie più piccole, leggere e longeve
Con circa il 90% dei materiali catodici attivi sono prodotti in Cina. Materie prime alternative provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti migliorano la sicurezza e la trasparenza della catena di approvvigionamento e mitigano le questioni geopolitiche.
Pert questo Integrals Power, con finanziamenti del governo britannico, sta sviluppando nuovi materiali catodici attivi più avanzati e non dipendenti dalle forniture cinesi. Consentiranno alle batterie di diventare più piccole, più leggere e più durevoli. Secondo l’azienda i nuovi prodotti chimici Enhanced Lithium Iron Phosphate e Lithium Iron Manganese Phosphate offrono “fino al 30% in più di capacità di accumulo di energia, velocità di scarica più rapide, minore resistenza interna e maggiore capacità mantenuta nel tempo„.
La chimica di nuova generazione e quella del fosfato di litio-ferro manganese offriranno “una densità di energia ancora più elevata a costi inferiori rispetto agli attuali catodi di nichel manganese cobalto”. Un impianto pilota per la produzione di materiali prototipo in grandi quantità è attualmente in costruzione nel Regno Unito.
Questi non sono traguardi finali, ma punti di partenza importanti per il mondo dei veicoli elettrici. La capacità delle batterie di sostenere la ricarica rapida senza subire un deterioramento accelerato non sarà più un lusso riservato a pochi veicoli di fascia alta, ma diventerà una realtà accessibile a tutti. Questo progresso tecnologico semplificherà notevolmente la vita dei consumatori, riducendo i tempi di ricarica e abbattendo i costi operativi, rendendo i veicoli elettrici una scelta sempre più conveniente e praticabile per un numero crescente di persone.
Alkè, con oltre 20 anni di esperienza nella produzione di veicoli elettrici, sostiene con convinzione il continuo progresso di questo mercato. L’azienda è certa che i vantaggi derivanti dall’adozione diffusa dei veicoli elettrici apporteranno benefici significativi all’ambiente e alla società nel suo complesso, promuovendo un futuro più sostenibile e innovativo.
Ricarica in 6 minuti o poco più? Questa potrebbe essere una novità interessante, vedremo poi quante e quando saranno installate e dove ma soprattutto quale sarà il costo a Kw.
Altri aspetti da verificare saranno il numero di ricariche ultraveloci che le batterie potranno sopportare e la capacitá della rete nazionale di gestire i picchi di richiesta energetica.
Mi sono fatto “agganciare” dall’hype pubblicitario sulle batterie BYD Blade 2.0, un miglioramento nelle batterie economiche, aspetto con curiosità che pubblichino i dati di densità e tipo di chimica, agosto o settembre, e che non abbiano fatto click-bate esagerando troppo i dati
la densità di cella attuale Blade 1.0 è circa 173 wh/kg compreso involucro in alluminio che ha funzione strutturale; con Blade 2.0 arriverà minimo a 195 wh/kg, massimo a 217 wh/kg (densità misurata su un campione però in un video non ufficiale)
nel caso di valori cosi alti, c’è il dubbio se sarà LFP con anodo drogato al silicio, oppure anche una variante già con chimica LFMP, sempre con anodo al silicio per arrivare a velocità 4-5-6-C
in pratica si dovrebbe ottenere un pacco batteria economico ma con peso pari agli attuali NMC usati in Europa (densità pacco batteria completo circa 170-175 wh/kg), e velocità più alte, sui 4-C (ricariche 10-80% in 15 minuti)
da vedere in quanto tempo BYD (o la quasi analoga nuova LFP di CATL, annunciata a densità di cella 205 wh/kg) passeranno dalla presentazione alla produzione in volumi