Si è parlato anche di batterie auto, lunedì a Roma, al vertice italo-tedesco. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha ricevuto il neocancelliere Olaf Scholz nel primo incontro di Stato del dopo Angela Merkel. Un vertice dall’alto significato politico, che ha dato il via alla costruzione di un nuovo piano d’azione comune tra Italia e Germania.
Un aspetto importante è che nel presentare gli assi su cui verterà questa azione comune (lotta alla pandemia, transizione ecologica e digitale, contrasto del cambiamento climatico) uno specifico passaggio sia stato destinato allo sviluppo di batterie auto. Segno della volontà politica e strategica di dare una spinta decisiva al piano europeo per la produzione di batterie.
Batterie auto, una scelta politica
Il primo incontro tra Scholz e Draghi potrebbe rappresentare insomma una svolta nel progetto europeo. E’ significativo che i due capi di governo, Draghi in particolare, abbiano inserito lo sviluppo e la produzione di batterie auto tra le scelte strategiche più urgenti.
L’avvio del piano d’azione comune italo-tedesco vuol essere una spinta per le scelte politiche ed economiche legate alla transizione ecologica e lotta al cambiamento climatico. Italia e Germania si candidano a essere protagoniste di questa svolta.
«Uno dei primi temi che abbiamo toccato – ha detto Draghi – è la necessità di lavorare insieme per rafforzare l’integrazione europea e anche, se possibile, accelerare il processo di integrazione. Una Unione più forte e coesa è nell’interesse di tutti. Vogliamo rafforzare la cooperazione in ambito scientifico, tecnologico, della ricerca – penso a progetti di interesse europeo comune in campi cruciali per il nostro futuro come l’idrogeno, la microelettronica, le batterie per auto elettriche – e vogliamo anche un più stretto coordinamento nella transizione ambientale».
Miliardi di euro per le batterie auto Made in Ue
La costruzione del piano d’azione italo-tedesco sarà cmpito della diplomazie. Ma già contiene interessanti e ben specificati elementi di concretezza. Il capitolo sulle batterie può rappresentare una spinta determinante per quell’European Alliance definita nel 2019 e da costruire con il contributo di sette Stati (Germania, Belgio, Finlandia, Francia, Italia, Polonia e Svezia) e delle relative industrie.
Si tratta di mettere in movimento i 3,2 miliardi di euro che l’Ue ha stanziato per raggiungere il traguardo di una vera e competitiva industria europea delle batterie auto entro il 2031. Uno stanziamento di fondi pubblici destinato a sviluppare altri 5 miliardi di investimenti supplementari.
Io lo spero vivamente, l’importante che le parole della politica vadano a buon fine.