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Batterie a stato solido nelle plug in. Ma vogliamo scherzare?

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batterie stato solido plug in

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Batterie allo stato solido nelle future vetture ibride plug in? Ce lo chiede Francesco,  sostenitore di questa tecnologia che considera essere la soluzione ideale per chi è affetto da “ansia da ricarica”. Potete inviare quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.

punto interrogativo

Troppo poca l’autonomia delle attuali ibride plug in contro l’ansia da ricarica

Mi chiamo Francesco e sono un sostenitore dell’ibrido plug in, almeno fino a quando le batterie di un auto elettrica non daranno le giuste garanzie di autonomia per la tranquillità di chi poi le acquisterà (e guiderà), abbattendo l’ansia da ricarica.

Le plug in attualmente percorrono solo da 50 a poco più di 100km in modalità elettrica e quindi la mia domanda è la seguente: secondo il vostro parere, sarà possibile avere una maggiore autonomia per questo tipo di auto con le batterie allo stato solido?

E se così fosse, sarebbe pensabile far sostituire il pacco batterie in dotazione con uno di batterie allo stato solido e ottenere dalla propria auto plug in un aumento dell’autonomia in modalità elettrica?„ Francesco

batterie stato solido plug in
La nuova Golf plug-in hybrid in ricarica: arriva a 50 kW in continua e a 11 in AC.

Quando arriveranno sul mercato, le ibride plug in saranno sparite

Risposta- Le batterie a stato solido arriveranno sul mercato (forse) solo a fine decennio, e solo sulle auto premium,  le più costose e performanti. E ci vorranno altri 5 o 6 anni almeno perché la tecnologia arrivi a maturazione e i prezzi scendano fino a renderle accessibili per un utilizzo di massa.

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A quel punto le plug in, universalmente ritenute una soluzione di passaggio, non avranno più ragion d’essere. Non solo perchè i motori a combustione saranno banditi dalla normativa europea a partire dal 2035, ma soprattutto perché le prestazioni garantite dalle future batterie le renderanno superflue.

Tenga presente che già oggi le batterie tradizionali agli ioni di litio ad elettrolita liquido raggiungono capacità di 300 Wh/kg (il doppio rispetto a 10 anni fa), velocità di ricarica 20-80% in una quindicina di minuti e costi nell’ordine di poco più di 100 dollari per kWh (un decimo rispetto agli esordi, nel 2010) . Siamo molto vicini, insomma, alla parità di prezzo fra ICE e BEV, con un’autonomia reale attorno ai 400 km. E addio ansia da ricarica.

  • Guarda anche il VIDEO di Filippo Pagliuca sulla seconda vita e sul riciclo delle batterie da autotrazione una volta rimosse dai veicoli

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51 COMMENTI

  1. Non ha senso un’ibrida plug-in con più di 100 km di autonomia.
    Vorrebbe dire avere un’elettrica con sopra un motore termico che non verrebbe usato quasi mai. Rischierebbe di rompersi solo per il fatto di essere usato pochissimo. Il tutto solo per un’immotivata ansia da ricarica.

    Per me le plug-in non hanno molto senso. Capisco molto di più le ibride full.

    • La prima osservazione è l’unica che condivido: plug-in che superino i 100 km non hanno senso. Sul resto faccio le seguenti osservazioni: ho comprato la prima plug-in 7 anni fa e ho percorso 85000 km senza problemi. All’epoca dicevano che le batterie allo stato solido avrebbero soppiantato le altre nel 2025. Ora ho comprato un’altra plug-in, grazie anche ad un ottimo valore sull’usato della prima, sempre sperando nelle batterie a stato solido. Tanto poi nel 2035 le auto saranno tutte elettriche!! Essendo molto costose e performanti le stato solido sarebbero ideali per una plug-in dove serve poca capacità ma ottima. Oggi ho la sensazione che attraversero’ il ponte di Messina prima che le batterie a stato solido siano pronte. Neanche se ne parla più. Magari ci passerò con una semplice ibrida ad e- fuel senza nessun problema di autonomia. Buona serata

      • Come si può avere sensazioni differenti: io oggi ho la sensazione che forse un giorno saranno pronte le batterie allo stato solido ma lo stretto lo passerà ancora in traghetto (per fortuna).
        Buona serata

  2. Buongiorno, sono circa 15 anni che seguo costantemente la vicenda di Andrea Rossi e il suo E-CAT, quindi la ringrazio del suo consiglio ma credo proprio di non averne bisogno.
    Consiglio che dò anche a lei, in particolare se ne ha voglia e tempo, di guardare ed analizzare il video della dimostrazione fatta a Latina nel settembre del 2024 con le due Renault twizzy per capire dove “l’imbroglio”.

    Mi piacerebbe sapere la sua opinione

    Grazie, buona giornata

  3. “Siamo molto vicini, insomma, alla parità di prezzo fra ICE e BEV”

    Perché le BEV scendono, oppure perché le ICE salgono?

    • Entrambe le cose, ovviamente.
      Da una parte le ICE aumentano, inevitabilmente, sia per avere prestazioni che emissioni sempre più ridotte (l’ibridazione ha un prezzo e i motori termici hanno raggiunto il limite) e volumi di produzione in discesa, dall’altra gli investimenti in nuovi tipi di batterie e l’aumento dei volumi.
      Quanto costa oggi un rullino fotografico?
      I.A. mi dice che per 24 foto costa tra gli 8 e i 15 €, quanto costa fare 24 foto con lo smartphone e inviarle a un amico o a un gruppo di amici? Il costo è diventato marginale…

  4. “Non solo perchè i motori a combustione saranno banditi dalla normativa europea a partire dal 2035”

    Aspetta…
    In 10 anni fanno a tempo a cambiarla 10 volte questa normativa.

  5. Once you go bev you don’t go back. Lascia perdere L’auto ibrida, prova l’elettrica e entra in questo nuovo mondo

  6. Più che una plug in con motote termico, mi piacerebbe un elettrica con una batteria non troppo grande, pesante e costosa, magari abbinata un generatore range extender, cosa che oltretutto mi sembra di stia diffondendo in Cina

  7. Per aumentare l’autonomia elettrica della plug-in, basta togliere il motore termico e mettere una batteria più grande, non necessariamente allo stato solido.

    • ho garage disponibile eppure da marzo ad ottobre la macchina la ricarico all’esterno con la schuko .

      • E come farei? Faccio scendere una prolunga di 70 metri dal 4° piano, fino al bordo strada?
        Oppure lei fa il professore della vita dalla sua villetta con giardino e vialetto privato?

        Ma lo sa che molti di noi vivono nei “palazzoni”? (Oddio, che oVVoVe i “poveVy”!!!)

        • Davvero, che orrore i poveri, statevene nei vostri palazzoni e lasciateci in pace nelle nostre ville con piscina.

          • Mamma mia che sarcasmo controproducente.
            Eppure, teoricamente, questo sito è nato con l’intento di allargare la platea degli “elettrificati”, ma certe risposte non fanno altro che provocare la reazione opposta.

          • Ma, rispondere nel merito, no? Ho risposto a Franco Zappa che dice che ricarica con la Schuko.
            Io ho detto che dovrei utilizzare una prolunga da 70 metri perché sto al 4° piano di un palazzone.

            Se lei ha la soluzione per me, per ricaricare alla stessa maniera del Sig. Zappa, le sarei grato me la potesse condividere.
            Grazie.

          • Non credo che il contatore del suo appartamento si trovi anch’esso al 4⁰ piano.
            Può fare tirare una derivazione dalla sua linea principale e caricare con u a wallbox attivabile con una RFID in modo da poterla usare solo lei o chi altro da lei autorizzato.
            Ma ovviamente avrà da ridire anche a questa soluzione.
            Nel sai, non le resta che trasferirsi in una semplice casa singola fuori città, con un bel praticello intorno ed i vicini dall’altra parte della recinzione.
            Eviterebbe anche quell’annosa e barbara abitudine di riunirsi una volta all’anno che si chiama riunione di condominio.

        • rispondo ad ATHOS.
          Certo che il contatore sta al 4° piano: ce l’ho dentro casa il mio contatore della luce.

        • Rispondo di nuovo ad ATHOS:
          “Può fare tirare una derivazione dalla sua linea principale e caricare con u a wallbox attivabile con una RFID in modo da poterla usare solo lei o chi altro da lei autorizzato”

          La wallbox la metto in strada? Ha letto davvero il mio commento?

          • Sì, il suo commento l’ho letto e lei non ha scritto da nessuna parte che l’auto la parcheggia in strada.

            Altro consiglio, cambi casa, ci sono tante case singole da ristrutturare.

  8. Io voglio una macchina con i pannelli solari sul tetto, così, dopo aver percorso 1000 km in elettrico, se ne ho voglia posso farne almeno altri 500 in più, ovviamente senza mai fermarmi…

  9. Ibrido plugin complesso e costoso… Non è un caso se fatica nelle vendite.
    Se proprio non vuoi una auto elettrica, molto meglio una full Hybrid che una plugin
    Quanto alle batterie allo stato solido, chiamatemi quando ne vedrete una! Per ora tanto fumo e poco arrosto su questo tema.

    • Confermo.
      Anche le batterie al grafene, sono 20 anni che ne sento parlare, mi sa che faccio in tempo ad andare in pensione prima di vederle!

  10. Macché “addio ansia da ricarica” con le batterie di oggi che garantiscono solo 400km.
    Per gli stupidotti alimentati da fake news e manipolazione mediatica, un’auto elettrica deve garantire 1000km di autonomia in autostrada (se parto da Treviso, devo almeno arrivare a Messina senza dovermi mai fermare!) e ricarica in 5 minuti (ovvero ricarica alla potenza di almeno 4MW) altrimenti l’auto elettrica MAI. E’ una grande truffa dell’Europa che ha messo in ginocchio tutto il settore automotive ed ha sfruttato i minori per cercare il cobalto nelle miniere di rame in Congo.
    Paolo (da 4 anni soddisfatto conducente di auto elettrica)

    • Purtroppo 1000 km di autonomia non bastano a garantire la tranquillità e a sedare l’ansia da autonomia.
      Servirebbero almeno 2000 km e la ricarica dovrebbe durare massimo 2,5 minuti.
      Leonardo (anche io da 4 anni soddisfatto conducente di auto elettrica)

      • Sarei curioso come risolvereste voi sapientoni dei “bastano 250 km di autonomia in autostrada” come si farebbe a ricaricare in un ipotetica tratta autostradale se avessimo anche solo un 50% di auto elettriche circolanti presenti in autostrada. Code kilometriche ogni 200km di autostrada..basta vedete quello che succede ad agosto nel supecharger
        https://www.corriere.it/motori/mobilita-sostenibile/elettrico/22_agosto_09/code-rifornimento-cosa-succede-quando-19-tesla-vogliono-ricaricare-stesso-momento-video-59f6f83a-17d5-11ed-9a9b-5d6d627908eb.shtml

      • Eh, ma se poi la zia di Oslo sta male e devi partire improvvisamente?
        Poi devi tener conto le alluvioni, le cavallette, l’eclissi di sole; secondo me almeno 5000km di autonomia a 180km/h e ricarica ad induzione nelle strade.
        ( anch’io soddisfatto utilizzatore di auto elettrica da più di 4 anni )

        • autonomia 5000 km e deve essere anfibia, per le emergenze della zia di Reykjavík se quel giorno il traghetto fa sciopero

      • Secondo me per stare tranquilli dovrebbe non scaricarsi mai. Devo poter andare sulla luna e tornare senza dovermi fermare.

        (Giuliano, soddisfatto possessore di una moto elettrica da 4 anni. Non ho una macchina solo perché sono troppo povero per permettermene una)

        • cosi’ ti sminuisci ! non e’ lo status a fare la persona ma le belle idee . sei cio’ che riesci a fare nella vita onestamente, mai dire troppo povero ( altri stanno bene o meglio di noi perche’ hanno magari fatto i furbi, a scapito di altri e onesti come noi .

      • Mamma mia ragazzi, più che l’è batterie allo stato solido serve uno psicologo per gestire l’ansia di ricarica di questa gente… Su una plug in poi, perché nonostante le batterie a stato solido non si sa mai… Meglio avere pure un motore termico e un bel serbatoio pieno per ulteriore sicurezza! 😂
        Se invece di stressarsi leggendo fake news provassero a guidare una BEV 1 mese di filato, gli passerebbero tutte le ansie da soli e solo per i casi patologici qualche seduta di psicologo costa sicuramente meno dei tagliandi della plug in e risolvono tutto.
        Marco (da 5 anni super soddisfatto guidatore elettrico)

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