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Barq Rena Max, il primo e-scooter mediorientale

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Lo sviluppo della mobilità elettrica ormai non ha più confini. Parliamo spesso di eccellenze europee, di colossi orientali, di piccoli e grandi costruttori che cercano un proprio spazio nel mondo che verrà. Lo sviluppo del settore è decisamente globale. E ora arriva un nuovo scooter da Abu Dhabi.

L’ultima testimonianza in questo senso ci giunge da una zona del mondo finora rimasta “silente” nel campo della mobilità green, la vasta regione MENA (acronimo di Medio Oriente e Nord Africa). In questa parte di mondo che va dal Marocco all’Iran, includendo la maggior parte degli Stati mediorientali e del Maghreb, per la prima volta è stato sviluppato uno scooter elettrico. Si chiama Rena Max, progettato e costruito da Barq, una start-up di Abu Dhabi.

Potremmo definire Barq Rena Max il primo e-scooter mediorientale. E’ al momento un prototipo che entrerà in produzione alla fine del 2022. L’obiettivo di Barq è costruire 50.000 e-scooter Rena Max entro il 2025 per supportare i più grandi mercati di motociclette della regione, presenti negli Emirati Arabi Uniti, in Arabia Saudita e in Egitto.

Barq Rena Max

Da Barq l’e-scooter per il food delivery mediorientale

Il Rena Max è uno scooter pensato per il food delivery. E’ stato infatti sviluppato in collaborazione con la piattaforma di consegna saudita Jahez e il gigante della ristorazione kuwaitiano Americana, il quale gestisce numerosi punti vendita di cibo e bevande nella regione MENA. Uno scooter che presenta molteplici innovazioni ingegneristiche, affidate alle sapienti mani della Callum, azienda di design ed ingegneria di fama mondiale.

A livello di prestazioni, Rena Max ha un motore elettrico da 9 kW che spinge il mezzo fino a sfiorare i 100 km/h. I pacchi batteria (5,6 kWh) sono rimovibili e garantiscono fino a 150 km di autonomia. È presente la retromarcia e più modalità di guida. Un touch-screen integrato da 8 pollici fa da display.

Barq Rena Max

Rena Max, alleato contro le alte temperature

Al di là del design, certamente originale, l’aspetto più interessante dello scooter è nei dettagli ingegneristici. Studiati apposta per migliorare la qualità del trasporto e della consegna quotidiana in una regione che presenta sfide importanti, in primis le alte temperature.

Il Rena Max è dotato di un sistema di raffreddamento della batteria e di un software integrato che si interfaccia con le piattaforme delle aree di stoccaggio e di consegna progettate per migliorare la qualità delle spedizioni attraverso il controllo della temperatura. Il bauletto termico ha un rivestimento speciale per gli alimenti, vani configurabili e un termometro integrato.

Il sistema di chiusura è poi controllato elettronicamente per una maggiore sicurezza durante il trasporto degli alimenti. Rena Max ha anche una speciale sella testurizzata per abbassare il calore durante l’uso prolungato.

Infine, lo scooter è configurabile in diversi moduli e le grafiche sono personalizzate. C’è anche la tecnologia IoT e la connettività USB.

Barq Rena Max

La mobilità secondo Barq EV

La produzione dello scooter Barq partirà ufficialmente alla fine dell’anno. I corrieri potranno noleggiare questo veicolo attraverso piattaforme di consegna e società di leasing.

Rena Max va ad ampliare le soluzioni di mobilità green di Barq, che oltre all’ e-scooter  ha già lanciato una bici elettrica per consegne locali (Rena Lite). Tra i prodotti sviluppati dalla start-up degli Emirati Arabi anche un drone (Yas1) da “Guinness dei primati”, capace di percorrere 5 km in 10 minuti e di stabilire il record di distanza non-stop per un drone: 18.065 km.

Barq rena Max

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8 COMMENTI

  1. molto bella e pratica la soluzione del navigatore in verticale, che è quello che devi vedere più facilmente, e il resto della strumentazione sottostante. La soluzione del telaio lungo non solo permette di caricare molto ma riprende un pò la soluzione stilistica del BMW CE 04.
    Bello.

    • Non avevo fatto caso alla posizione del navigatore, in effetti molto indovinata (manca solo un’aletta parasole..) La batteria estraibile sembra di tipo “trolley” come quella del Rieju Nuuk. Peccato per la sella un pó troppo “minimalistica”..

      • /// “Il mezzo lungo consente di caricare molto”.
        Dove? \\\ L’articolo accenna alla presenza di “vani configurabili”, credo siano quelli nella parte anteriore del veicolo (ingrandendo l’immagine si intravedono degli sportellini fra manubrio e sella)

        • I vani configurabili sono quelli del bauletto termico, forse gli sportellini fra sella e manubrio servono a rabboccare l’eventuale liquido di raffreddamento della batteria (ma per esserne sicuri toccherá aspettare la versione definitiva)

        • marco pi dice che la soluzione a passo lungo consente di caricare molto..
          dove sarebbe lo spazio? non c’è una pedana piatta, solo un ingombrante tunnel con, si 2 sportelli, ma senza conoscere le misure di larghezza, non si sa se contiene un casco o come dice marco servono per rabbocchi o altro..

  2. Trovo interessanti gli accorgimenti contro il surriscaldamento di veicolo / cibarie trasportate / conducente, a partire dalla sella (penso dotata di scanalature per la circolazione dell’aria) per finire con la velocitá massima volutamente bassa in relazione alla potenza. Spero che gli altri costruttori prendano esempio dal sistema di raffreddamento delle batterie del Rena Max quando questo modello diventerá realtá.

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