Barca solare sul Titicaca, il lago navigabile più alto al mondo

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Sul Titicaca, il lago navigabile più alto al mondo e oltre 3.800 metri di altitudine, si inizia a navigare in elettrico. Merito della barca solare Inti varata nelle settimane scorse dall’ingegnere elettronico Paolo Polar Cabrera, pioniere dell’elettromobilità nautica nei remoti altopiani peruviani. Dopo oltre 11 anni di esperienza il sogno prende forma in quest’area ecologicamente molto fragile. L’imbarcazione autoproduce l’energia a bordo grazie ai pannelli solari. La sua missione è garantire il trasporto quotidiano degli insegnanti tra le comunità sparse sulle rive del lago.

Un laboratorio sul tetto del mondo per l’elettromobilità

A queste altitudini l’aria è rarefatta, le condizioni climatiche estreme e l’accesso complesso. «L’elettrico non solo funziona: è indispensabile» sottolinea Paolo Polar, rappresentante di Corporación Polarium,  che ha progettato Inti. L’imbarcazione solare-elettrica in alluminio, lunga diversi metri, e pensata per un uso ad alto impatto sociale: garantire il trasporto quotidiano degli insegnanti tra le comunità sparse sulle rive del lago. Una soluzione concreta che migliora l’accesso all’istruzione, riducendo al contempo la dipendenza dai combustibili fossili.

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La barca solare Inti

Le specifiche tecniche

Una piccola barca ma di grande utilità  e a zero emissioni. Vediamo i dati più importanti: lunghezza 7,80 metri, larghezza 2,20 e pescaggio di 0,35 metri. Può trasportate sei persone con 1 membro di equipaggio. L’autonomia arriva a 2 ore e 30 minuti a kla velocità massima è di 7 nodi.

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Le specifiche tecniche della barca solare sul Lago Titicaca

 

La barca è spinta da un fuoribordo elettrico ePropulsion (modello Navi0), equiparabile a un motore termico da 9,9 CV. La batteria al litio da 8.345 Wh affiancata da un caricatore s da 48V . Il sistema include anche sei moduli solari da 600W per un totale di 3.600W installati, supportando una velocità di 7 nodi (9 km/h).

Zero emissioni per un’area protetta

Il Lago Titicaca è una zona ecologicamente sensibile, riconosciuta come Area naturale protetta dal governo peruviano. Qui, ogni intervento è sottoposto a severi standard ambientali, vigilati dal SERNANP (Servizio Nazionale delle Aree Naturali Protette). In un contesto così vincolato, l’elettrico si rivela la scelta perfetta: non produce emissioni, non inquina acusticamente e non comporta il rischio di sversamenti, tutelando al tempo stesso le attività economiche locali come pesca, acquacoltura e turismo.

A Lubiana il battello è elettrico e si ricarica con il sole

Un modello simile a quello sviluppato nel Lago Vittoria in Africa (leggi) per tutelare i pescatori che sono grazie all’acqua pulita possono continuare a pescare. L’alimentazione grazie all’energia solare in questi contesti non solo è preferibile, ma spesso più facile visto che l’energia in loco e non portarla da basi molto lontane.

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Una delle barche con motore elettrico dei pescatori del Lago Vittoria

Questo progetto, oltre la Inti ci sono altre barche solari dimostra che l’elettromobilità può essere una leva di sviluppo anche in contesti remoti e con risorse limitate. Dimostra che le tecnologie pulite non sono un lusso riservato ai paesi industrializzati, ma una necessità strategica per tutti, specie dove l’ambiente è un bene non rinnovabile.  Lo ripetiamo di una piccola che offre un servizio limitato ma di grandissima rilevanza sociale e all’interno di un piano di sostenibilità economica ed ambientale.

Una barca solare Polarium

Lu Cabrera Vásquez a Vaielettrico dice: «Nella nostra azienda Polarium Corporation, ci impegniamo a creare un futuro più sostenibile. Come azienda leader nell’innovazione tecnologica e nell’energia rinnovabile, siamo specializzati nella progettazione e costruzione di imbarcazioni solari elettriche che combinano efficienza, responsabilità ambientale e tecnologia all’avanguardia». Sono tutti giovani e legati all’Università.

LEGGI anche “A vela nel Golfo dei Poeti con il silenzio del motore di Temo France” e guarda il VIDEO

 

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