Barca e bici in sharing. Un nuovo servizio lanciato in tempi cronavirus da chi pensa al dopo pandemia. La proposta ad emissioni zero è di una vecchia conoscenza di Vaielettrico.it: Barchelettriche e dal socio modenese Moovas Tribe.
Il progetto oltre a mettere insieme due strumenti di mobilità diversi come barca elettrica ed e-bike punta ad integrare acqua e terra. Una cerniera ad emissioni zero grazie alla tecnologia digitale.
Barchelettriche con Moovas Tribe

I due protagonisti sono Michele Solari – responsabile di barchelettriche – e Tommaso Beretta – fondatore e Ceo di Moovas Tribe – che ha gestito un servizio di bike sharing a Modena. Ma passiamo al contenuto della proposta: “Il waterfront, il lungolago e le rive dei fiumi – ci racconta Michele – diventano il punto di congiunzione con la terra e le città attraverso stazioni di raccolta di e-bike ed e-boat e altri servizi integrati”.
Il progetto si differenzia a seconda dei luoghi. Ci sono località di lago e di fiume dove può nascere un vero e proprio servizio di mobilità quotidiana. La barca elettrica è facile da usare, con la app si prenota e anche senza assistenza del personale si può mollare l’ormeggio e raggiungere, per esempio, un altro paese del lago.
Barca accessibile alla e-bike

Michele Solari ci spiega l’innovazione: “La piattaforma online permette di prenotare il servizio in totale autonomia e flessibilità sia per navigare sia per pedalare”. Fondamentali sono le caratteristiche della barca – ne abbiamo parlato in quest’articolo – come sottolinea Michele: “L’abbiamo progettata per essere accessibile e flessibile a seconda delle esigenze. Può essere utilizzata senza patente e consente l’ingresso a disabili, passeggini e biciclette”.
Nel contesto della mobilità urbana del lago e del fiume il servizio può essere competitivo grazie anche alla flessibilità dei tempi rispetto alla frequenza del traghetto. Un’integrazione per residenti pendolari e turisti.
Barca in pausa pranzo o per l’aperitivo al tramonto
La logica del progetto è ampia e può coprire diverse necessità. “Cambia il concetto rispetto al noleggio classico. Pensiamo alle località di mare. Siamo, per esempio, a Genova, ma il discorso vale anche a Napoli o Cagliari, e si può scegliere di navigare nella pausa pranzo o fare l’aperitivo in barca al tramonto”. In pochi secondi e pochi click sulla app.
Barca in sharing per i pescatori
Una nicchia molto interessante è quella dei pescatori. Tutti coloro che vogliono evitare di comprare la barca: “Un’esperienza che in questo modo si può fare facilmente – sottolinea Michele – anche una porta d’ingresso per i principianti”.
Negli ultimi anni il concetto di porto è cambiato con i Marina che offrono servizi sia ai residenti sia ai diportisti che arrivano dal mare. Quest’ultimi possono usufruire delle bici e delle barche per scoprire il territorio e godere meglio dell’ambiente grazie al silenzio offerto dal motore elettrico.
Gli itinerari disegnati per barche elettrica ed e-bikeOltre la app, oltre la stazione che diventa pure punto di ricarica per bici e barca ci sono gli itinerari. Alcuni già disegnati, come si vede nella mappa qui sotto, che permettono di valorizzare una località turistica. I diportisti possono allungare anche la loro permanenza attraverso la loro percorrenza e “con la piattaforma sul cellulare si è poi informati sugli eventi locali”.
I contenuti ci sono, la traduzione concreta? “Abbiamo incontrato delle amministrazioni locali interessate, poi con l’emergenza coronavirus ci sono altre priorità”. In bocca al lupo.