Collegamenti a emissioni zero sempre più estesi, ora i traghetti elettrici sono destinati a unire Spagna e Marocco. Per l’avvio del servizio tra le città di Tarifa e Tangeri Ville c’è da attendere al 2027 quando saranno in acqua le due navi passeggeri ordinate dalla compagnia Baleària.
Con Baleària due continenti uniti dalla tratta a zero emissioni tra Spagna e Marocco
La notizia come si legge nelle note che Baleària ha trasmesso a Vaielettrico è interessante perché si tratta di un appalto aggiudicato non attraverso un ribasso economico ma con la priorità agli aspetti tecnici e alla ricadute ambientali. Una buona prassi politica amministrativa per far decollare la decarbonizzazione dei trasporti.
Le due navi collegheranno le città di Tarifa e Tangeri Ville. «Si tratta di un progetto pubblico-privato pionieristico e tecnologicamente avanzato, che ci permetterà di effettuare per la prima volta l’intero tragitto utilizzando solo energia elettrica e quindi senza emissioni». Parole del presidente di Baleària, Adolfo Utor. Il bando è quello dell’Autorità Portuale della Baia di Algeciras (APBA) e la rotta sarà gestita per i prossimi 15 anni.
Un pacco batterie da 12 MWh per 18 miglia di autonomia
I due catamarani gemelli saranno costruiti nei cantieri Astilleros Armon di Gijón nei prossimi due anni e mezzo. Ogni nave avrà una potenza elettrica di 16 MW, grazie a quattro propulsori elettrici alimentati da batterie con una capacità di 12 MWh, sufficienti per coprire l’intera traversata di 18 miglia con propulsione elettrica e senza emissioni.

Per garantire la massima sicurezza ogni nave sarà dotata anche di quattro generatori diesel di supporto e emergenza, con una potenza totale di 11.200 kW. La ricarica completa avverrà durante la sosta di un’ora in ciascun porto. Verranno installate accumulatori da 8 MWh lordi in entrambi i porti, integrati con la fornitura elettrica da terra (5 MW a Tarifa e 8 MW a Tangeri).
Due bracci robotici per caricare in 40 minuti, navi per 800 passeggeri e 225 veicoli
La ricarica sarà effettuata tramite due bracci robotici autonomi, collegati alla nave tramite il sistema OPS (Onshore Power System). «Questo sistema ci permetterà di ricaricare le batterie in soli 40 minuti», ha spiegato Utor. La capacità totale delle batterie, tra bordo e terra, sarà di 39 MWh lordi, equivalente a circa 765 auto elettriche. Un progetto innovativo che accanto agli enti pubblici vede la partecipazione di società energetiche e aziende come Cotenaval, Endesa, Amendis e Incat Crowther.

Interessanti i numeri: si stimano quattro milioni di passeggeri l’anno. Inoltre ci saranno benefici più ampi grazie all’elettrificazione delle banchine. Un investimento di 62 milioni in progetti OPS a Tarifa e Algeciras.
Le navi avranno 25 metri di larghezza, capacità per 804 passeggeri e 225 veicoli, e una velocità massima di 26 nodi. I catamarani avranno grande manovrabilità grazie ai ponti laterali, due eliche di prua e quattro timoni, oltre a due rampe posteriori ad alta capacità per ottimizzare le operazioni portuali.
Baleària ha una strategia basata su navi green e smart con l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050. La compagnia dispone di una flotta di 11 navi alimentate a gas ed è pioniera nell’uso dell’energia elettrica: dal 2023 ha introdotto due navi elettriche, il Cap de Barbaria (primo traghetto elettrico passeggeri e merci in Spagna con zero emissioni in avvicinamento e sosta in porto) e il Rusadir (cruise ferry con sistema di propulsione elettrica alimentato da motori duali a gas naturale).
LEGGI anche Sardegna, festival di bufale contro le rinnovabili: dal virus bovino agli incendi e guarda il VIDEO

