Home Camion, bus e mezzi da lavoro Nella vigna dello champagne con Bakus: trattore/robot

Nella vigna dello champagne con Bakus: trattore/robot

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Una simulazione con Bakus
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In vigna arriva Bakus. La vendemmia resta manuale, alle altre operazioni ci pensa il robot a forma e mansioni da trattore ideato dai francesi della VitiBot. Elettrico, autonomia da 10/12 ore, si ricarica in due. 

Bakus davanti alle vigne dello champagne

I vignaioli francesi non hanno dubbi: “Fino a più di vent’anni fa lo smartphone sembrava pura fantasia, ora tutti lo usano. Sarà così per i robot tra i campi, una decina d’anni e la gran parte delle mansioni saranno svolte da loro“. Idee di futuro che ascoltiamo nei telegiornali francesi che hanno dato grande spazio a questa innovazione tecnologica e sociale. Il problema della manodopera nei campi c’è in Cina (guarda) come in Europa.

Bakus lavora con l’intelligenza artificiale

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A guida autonoma, riconosce gli ostacoli

Il trattore pesa 2 tonnellate e mezza, lungo 3,5 metri per una larghezza di 1,75 ed altezza di 1,65. Governato da un sistema di intelligenza artificiale Bakus  legge e valuta l’ambiente dove opera. Merito di 8 sensori con camera che permettono di  rilevare gli ostacoli durante il  giorno e la notte. Il lavoro in notturna è possibile anche grazie al motore elettrico silenzioso – importante nei campi vicini alle case – è al sistema di segnali luminosi ed indicatori di direzione che aumentano la visibilità del mezzo in movimento.

Pacco batterie da  80 kWk

Il trattore elettrico tra i filari
Bakus tra i filari

Il motore elettrico è un brushless alimentato da un pacco batterie da 80 kWh mentre la velocità massima è di 6 km/h.  Si va piano, ma si seguono  i tempi previsti dalle operazioni tra i filari. Ampia l’autonomia: dalle 10 alle 12 ore, a seconda dei lavori e dei terreni. Interessante il tempo di ricarica: 2 ore.

In due anni assunti 50 ingegneri

Il team di ingegneri
Gli ingegneri del team

VitiBot  è stata fondata dall’ingegnere Cédric Bache con il padre Dominique, enologo. Si sono incrociate così le competenze tecnologiche con quelle agricole. Sono partiti in un piccolo garage  e in soli due anni dal primo prototipo Hector Chase sono arrivati a Bakus, a 4600 metri quadri di capannone. E ora a una cinquantina di dipendenti: ingegneri elettrici, informatici e meccanici.

Un team giovane, per il quale sono stati fondamentali i 3 milioni di euro recuperati durante le dimostrazioni agli industriali di vino e champagne. Negli ultimi mesi sono stati realizzati 6 modelli del trattore: quattro sono impiegati nei campi di Champagne e due per le dimostrazioni. Siamo ancora in una fase di sviluppo, si cercano 10 milioni di euro per costruire un altro sito industriale, ma i piani sono ambiziosi: entro tre anni costruire almeno un robot/trattore al giorno.

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