Bagou 7.0 è la barca elettrica dell’anno. La corona è stata consegnata a Nautic Paris dai rappresentanti dell’Associazione dei costruttori francesi AFBE. Un riconoscimento anche al catamarano Overboat da parte della giuria degli esperti.
Le due barche salite sul podio elettrico sono due recenti conoscenze di VaiElettrico. Abbiamo scritto di Bagou 7.0 (qui l’articolo), nonostante alcune critiche estetiche di una parte dei nostri lettori, che nasce a pochi passi dall’Oceano Atlantico e dalle conoscenze di cantieri oceanici. La barca elettrica dell’anno è stata votata sia dal pubblico sia dalla giuria che ha riconosciuto un premio anche a Overboat (leggi qui l’articolo dedicato al catamarano) di Noecean.
In finale altre due barche
Alla finale sono arrivate altre due barche: Bateaux pour la planete Coche Solaire destinato al noleggio per piccoli gruppi e Next Blue Tech BlueWay una sorta di tavola elettrica per famiglie.
Dati e numeri per Bagou 7.0
Bagou 7.0 è lunga 7,35 metri ed è spinta da due motori elettrici Torqeedo da 10 kW alimentati da due batterie da 15 kWh. Per quanto riguarda l’autonomia a circa 7 nodi arriva a 6 ore mentre mente alla velocità massima di 15 nodi può contare su un’autonomia di 1,5 ore.
Bagou 7.0 nasce a Lorient, culla degli oceanici
La “patria” di Bagou è a Lorient, la capitale bretone, quindi mondiale, dei navigatori oceanici. Ma il suo utilizzo è consigliato per la navigazione costiera e nelle acque interne. Insomma una barca per le escursioni turistiche che porta dai 10 ai 12 passeggeri. Buono lo spazio interno e quello a poppa funzionale ai tuffi in acqua ed a un uso ludico della barca.
La giura premia Overboat
L’Overboat è una creazione di Neocean e frutto dell’ingegno dell’ oceanografo francese Vincent Dufour. Si tratta di un mini catamarano monoposto lungo 3,12 m e dal peso minimo di soli 100 chili. Il motore elettrico è da 4,5 kW (si è aumentata la potenza da quando ne abbiamo scritto la prima volta) e viene alimentato da una batteria da 4 kWh, la velocità massima è di 15 nodi mentre per quanto riguarda l’autonomia siamo a 2 ore ad una velocità di 11 nodi.
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Sembra ormai stabilito il connubio tra l’elettrico e i foils per ridurre la resistenza in acqua. Overboat mini catamarano a due assi di foils per le acque interne o condizioni di calma piatta sembra avere difficoltà a librarsi sull’acqua. Nel filmato con persona a bordo, oltre ad avere un assetto appoppato, fatica a sollevarsi come riesce a fare in solitaria.
Innovativa, se funziona, la stabilizzazione elettronica dell’assetto con i flaps sulla coppia di foils anteriori paralleli e la regolazione dell’incidenza del foil di poppa. La tecnologia attuativa esiste ed è affidabile, trattasi della piattaforma inerziale il sensore che ha rivoluzionato la moto, chiamato IMU: Inertial Measurement Unit che impiega sensori MEMS: Micro Electro-Mechanical Systems, sensori micrometrici che trasformano un input meccanico in un impulso elettrico, quantificabile e misurabile da una centralina (nel caso delle moto, 3 giroscopi e 3 accelerometri).
Un’Unità di Misurazione Inerziale che accorpa in un pcb di ridotte dimensioni un giroscopio 3-assi, un accelerometro 3-assi ed una bussola 3-assi; dotata di interfaccia I2C, che permette di accedere in maniera indipendente alle 9 differenti misurazioni costa poche decide di euro.
L’ideale sarebbe poi, avere un gruppo propulsivo evoluto (come il DeepSpeed) sull’asse verticale baricentrico (calcolato con l’applicazione del peso di una persona).
Quanto al design, scafi a parte, la sovrastruttura poteva essere realizzata in lega leggera scheletrata per scomporre in tre parti il catamarano con innesti rapidi e contatti elettrici. La scomponibilità assicura la trasportabilità e la riduzione del peso complessivo che verrebbe così suddiviso in tre componenti.