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Autonomia in autostrada: occhio alla “velocità di pareggio”

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velocità di pareggio
In autostrada, a velocità da codice, i consumi delle auto elettriche possono rivelarsi proibitivi. Che fare?

Cos’è la “velocità di pareggio”? E a cosa serve conoscerla? Lo spiega il professor Massimo Ceraolo in questo articolo nato come risposta a tanti lettori che ci interrogano sulle strategie di guida delle auto elettriche in autostrada.

                                               Di Massimo Ceraolo∗

capire i veicoli elettrici
Massimo Ceraolo Pacinotti

Tutti coloro che si interessano di veicoli elettrici sanno che nella marcia in autostrada le auto a batteria  consumano molto di più che in ambito urbano, e molto di più di quanto dichiarato dal costruttore.

Alcuni si sentono un po’ presi in giro dal costruttore ritenendo che i consumi indicati siano “sbagliati! O, nel migliore dei casi, “irrealistici”.

In realtà c’è una logica seria dietro i consumi dichiarati dai costruttori, e c’è anche un modo chiaro per “non sentirsi presi in giro” da quelle indicazioni.

L’autonomia massima? A 90 km/h costanti

Infatti la marcia in autostrada è caratterizzata dalla necessità di vincere delle forti resistenze dell’aria, a quelle velocità molto più alte che in città. E più si va veloce più la situazione peggiora. Quindi andare più piano fa abbassare i consumi.

Allora è utile e interessante, credo, chiedersi:

  • Esiste una velocità di pareggio? Cioè una velocità costante (in autostrada si va abbastanza costanti) che dà gli stessi consumi dell’omologazione?
  • Quanto può valere questa velocità?

La mia risposta a queste domande è semplice: Sì, esiste una velocità di questo tipo, e il suo valore, negli esempi che ho svolto, è sempre risultata (nelle mezze stagioni) fra 85 e 95 km/h.

Questo ci dà un’idea molto chiara della situazione, e ci aiuta anche in concreto: se durante un viaggio mi trovo un po’ a corto di autonomia, basta scendere a 90 km/h e si entra in una conduzione di basso consumo che ci farà fare molta più strada.

Questa velocità di pareggio è secondo me così importante che quasi sarebbe da raccomandare che i costruttori la pubblicizzassero!

Per i più curiosi e interessati spiego qui sotto il ragionamento e la metodologia che ho seguito per arrivare a questi risultati.

Ecco perchè. Partiamo dai consumi WLTP

In realtà i costruttori per poter dichiarare i consumi si devono attenere a delle procedure ben precise, stabilite da norme tecniche e dalle procedure di omologazione, quindi quei consumi sono “secondo la procedura di omologazione”.

Come sappiamo, da qualche anno, questa procedura, in Europa, si chiama Worldwide harmonized light vehicle Test Procedure (WLTP). In italiano significa “procedura di controllo armonizzata per veicoli commerciali leggeri”. Questa procedura si basa molto (ma non esclusivamente) su un ciclo di prova Worldwide harmonized light vehicle Test Cycle (WLTC)

Questi tipi di cicli sono detti più precisamente cicli cinematici e sono costituiti da profili di marcia caratterizzati da una velocità in funzione del tempo.

Nelle figure qui sotto sono riportate raffigurazioni di due cicli di prova: il NEDC, usato in Europa per le omologazioni fino al 2017, e il WLTC3 (valido per le normali autovetture e precisamente per veicoli con oltre 34 kW/t), correntemente usato. Nel mondo sono usati e sono stati usati molti altri cicli su cui non ci conviene soffermarci.

Questi cicli sono adatti ad ampie classi di veicoli, in quanto non specificano né coppia né potenza del veicolo, ma solo come si deve muovere. Con lo stesso ciclo le potenze saranno molto diverse da veicolo a veicolo in funzione delle sue caratteristiche realizzative, quali la massa, il Cx, le dimensioni frontali, le caratteristiche del rotolamento degli penumatici, ecc.

Dalla figura qui sopra si vede chiaramente come ciclo NEDC, di minor durata e lunghezza del percorso, era più stilizzato rispetto al secondo. Ci si convince facilmente come il secondo sia molto più realistico rispetto al normale uso quotidiano.

Si vede anche come il ciclo NEDC abbia una prima parte costituita da quattro ripetizioni di un semplice ciclo elementare e una seconda parte, da 800 secondi in poi, detta EUDC (Extra-urban driving cycle o EUDC) a velocità più elevate rappresentativo del transito in un breve tratto autostradale.

Anche il WLTC è diviso in quattro zone, a velocità medie dette rispettivamente bassa, media, alta, molto alta.

Percorsi standard, l’autostrada è sottorappresentata

È abbastanza evidente che entrambi questi cicli considerano la parte autostradale solo per verificare che il veicolo sia in grado di affrontarla con prestazioni adeguate. Ma non siano assolutamente rappresentativi di un viaggio lungo in autostrada.

Se facciamo un lungo viaggio prevalentemente in autostrada, saremo per lungo tempo nelle condizioni di velocità “molto alta” e soltanto nei brevi periodi di forti rallentamenti, tratti urbane e extraurbani di raccordo, le velocità saranno più basse.

In autostrada di viaggia per lunghi tratti a velocità abbastanza regolari, e quindi per quel tipo di tragitti sarebbe più utile conoscere i consumi a velocità costante invece che così variabile come per il wltc.

Risulta quindi di interesse sapere come si rapportano i consumi WLTC a quelli a velocità costante.

Inoltre, esiste e una velocità di pareggio per la quale i consumi a velocità costante equivalgono a quelli WLTC? Se esiste, che valori ha usualmente?

Essa sarebbe molto importante per gli utenti in quanto saprebbero a che velocità in autostrada poter avere consumi prossimi a quelli dichiarati dal costruttore, e quindi pianificare meglio i viaggi e le soste per la ricarica.

Consumi di energia e velocità

Nell’articolo Veicoli-elettrici-5 abbiamo mostrato uno schema semplice ma efficace in grado di descrivere la struttura del power train di un veicolo elettrico a batteria. Lo riportiamo per comodità qui sotto, con qualche piccola aggiunta.

Schema del power train di un veicolo elettrico a batteria. Le frecce indicano i flussi di potenza.

Quando noi marciamo a velocità costante e in piano, la potenza fluisce nel verso della trazione: esce dalla batteria, attraversa l’inverter, il motore, il riduttore, raggiunge le ruote e la strada. Questa potenza viene poi dissipata in calore negli attriti di rotolamento e nel fatto che nel viaggiare il veicolo smuove l’aria, che assorbe della energia e poi la dissipa in calore.

Quando la velocità varia, sempre in piano la situazione differente.

  • Se la velocità aumenta, parte della potenza di trazione non va a vincere attriti e resistenza dell’aria, ma vene accumulata in energia cinetica. In quanto tale può essere successivamente recuperata. In questo l’energia cinetica assomiglia all’energia potenziale gravitazionale: quando solleviamo un peso, ad esempio dal pavimento alla superficie di un tavolo il lavoro che abbiamo compiuto (e l’energia che abbiamo spesa) è solo accumulata e può essere restituita successivamente quando il peso dal tavolo torna al pavimento.
  • Se la velocità diminuisce, l’energia cinetica precedentemente accumulata durante l’accelerata può essere recuperata in batteria, salvo le inevitabili perdite lungo il “percorso” all’interno del power train (riduttore, motore, inverter, e la batteria stessa)

In maniera del tutto analoga a velocita costante:

  • quando siamo in salita parte della potenza di trazione viene accumulata in energia potenziale
  • quando siamo in discesa la potenza accumulata come energia potenziale può essere restituita alla batteria (salvo le perdite lungo il “percorso” all’interno del power train).

Depuriamo il calcolo dai carichi ausiliari

A questi consumi si aggiungono quelli dei cosiddetti carichi ausiliari. Sono ausiliari tutti i carichi che non sono necessari per la propulsione: luci, movimentazione vetri elettrici e specchietti, infotainment, ecc. La considerazione dei carichi ausiliari complica molto l’analisi, ma noi vogliamo tenerla semplice.

La cosa si può importare così: di gran lunga il più grosso quantitativo di energia connesso ai carichi ausiliari è quello necessario per il condizionamento termico raffrescamento d’estate, riscaldamento d’inverno Questo condizionamento si riferisce sia all’abitacolo che alla batteria esterna, che deve rimanere in un opportuno campo di temperature.

Per semplificare le cose immaginiamo di valutare i consumi energetici alla mezza stagione: in primavera o autunno. In questi casi il carico dovuto al condizionamento ambientale è molto modesto, e gli altri carichi ausiliari incidono poco sui consumi. Faccio notare che questa non è solo una scelta di quest’articolo, ma molto più ampia: i tesi di omologazione con il WLTC vengono per l’appunto eseguiti con il sistema di condizionamento ambientale spento proprio per evitare di inserire nella misura dei consumi un’ulteriore variabile che renderebbe ancora meno significativo il dato misurato. Altrettando faremo noi, quindi anche i nostri ragionamenti saranno validi per le mezze stagioni.

Reistenze, accumulo e perdite: dove va l’energia

Possiamo quindi dividere i consumi energetici in tre tipi:

  1. consumi per vincere le resistenze al moto. Sono dissipativi e ineludibili. Dovuti proprio al fatto che ci si muove e ci si muove a una certa velocità
  2. consumi relativi ad accumuli di energia. Abbiamo visto che sono relativi all’energia cinetica, che si accumula accelerando e si recupera frenando a recupero, e l’energia potenziale, che si accumula in salita e si recupera in discesa.
  3. consumi relativi alle inefficienze dei componenti del power train. Essi sono dovuti al fatto che ogni qualvolta la potenza transita nel power train, attraversa la batteria, l’inverter, il motore, il riduttore, e al passaggio “perde qualcosa per strada”.

 

I consumi del secondo tipo consentono la frenata a recupero sfruttando il fatto che il power train dei BEV è reversibile ma…

essi implicano un passaggio “andata e ritorno” nei componenti che comportano le perdite collegate ai consumi del terzo tipo.

Se ad es. il riduttore fa un’efficienza del 97% il 3% della potenza che gli arriva è trasformata in calore e il 97” arriva alle ruote. Se consideriamo il percorso di andata e ritorno, in entrambi i passaggi si perde il 3% e alla fine abbiamo perso (circa) il 6%. Ad esempio, quando accelero e poi freno ho questo passaggio andata-e-ritorno e questa doppia perdita di energia.

Cosa significa e come s’arriva alla “velocità di pareggio”

Valutarla con un simulatore adatto è semplice. Il vero problema è che per calcolarla occorrono dati del veicolo molto completi. Oltre ai dati generali che ci hanno consentito nell’articolo Simuliamo la Tesla Model-S plaid di valutare alcune prestazioni della Tesla plaid S, e confrontarle con i dati pubblicati, occorrono dati di efficienza del power train e questi sono impossibili da trovare.

Si trovano negli articoli scientifici talvolta utili mappe, ma non sappiamo poi nei veicoli in commercio come siano effettivamente poi le mappe di consumo. Qui sotto un esempio relativo all’assieme di inverter e motore. Si vede come le efficienze sono molto alte alle alte potenze (circa 90%) mentre calano molto, fino a scendere sotto il 55% nei pressi degli assi, quindi con velocità basse o coppie basse, quindi potenze basse.

velcità di pareggio
Esempio di mappa di efficienza (B. Badin, et al: Energy efficiency evaluation of a plug-in Hybrid Vechicle under European Procedure, Worldwide Harmonized Procedure and Actual Use,,” DOI 10.3390/WEVJ7030475)

Con tabelle che a me paiono “ragionevoli”, ma che non posso pubblicare perché sono troppo di fantasia, per vari veicoli moderni, quindi con coefficienti di attrito di rotolamento e Cx bassi, ed efficienze del power train buone ho trovato velocità di pareggio fra gli 85 e i 95 km/h (calcolate sempre senza tener conto degli eventuali assorbimenti del condizionamento termico).

Certo sono numeri che lasciano il tempo che trovano, se non sono associati a veicoli ben precisi.

Tesla Model s-Plaid, per esempio…

Per cercare di essere un po’ più concreto posso pensare che la Tesla plaid abbia una mappa di efficienza non troppo differente da quella riportata nella figura in alto, e che il valore di consumi WLTC presente su ev-database.org sia corretto. Per la plaid S quel sito riporta un consumo sul WLTC di 151 Wh/km (non mi è chiaro se comprensivo di assorbimenti del condizionamento).

A velocità autostradali una Tesla Plaid mette in gioco una potenza molto più modesta di quella massima; quindi, l’efficienza del power train non può essere molto alta. Nell’ipotesi che alla Tesla abbiano fatto un buon lavoro e siano risusciti a ottenere un degrado dei consumi marcato alle basse potenze,  ipotizzo per il power train un’efficienza a velocità autostradali dell’85% che, combinata alle perdite sul riduttore porterebbero, a un’efficienza totale dell’83%.

Ripeto, sono ipotesi non suffragate di elementi concreti a mia conoscenza.

Comunque, se davvero il power train (dalla batteria al mozzo delle ruote), avesse un’efficienza dell’83%, con la velocità di 91 km/h avremmo un consumo di 151 Wh/km, proprio pari a quanto riportato da EV-Database sul WLTC.

Se sul WLTC (quindi senza condizionamento), i consumi fossero effettivamente di 151 g/kWh, 91 km/h sarebbe la velocità di pareggio.

La curva dei consumi all’aumento della velocità

Quanto crescono i consumi al crescere della velocità? A questo è facile rispondere: nell’intervallo 80-140 km/h considerare, senza commettere grossi errori, costante l’efficienza dell’azionamento; di conseguenza l’andamento della curva è la stessa della resistenza al moto che ho introdotto nell’articolo Capire i veicoli elettrici/4 Energia, consumi e velocità critica – Vaielettrico (leggi).

La riporto qui, in percento del consumo che si ha a 100 km/h, per un veicolo avente velocità critica di 80 km/h.

Andamento dei consumi al variare della velocità (in percento dei consumi a 100 km/h)

Costruttori, dateci voi la velocità di pareggio

Per un costruttore individuare la velocità di pareggio, quella che comporta a velocità costante gli stessi consumi del ciclo WLTC, è cosa di un attimo; io stesso, se in possesso dei dati di efficienza, non ci metterei più di qualche ora. Ora mi chiedo: perché non pubblicarla?

La pubblicazione di questo dato sarebbe, come si dice oggi, un win-win: si ridurrebbe la sfiducia che molti hanno sulle stime di autonomia dei veicoli (al punto che alcuni lo stimatore di autonomia lo chiamano con un certo disprezzo “indovinometro”) e il costruttore non avrebbe alcun inconveniente: non dovrebbe pubblicare dati sensibili, e non avrebbe alcun danno di immagine in comparazione con gli altri costruttori.

Solo vantaggi per tutti.

In conformità con il WLTC tale distanza andrebbe calcolata a condizionamento spento. Il peggioramento dei consumi in inverno è un altro problema che assilla molti utenti di BEV, ma questa è un’altra storia.

Professore di Veicoli Elettrici e Ibridi presso Ingegneria dei Veicoli all’Università di Pisa.

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102 COMMENTI

  1. Troppi calcoli multivariabile in tempo reale alla guida non vanno bene. Lasciateli fare a Powercruisecontrol e guidate sereni e attenti che ci arrivate nel minor tempo possibile a destinazione, anche con una 100% elettrica. Se invece c’è bisogno di una ricarica rapida, arriverete alla sosta nelle migliori condizioni di batteria per avere una ricarica veloce e proseguire il viaggio arrivando a destinazione nel minor tempo possibile.

  2. Carissimi esperti si auto elettriche ,tutti mi volete dire come si può viaggiare in autostrada a 90 all’ora quando un tir un autobus viaggiano a 110/120 all’ora in quale corsia mi devo mettere. Secondo punto una auto elettrica che percorre un autostrada a 90 all’ora quanto ci metto ad arrivare in Sicilia in Puglia ho in Calabria. L’auto elettrica è una seconda macchina ma va bene in città e dintorni.

    • Il CdS dice che i camion possono viaggiare al massimo o a 90km/h.
      Poi, se uno vuole infrangere le regole del CdS, libero di farlo. Purtroppo.
      Da nord a sud? Ma un bel chissenefrega, no eh? Perché per quella volta che ci vai, anche dovessi metterci 3h in più, che ti frega?
      Se hai fretta, prendi il treno. Milano Roma, 2h e 55min, fatto con Italo. Da Milano Centrale a Roma Termini. Nemmeno con un bel diselone c’è la fai in così poco tempo.
      #rilassati

  3. ” basta scendere a 90 km/h e si entra in una conduzione di basso consumo che ci farà fare molta più strada.” Senz’altro. Se scendo a 60 Km/H consumo ancora meno.

  4. grazie per l’articolo!
    una domanda:
    circa i carichi ausiliari ( per il condizionamento termico raffrescamento d’estate, riscaldamento d’inverno ) eravamo abituati a scegliere un’auto bianca perchè fosse fresca d’estate, tanto il riscaldamento era praticamente fornito gratis dall’inefficienza del motore tradizionale.
    nel caso dell’auto elettrica c’è più consumo di energia per godere del raffrescamento o per avere il riscaldamento?

  5. Grazie Prof. Ceraolo per le sue analisi, le trovo molto interessanti.
    Penso però che non siano adatte al vasto pubblico di potenziali acquirenti di BEV, ma siano invece idonee ad una comunità di elettrocuriosi come questa.
    Ciao a tutti, anche ai no watt 😜

  6. A tutti i fenomeni che pensano di arrivare prima facendo i 130kmh invece dei 90 (ma anche 100…), soprattutto su un percorso BREVE (qualche decina di km)… avete mai CALCOLATO quanto prima arrivate?
    Potreste avere delle sorprese 🙂

    • Bella domanda. A 135 km/h impieghi il 33% in meno del tempo per percorrere la stessa distanza. 180 km a 90 km/h ti richiede 120 minuti, a 135 km/h ce ne metti 80 di minuti.

        • 😂 😂 😂 No vabbe adesso il problema è che cosa, ci si stanca troppo a 135 fissi?(135 di norma son i reali 130 eh non si è fuori legge) Per 1he mezza di strada? Non vedo quale sia il problema di passare il casello, immetterti, arrivare a 130,tenere il piede bello comodo in quella posizione e andare dritto… C’è uno davanti che va a 125? Bene rallenti finché si libera la corsia di sorpasso e ti rimetti a velocità di crociera, questo è lo stress più grande di andare a 130, le nuove han pure cruise adattativo per cui puoi anche dimezzare questo stress
          Boh, o parte sempre e solo negli orari e giorni sbagliati (e quello è sopra qualsiasi tipo di trazione e velocità adotti) o in autostrada a 130 si va eccome e per lunghi tratti, 110 di media, significa che ti fai la stessa strada a 80 allora di quanta ne fai a 130…generalmente quando punto waze per viaggi si 4 o 5 ore arrivo sempre all’orario indicato inizialmente con compresa una pausa caffè ed eventuale scarico di fluidi (immagino che tra qualche decina di anni non avrò la stessa autonomia personale che ho oggi hehehe) so quando parto so quando arrivo e senza far calcoli balordi
          Se fosse impossibile perché il traffico non ti permette tale velocità… Come fanno i vari enzi (scusa amico ma fa troppo ridere) ad andare a 160/180 senza tutor? Cos’è mettono tutor solo su strade perennemente bloccate dal traffico? 😂
          Forse Enzo li fa tutti in brebemi che è vuota perché costa due reni a tratta? Ho i miei grossi dubbi…
          Poi oh, se per scelta, non volendo comunque superare certe velocità, decidi di partire negli orari peggiori per incontrare traffico.. Su quello noi non possiamo farci nulla.
          Se devo partire presto, farò in modo di non trovarmi in barriera a Milano tra le 8 e le 8.45,di passare da Bologna dopo mezzogiorno, non mi metterò sulla Serravalle direzione Genova nei giorni di saldi (ahimè errore fatto la prima settimana di patente, 6h di coda, poi ho imparato e pensa, avevo solo 18 anni!). Per carità prima o poi traffico lo becchi (solitamente al ritorno quando oramai sei verso casa e fan**lo se arrivi alle 8 e mezza o alle 9 e mezza, l’importante è arrivare e mangiare e buttarsi in doccia) ma insomma, il modo di viaggiare un attimo rilassati ma a velocità di crociera c’è… Si chiama abitudine!

        • Massimo mi aggancio a lei perchè lei capisce la differenza ma il commento è rivolto in generale.

          Dire “viaggio suppergiù sui 130 orari” oppure “tengo i 130 orari di cruise” è una cosa. Vuol dire mettere in conto che ci saranno dei rallentamenti, traffico etc. Vuol dire che si sa (o si dovrebbe sapere) che non si terrà MAI una stretta e matematica “velocità media” di 130 orari, perchè per tenere una VERA velocità media di 130 orari, per i motivi di traffico e stop cui sopra, bisogna sostanzialmente viaggiare SEMPRE almeno al di sopra dei 160 orari.
          A titolo di esempio, estrapolo da un articolo: sul Red Bull Ring (dove corrono sia la Formula 1 sia la MotoGp) la velocità MEDIA delle vetture di F1 è di 240 km/h, mentre quella delle MotoGP è di 182 km/h Se ci pensate a prima vista non sembra nulla di eccezionale, e stiamo parlando di un contesto dove per sua natura non esistono limiti di velocità. Giusto per provare a mettere fine all’equivoco. Se ci riesco.

      • In un tuo giorno tipo, se fai almeno 50km di autostrada, solo per fare quel tratto a 130 ci metti 23 minuti, se lo fai a 110 ci metti 27 minuti.
        Senza contare che di mezzo ci sono caselli, auto che vanno più piano etc.
        Poi acceleri in continuazione per le varie frenate ed è altro carburante che sprechi.
        Mettiamo caso che poi, per entrare in autostrada e uscire dalla stessa e arrivare a destinazione, ci sono 15km in tutto a velocità max di 60km/h. Bene, la tua velocità media crolla a 113, mentre crolla a 98 se fai il tratto di autostrada a 110.
        Differenza di tempo tra le due medie? 34 contro 39 minuti… bel guadagno!

        Tutto questo a patto che non trovi traffico, non fai fermate agli STOP o trovi tutti i semafori verdi… cioè senza fattori di ritardo che non puoi controllare.

        Mettiamo caso che tra l’andata e il ritorno perdi 2 min in totale per i semafori e trovi la strada vuota SEMPRE. La media crolla di nuovo a 108km/h per fare i 65km con 50km a 130km/h, pur mantenendo i 5 minuti in meno di “guadagno”.

        Quindi in un giorno “tipo” direi che il guadagno di tempo nell’andare più forte è trascurabile, ad un costo del 20% circa in più di carburante.

        In condizioni REALI, dove esistono gli altri e la strada ha condizioni imprevedibili, la tua velocità media sarà sicuramente inferiore.

        Nelle lunghe distanze, tra svincoli, veicoli che procedono più lenti, caselli, lavori in corso e altro che potresti incontrare per strada, 135km/h fissi è IMPOSSIBILE, nonché ILLEGALE.

        Ciao!

      • Calcolo semplice e corretto, non vedo perché debba o negarlo.
        Tra 90km/h e 130, ogni 100km si risparmiano 21 minuti circa, non poco direi!
        Su un viaggio magari di 300km, è 1 ora intera.

        Riguardo al non poter sempre mantenere la media dei 130, in parte è vero (ma non così influente, dipende dalle condizioni e dalla tratta), ma vale a tutte le velocità. Sì, perché gli utenti pericolosi sono quelli che mantengono i 100 FISSI, in seconda corsia…. Per forza consumano poco e non rallentano mai, davanti non hanno nessuno…
        La media dei 90 precisi in condizioni ideali sarebbe più difficile da mantenere, dovendo stare in prima corsia ma continuare a uscire per sorpassare i camion. Idem per i 100.

        • Ma pare che tutti qui abbiano necessità di fare 300km filati di autostrada in ogni istante della loro vita…

          Certo, è più sicuro quello che ti si incolla dietro e inizia a fare i fari a 1 metro da te perché vuole passare. Il suo commento mette in evidenza la maleducazione e totale sprezzo della sicurezza che hanno gli automobilisti nel nostro paese.

          Se io vado a 110 o a 100, sto a destra. Raramente mi è capitato che qualcuno mantenga i 100 occupando la corsia di sorpasso. Se io supero a 110, lo faccio quando dietro non c’è nessuno, mai messo a rischio nulla. Se qualcuno arriva a 150 mentre supero, dovrebbe rallentare, mantenere la distanza e attendere quei 10 secondi per farmi terminare il sorpasso. LA STRADA E’ DI TUTTI!

          I 90km/h è la velocità di pareggio, non quella che devi per forza mantenere con un’auto elettrica. Un’auto elettrica con una capacità di batteria CONGRUA al tipo di uso che se ne fa, può andare tranquillamente a 110 o 130, che tanto poi ricarichi a destinazione o a casa. Si usa diversamente di una termica.
          Se ti piace la termica, usa la termica. Che ci vieni a fare su questo sito se non sei interessato alle auto elettriche?

          Lamentarsi del numerello sul cruscotto che ti dice che puoi arrivare a Grosseto piuttosto che a Firenze è stupido. Come quelli che si lamentano dell’iPhone 18x che dopo 12 ore la batteria si scarica… e magari hanno tutto il tempo lo schermo accesso a guardare i video e messaggiare.
          Il cellulare si ricarica a patto di avere una presa, stessa cosa per l’auto elettrica. Si sta lavorando per fare in modo che ci siano prese a sufficienza.

          Lamentarsi di una tecnologia e non adottarla per i suoi “limiti”, significa fare in modo che quella tecnologia non abbia la possibilità di progredire e sostituire la precedente.

          Ormai sono più di 100 anni usiamo i motori termici, direi anche basta. Facciamo qualcosa, non è più sostenibile in questo modo.

          • Credo semplicemente perché esistono anche persone che non han tutto a 20 km, amici parenti, luoghi da visitare, centri commerciali, fidanzati o amanti. C’è a chi piace stare alla guida rilassato e semplicemente viaggiare per vedere posti nuovi, c’è chi considera fare 100km non un viaggio ma uno spostamento.
            tutti i giorni? Spero proprio di no, ma è così strano che una coppia si faccia un pomeriggio al mare dalla Lombardia, o abbia una seconda casa in un’altra regione, o vada a trovare i figli che vivono fuori per studio o lavoro? O semplicemente un giro in un museo, una camminata in montagna, visitare un centro storico… Cioè perché abito a Lecco non potrò mai andare a visitare Lucca e tornare in giornata perché fare 5h di fila in auto è da pazzi e il treno ha orari cmq scomodi per me? 😂 Ogni estate c’è mezzo nord Italia che intasa le autostrade per andare in Calabria Puglia Campania e ci arrivano in giornata… E 300km è una rarità? Boh

            Cmq.. Non adottare una tecnologia per i suoi limiti, non fa altro che stimolare la ricerca per fartela adottare… Non so, te che cellulare avevi nel 2003? Probabilmente un 3310 o un Motorola… Io avevo uno smartphone, andavo su internet, giocavo a solitario sul touch, ci vedevo film, compravo online, chattavo, facevo foto… Perché non lo avevano tutti quando lo avevo anche io? Eppure palm ne faceva da anni prima di HTC… Oggi anche il nonno ha uno smartphone, perché non lo avevano anche 20 anni fa? Forse perché la tecnologia non era ancora matura per essere usata da tutti in modo agile? Eh si… Ogni due per tre formattavo il telefono sostituendo il sistema operativo con altre con funzionalità nuove (tutta roba che oggi diamo per scontato), modificavo chiavi di registro (i bei tempi di Windows Mobile) per aumentare le scarse prestazioni… In fondo era facile, bastava seguire una guida in inglese e imparavi…allora perché non c’erano smartphone per ogni persona col cellulare?

          • Ogni estate c’è mezzo nord che intasa le autostrade per andare verso sud? Certo, ma fa il viaggio 2 volte l’anno, una volta per andare giù ed una volta per tornare su. Se anche ci impiegassero 3-4 ore in più, su 2/3 settimane, sarebbe così insopportabile? Che usino il treno.
            Arriverebbero ancora orima

  7. Ma una bella tabella standardizzata a 6 voci farebbe così schifo?
    Autonomia a velocità costante di 30 e 50 allora, 70 e 90 e terzo gruppo 110 130, ogni gruppo è sostanzialmente urbano extraurbano e autostradale e così si hanno anche le medie, con quello extraurbano che sarà sostanzialmente quello della velocità di pareggio.
    Poi ok per le schede sintetiche il wltp va benissimo se vuoi metterlo negli spot in tv non metti di sicuro tabelle ma un dato singolo facile e veloce, ma se apro un quattroruote con la recensione di 5 pagine, si può perdere spazio per mettere lo schemino assieme alle foto dell’auto, come nelle brochure dei concessionari o nei libretti delle auto.
    Verrebbe anche molto semplice sia visivamente che da consultare
    Volendo poi essere anche trasparenti col consumatore, con dei semplici codici colore azzurro e rosso, l’autonomia a 22 gradi e quella a 0 gradi (essendo quella a 40 gradi sensibilmente migliore di quella a zero non vedo il motivo per una terza opzione)

    Non solo questo darebbe al consumatore dati imparziali, facili da comprendere ed eventualmente manipolare per adattarli alle proprie abitudini, ma darebbe un’arma in più alle case automobilistiche per far valere la bontà dei loro prodotti, si evidenziera chi subisce di più il freddo e chi ha lavorato meglio sulle batterie (soprattutto nell’ottica di avere tecnologie diverse su auto diverse che si stanno delineando all’orizzonte), chi ha fatto un lavoro migliore nellefficienza o nei consumi ad alte e basse velocità etc etc
    Così si stimola la competizione su quello che serve a noi, abbassare i costi al km dell’auto a parità di prestazioni e costo del mezzo, oggi la competizione è sul numero di modelli con batteria han a listino non sulla qualità che offrono, soprattutto le case che han sempre fatto sfoggio di una qualità più alta come le tedesche han perso di vista tutto ciò.
    Spiace tirare sempre in ballo tesla come esempio, anche ovvio essendo nata in ottica elettrica, ma pochi modelli fatti bene e pensati veramente con la testa (e non un togli motore termico, metti elettrico, cambia un po il pianale e poi metti le stesse identiche feature delle termiche già a listino), ok han avuto enormi problemi di qualità di materiali e assemblaggio soprattutto nei primi anni, ma la testa è sul dare un’auto elettrica, non darti un’auto con gli incentivi altrimenti non gliela compri. Non parlo di cose come la rete supercharger seppur una cosa estremamente importante, ma delle piccole cose, sulle tesla c’è un tasto reset per aiutare ad eliminare eventuali errori momentanei senza chiamare assistenza andare in officina etc (cioè dai, quante volte si è dovuto riavviare un pc o un cellulare per qualche intoppo che si risolve facilmente così?perché cacchio nessuno ha pensato a un tasto riavvia nelle impostazioni?? ), poter tirar fuori l’auto dal parcheggio troppo stretto direttamente da app per entrare agevolmente e tante altre piccole cose che fanno poi la differenza del sentirsi “coccolato” a bordo o anche solo sentirti veramente su un’auto che è l’inizio del futuro, non è che basta mettere display ovunque per far “futuristico”, anche le cazzate come far scorreggiare l’auto e i tergi laser, cose abbastanza poco utili veramente, ma ti danno la continua idea che si spinge per innovare tutto, compreso il metodo per pulire le numerose ottiche esterne

  8. Articolo meritevole di rispetto quanto a cura e profondità.
    Ma se devo imboccare un’autostrada e percorrerla a 85-90 kmh, prendo il treno.
    Il mio SH honda 150 a 80 kmh percorre 45 km a litro.

  9. Occhio che il limite minimo in autostrada è di 80 km/h.
    Più che dichiarare la “velocità pareggio” si dovrebbero dare dati reali nel formato solito e noto: città, autostrada e misto. Adeguando i test ad i limiti dei vari ambiti, ovvero 50, 130 e 70.

    • In salita, in discesa, d’estete, d’inverno, e nelle mezze stagioni. A pieno carico e a vuoto. A velocità costante o no, con vento contrario o a favore. Sembra d’essere all’ufficio complicazione delle cose semplici. Monta OBD e installa Power Cruise Control e segue le istruzioni. Tutto qui

      • Dare un’indicazione improbabile come la wltc o tre indicazioni un po’ più specifiche (non ancora precise come “canzoni” nel tuo intervento, eh) ha più senso quando scegli l’auto da comprare che usare un obd dopo che l’hai comprata…

        • Si, ma se l’OBD ti fa viaggiare senza problemi, chi se ne frega di sapere quanto fai a 50, 90 e 130. Con due mesi di patente, anche su una termica, sai già che più pesti e più consumi. Poi capisco che sia divertente disquisire di consumi, ma mi pare che arrovellarsi su 10 km in più o 10 in meno di autonomia sia un po’ maniacale. Fra l’altro molte case (Peugeot, Citroen, Renault) mettono a disposizione sul loro sito un simulatore per tutti i modelli. Basta trastullarsi lì.

        • Lei dovrebbe sapere, se ne capisce qualcosa di auto elettriche, che la paranoia dell’autonomia è una sega mentale di chi non ne ha mai guidata una.

          • Certo, e un pazzo guarito, gli crede qualcuno quando dice “non sono pazzo sono guarito” se prima non lo mette sotto esame?
            Quanto poco avreste da scrivere se delle auto elettriche gli unici dati divulgati fossero solo le immagini e l’autonomia. Niente dimensioni delle batterie, potenze del motore velocità massime minime, niente info su pompa di calore o resistivo, gli adas ti dicono solo che ci sono..
            Non vorresti sapere qualcosa di più per far meglio il tuo lavoro di informazione/divulgazione?
            Vuoi togliere la diffidenza? Benissimo dai tutti i dati che servono in modo trasparente senza asterischi e scritte in piccolo, quando le recensioni diranno che dopo la prova su strada quei valori di autonomia a diverse velocità etc sono esatti anche nella realtà… Lo diranno una volta, due volte , venti volte… Poi per forza di cose nessuno metterà più in dubbio niente… Come nelle termiche nessuno chiedeva l’autonomia col pieno, gli interessava solo sapere quanto meno consumava perché l’autonomia non poteva essere un problema in nessuno scenario.
            Veramente, non capisco perché lei è così contro nel avere informazioni più precise e dettagliate sul tema che è in assoluto il più controverso nelle auto elettriche

      • Giusto. Troppi calcoli alla guida non vanno scene. Lasciateli fare a Powercruisecontrol e guidate sereni e attenti che ci arrivate nel minor tempo possibile a destinazione.

    • Ahime in autostrada non c’è nessun limite minimo di velocità, nella corsia centrale il minimo è 60, quella veloce di 90,mentre quella di destra non ha un limite minimo,(ovviamente se c’è coda nessuno ti dà multa perché non intralci il traffico a star fermo in terza corsia)
      Quelli che vedi scritti sui cartelli autostradali, sono le velocità consigliate, infatti han segnaletica blu.

        • Si certo, tutti quelli in coda prendono multe per violazione del limite minimo… 😂
          Può capitare in seconda e terza corsia, se ti metti al centro e vai a 50 allora, sei fuori regola, se stai nella corsia più a destra no,ora son un po di anni che non vado verso la Liguria, ma immagino che abbiano installato dei velox che rilevano le singole corsie come i tutor

  10. L’auto elettrica, ancora non fa per me.
    524 Km , 4 ore 27 minuti , 118 Km/h di media partendo da Genova fino a Roma nel posto auto.

    Considerando il breve tratto urbano fatto a Genova per prendere l’autostrada e l’altro tratto urbano su Roma, la sola media autostradale è sicuramente più alta di 118 Km/h.

    4 ore e mezza senza mai soste, 524 Km percorsi a quella velocità media, penso che ad oggi siano ancora appannaggio di vetture termiche dal costo tutto sommato contenuto, la mia vettura nuova è costata 19800 euro.

    La Tesla long range ad occhio non avrebbe autonomia a sufficienza, forse la nuova Mercedes Vision EQXX che viene data per 1000 km , prezzo non comunicato, ma direi così ad occhio parecchio sopra i 100k sicuramente.

    Se ho strada libera e traffico inesistente, a 90 Km/h in autostrada non ci vado, a quel punto mi faccio l’Aurelia che in Liguria ha dei panorami mozzafiato anche scendendo da Sanremo è spettacolare, ma se ho i tempi stretti, non posso permettermi il lusso di fare il turista.

    • Stesso suggerimento anche a te: Aptera 100 kWh, 1600 Km di autonomia, ricarica anche coi pannelli solari. Coefficiente aerodinamica 0,13 (la metà di una elettrica standard). 177 km/h di velocità massima, 0-100 in poco più di 3.5″. Prezzo USA: 50000 dollari (già prenotabile anche per l’Italia ma la cosa ha poco senso perché non si sa ancora il prezzo finale italiano). In produzione da fine anno, ai primi che hanno prenotato sono già arrivate le mail con le date di consegna previste. L’unico difetto è che enorme per le strade italiane, in particolare per quelle liguri.

      Alternativa: Model 3 Long Range, viaggiando a 130 km/h ci impiegheresti circa 35 minuti in più facendo 2 micrososte strategiche durante il percorso per 2 rabbocchi rapidi ai supercharger (veloci nel ricaricare e ricariche veloci da avviare, basta collegare il cavo). Su 524 km aggiungere 2 micrososte di 17 minuti circa non dovrebbe pesarti più di tanto. Prezzo: 57k.

    • Tempi stretti in che senso? Cosa ti cambia tra fare un percorso del genere in 4 ore e mezza o in 5 (+10% del tempo)?

      • In realtà era riferito al percorrere l’Aurelia , che comporta oltre ai limiti chiaramente bassi, il transito in tante zone urbane che porta un’allungamento dei tempi di percorrenza notevoli.

        Ci sono dei tratti dopo Livorno che si può viaggiare a 110 Km/h ma insomma arrivare a Roma facendo l’Aurelia l’ho fatto un paio di volte in moto, fermandosi a Rosignano , Follonica, non avendo fretta di arrivare. Anche perché in moto l’autostrada è di una noia pazzesca e si comincia non volendo a viaggiare molto sopra i limiti.

        In macchina l’Aurelia non l’ho mai percorsa tutta fino a Roma, ma saltuariamente quando l’autostrada è talmente incasinata , soprattutto nella zona da scendere da Sanremo fino a Genova, da rendere addirittura l’Aurelia conveniente.

        Tanto per completezza, non sono un maniaco del centesimo sul cronometro, i dati che ho postato l’ho prelevati pari pari dalla App della Toyota ed è stato uno degli ultimi viaggi che ho fatto partendo da Sanremo, pranzato a Genova e ripartenza.

    • 4h e 27 minuti? Sei un dilettante.
      Da Genova Brignole alle 6 a Roma Tiburtina alle 9:45;
      3h e 45, con il Frecciargento 8583.
      #relax!!!

  11. Ricordo quando entrarono in vigore i limiti in autostrada: prima 140 km. e poi 130. Molti protestarono perchè sembrava una velocità da lumaca. Ora è normale. Anzi sempre più vedo auto anche di grossa cilindrata procedere a non più di 120, credo per risparmiare combustibile. E’ una questione di abitudine. Poi si scopre che non ci vuole così tanto più tempo per arrivare, magari si parte 10 minuti prima. E diminuiscono drasticamente gli incidenti. Ci abitueremo anche ai 100, che ci vuole?

    • Quante pippe…..
      La domanda sorge spontanea:
      L’auto elettrica ve l’ha prescritta il medico?
      O dovete espiare qualche colpa prima di morire?
      O forse siete dei masochisti e amate soffrire?
      Una delle 3, non ci sono altre spiegazioni. Facciamo un sondaggio 🙂

      • Buona sera Pico, anche a me sorgono tre domande spontanee:
        L’auto termica ve l’ha prescritta il medico?
        O dovete espiare qualche colpa prima di morire?
        O forse siete dei masochisti e amate soffrire?

      • E’ un pò la risposta in quella vecchia pubblicità progresso per le donazioni del sangue.
        Lo faccio per TE.
        Per te, per tuo figlio, per i tuoi nipoti, per il pianeta, per quelli che corrono sempre contro il tempo e non si possono permettere di arrivare 14 secondo dopo.
        Ritornando all’articolo devo dire che è molto interssante e ben fatto. Da una base scientifica ad una “sensazione” consolidata: più corri e più consumi. Anche se cammini o corri con i tuoi piedi.

  12. Tanta invidia per tutti voi. Voi che riuscite a guidare a 90 km/h senza che vi cali la palpebra. Come ci riuscite? Per me è impossibile. Quando faccio Pisa – Caserta, il primo tratto è senza tutor, e vabbeh … poi attacca il tutor e allora piazzo il cruise basandomi sul GPS, 136 km/h effettivi e cruise attivo (mai preso una multa da quando esiste il tutor). Tempo 10 minuti col cruise attivo mi addormento. Mi viene proprio il sonno. Ma questo anche quando faccio il viaggio inverso, Caserta – Pisa, e il tutor si trova all’inizio (infatti mi addormento i primi km e poi dopo Orte mi sveglio per arrivare fresco e riposato a Pisa). Una noia, un fastidio, mi sembra di guidare con la museruola, con la sesta marcia che mi chiede di passare alla quarta, il motore così silenzioso che non si sente più (magone!), le centraline di bordo (che si auto-tarano sul tuo stile di guida) che iniziano a stararsi tutte (aaaargh!!!). Meno male che ogni tanto c’è qualcuno che mi frena davanti in terza corsia: meno male! In questo modo posso disattivare il cruise, riaccelerare forte finché la velocità media (che ho azzerato al passaggio sotto il precedente “ponte tutor”) non ritorna a 136 km/h: almeno mi diverto un po’.

    P.s. per il mio caro amico Massimo: Massimo, tranquillo, non è mai capitato che io mi sia piazzato dietro di te a sfanalarti per farti scansare. Io viaggio fisso in terza corsia diciamo a 130, tu viaggi fisso in prima diciamo a 90 (in prima, giusto, non in terza?), al più possiamo incontrarci durante i lavori in corso …

        • Quando vuole. Di sicuro lei darebbe una bella sverniciata a Enzo. Io sono un po’ arrugginito con le pieghe.

          • Ho detto che non ci credo che lei ha un 998! 😂😂😂😂😂 nemmeno se me lo presta e mi paga i turni a Imola! 😂😂😂😂

            Normale, S o R? 🙄🙄🙄

          • Confermo, Alessandro mi svernicia sicuro, sono arrugginito. Anni e anni a guidare con mia moglie in auto che strilla ad ogni sorpasso e a ogni curva … sono diventato pure un po’ sordo …

            Attento a quel Ducati, Massimo … la 998 è una delle poche moto con un’anima, come Derby il Maggiolino tutto matto, ed è anche una delle moto più suscettibili … se un giorno ti sente a parlare bene delle auto elettriche … ahi ahi ahi! Non farti scappare un fiato e quando le metti benzina sforzati di sorridere inebriato mentre inali i vapori che arrivano dal serbatoio …

          • Alessandro dopo l’ultima volta che è caduto a Misano è invecchiato parecchio pure lui.👴 Però dai… se mi rimetto un po’ in forma magari non faccio così schifo… non prometto niente però. ☝️ ora tengo famiglia.

          • Mi avvedo in ritardo… Enzo il 996/998 andava quasi come una moto normale. Il 998 meglio del 996. Quella veramente capricciosa e umorale era il 916. Certo… bisognava farci la manutenzione come per quattro GSX-R… però non erano un dramma se sapevi come tenerle.

          • -La cambierò immediatamente con la E-Ducati.-

            Ecco mi faccia un fischio quando decide, che faccio un salto a bologna col furgone (se arriva mannaggia a lui) e il libretto degli assegni. Preferisce cash? 😂😉 che magari è anche tutta originale. Colore?

          • Non illuderti, non la venderò (e non comprerò nemmeno la sorellastra alla spina)

          • Bravo, risposta esatta. ☝️

            Ma c’è speranza che mi aiutate o mi devo attaccare al tram? O la coda è molto lunga? 🙄

          • Che genere di auiuto? Rimettersi in forma, trovare una 998, provare l’elettrica?

          • Se mi risponde così, Le ho mandato una mail che evidentemente non ha ricevuto allora. 😉 rimando a info@vai… allora.

    • Io ho lo stesso problema di Kenzo…. ma al mio autista capita ai 230 quando in piena crocera trova dei barboni ai 180 che ci occupano la corsia risevsata .. E non si spostano con le loro caffettiere…. Inconcepibile…. Ma io se non altro posso dormire….

    • Boh, fatto salvo che reputo chi va a 160 all’ora appena vede libero davanti non proprio l’esempio su cui tarare le abitudini di guida.
      Io viaggio solitamente per lavoro, ma anche per i fatti miei logicamente, abituato a guidare è probabile che quello che io reputo far un po’ di auto per un’altro sia un viaggio da organizzare nei dettagli dove mangiare o altro..
      Se lavoro, e quindi ho orari da rispettare, vado a 130 tutto il tempo che posso, al massimo qualche sorpasso di quello che decide di mettersi a 120 e ti rompe frenare ma sempre con un neurone sui tutor. Se viaggio per i cavolacci miei, comunque sarò rimasto d’accordo di vedermi con qualcuno a una certa ora etc quindi all’andata sicuramente cercherò di non rallentare troppo, magari giusto scendere a 100 cambiando corsia mentre mi rollo la sigaretta o mi infilo le dita nel naso convinto che non mi veda nessuno, per guardarmi unattimo in giro se è un nuovo panorama etc…

      A 90….beh…con strada libera ci son andato solo quando dovevo far cose che non avrei dovuto fare in auto… Leggere e rispondere a un messaggio urgente, rispondere al telefono per discutere di cose importanti reimpostare il navigatore ostinato che non riconosce il vocale etc.. Dove è sicuramente necessario rallentare.. E appunto ripeto, son le “emergenze” che non dovrebbero comunque capitare in auto.
      Anche perché, finché fai quella mezz’ora di autostrada casa lavoro, (tralasciando che c’è traffico e sei cmq obbligato) rallentare non ti crea chissà che ritardi, ma se a 130 fai 6h di viaggio.. A 90 il viaggio si allunga di qualche ora… Non so voi, ma se devo fare una giornata o un weekend fuori quelle 3 o 4 ore tra andata e ritorno preferisco farle fuori dall’auto, chi scia preferirebbe arrivare due ore prima e partire due ore dopo per godersi la giornata che cmq paga, se porti i tuoi figli a Gardaland quel paio d’ore per andare piano le potevi passare nel parco, se vai a trovare la fidanzata/o che abita lontano è vi vedete solo nel weekend.. Voglio vederti ad andare a 90 allora in autostrada quando potreste passare un paio d’ore in più assieme se avessi avuto l’accortezza di prendere un’auto con più autonomia per andare a velocità comunque legali.
      Insomma sacrificando il tempo si fanno tantissime cose in modi molto diversi e magari anche migliori, ma che valore dare a quel tempo sacrificato? Posso giudicare il valore che le altre persone danno al loro tempo? Posso io arrogarmi il diritto di dire agli altri come gestire il loro tempo e decidere in cosa buttare quel poco margine di vita privata tra il lavoro e le ore di sonno?

    • Se lei ha bisogno di andare oktre i limiti oer riuscire a rimanere sveglio semplicemente non dovrebbe guidare qualsiasi mezzo sia (elettrico o termico, a 2 o a 4 ruote) perchè è un pericolo ler se è soprattutto per gli altri!!!!!

      Le strade pubbliche non sono luoghi dove fare corse contro il tempo, per qyello esistono luoghi deputati in cui il suo corpo “annojato” può produrre tutta l’adrenalina che le serve per riuscire a tenere gli occhi aperti…. ma per favore smetta di circolare sulle strade pubbliche….

  13. Va bene qua si parla di velocità di pareggio per arrivare a capire quanti km si fanno con una carica. Non credo nessuno di buon senso si faccia un semplice Milano-Bologna dietro un TIR.
    Per quanti passi avanti abbia fatto la batteria, nelle lunghe percorrenze il Diesel rimane ancora imbattibile, sfortunatamente per Greta.

      • Oddio Signor Degli Esposti lei è proprio un bacchettone. Vengo da una terra dove gli incendi sono all’ordine del giorno e da cui sono sfuggito una volta per puro caso ed istinto. Qui si parlava di autonomia e le ribadisco che per quanti passi avanti abbia fatto la batteria l’odiato diesel è ancora imbattibile sulle lunghe percorrenze, con buona pace di tutti gli ambientalisti, purtroppo (così le piace di più?).

        • La sua cecità è imbarazzante. Di fronte a un allarme globale per la crisi climatica, sa solo replicare che il diesel ha più autonomia. Come se parlasse a bambini che scorazzano in cortile con il triciclo.

          • Si ma.. Che ci azzecca lerrato sfruttamento dei terreni che con l’aiuto del riscaldamento provoca incendi? Non tagliavano gli alberi per l’agricoltura o le case, non solo non ci sarebbero stati incendi, ma più alberi a depurare l’aria… Non è che la semi desertificazione dei terreni ai bordi della foresta amazzonica sono colpa del riscaldamento globale eh 😅 quelle erano milioni di ettari di foreste un secolo fa prima dei disboscamenti di massa … Non è certo colpa del diesel che resta più pratico della elettrica per le lunghe percorrenze, non sarà così per sempre per carità, ma per ora deve mettersi il cuore in pace di fronte all’evidenza, tra due o tre anni magari si sarà già ribaltato tutto, magari cenè vorranno 5 o 8…pazienza in ogni caso lo stop alle vendite dei termici è tra 12 anni… Il ricambio è stato avviato e avverrà… Ora magari proviamo a pensare a come risolvere il restante 80% di emissioni varie che non è causato dalle auto a uso privato, che forse è più importante che cercar di far sentire in colpa chi vuole aspettare un pochino prima di spendere certe cifre. Non so, avete mai calcolato quanta co2 viene immessa per il vostro portale online?
            Penso alla co2 immessa da tutti i visitatori con l’energia di pc e telefoni utilizzata, penso all’energia usata per tenere accesi gli impianti dedicati alla trasmissione dei pacchetti su internet, quella usata per registrare i video, postarli e farli visualizzare, tutti i nodi di ritrasmissione dei contenuti nei datacentre sparsi per l’Italia e il mondo per rendere fruibile il contenuto ovunque con tempi di risposta accettabili e che non mandi il vostro server KO con mille visitatori di troppo, l’impronta co2 dei vari banner pubblicitari che aprono un continuo flusso di dati che si ricaricano di continuo etc etc

            Questa cosa da moltiplicare per eventuali pagine Instagram, Facebook o quello che sia, tutti i pc e strumenti che usate voi stessi nella vita lavorativa quotidiana compresi i consumi delle varie prove video, delle ricariche effettuate a scopo lavorativo… Insomma, probabilmente è molto più di una decina di diesel che viaggiano 8h al giorno per tutto l’anno.. Più visitatori, più click, più emissioni… È sempre… Ma immagino che la sua risposta cercherà di minimizzare la cosa, o deviando sul fatto che l’inquinamento delle auto lo respiriamo noi (come se quello prodotto in Cina prima o poi non arriva anche qui)

          • Vabbè, adesso lei dà lezione all’Onu sull’origine degli incendi. Non ho più la forza di rispondere ai dischi rotti con l’ennesima frase: la crisi dlimatica si arresta agendo sulle auto e su tutto il resto (però le auto sono le uniche che non hanno ridottto le emissioni di un grammo, anzi le hanno aumentate. Tutto il resto emette il 20% in meno del 1990, legga i reporte dell’IPCC.

        • Le risposte al commento di Massimo sono imbarazzanti. Sembra di leggere cose alla Trump…

          A volte occorre semplicemente smettere di rispondere, ma per rispetto a se stessi più che altro.

      • Gentile sig. Degli Esposti, il problema che lei cita è assolutamente reale, sono invece sbagliate le soluzioni proposte fino ad ora. La CO2 è planetaria: ridurla in Europa conta ma non se altri l’aumentano. Dal 2000, ingresso della Cina nel Wto, le emissioni pro-capite sono salite da 4,1 a 4,9 tonnellate. Mentre in USA e in Europa calavano di un quarto, rispettivamente da 21 a 15,5 e da 8,5 a 6,5, in Cina schizzavano del 170%, da 3 a 8 tonnellate e aumentano, visto che ancora quasi un miliardo di persone deve uscire dalla povertà. Svuotare il mare va bene, ma il secchiello non basterà.
        Le emissioni delle auto in Europa sono l’1% delle emissioni globali: più che secchiello, un cucchiaino. Inoltre, le auto emettono CO2 già in fase di produzione, basta valutarle con il LCA. Paradossalmente, converrebbe parsimonia nella produzione, altro che sostituire tutto con auto elettriche. Il riscaldamento globale è IL problema e dobbiamo fare di tutto per ridurlo, ma appartiene all’umanità e solo l’umanità nel suo complesso può risolverlo. Le azioni parziali per sventolare bandiere ideologiche sono dannose. Intanto, illudono di avvicinarsi all’obiettivo che invece si allontana. Poi, distolgono dalle vere misure efficaci, alcune dirette alle attività domestiche europee come gli allevamenti e le produzioni di energia pulita, altre dirette alle fonti principali di CO2, a cominciare dalla Cina e a seguire India, Russia e altre economie in sviluppo, per cui la CO2 significa ricchezza e benessere attuale, ed a cui difficilmente vorranno rinunciare, dato che i loro regimi si sostengono soprattutto sulla base di un maggior benessere per la popolazione, che in buon numero vive ancora in povertà. La Commissione Europea
        dice di voler applicare una carbon tax verso le produzioni da Paesi ad elevate emissioni di CO2, che implica la scelta se mantenere aperti i commerci come adesso o ridurre le emissioni. Verso i forti la Commissione avrà la stessa forza che mostra verso le macchine?

        • La Commissione europea e il governo americano non hanno mai mostrato la forza verso le macchine, caro Roberto. Infatti il calo di emissioni pro capite che lei correttamente rileva (da 8,5 a 6,5 tonnellate annue pro capite nell’Ue e da 21 a 15 tonnellate negli Usa) è stato ottenuto esclusivamente con l’efficientamento della generazione elettrica (rinnovabili e gas al posto del carbone) dei processi industriali, e dei consumi residenziali (pensi all’illuminazione led, agli elettrodomestici A+++, alle pompe di calore e agli isolamenti termici). Il settore trasporti, invece, ha continuato a funzionare a petrolio e derivati. Dal 1990 ha aumentato le emissioni di quasi il 10% (oggi incide per il 25%, non l’1, sul totale delle emissioni in Europa e circa il 10% a livello mondiale). Il trasporto leggero su gomma, cioè l’auto, è il comparto che ha fatto peggio di tutti essendo aumentata la densità media delle auto rispetto alla popolazione e la dimensione media delle autovetture.

          • “Le emissioni delle auto in Europa sono l’1% delle emissioni globali”: mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro nell’uso della lingua italiana, ma evidentemente non lo sono stato. Le emissioni legate all’uso dell’auto in Europa sono l’1% delle emissioni globali di CO2, legate cioè a tutte le fonti, di qualunque origine e da qualunque stato provengano. Questi sono dati inoppugnabili. Circa le dimensioni delle auto, sono d’accordo con lei, ma a questo punto basterebbe tassare le auto in base a massa e potenza, dato che, in genere, un’auto piccola e leggera consuma meno di una grossa e pesante, se le leggi della fisica hanno ancora valore

          • Le auto sono già tassate in base alla potenza. E’ che sono tassate poco. Lei sarebbe d’accordo ad aumentare il bollo in prograssione geometrica rispetto alla cilindrata-potenza? Pensa che la maggioranza dei cittadini l’accetterebbe?

  14. Sarebbe interessante calcolare, sulla base della macchina specifica e del singolo percorso, qual è la velocità “limite” oltre la quale il tempo che si guadagna correndo di più si perde in maggiori ricariche.

    • L’applicazione ABRP permette di sceglire questa opzione (arrivo più veloece) nella pianificazione del viaggio.
      Inoltre permette di scegliere il modello dell’auto e impostare altri parametri come la temperatura esterna, carico dell’auto e altro.

  15. Prima di dichiarare l’autonomia di pareggio, dovrebbe cambiare la moda dei SUV, perché parlare di SUV ed alta velocità è incompatibile, hanno un cx e sezione frontale pessimo, soprattutto sulle elettriche, le case automobilistiche dovrebbero sforzarsi di più per costruire delle berline filanti, ma il pubblico disdegna le auto con cx raffinato, tipo prius. Parlo ovviamente della massa, Tesla esclusa.
    Magari io prenderei in considerazione dei accessori After market per migliorare il cx.

    • Tipo una mazza per appiattire il parabrezza? 😂
      Già è un impresa omologare kit estetici, che debbano essere anche funzionali… Aiuto!
      Il fatto che i suv siano dei muri aereodinamici non lo vedo un problema, solo qualche sempliciotto compra un suv per consumare poco, non ho mai sentito nessuno dire “ho preso il q7 e oh… Spendo molto meno di diesel rispetto alla a4 che avevo prima”.
      Se prendi un suv, lo prendi perché vuoi un suv, non capisco perché cercare autonomie record sui suv elettrici, soddisfano una esigenza che non è il consumo basso (e quindi basso costo di esercizio), ora le autonomie sono un problema trasversale, dalla microcar che fa 60km col pieno al suv galattico che ne fa 400 con 100kwh di batteria. I fattori da risolvere sono a monte non nel tipo di veicolo (per quanto io odi i suv) batterie più leggere e dense giovano a qualsiasi veicolo, non è che possiamo fare i bilici elettrici alti come una roadster e lunghi 200 metri per compensare la capacità di carico stile carro funebre, pullman con i sedili sdraiati per essere più aerodinamici etc…
      Piuttosto oltre alle batterie, puntiamo a motori che consumano meno energia per produrre lo stesso risultato
      Quello che ci sarà sarà rivoluzione nella gestione degli spazi che permetteranno batterie nuove più piccole o altro, cose che si evolveranno però con l’uso delle elettriche, bisogna imparare sulla propria pelle certe cose e di conseguenza nuove soluzioni aerodinamiche, gli spazi a bordo di oggi son ben diversi da 10 o 20 o 30 anni fa, ora con meno vincoli chissà che salterà fuori

      • ho visto il nuovo hummer: oltre 4 tonnellate di puro elettrico..
        se ricordo bene batteria da 250 kw
        qui in itaglia servirà la C per usarlo (sempre che arrivi)

        • Ci vorrà il “bip bip” quando mette la retro 😅😂
          Lho visto anche io, è un bel esercizio di stile, non è che hummer sia proprio l’auto che comprano tutti, cioè devi avere un gusto estetico e pratico molto particolare per volerla…
          Non dimentichiamo però, che l’Italia ha dato la luce alla M***a, mi censura anche la tastiera😂! La multipla!

          • Beh, lasciando stare h1 militare, l’h2 era fantastico.. un parallelepipedo alto 2 mt, largo e non ricordo la lunghezza: ti davano la precedenza anche I camion..
            Per parlare con quello a fianco ci voleva il telefono, tanto era lo spazio.. ahaha

  16. visto che la velocità è la stessa,
    consiglio il viaggio dietro al tir di turno in 1° corsia: guadagno di autonomia del 100%!!
    alla noia del viaggio si supplisce giocando con tutti i monitor o messaggiando col mondo (tanto ci sono gli adas che controllano)..
    e si, un enorme passo avanti proprio

    nessuno dei giovani qui rammenta i viaggi dell’infanzia con la 500?

  17. Di fatto i test sono fatti davvero male. Che senso ha dichiarare valori di autonomia sbagliati? Ottenere valori forzatamente alti che non rispecchiano la realtà sa di presa in giro. Come esperienza personale ho notato che questa velocità di pareggio sulla model 3 si ottiene a 115 km/h con condizionatore acceso al minimo. A 90 km/h si riesce tranquillamente ad aumentare il valore previsto

    • A che test si riferisce? L’unica simulazione citata nell’articolo non riguarda la Model 3 bensì la Model S Plaid.

    • A parte che non è vero perchè il punto di pareggio di una LR modello 2019 (batteria 75kWh) è 101 km/h con clima in auto e per una Model 3 SR+ non dovrebbe essere troppo dissimile (poco migliore), nell’articolo si cita una Model S, versione Plaid, quindi non si capisce a cosa si riferisse con la sua considerazione.

      • Model 3 2019 vuol dire senza pomoa di calore e visto cge parliamo di marcia con clima in auto fa tutta la differenza di questo mondo… quindi i valori di pareggio ora sono più alti e fra LR e SR+ la differenza non è ininfluente perchè ha una massa minore (per peso batteria minore e assenza del secondo motore) ed efficienza migliore per assenza del motore anteriore che ha un efficienza molto minore di qyello posteriore.

  18. Madonnaaaa…ma quante scuse per queste macchine. Ora parlando sul serio: che cacchio di senso ha pagare l’autostrada se devo fare 80-90 km/h? Poi se prendo l’autostrada vuol dire tante volte che ho fretta di arrivare a punto B. Perché se faccio la strada normale risparmio due volte una in ricarica e seconda in pagamento autostrade. Poi se devo fare tutti questi conti prima di mettermi in strada allora meglio che sto a casa. Ma voi continuate cercare delle scuse 🤣🤣🤣

    • Esprimere dubbi e perplessità è legittimo e apprezzabile. Usare un tono sprezzante no. Qui ha a che fare con esseri pensanti e persone informate, che usano auto elettriche da anni e hanno viaggiato in auto termiche per decine di anni precedentemente. Lei pensa di saperne di più?

      • Ecco, ha visto Massimo? QED. 🤦‍♂️ Bellissimo articolo, dati interessantissimi… quale messaggio è passato in tempo zero? “In autostrada con un’auto elettrica bisogna andare a 90 all’ora”. Capisce a cosa mi riferivo? 🙄🤦‍♂️🙄🤦‍♂️🙄🤦‍♂️

      • Ciao Massimo di più o di meno non ha importanza ma tutti (così sarebbe normale) che ci mettiamo alla guida di un mezzo di sapere già che questa indipendentemente di motorizzazione consuma di più o di meno rispetto a tanti fattori. Ora che sempre si trova uno che resta stupito scoprendo che questo consumo e più alto di quello che aveva pensato per me è assurdo. Non credo che tutti che scrivono queste assurdità sono nati in macchina elettrica ma prima hanno guidato una termica. Nessuno ha mai fatto caso che d’estate o d’inverno o con 50-170km/h consumo è differente? Che scuse devono ancora inventare che queste macchine non soddisfano le necessità? Un giorno non si sta col consumo un giorno non si sta con posto x ricarica un giorno col parcheggio un’altro con prezzo x kwh ma se col termico si sta da dio perché l’hanno cambiata?

    • In autostrada, nella maggior parte delle situazioni, può viaggiare (se lo desidera e ne ha bisogno) a 90 km/h costanti. Su una strada extraurbana il cui limite è di 90 km/h, difficilmente riuscirà a tenere una media vicino a questo valore. La velocità sarà molto più bassa e non costante.
      In ogni caso, non è che in autostrada deve tenere per forza i 90 km/h di velocità. E’ solo utile sapere che, se servisse, a questa velocità abbassa drasticamente i consumi.

      • Sul forum dei Teslari c’è una bellissima fotografia (di un paio di anni fa) postata da un owner di Model 3 LR dove mostra di avere percorso 400 km esatti in autostrada, in Luglio direzione mare adriatico, riuscendo a consumare esattamente 100 Wh/km (causa clima!) in appena 8 ore di percorrenza causa traffico… quindi ad una velocità media di 50 km/h. Se fosse stata primavera/autunno senza necessità di clima, la sua media si sarebbe probabilmente attestata sui 70 Wh/km.
        A volte fare i 90 di media sarebbe FANTASTICO.
        Quelli che raccontano di fare i 140 di MEDIA io li vorrei proprio seguire come un drone per capire come ci riescano….

        • Ma infatti, 140 di media vuol dire mettere un sasso da cava sul pedale del gas e fregarsene di tutto il resto… 😀

        • Dipende ovviamente dal traffico. Se guido in condizioni di traffico scarso ( e di sera-notte non è infrequente, almeno sulle tratte autostradali che percorro io) i 130-140 km/h li tengo senza problemi. Non dimenticare che la prima corsia è un’unica lunga fila di Tir, se vuoi stare in corsia di sorpasso non puoi scendere troppo sotto i 130 altrimenti rischi grosso…. PS. A22 Modena Brennero

        • Mah, si per carità, capita di vedere macchinine vecchie che in autostrada stanno a 90 fissi, ma non ci si deve lamentare di farli dietro ai camion a 80 o 70 perché la corsia centrale con traffico scorrevole permette a tutti di andare a velocità più consone e te gli stai rompendo le balle a star in mezzo a 90,obbligando tutti a sorpassati, quindi aumentare le probabilità di incidente per tutti quei cambi di corsia, gente stanca dal viaggio etc etc.. Il buon senso è che se vuoi andare piano con la tua elettrica sei libero di farlo ma come è tuo diritto andare alla velocità che preferisci è anche tuo dovere fare il possibile per non intralciare gli altri automobilisti

          • Se permetti, a me fanno più paura gli Enzi che vanno ai 200 (anche ai 140 fissi per scansare la multa ma ti si appiccicano addosso se stai sorpassando ai 130).

          • Beh ma quelli son cmq fuori legge e prima o poi pagheranno delle multe perché li beccano, potrebbero darti la multa calcolando il tempo da casello a casello, se ci metti molto meno che a farlo a 130+margine tolleranza… È facile e soprattutto a prova di errori di velox..
            Il corsaiolo allora ti risponderà “eh anziché fare una tirata unica mi fermo venti minuti in più all’autogrill e risolvo”… È allora che cacchio di senso ha scannare per fermarsi? 😂
            Poi ora con le scatole nere… Uhhhh quanto poco ci vorrà perché la police applichi algoritmi che ti mandano multa se notano la costanza nel superare di troppo i limiti..
            Ben vengano le elettriche da seimila kw di putenza bruta, limitate a 150/160 allora

  19. Per quanto riguarda il punto A non posso che essere d’accordo e in qualche maniera lo davo per scontato. Per quanto riguarda il punto B, concordo in linea generale. Ho letto il suo articolo e non ho nessun motivo di dubitare circa la validità della sua esperienza. Mi limito ad osservare che il professore non ci ha detto che la velocità di pareggio consista nel tenere una velocità media di 90 95 km orari, bensì quella di tenere una velocità costante attorno ai 90 all’ora. Due cose molto diverse. Sul fatto che viaggiare a 90 100 km orari sia razionalmente sensato, anche qui poco da eccepire. Razionalmente sarebbe ancora più sensato viaggiare a 70 orari. Resta da capire quanto si voglia (e si possa) piegare la psicologia alla razionalità. Questione non da poco. Resta il fatto che confermo il mio primo commento. Dare in pasto in questo momento un simile dato ad una platea di dubbiosi, quando non apertamente contrari, sarebbe razionalmente doveroso, ma (temo) strategicamente un autogol. E quindi credo che sia questo il motivo per cui le case costruttrici non pubblicano il dato auspicato dal professore. Tutto qui.

    • Penso invece che indicare, accanto all’autonomila dicharata WLTP, il parametro della velocità di pareggio in autostrada, sarebbe un elemento di chiarezza apprezzato dagli aspiranti automobilisti elettrici. Io, almeno, lo apprezzerei.

      • Lo apprezzerei, ma apprezzerei di più il consumo a velocità costante, sapere la velocità di pareggio per quanto utile non mi da la minima idea di quanto sia a 130 o a 50 allora, cosa che interessa molto a chi viaggia di più e a chi magari esce raramente dalla città e a 90 allora non ci va mai

  20. Ringrazio il professore per il suo articolo veramente molto interessante. Temo che purtroppo la risposta alla sua domanda (perché non pubblicare la velocità di pareggio?) sia un po’ insita nei suoi calcoli sicuramente corretti e davvero molto illuminanti. Le case costruttrici sarebbero cioè in qualche modo “costrette” a mettere nero su bianco che il modo migliore per affrontare un lungo viaggio autostradale sia quello di procedere ad una velocità di poco superiore a quella dei camion. Francamente inaccettabile.

    • Due osservazioni.
      a) la velocità di pareggio è solo un parametro da tener presente per elaborare strategie di viaggio particolari. Avendo possibilità di ricaricare velocemente è ininfluente
      b) restando nei limiti di legge, con il cruise control a 130 km/h, la velcità media da casello a cesello difficilmente supera i 90-95 km/h. Provare per credere Due viaggi test in Vw ID4 GTX. E dimenticarsi che non è un diesel. Perciò i tempi di percorrenza non si discostano di molto. Forse mantenere una velocità costante di 90-100 km/h è inaccettabile psicologicamente, ma razionalmente è sensato.

      • Se mantiene una velocità costante di 90-100 km/h la velocità media da casello a casello sarà sicuramente più bassa. Per il resto la velocità ideale in autostrada non esiste, varierà a seconda di traffico, visibilità, condizioni della strada (cantieri e lavori in corso). Se lei avesse la pazienza di recuperare il numero di giugno 1961 della rivista Quattroruote vi troverebbe un’interessante articolo in cui veniva indicata la velocità di crociera consigliata in autostrada per le auto allora presenti sulle nostre strade: 95 km/h per la Fiat 600D, 110 km/h per la Fiat 1100 e via dicendo. Non sono un fanatico della velocità, ma tornare ai tempi della 600D francamente non mi sembra una grande conquista. Senza cadere in eccessi, in autostrada mantengo, e la ritengo (spero di non apparire troppo presuntuoso) una velocità di 110/120 km/h, ovviamente quando le condizioni (traffico, tempo, visibilità) lo permettono e occupando rigorosamente la prima corsia libera a destra. Farei fatica ad andare rigorosamente ai 90 km/h di tachimetro sull’Autobrennero , dove probabilmente molti TIR cercherebbero d superarmi anche con manovre azzardate, occupando per chilometri la corsia di sorpasso

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