Ti consideri un automobilista elettrico corretto? In realtà lo sei solo se rispetti queste 5 condizioni, secondo il codice di comportamento stilato dall’app francese Chargemap. A molti possono sembrare consigli ovvii, ma nella pratica di tutti i giorni non lo sono poi tanto…
Automobilista elettrico corretto? Libera lo stallo appena ricaricato…
1 – Libera velocemente lo spazio dopo la ricarica, gli stalli non vanno considerati come un parcheggio. La stragrande maggioranza dei veicoli elettrici indica il tempo rimanente prima che la ricarica sia completa. E i modelli più recenti possono avvisarti in tempo reale inviando una notifica al tuo smartphone. Non ci sono scuse
2 – Usa la stazione di ricarica giusta per il tuo viaggio. Esistono diverse potenze per auto elettriche e ibride plug-in: utilizza un punto di ricarica adatto alla tecnologia a bordo della tua auto e al tuo viaggio. Se il caricabatterie non va oltre i 3 kW, non è necessario collegarsi a una ricarica rapida da 50 e più. Evita di occupare colonnine più adatte ad altri veicoli. E se devi fare solo pochi km, non è necessario ricaricare in una stazione rapida.
Non incattivirti sulla colonnina se non funziona, chiama l’assitenza
3 – Se la stazione è affollata, con auto in coda, indica l’ora di fine carica, soprattutto nelle stazioni autostradali. Tutto quello che devi fare è mettere una piccolo avviso sul cruscotto del veicolo. Questo dirà agli altri utenti quanto tempo dovranno aspettare prima di collegarsi.
4 – Rispetta la stazione di ricarica, è un investimento costoso per il gestore. Assicurati che cavi e spine siano nei loro supporti una volta completata l’operazione, non lasciarli a terra. Segui le istruzioni per avviare e terminare la ricarica. Se non funziona, non insistere premendo tutti i pulsanti: chiama il numero sulla colonnina.
5 – Sii gentile con gli altri automobilisti. Hai notato che un utente ha difficoltà a collegare/caricare la propria auto? Non esitare a offrire il tuo aiuto, spiegando come funzionano le varie strutture. Come altri hanno aiutato te quando eri un principiante…
- Come si ricarica uno scooter elettrico? Guarda il VIDEO-SHORT
Apprezzo molto la mentalità green dell’automobilista elettrico e penso che in città e per brevi spostamenti (diciamo nel range della batteria del mezzo ) le auto ev siano le migliori. E poi la ciliegina sulla torta Fv e colonnina a casa.., imbattibile ( oggi! Domani chissà…)……
Ma quando leggo che oggi , si può comprare un SUV HUMMER EV X3 che fa lo 0-100 in meno di 4 secondi ha un autonomia inferiore ai 250 km e pesa oltre i ……4000kg, mi sorgono dei dubbi sul “green”…..
Ma forse mi sbaglio io ! E l’importante è che sia elettrico…….
green lo sarà quando tutte le auto piccole saranno elettriche quando nelle città ci saranno per lo piu elettriche… i bestione da 2-3-4 tonnellate che tirano fuori oggi non hanno nessun senso.. per non parlare poi di questo caso specifico, che ha pure una autonomia ridicola
Ne ha mai visto uno in Italia? In compenso circolano migliaia di Hummer V8 benzina da 4-6 litri. Comodo buttare la palla in tribuna eh?
Mario, cosa c’entra l’ Hummer elettrico, non ne ho mai visto uno ma avrà numeri così insignificanti che non fa testo, come se parlassimo di una Lamborghini Urus. Il problema sono le decine di milioni di auto termiche spesso vecchissime che impestano l’aria specialmente in città. Bisogna cercare di convincere chi può ( e sottolineo chi può) a buttare via quei mezzi ormai dannosi per la salute per il bene di tutti.
Ilario….
Se è per questo non ho mai visto un HUMMER in vita mia!!! E neanche una lancia y …ma forse perché non hanno ancora incominciato a distribuirle?
Certo sono d’accordo sui numeri esigui! Ma io pensavo che sto elefante di green non avesse niente e invece mi sbagliavo!!!
Sulle vecchie auto sono d’accordissimo, potrebbero fare un bel 110%…. Io sarei il primo lì davanti almeno una la cambierei!!!
Parlavo con un amico caldaista…. E mi diceva che si sono finalmente estinte le caldaie a olio combustibile ( o meglio lui come manutentore non ne ha più) Ma parecchie sono ancora a gasolio….
Io penso che anche il riscaldamento sia un grosso problema….
Pensa il mio vicino di casa sta facendo uno scavo di 80 metri per fare arrivare il gas a casa sua e togliersi il bombolone dal giardino… Io gli ho chiesto, hai valutato la pompa di calore? Magari poteva fare al caso tuo, c’è ne sono anche modelli ibridi…
Risposta:… e che cos’è una pompa di calore??????
Ecco una versione più elegante e strutturata del tuo messaggio, mantenendo la forza delle tue argomentazioni:
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Secondo me, due sono i problemi principali delle colonnine di ricarica oggi:
1. Affidabilità insufficiente – Dovremmo pretendere che le colonnine abbiano la stessa affidabilità dei bancomat. Se perbusifruire della curva di ricarica che e piu veloce dal 10% al 60%, quindi dovresti arrivare sempre con il 10 % è assurdo dover affrontare colonnine guaste non segnalate e con la prossima colonnina a dedice di kilometri. Servono standard rigorosi e sanzioni per i gestori inadempienti.
2. Prezzi eccessivi – Alcuni gestori stanno uccidendo la convenienza dell’elettrico. Con la maggior parte delle auto in circolazione ancora Tesla (che privilegiano le Supercharger e la ricarica domestica), alzare i prezzi del 50% significa scoraggiare chi vorrebbe passare all’elettrico. Facciamo un confronto:
– Ibrida: A 130 km/h, 7L/100km × €1,70/L = €11,90 ogni 100 km.
– Elettrica (in colonnine pubbliche a €0,90/kWh) 25 kWh/100km × €0,90 = €22,50 ogni 100 km (+ fermate ogni 200 km sotto il sole).
Risultato? Oggi, in autostrada, un’elettrica costa quasi il doppio di un’ibrida. Se l’obiettivo è la transizione ecologica, servono prezzi equi e un’infrastruttura degna di questo nome.
“Se l’obiettivo è la transizione ecologica” si guarda alla quantità di inquinamento per un’unità di spazio percorso. Il resto sono solo lagne del portafoglio per non muovere un dito.
Ps: il conteggio farlocco sul costo per km di una elettrica non merita nemmeno una risposta da tanto è sballato.
PS2: la funzione dei commenti peggiora a ogni aggiornamento, ma le testate le cose prima di metterle online? Come si fa adesso ad abbonarsi ai nuovi commenti di un articolo?
1. Nella mia limitata esperienza al centro-nord (Marche, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte) non ho trovato grossi problemi alle colonnine, ma non voglio dire che sia tutto perfetto ovunque, ma ad oggi ho sempre viaggiato tranquillo senza intoppi (tranne qualche macchina non elettrica parcheggiata davanti alle colonnine).
2. Prendere sempre e solo i numeri sfavorevoli all’elettrico per dimostrare le proprie tesi non è una pratica corretta. Eni Plenitude costa 0.60€/kWh la ricarica lenta e 0.65€kWh la fast. Tesla costa 0.42€/kWh. A22 Brennero 0.43€/kWh. Poi è vero che ci sono anche le colonnine a 0.90€/kWh, ma anche in autostrada il gasolio costa 2€/l.
Rifacendo i conti con 0.5€/kWh medio (con i consumi da lei indicati che sono pure abbastanza alti) si spendono 12.5€.
Ad oggi nessuno mi ha mai obbligato a stare 20 minuti sotto il sole con la macchina, le porte del bar erano aperte senza nessun divieto di ingresso ai possessori di auto elettriche.
3. La maggiore convenienza si ha se si può caricare a casa, gratis con fotovoltaico o a 0.30€/kWh pagando per intero il consumo. E come ho già avuto modo di dire e leggere ovunque “sta iniziando l’era dell’auto elettrica, è ancora in evoluzione, ma fortunatamente verso il meglio”.
4. Un esempio concreto, ma di parte, per farle vedere come conviene usare un’auto elettrica: partendo da Cesenatico con il pieno (60kWh) parto per Teglio (SO) all’hotel Miravalle. Mi fermo sulla A22 prima di Verona e carico a 0.43€/kWh la bellezza di 34.2kW a 14.7€. Vado nel cantiere vicino a Teglio per lavoro e la sera alloggio all’hotel Miravalle dove offrono la ricarica gratuita ai clienti (non ho mai trovato hotel che mi facessero il pieno di gasolio in precedenza). Al mattino torno in cantiere, lavoro e al pomeriggio riparto per Cesenatico ancora con il 97% di batteria. Mi fermo nuovamente sulla A22 e carico 32.8kW al costo di 14.1€. Arrivo a casa con ancora il 31% di batteria. Ho speso 28.7€ per fare 855km.
Spiace, ma sbagliate secondo me. Ho una EV da 5 anni quindi non sono di primo pelo, ma il costo autostradale sulle ultrafast free2x quello e’. E no, l’alternativa di fare mille piani per andare a un SUC o fare il giro dell’oca per trovare la colonnina piu’ conveniente non e’ una soluzione praticabile per la massa.
Anche la suddivisione in abbonamenti vari ma non per le ultrafast e’ cervellotica e da dementi, senza contare le volte che arrivo e devo fare il balletto con le app per trovare quella che riesce a comunicare con la colonnina.
Da IT il sistema delle ricariche e’ totalmente controintuitivo e inutilmente complicato.
Non ho detto che il costo da lei indicato non sia corretto. Ho detto che ci sono tante altre offerte in autostrada a costi molto minori. Se vuole però comprare il latte al bar che costa 2€ al bicchiere anziché 2€ al litro del supermercato. A lei la scelta più conveniente.
Il fatto che una cosa banale, oserei dire idiota, come mettere benzina alla macchina, si sia trasformata in un’operazione cosi complicata e macchinosa da dover richiedere un codice etico di comportamento in 5 punti, non vi fa venire il dubbio che ci sia qualcosa che non va?
Ci sono tre cose che non vanno: l’inquinamento, il climate change, e la dipendenza da una fonte energetica non rinnovabile come il petrolio.
Egregio Degli Esposti vedo che ha dimenticato le 2 cose che in Italia non vanno e che pregiudicano tutte le rimanenti fintantoché non saranno soddisfatte
1) mettere moltj più soldi nelle tasche degli automobilisti italiani e degli italiani in genere
2) avere la possibilità dj ricaricare “comodamente” vicino alle proprie abitazioni e a dei costi
accettabili (0.30 – 0.35 cent a kw) o forse crede che senza queste premesse i punti da lei esposti possano dar cambiare idee/abitudini agli italiani? Se si allora good luck.
Rifornimento carburante ad un distributore automatico o ricarica ad una colonnina presentano le stesse difficoltà e repulsione (per chi non vuole maneggiare tubi lerci di carburante e puzzare tutto il giorno…e per chi non vuole provare che alla fine è solo una presa elettrica più grande).
I comportamenti suggeriti sono da applicare in entrambi i tipi di rifornimento… e per gli stessi motivi:: aiutare “gli altri” in difficoltà (anche quando non ringraziano) ed “aiutare se stessi” a perdere meno tempo in quella operazione.
A me capita spesso… molto spesso di dover rifornire auto ICE di famiglia e al distributore automatico spiegare le procedure ed aiutare quelli meno esperti.
Poi … Scansafatiche e furbetti maleducati li trovi ovunque.. non dipende dall’ auto che guidano… restano tal quali anche in bici o sulla spiaggia.
Ok che bisogna apprezzare le bev ma certi commenti non li capisco proprio. Tanti difetti ma
” Maneggiare tubi lerci di carburante e puzzare tutto il giorno…” Ma dove avete fatto benzina? Io vado di solito al self Conad e non ci sono proprio tubi lerci, le pistole sono pulite ne più ne meno che un cavo di ricarica appeso ad una colonnina per strada. Se poi uno è delicato ci sono i guanti usa e getta a disposizione ed anche il rotolo di carta assorbente. Qualcuno dice anche che si avvelena con la puzza, ma cosa fa rifornimento col naso infilato nel bocchettone? Che poi c’è anche il sistema di recupero dei vapori e in ogni caso, volenti o no il mio pieno di benzina dura due minuti (e una trentina di secondi per infilare il bancomat) e per almeno 800 km ( a volte anche 900 e più) sono a posto. Considerando i miei 5000 km annui percorsi quindi impiego 3 minuti ogni due mesi. È molto peggio il lamentarsi di avere pagato tanto alla colonnina scoprendo poi che in realtà si voleva usare solo come comodo parcheggio. Siamo sicuri che l’automobilista elettrico sia per forza più educato? Secondo me no, una persona educata lo è in ogni caso, io uno che impegna una colonnina magari senza avere bisogno di caricare ma di trovare un comodo parcheggio non lo reputo educato. E quelli che parcheggiano con cavo attaccato senza che stiano ricaricando? Visto e rivisto…
Egregio sig.Fusco, non c’è nulla che non va, semplicemente siamo di fronte ad un nuovo modello e dobbiamo imparare, esattamente come hanno fatto i nostri predecessori quando le automobili hanno sostituito le carrozze e simili.
Probabilmente anche Lei avrebbe plaudito un “codice” simile quando esisteva soltanto un tipo di pompa e si trovava un camion davanti, se avesse trovato le pompe x terra ai self e magari qualche carretto parcheggiato che le impedisce di rifornirsi.
Anche ai distributori di benzina ci sono regole comportamentali da rispettare, ad esempio una su tutte il divieto di fumare durante il rifornimento. Anche questo lo ritiene una limitazione alla libertà personale imposta dai poteri forti?
O spegnere l’auto mentre sei in coda ad aspettare il turno per il pieno. Non so quante volte ho visto gente lasciare l’auto accesa anche quasi mezz’ora (che se sei in fila col GPL non è impossibile) . Si vede gli piace sprecare carburante e bruciare qualcosa. Anche i benzinai spesso si lamentano della maleducazione.
C’è anche un’altra cosa che non va: l’IGNORANZA! Curabile in chi ha un’auto elettrica con poche spiegazioni, fortemente debilitante invece negli altri automobilisti…
Un codice etico e per di più di sicurezza esiste anche per i benzinai, poichè se fumi o telefoni mentre fai benzina puoi esplodere, inoltre, se guardi bene sul distributore ci sono vari simbolimi che indicano area esplosiva, sostanze tossiche e cancergene!!!
Se fai una ricarica maldestra al limite non ricarichi ma non espodi!!!!
Solo che sei abituato a respirare la puzzetta di diesel e benzina e ti piace!!!