Autobesità: nasce una nuovo termine per definire un altro problema con cui hanno a che fare le città. Ovvero la continua crescita delle dimensioni delle auto.
Autobesità, veicoli sempre più grandi a occupare sempre più spazio
Ci siamo molto occupati, giustamente, delle emissioni delle auto e quindi della qualità dell’aria che respiriamo. Ma c’è anche un problema di vivibilità e fruizione degli spazi, in centri urbani sempre più occupati da auto e furgoni, in moto o in sosta. EasyPark Group ha condotto studi e raccolto dati sul problema, con le possibili strategie da adottare per gestire questo fenomeno.
Secondo una ricerca condotta da Transport & Environment (T&E), le auto stanno crescendo in larghezza a un ritmo di 1 cm ogni due anni. Inoltre, si osserva una crescente popolarità dei SUV nelle zone urbane.
Questa tendenza all’aumento delle dimensioni, sia in larghezza che in lunghezza, sta creando una discrepanza con le infrastrutture esistenti. I parcheggi, sia quelli in struttura sia quelli su strada, non sono stati progettati per veicoli di proporzioni sempre più imponenti.Con il rischio di ostacolare l’accessibilità sulle strade sia per i veicoli che per bici e pedoni.
Quanto sono cresciute le auto negli ultimi anni
Secondo la ricerca di T&E, la larghezza media delle nuove auto dal 2018 è passata da 177,8 cm a 180,3 cm. Il mercato dei SUV rappresenta quasi la metà (46%) delle vendite globali e alcune grandi città stanno correndo ai ripari.
In Francia, ad esempio, all’inizio di quest’anno i parigini hanno votato a favore in un referendum che prevede tariffe di parcheggio più elevate per i conducenti di SUV. Tenendo conto del peso e delle dimensioni del veicolo, misura che non solo serve a gestire lo spazio, ma anche a contrastare l’inquinamento.
Da anni anche noi sosteniamo che le auto elettriche usate in città devono essere di piccole dimensioni, proprio per non sottrarre troppo spazio a zone già congestionate.
E finalmente l’industria comincia a sfornare nuovi modelli di citycar a batterie, a prezzi più abbordabili, dando maggiori possibilità di scelta in questo senso.
- 16 euro per caricare 100 km? Possibile? Sentiamo l’interessato: intervista di Paolo Mariano
Il problema, per chi l’ha voluto vedere, non è certo una cosa recente, mi stupisco anzi sia uscito così in ritardo. C’è da aggiungere poi che una buona fetta di colpa, è delle case costruttrici, che hanno preferito abbandonare le piccole a favore dei grossi SUV, più redditizi, grazie anche alle folli imposizioni della commissione Europea, che impone dispositivi obbligatori a gogò, per non parlare dello stop imposto ai motori termici.
Esiste anche un aspetto legato alle emissioni di CO2 per la produzione. Questa può essere influenzata da diversi fattori, come le fonti di energia utilizzate , ma ciononostante la fabbricazione di un’utilitaria comporta meno emissioni che non quella di un “incrociatore da strada”. Ci sono diversi studi al riguardo, faccio riferimento, ad esempio, a quello del TCS che indica, 16,9 tonnellate per una Peugeot e2008 ed invece 24,3 per una Tesla Model Y single motor rwd
Sta comparando una segmento B (Peugeot e2008) con una segmento D (Tesla Model Y), cioè pere con mele…
Evidentemente non ha letto bene quanto ho scritto. So benissimo che si tratta di due auto diverse, ma appunto dicevo che per l’ambiente è meglio comprare pera (cioè e2008) che non mela (Tesla model Y): infatti le mie parole erano “la fabbricazione di un’utilitaria comporta meno emissioni che non quella di un “incrociatore da strada”. Mi sembrava che il mio pensiero fosse abbastanza chiaro, in perfetta coerenza anche con quanto riportato nell’articolo, che recita “Da anni anche noi sosteniamo che le auto elettriche usate in città devono essere di piccole dimensioni, proprio per non sottrarre troppo spazio a zone già congestionate. E finalmente l’industria comincia a sfornare nuovi modelli di citycar a batterie, a prezzi più abbordabili, dando maggiori possibilità di scelta in questo senso”
paradossi dell’era moderna, sempre meno figli, nuclei famigliari sempre più ristretti e auto sempre più grandi, 2 tonnellate per portare a spasso 80 kg. il 90% delle volte che viene utilizzata.
Sempre detto: se chiunque con meno di 3 figli e 2 labrador si accontentasse di comprare una Panda (o similare), il mondo sarebbe un posto molto migliore.
Comunque da un punto di vista editoriale, questo articolo marca malissimo.
Innanzitutto se la prende con l’obesità, entrando a gamba tesa ed anzi con un certo autocompiacimento (o meglio auto-compiacimento) nel favoloso mondo del body shaming.
Eh già, perchè adesso una macchina non può essere un po’ sovrappeso per essere accettata? deve per forza avere la carrozzeria tutta perfetamente tirata ed entrare in un telo copriauto taglia XS per essere carina?
Basta qualche rotolino sulla linea di cintura e già possiamo darle della cicciona?
Senza il benchè minimo rispetto per i suoi sentimenti di automobile, grandi o piccoli che siano?
Ma l’apoteosi è la foto di apertura: una BMW pacioccata col fotoshop e fatta diventare rosa.
Allora, già non si capiscono sti stereotipi di genere, per cui l’automobile è d’ufficio femmina…
E un Hummer allora? magari è maschio, magari è femmina… magari gradisce che sia definito automobil* con l’asterisco, voi cosa ne sapete?
Bisogna chiederglielo.
Anzi, no, bisogna capirlo senza chiederlo perchè chiederlo vuol dire che non si capisce e quindi fa intravvedere un travisamento… Quando tutto dovrebbe essere chiaro e lampante no?
Perchè se non lo capisci non sono io che mi spiego male, ma sei tu che sei un retrogrado, ovvio.
Perchè una BMW rosa di serie non esiste, ma quando mai?
E quindi è evidente che siamo in presenza di una X1 che però si identifica in qualcos’altro e che ci sta facendo capire che è genderfluid.
Ma sbatterlo tutto rosa in apertura di articolo è ovviamente una palese discriminiazione, di quelle discriminazioni pelose perchè vengono subdolamente fatte negli articoli che discriminano mentre denunciano le discriminazioni.
E’ discrim-washing bell’e buono miei cari.
Tipico della rapacità malvagia della società occidentale, governata da vecchi maschi bianchi cis-burger.
Quindi è giusto parlare della dimensione delle auto e di autobesità, però non troppo perchè è discriminatorio prendersela con gli obesi, però va fatto perchè l’ambiente lo chiede, però con giudizio perchè la libertà di ognuno è sacra, però ora vado in analisi perchè non ci capisco più niente e chi troppo vuole nulla stringe.
E noi facciamoci una risata mi raccomando
Sei solo preoccupato che poi non ti fanno entrare in città con la tua Leapmotor C10 nuova di pacca e poi Endyamar e damiano I ti prenderanno in giro perché ti avevano avvisato … confessa …
Ma è anche vero che presto le città si attrezzeranno per ospitare in alcune aree solo auto leggerissime come la Alef Model A da 600 kg e Milano ha già 4 vertiporti che inaugurerà nel 2026. Roba che venderei casa e andrei a vivere sotto i ponti, usando i soldi della vendita per acquistarne e guidarne una …
mia sorella … al suo primo lavoro trasferita a Bologna, è riuscita ad incastrarsi in una stradina (portando via le “lucciole” laterali) …
con una Visa ! è da lì che sono assolutamente contrario ai macchinoni!
(scherzo eh ! 😉)
Lei potrebbe scrivere articoli per il corriere della Sera,
ne faccio due 😉 🤣🤣😁
L’automobile è come la pancia: più cresce di dimensioni, più ti impaccia nei movimenti
Poi però Citroen presenta una genialata come la Amì, piccola, leggera, consuma niente, cosa poco, per la città e/o come seconda auto o per un neopatentato va benissimo, ma l’italiota medio dice che è brutta e la schifa.
Lei ne ha una quindi? O guida una SW o simile?
Guida una punto a metano…perché il TCO è favorevole 😂🤣
Quali requisiti di sicurezza soddisfa quel “coso”?
Una AMI / Topolino è omologata “quadriciclo”, quindi rispetta le normative previste per la categoria (e velocità <50kmh, utile per uso cittadino).
Al giorno d'oggi muoversi con un veicolo acquistato 10 anni fa (ma progettato almeno 5 anni prima…se comprato appena uscito) vuol dire rispondere a normative molto vecchie e criteri ampiamenti superati; tra l'altro i crash-test per autovetture sono "tarati" fino ad una velocità massima di 56 km/h per l'omologazione mentre nelle verifiche EuroNCAP è di 64 km/h; va considerato poi che i risultati sono ottenuti simulando scontri fra auto "pari-categoria", pertanto chi viaggia in una vettura medio piccola ha un discreto grado di sicurezza se impatta contro un veicolo simile per pesi e forma, mentre possono diventare immediatamente tragici gli esiti se quel veicolo impatta con altro ben più grande e pesante. Ho anche citato "le forme" dei veicoli perché purtroppo in molti contesti certi modelli si "incuneano" sotto gli altri durante gli impatti, portando una tardiva o nulla reazione degli apparati di sicurezza come gli airbag (esempio, vettura con muso basso che tampona un rimorchio: ci entra letteralmente sotto fino al parabrezza… poco probabilità di sopravvivenza per gli occupanti),
Sarebbe bene (anzi, vitale ! ) mantenere tutti le corrette distanze di sicurezza, le velocità codice indicate e.. l'attenzione !
Hai ragione, se un BMW X5 del 1999 (25 anni fa) fa un frontale con una Citroen Amì del 2024, la Citroen Amì non si fa nulla e il BMW si disintegra in una nuvola di lamiere e particolato.
Oh, è stato facile trovare un argomento su cui siamo nuovamente in disaccordo 😀 😀 😀
in realtà (esperienza pure “diretta” … di mio padre) talvolta una vettura più grande può anche riportare danni maggiori (e conseguenze al guidatore .. sempre mio padre) pur scontrandosi con una vetturetta molto più piccola….(più o meno stessa epoca)
nb: @Enzo … ho premesso che devono essere pari categoria per peso … Poi ovviamente conta la deformazione programmata dei rispettivi telai e lamierati … gli angoli d’impatto …
sì sì, era per scherzare. Tra l’altro, per citare I promessi sposi, con la mia 124 mi sento come “un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro” …
..essere leggermente più sicuro di uno scooter, e offrire protezione da freddo e pioggia..penso va considerato così
per fare un passettino in più, scocca il lamiera deformabile e sedili imbottiti veri, ci sarebbe la Xev Io-Io
oppure prendere a due spicci un vecchia smart 450 o 451 con motore termico fuso, e con 6-8k farla elettrificare con l’apposito il kit omogato (versione 45 km orari, o versione 80 km/h, sarebbe anche un caso virtuoso di riciclo
Effettivamente, tutto può essere tranne che bella. Non si riconosce quale è il sopra dal sotto.
Comunque per uno che vive in città, in tutte le città d’Italia da nord a sud, e che lavora nella stessa città sarebbe indicato, più opportuno e conveniente muoversi con i mezzi pubblici, no auto, no problem, di qualsiasi taglia siano. Per tragitti esclusivamente extraurbani o autostradali è ancora più indicata l’auto propria, ma per tali tipi di strade trovo abbastanza indifferente di quale taglia siano, anzi, per le velocità che si possono raggiungere da codice le auto più grosse sono le più sicure, quindi grossa è meglio
“le auto più grosse sono le più sicure, quindi grossa è meglio” … per chi ci sta a bordo … per i malcapitati tamponati… molto meno!
e di qui la mia richiesta di abbassare la velocità per i mezzi troppo pesanti.. non solo i camion… anche le auto dovrebbero raggiungere “energie” più vicine – chiedere ad Einstein 😉
personalmentre vorrei una sovra-tassa di immatricolazione (sul nuovo) sul peso e/o la taglia delle vetture, fatta con soglie e scaglioni progressivi per gravare relativamente poco sulle taglie medie (es soglie di costo via via più onerose per i kg che eccedono soglie come 1300, 1700, 2000.kg)
il suo costo andrebbe raggiunto in più anni, partendo piano il primo anno, come in Francia mi pare la sovra-tassa di immatricolazione sulle emissisioni Co2 ( e anche sul peso?) delle auto nuove, prima di “stangare” sono partiti piano anno su anno
non so se la vorrei sul bollo, al massimo solo debolmente nel ricalcolo del bollo, perché da noi il bollo si paga anche se l’auto resta in garage, che è già tassato, tramite tramite altre tasse, e il il bollo è già progressivo con i kw del motore (criterio anche più facile da applicare a livello burocratico-informatico)
Se parliamo di peso quale auto ad oggi va sotto i 1500 kg? Se penso a ciò che ho guidato ad oggi non trovo nulla di equiparabile; Civic type r nel 90 1000kg , Lotus exige dieci anni dopo 750kg, uno turbo ie prima serie circa 900 kg, BMW e 39 m5 1800kg; con l’elettrico sono ulteriormente esplose di peso
Kia XCeed benzina o gpl: 1272 Kg
Tutte le elettriche oggi pesano più di 1500 kg grazie alle batterie. Di termiche se ne trovano tante invece sotto quel peso.
proporrei scaglioni molto progressivi e tassa una tantum sull’immatricolazione
+ 4 euro a kg per i kg che eccedono 2300
+ 3 euro a kg per i kg compresi tra 2000 e 2300
+ 2 euro a kg per i kg compresi tra 1700 e 2000
+ 1 euro a kg per i kg compresi tra 1400 e 1700
suvvone molesto 2250 kg:
+ 4 x 0 = 0
+ 3 x 250 kg
+ 2 x 300 kg
+ 1 x 300 kg = 1650 euro
auto da 1600 kg:
+ 0
+ 0
+ 0
+ 1 x 200 kg = 200 euro ( quasi simbolico )
NB: fascia 1400-1700 euro sarebbe più come messaggio simbolico,
si potrebbe non metterla per i primi 3-4 anni, per dare il tempo alle batterie di migliorare ancora un po’, solo annunciarla come “obiettivo” futuro
allora il suvvone molesto pagherebbe 1350e , e l’auto da 1600 kg niente
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Spring –> 1000 kg
E-Twingo, E-up, Inster, Leapmotor T03, e-500 –> 1150-1300 kg
E-corsa, E-208 –> 1470 kg ( 1545 kg con guidatore e bagaglio)
Dolphin -> 1600 kg
MG4 lux-64 kwh, Megane 60 kwh, Kona 65 Kwh, Atto 3 -> 1700 kg
ID3 , Tesla M3 –> 1820 kg mi pare con guidatore
// suvvone molesto //
La parola suvvone non esiste giustamente per lo stato. Cos’è il suv, quali parametri deve avere? Altezza? Dimensioni cerchi? Cos’è un crossover? Cos’è un monovolume?
Per questo lo stato non può tassare i suv. Gli unici parametri che conosce sono il peso, le dimensioni e l’omologazione delle emissioni.
tutte tranne la mia che ne pesa 1200 di kg, mi domando perchè scrivere cose di cui non si conosce una cippa? Si fanno sempre le solite figuracce, sindrome di Tafazzi?
Un’analisi c eraldhe lascia il tempo che trova; tutte le auto sono cresciute di peso e dimensioni per un fattore di necessità , evoluzione tecnologica e, soprattutto , sicurezza. Chi al giorno d’oggi prenderebbe una vettura senza airbag, senza clima, vetri e sedili elettrici ecc.ecc.ecc.senza contare i requisiti che i telaio devono rispettare come dissipazione di energia in caso d’urto da incidente. Questo implica maggiore peso e dimensioni. Con il tempo cambiano le esigenza e bisogna adeguare le infrastrutture alle nuove esigenze.
Bravo, quanto ci racconta sta alla base del corto circuito logico.
Su cui peraltro, in linea di massima, potrei anche essere d’accordo: è vero che le automobili sono enormemente cresciute di dimensioni a teorica parità di segmento.
Ma fondamentalmente non è che si sono “divertite a farlo”.
Quindi a un certo punto bisogna decidere da che parte stare.
O vuoi la macchina sicura e accessoriata, e allora zitto e mosca te la cucchi anche cicciotta, oppure te la prendi sottile, agile e scattante ma a tuo rischio e pericolo. Ma la scelta va fatta perché come ci insegnano saggiamente i nostri vecchi non puoi avere la moglie piena e la botte ubriaca. ☝️🥳🍾
credo che sopra a una certa taglia il vantaggio aggiuntivo in sicurezza e abitabilità diventa marginale
esempio, una Fiesta 2017 (ma ancha una VW Polo recente):
– larga 1,73 metri,
– lunga 4,04 metri
– peso 1.100 kg (reali immagino 1200)
– test Euroncap 5 stelle
– stabilità, abitabilità, confort, già soddisfacenti
l’unico vantaggio a girare con 2-3 tonnelate di autosono gli scontri frontali con altri veicoli (a danno dell’altro veicolo) e questi si spera che gli adas vadano a ridurli
mentre negli altri tipi incidenti:
in una la scocca di una vettura più leggera, le strutture in caso di urto devono reagire a minori forze duvute all’inerzia della propria stessa massa, si va a pari e patta come resistenza finale rispetto a vetture più massicce e pesanti
/// credo che sopra a una certa taglia il vantaggio aggiuntivo in sicurezza e abitabilità diventa marginale \\\ In effetti le citycar (ex utilitarie) di oggi sono molto piú robuste e confortevoli di quelle di decenni fa, quindi in la “scusa” della sicurezza viene in parte a cadere, per non parlare del fatto che in Europa strade e parcheggi non sono a prova di “giganti” come negli US..
Giochetto logico sbagliato… le auto che anni fa prendevano 5 stelle EurENCAP oggi ne prenderebbero magari 2. Non è possibile paragonare auto il cui test è stato fatto in momenti differenti, con versioni differenti del test.
ok cerco qualcosa di più recente:
https://www.euroncap.com/en/ratings-rewards/latest-safety-ratings
nel 2023 non trovo test di vetture “piccole”,
invece nel 2022 e 2021 qualcosa c’è:
=== 2022
VW Polo – 5 stelle su 5
>>>> peso 1150 kg <<<>>> peso 1000 kg <<<<
larga 174 cm – lunga 370 cm
=== 2021
Huyndai i-20 – 4 stelle su 5
peso 1100-1200 kg – larga 177 cm
Fiat E-500 – 4 stelle su 5
peso 1330 kg – larga 168 cm – lunga 363 cm
Yaris Cross – 5 stelle su 5
peso 1300 kg – larga 176 cm – lunga 418 cm
===========
per me un'auto recente da 1100 kg segmento B è già sicura come struttura,
e anche le recenti segmento A (es. Aygo) sono buone
Per carità, sono il primo a sostenere che le auto moderne hanno raggiunto dimensioni enormi: fra l’altro secondo me non giustificate; al mattino quando vado al lavoro in scooter più volte ho notato che l’auto trasporta solo il conducente nella maggior parte dei casi. Però non possiamo neppure obbligare la gente su quale auto comprare, visto che la paga e che comunque l’auto è già un bene che ha un costo di mantenimento alto. Siamo sempre allo stesso discorso, se si rendessero disponibili bev piccole ed economiche, ma non a 20k€, probabilmente tante persone la comprerebbero per muoversi in città quando l’esigenza è solo trasportare se stesso. Un amico ha comprato una Twizy usata per andare al lavoro e ne è entusiasta
Se si tassano i veicoli grandi si potrebbero penalizzare le persone che hanno la necessità di veicoli grandi, ad esempio perché hanno 2 figli piccoli e 2 passeggini da caricare, oppure 1 figlio e un cane di stazza grande, oppure perché sono sovrappeso o magari devono trasportare una carrozzina per diversamente abili.
Si potrebbe immaginare una sorta di “esonero” per chi ha dimostrate necessità, ma la vedo bella laboriosa come sfida … facciamo il pass obesi o il pass genitori? C’è davvero tutta questa differenza tra un veicolo di 4.5 metri e uno di 4.7? O uno largo 1.8 e uno largo 1.9?
Egoisticamente, se il bollo fosse parametrato alle dimensioni, io quasi non lo pagherei … ma non mi sembra una regola giusta.
Veicoli più larghi e più lunghi = più pesanti = maggiori consumi carburante (o energia elettrica) = maggior uso di freni e pneumatici = maggior consumo asfalto = …. Si potrebbe continuare con questa equazione perché l’aumento di dimensioni non trova sempre una logica. Se si vuole proteggere l’ambiente bisognerebbe cambiare le nostre abitudini (vizi?) ed avere un approccio più parsimonioso delle risorse e degli spazi.
Ciò però non avviene perché siamo tutti un po’ egoisti e ci “auto” convinciamo che basti una batteria per essere green.
La politica ha paura di perdere consensi e non vuole “limitare la libertà” di spostarsi come si vuole, salvo poi accorgersi che si fa fatica a muoversi perché siamo troppo grandi per farlo. La tassa poi colpisce solo i poveracci, chi può continuerà a pagarla infischiandosene del danno ambientale, basta vedere Area C a Milano. Il divieto di entrare in città è invece democratico, colpisce tutti indistintamente, protegge l’ambiente ed educa
Solo per la precisione: già oggi i disabili con carrozzina possono andare ovunque, anche nei centri storici. E con 2 figli piccoli (ne ho 3 …) non servono la BMW I7 e/o il Range parcheggiate davanti al bar del centro storico
Spostiamo questo ragionamento ad un’altro settore, la casa, e chiediamoci le implicazioni che ne deriverebbero……. Significherebbe porre dei limiti/tasse a chi vive da solo in una casa di 300m2…….. Auguri
sshhhh !
dai una nuova idea per le tasse… sul riscaldamento domestico! pensa se per scaldare una sola persona in 300m2
scaldi tutta la superficie in contemporanea….
viene Greta T. direttamente a casa a chiudere le valvole termostatiche !!
Fortuna che mi sono sposato e ho figliato… per 5 anni, i miei 430mq li ho condivisi con due gatte… 😉
Immagino perchè hai fatto la buona scelta di non vivere in città, non ha prolemi di spazio
per me un’auto relativamente “sicura” nei crash test e ergonomica per i passeggeri, parte da una struttura di 1,6 – 1,65 metri di larghezza,
quando le auto d’epoca spesso erano 1,4 o 1,5m
in 1,7 m già ci stanno anche 2 persone affiancate “robuste”
1,7 m era la larghezza della piattaforma Alfa-Fiat anni ’90, alfa 155, 146, 145, Tipo, Tempra, Dedra, etc, che all’epoca come spazi interno e anche come massa vettura sembravano “macchinoni”, e con solo le conoscenze dell’epoca già si difendevano nei crash test
se sali a 1,8m, anzi a 1,9m come gli ultimo modelli, in città, su carreggiate nate il secolo scorso, la differenza nel marciare ad es, in 2 colonne affiancate un po’ si avverte.. idem i parcheggi (sia larghezza che lunghezza auto)
comunque mi focalizzarei più sul disincentivare il peso, che la taglia
per la taglia invece, vorrei in europa una categoria intermedia tra i quadricicli pesanti (massimo 550 kg), e le autovetture; in pratica un revival delle kwy-car giapponesi, con parametri che permettessero bassi costi di fabbricazione (es riduzione del numero di adas e di airbag)
oppure, più semplice, alzare di +50.kg la soglia di peso dei quadricicli pesanti, cosi ci stanno più comodi una veturetta BEV da 3,3-3,5 metri (diciamo sub-A) con scocca in lamiere invece che pallelli di resina, e 4 posti, e in città incentiviamo queste
/// mi focalizzarei più sul disincentivare il peso, che la taglia \\\ Parlando di auto in generale, sono riusciti in parte a ridurre il peso senza incidere sulla sicurezza passiva grazie agli acciai altoresistenziali ; concentrandosi invece sugli EV, per una concreta “cura dimagrante” bisognerá aspettare nuovi materiali per batterie e relativi involucri (vedi studi come CoolBat di Fraunhofer&C. https://www.greencarcongress.com/2024/09/20240903-coolbat.html)
/// per la taglia invece, vorrei in europa una categoria intermedia tra i quadricicli pesanti (massimo 550 kg), e le autovetture; in pratica un revival delle kwy-car giapponesi […] oppure, più semplice, alzare di +50.kg la soglia di peso dei quadricicli pesanti \\\
Credo che diverse citycar del recente o recentissimo passato potrebbero soddisfare questo requisito (Smart 2/4posti, e-Up/Mii/Citigo, …) ma temo che servirebbero troppi incentivi ai costruttori europei che, come si sa, stanno abbandonando il settore 🙁
Mah, io propendo per il fattore “moda”.
Le situazioni che hai descritto in 20 anni le ho vissute tutte – dai due figli piccoli a genitori e suoceri in sedia a rotelle in successione – utilizzando semplici auto familiari, prima un’Opel Astra SW e poi un’Audi A4 Avant, senza particolari problemi.
Negli anni ’90, infatti, era di moda avere una familiare: in questi anni è di moda avere un SUV.
Semplice auto familiare la a4 avant? Credo le sfugga lo stipendio medio di un italiano.
il problema è che il divario tra benestanti e basso-stipendiati si sta ampliando rapidamente, visto che considerando soltanto il periodo dal 2021 ad oggi abbiamo perso quasi l’ 8% di potere di acquisto reale; l’inflazione colpisce soprattutto i redditi più bassi (inflazione che noi “importiamo” causa idrocarburi; ai tempi della lira anche per la “svalutazione competitiva” volontaria della ns moneta); poi tanti lavori son diventati “a rischio precariato” quindi oggi il lavoratore “medio” cui fa riferimento lei sig. @marco rossi è costretto a scegliere vetture che costano almeno la metà (se non 1/3) delle scelte di categoria appena superiore, quindi con un divario molto più ampio rispetto alle vetture di un decennio fa…
Lavorando in concessionarie per tanti anni ho visto cambiare il mix vetture consegnate in maniera anche drastica: ad un certo punto il salone consegne era composto 50% utilitarie seg. A/B oppure SUV segmenti C/D/E e molti di marchi “premium” …
però Eugenio sottolineava il fatto che per le normali esigenze di famiglia (o alcune più complesse, come il trasporto di 2 carrozzine invalidi) basterebbero vetture capaci come le familiari (SW) e monovolume (anche compatte) che ultimamente son “cadute in disgrazia” sul piano commerciale ma che rappresentavano una scelta più economica nell’acquisto e mantenimento (carburante in primis).
Paradossale il caso della Multipla FIAT , 6 posti in 4 metri ; è diventata improvvisamente richiestissima (tra gli usati) appena hanno smesso di produrla… e chi ce l’ha .. la mantiene fino alla fine…
/// monovolume (anche compatte) che ultimamente son “cadute in disgrazia” sul piano commerciale \\\ Se si tratta dei cosiddetti “multispazio” alias MPV, in effetti sono stati quasi “stroncati” dai SUV ma non si sa mai, prima o poi potrebbero recuperare quote di mercato..
Se nella “revisione” degli obiettivi climatici richiesti dai costruttori auto prendessero almeno l’ impegno a rientrare in quote più basse di CO², già togliere le SUV e reintrodurre SW e monovolume consentirebbe un -20% medioba parità di motore termico usato (ed un consistente risparmio di energia nelle versioni elettrificate).
Acquistata usata, mister “faccio i calcoli nelle tasche altrui”…
Leggo che anche Germania e Spagna sono contrari alla proposta di Urso di revisione degli obiettivi sulle auto. In pratica restano d’accordo il Lussemburgo, la repubblica di San Marino, lo Stato del Vaticano e Andorra. Hanno mandato il loro sostegno anche alcuni Stati della Micronesia.
Chissà cosa c’entra con l’autobesità
La notizia che non verranno toccati gli impegni sulle emissioni delle auto meritava un off topic.
Le immagini di confronto tra le generazioni agli estremi della 500 non fanno percepire la differenza sostanziale: se si vuole confrontare veicoli pari prestazioni, protezione e confort il mitico cinquino andrebbe affiancato alla AMI/Topolino!