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Auto, l’Ue fa la prima retromarcia: le ibride plug resteranno anche dopo il 2035

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La presidente della Commissione UE, Ursula Von Der Leyen.

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La trattativa della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen sulle regole per la transizione dell’auto entra nel vivo. E da Bruxelles arrivano le prime concessioni: prolungare la produzione delle auto ibride plug in anche dopo il 2035. Ma questo potrebbe danneggiare i consumatori e fermare la discesa dei prezzi della auto elettriche.

L’Unione Europea potrebbe rivedere il divieto “totale” di vendita di auto a benzina e diesel previsto per il 2035. Con la possibilità di mantenere sul mercato anche i modelli ibridi plug-in e quelli elettrici dotati di range extender. L’indiscrezione è stata anticipata sulle colonne di Der Spiegel: per la Commissione Europea è un primo avanti, in risposta alle pressioni esercitate dall’industria automobilistica. Il settimane tedesco non ha nascosto le sue perplessità: “Per i consumatori che stanno pensano di comprare un auto elettrica non sarebbe una buona notizia“.

La lobby dell’auto “assedia” la Commissione Ue

Ma andiamo con ordine. Secondo Der Spiegel, un accordo informale sarebbe già stato raggiunto grazie all’attività di lobbying guidata da Eckart von Klaeden, ex politico tedesco e attuale responsabile delle relazioni istituzionali di Mercedes-Benz. Von Klaeden sostiene che la transizione debba essere tecnologicamente neutrale. Includendo non solo l’elettrico puro, ma anche soluzioni alternative come gli ibridi plug-in e i range extender.

L’influenza dell’industria automobilistica tedesca è oltremodo evidente. E ha cercato fin da subito sponda con la presidente Von der Leyen, esponente di spicco della Cdu, il partito moderato dei cristiano moderati, favoriti alle imminenti elezioni politiche. Inoltre, Mercedes-Benz ha un ruolo strategico in partita, con il suo amministratore delegato Ola Källenius nominato presidente dell’ACEA, l’associazione europea dei costruttori automobilistici. Posizione che gli consente di avere ancora più voce in capitolo sulle politiche comunitarie in tema di mobilità.

La Seat Leon ibrida plug-in in ricarica

Bruxelles potrebbe decidere di concedere incentivi soltanto per l’acquisto di modelli a minor impatto ambientale

Il compromesso ha una sua logica. Da un lato ci sono le case automobilistiche che potrebbe sfruttare più a lungo gli investimenti nelle tecnologie (a partire dalle auto ibride plug in) che verrebbero salvaguardate oltre il 2035. In cambio, l’Unione europea potrebbe introdurre limiti più stringenti sulle emissioni per questi veicoli o incentivi solo per quelli con minore impatto ambientale.

La conferma arriva da quanto si può leggere sul portale tedesco Energie-Bau, che ha pubblicato uno stralcio del paper europeo, che aprirebbe a una maggiore flessibilità. “Gli standard di emissioni di CO₂ offrono sicurezza a lungo termine per gli investimenti necessari. Attraverso il dialogo, troveremo soluzioni immediate per garantire la capacità del settore di investire, esaminando possibili flessibilità per garantire che il nostro settore rimanga competitivo senza abbassare l’ambizione complessiva degli obiettivi del 2025”.

In ripresa la vendita di auto elettriche in Germania

Nel frattempo, i dati di gennaio 2025 segnano un incremento delle vendite di auto elettriche in Germania (+53,5% rispetto all’anno precedente). Tuttavia, il mercato attende ancora segnali chiari sulle future scelte politiche dell’UE. Lo attendono le case automobilistiche, ma anche i consumatori pronti al passo decisivo verso l’elettrico. Un calo dei prezzi dei listini potrebbe dare la spinta definitiva per il grande pubblico degli automobilisti.

Lo pensa anche il settimanale Der Spiegel: “Se la pressione delle sanzioni venisse meno, i produttori potrebbero continuare a praticare prezzi elevati. Ed è proprio questa la ragione principale delle vendite lente“. E viene citato il caso della VW ID.3. Come riportato, viene attualmente offerta a un prezzo notevolmente inferiore a quello di una Volkswagen Golf nell’ambito di una campagna di leasing.

Ma sono calcoli che – da parte delle case automobilistiche – non tengano conto di quanto avverrà a breve sul mercato, con l’arrivo di modelli elettrici cinesi a basso prezzo. A quel punto il rinvio delle sanzioni e degli obblighi al 2035 sarà l’ultimo dei problemi.

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88 COMMENTI

  1. MA IO MI CHIEDO:

    E’ MEGLIO ESSERE ASSEDIATI DAI CAR MAKER OPPURE DALLA T E R M O D I N A M I C A D E L P I A N E T A?

  2. Direi che a questo punto dovremmo fare una petizione verso EU e chiedere i danni causati dai combustibili perché vorrei essere libero di respirare aria pulita, mentre no si continuerà come sempre anzi peggio 🤬🤬

    • Allora lo dovresti fare anche per chi produce caldaie, a chi ha allevamenti intensivi, agli industriali, agli agricoltori, a chi trasporta merci con camion, navi e aerei ecc ecc rutto in % a quanto inquinano … e vediamo poi cosa ti rispondono.

      • lo dicevano anche dell’amianto.
        poi qualcuno ha cominciato a perdere le cause.

        in famiglia nostro malgrado ne sappiamo qualcosa.

        • Per l’amianto la colpa era accertata e gli inquinatori erano ben definiti, qui gli studi con diverse percentuali si sprecano e gli inquinatori sono un’enorme incominciando dai vicini che usano vecchie caldaie e finendo a Trump e Xi … prova a dargli causa poi vediamo come finisce.
          PS ti allego un articolo di Repubblica, ma ne puoi trovare quanti ne vuoi in rete, dove si discute dell’inquinamento delle città italiane ed elenca gli inquinatori e i possibili rimedi, fra cui c’è ovviamente la mobilità elettrica ma non è la sola e se vai in rete a cercare le % ti accorgerai che non è manco la più importante, per cui vediamo di impiegare i soldi dove più servono dato che purtroppo non sono infiniti e soprattutto dovranno esser tirati fuori come al solito in gran parte dai cittadini che ultimamente di sicuro non brillano per disponibilità economiche
          https://www.repubblica.it/green-and-blue/2025/02/04/news/mal_aria_inquinamento_2030-423980845/

          • @antonio gobbo
            sei un disco rotto.
            come se il problema dell’inquinamento autoveicolistico fossero i gas di scarico: questi sono un grosso problema, ma infinitesimale rispetto al problema della CO2, perchè se i primi causano 50-100mila morti all’anno in europa, le emissioni di CO2 causano già ora e causeranno devastazioni (alluvioni, siccità, insetti invasivi, infestazioni, ecc ecc) che al confronto…mamma mia!
            ma ancora una volta il problema è altro,
            ed è colpa di qualcun altro,
            e si può fare in altri modi.
            soprattutto avendo BEN CURA di non guardare qual è l’elefante nella stanza.

            un atteggiamento da italiano medio: i meriti sono miei, le colpe sono degli altri, l’arbitro è cornuto.

            siamo su Vaielettrico: parliamo di mobilità elettrica e di mobilità sostenibile, ok? delle case che sprecano energia se ne parla su altri siti! delle industrie del cemento che emettono CO2 da far paura si parla da altre parti, delle emissioni degli allevamenti intensivi e delle strategie per ridurle da altre parti ancora!
            è difficile da capire?
            sì, è difficile, anzi impossibile, se capire significa mettere in discussione il PROPRIO modus operandi ac vivendi.

            la % di colpa delle emissioni di CO2 dell’autotrasporto termico è piccolo? no, è grossomodo come quello di altri settori, e tra questi settori nessuno prevale con il 50% o più, magari accadesse,
            invece girano tutti intorno al 15%.
            con questi dati un italiano medio ci va a nozze: “..eh, ma allora gli altri…”, e numeri alla mano ha pure ragione!
            …finchè non si trova con il disastro climatico in casa,
            con le derrate alimentari a prezzi folli,
            con le morti per caldo, con la siccità, con le emigrazioni dai luoghi diventati invivibili che i 300mila immigrati annui (media su 10 anni, a naso) attuali fanno ridere…
            quando saremo lì, cosa farà l’italiano medio?
            si lamenterà e cercherà di cavarsela, ognun per sè ma ben attento a non pestare i piedi ai potenti di turno, ossequioso e debole perchè l’italiano medio pensa di essere furbo a muoversi da solo.

            quel che dici di Trump e di Xi fa ridere! certo che sono potenti! e allora? in passato e anche nel recente passato sono state sconfitte multinazionali ben ben grandi, ma mai con la tua mentalità da italiano medio!
            l’italiano medio non fa rivoluzioni, nè cruente nè di sostanza, non innova, non produce cambiamento, l’italiano medio vive per crescere ogni anno un pochino, per potersi lamentare dello Stato e degli altri, per gloriarsi del suo orticello CONTRO l’orticello del vicino.

            vuoi stare alla finestra e godi che le strategie green vengano messe in difficoltà? boh, contento tu a tagliartelo perchè la moglie ti ha fatto le corna….
            vuoi invece fare la tua parte per affrontare il problema?
            COMINCIA! datti da fare!
            anche tu puoi e quindi devi! piantala di scaricarci qui il senso di colpa dell’inazione che giri in “eh, ma gli altri….”:
            TU cosa fai? TU cosa puoi fare?
            vuoi fare nulla? fai nulla! ma finchè vige una democrazia ti adegui anche tu alla maggioranza, e magari ogni tanto riuscissi ad abbassare la cresta alle tue convinzioni…male non farebbe. a te. a me che tu possa immaginare che il mondo migliore migliorissimo siano gli anni ’80
            non cambia proprio la vita, sei uno dei tanti con questa opinione.

            e infine:
            hai mai letto i Promessi Sposi? è interessante, uno spaccato sociale e antropologico del nostro Paese…impressionante

          • Mario per fortuna esiste la democrazia, e in questo caso tocca adattarsi alla retromarcia che ha fatto.
            Vede la democrazia sarà imperfetta, ma non conosciamo metodi migliori.
            Si rassegni

          • Fino a prova contraria il Green Deal è stato democraticamente discusso e approvato. Però per lei è sempre stato un’imposizione dei burocrati europei. Metta ordine nel cervello.

  3. Beh. Ai fini sulla riduzione di CO2 sarebbe addirittura meglio autorizzassero le MHEV o le Full Hybrid più che le PHEV…se la scelta è di modificare il BAN2035.
    Per lo meno una Full Hybrid da 100g/km nella vita reale sarà poco più alta, mentre anche mia nonna sa che una Phev da 50g/km se non viene caricata come minimo sarà a 200g/km…se va molto molto bene.
    Quindi è chiaro. Conta la formalità e non la sostanza. Sono confuso.

  4. Una change del genere sul Ban 2035 è molto dannosa, non tanto per il cambiamento in se stesso (le plugin e range extender sono solo propedeutiche per un successivo passaggio al full electric) quanto per l’incertezza che si crea nella mente del cittadino europeo. Questo è il vero danno.
    E’ chiaro lo zampino che vuole mettere la lobby petrolifera per continuare a vendere petrolio.

  5. Ma che modo di fare notizia è questo?
    Il titolo non lascia dubbi: la retromarcia è cosa sicura e già fatta.
    Poi si comincia a leggere l’articolo: indiscrezione, sarebbe, potrebbe….

    Che tristezza..

    • Volete una diffusione maggiore dell elettrico? Che sia obbligatorio per ogni colonnina a pagamento la possibilità di pagare con il bancomat (parlo di obbligo, non statemi a dire che già c è chi lo fa, tutte le colonnine devono essere facilmente utilizzabili con costi chiari, ora c è anche la complicanza dei minuti). Nel 2025 si apre alle plug in, nel 2026 si aprirà a tutte le ibride ( praticamente come è oggi il mercato)..…

      • Il mercato delle ibride durerà ancora qualche anno, ma non credo che arriverà indenne all’appuntamento del 2035, che ci sia il ban oppure no.

      • Ti ha morso un esemplare di quell’aggressivo rettile velenoso che infesta la contea di Highlands in Florida (genere Trumpeus Muskii)?

        L’obbligo c’è già, in tutta la UE. Vedi la sostituzione della direttiva 2014/94/UE con il regolamento (UE) 2023/1804, che è entrato in vigore il 13 aprile 2024.

        Ma va a regime, come ogni norma sensata che intervenga sull’esistente, dopo un certo periodo in cui si dà tempo a tutti di allinearsi alla nuova norma: 1° gennaio 2027.

        Vedi l’art. 5 del regolamento:

        https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32023R1804

  6. Strano che le PHEV e le EREV non siano in cima alle vendite del globo terracqueo.
    Da stamattina non leggo che si estimatori di queste alimentazioni. E Nissan non deve saperne niente perché con le sue E-power dovrebbe vendere piú di Model Y, invece si parla di fusione con Honda (forse saltata) perché la situazione non è cosí rosa e fuori.

    Ma sono certo che utilitarie di 4m col bagagliaio di una moto, a 24900€ coi cerchi in ferro, andranno a ruba.

    Però fino ad oggi non se le sono filate, non vorrei che va a finire come il diesel. In ogni blog esce sempre sta cosa del “se ci fosse diesel venderebbe un botto”. Poi vai a guardare e non arriva al 10% il diesel.

    • Ma è serio? La quota del diesel si è ridotta non perché non convenga, ma semplicemente perché molte case lo hanno tolto dai listini (vedi Peugeot che mantiene la motorizzazione solo per la 308). E questo, non perché i clienti non lo richiedano, ma per le scelte folli europee (e solo europee) sulle emissioni. Le auto diesel usate vendono ovviamente meglio delle elettriche, e questo nonostante lo spauracchio delle limitazioni e la perdita di valore (sempre che ce ne fosse inizialmente) delle auto elettriche.

      • “ma per le scelte folli europee (e solo europee) sulle emissioni”. interessante, leggere di come la ggente riesca a farsi piacere il fatto di respirare merda tutti i giorni pur di difendere il brum brum, resta per me un fatto di assoluto fascino…

      • Le scelte come le chiama lei “folli” ci sono perché il genere umano é egoista, non vuole fare sacrifici… vuole la sua zona comfort… checcefrega se avvelena gli altri… vi ricordo anni fa il divieto di fumare nei luoghi pubblici… ora ne siamo contenti tutti anche i fumatori … ma se non ci fosse stata quella legge dove saremmo oggi?

        • scusa ma c’è una netta differenza fra il diritto alla mobilità (costituzionalmente garantito) e diritto (anzi non diritto) fumare all’aperto. Lasci stare l’egoismo del genere umano poiché nessun padre di famiglia o cittadino è disposto a morire svenato e tartassato per una ipotetica fine del mondo fra 30 anni.

          • Sarebbe l’ora di piantarla con frasi tipo “morire svenati” solo per un cambio di tecnologia delle auto. Qualsiasi buon padre di famiglia pensa soprattutto ai suoi figli.

          • Il diritto alla mobilità non l’ho mai sentito. Abbiamo il diritto alla libertà di movimento, cosa diversa dal diritto alla mobilità con auto che intende lei.
            Questa sua mobilità non è sancita da nessuna parte.

          • Esattamente Athos, nella foga qualcuno pensa che l’automobile sia un diritto. Nella mia vita ho perfino conosciuto un tipo che sosteneva che i telefoni cellulari fossero un diritto, e per questo che dovessero essere pagati dallo Stato.
            La quantità di convinzioni bislacche che ha la gente è stupefacente…

          • “…nessun padre di famiglia o cittadino è disposto a morire svenato e tartassato per una ipotetica fine del mondo fra 30 anni…”

            parla per te.
            e parli da boomer.

          • @franky
            “…saranno proprio i bommer a salvare questo disgraziato pianeta…”

            uhmm, fammi capire:
            dopo aver devastato il pianeta in lungo e in largo nel dopoguerra, dalla plastica all’amianto alle scorie nucleari per arrivare allo smog e soprattutto, ai fini della sopravvivenza, al disastro della CO2,
            badi bene, come nessuna generazione MAI prima nella storia,

            ora questa stessa generazione,
            senza aver rivisto il proprio operato e ormai addentro alla terza età
            sarebbe in grado con le scelte economiche industriali e politiche di prima e con la filosofia rapace di prima
            di rimettere le cose a posto?

            ok: mo’ me lo segno.

            (la mia generazione è quella dei Renzo e Meloni. non faremo meglio. renderemo conto del nostro operato, come quella dei boomer del proprio)

          • Intervengo come boomer…;))
            è anche la generecazione che ha sollevato la questione ambientale, ha fatto le prime battaglia ecologiste, ha denunciato il consumismo dilagante…

          • @Luca Pagni
            certamente, dare addosso alla cieca è stupido e ignorante.
            la mia risposta è a quella (per me) boiata messa in virgolettato, e vale mica solo per i boomer, ci mancherebbe!
            quella filosofia e quelle scelte rapaci, quali che siano le generazioni, portano al collasso.

            la differenza rispetto al passato è solo la potenza in mano all’uomo,
            300 anni fa si scavava a mano, oggi con le draghe da 1000CV, la tecnologia in mano ai bambinoni troppo cresciuti poi porta ai disastri: i bambinoni vanno educati

          • Morire sventato forse visto che di usate se ne trovano a buon prezzo, mentre lasciando perdere la CO2 che a noi non fa male , prendiamo tutto il resto che esce dallo scarico che sono veleni e questo è sicuro che ti fanno morire, di fatti oms ci dà 60.000 morti al anno per la cattiva qualità del aria, ma vedo che su questo l’ essere umano è folle e autodistruttivo e menefreghista perché con le sue mani è in grado di uccidere i propri figli e la propria famiglia, capisco una volta che un EV costava quanto un appuntamento ma oggi non lo concepisco

        • @ Mario
          io son propenso a pensare che fra noi due forse sei tu quello che ha un impatto peggiore sull’ambiente. Tu inteso non come Mario, quindi non è assolutamente personale ma “tu” inteso come un non boomer. Noi boomer possiamo vivere da domani senza internet, macchina, telefono, computer, e parecchie diavolerie tecnologiche. Voi? Aggiustiamo le cose invece di ricomprarle, e ricicliamo non per spirito ambientalista ma perché cosi ci hanno insegnato i nostri genitori. Questo lo assumo in base allo stile di vita, ai beni posseduti, alle macchine e alla frequenza degli acquisti (specialmente acquisti in rete).

          • @franky
            se fosse come dici tu,
            voi boomer (semplificò)
            oltre a saperlo fare (riciclare, riparare, ecc)
            lo fareste pure.
            per conseguenza il mondo non sarebbe al disastro ecologico in cui si trova.
            il target +1.5°C della COP di Parigi è già alle spalle, per dire,
            i modelli climatici dicono che la catastrofe è lì a un passo.
            (tutte cazzate? sentivamo tutti considerazioni analoghe a metà marzo 2020, poi sappiamo com’è finita)

            saperlo fare, e non farlo,
            è colpa ben peggiore di non farlo per non saperlo fare:
            detta più semplice,
            chiacchiere da umarell.

            il clima non aspetta.

          • Ohhh.bravo! Per salvaguardare l’ambiente bisogna soprattutto utilizzare le “cose” fino a che non funzionano più. Invece, anche su questo sito, c’è chi vende l’auto praticamente ancora nuova.
            Poi andate a dire ai seguaci della Greta Tunder di fare a meno dei cellulari, di andare a piedi alle manifestazioni anziché in motorino, di andare a raccogliere i rifiuti per strada, nei boschi e sulle spiaggie, anziché saltare inutilmente la scuola.

          • Massimo
            “Invece, anche su questo sito”, ci sono persone che non capiscono che se “c’è chi vende l’auto praticamente ancora nuova” significa che NON viene rottamata e qualcuno che non potrebbe comprarla nuova ne sostituisce una veramente vecchia e inquinante con una meno inquinante.
            Vendere Rottamare

      • Ma sei serio TU? OK essere col prosciutto sugli occhi ma a tutto ci deve essere un limite.

        Hanno messo la TIPO TD 120CV a 18000€, 2500 + di una panda 70CV base.
        Non ha venduto manco così che dovevano fare regalarla?

        Clio DCi ha venduto niente rispetto alla GPL e costava 20K€. Dovrebbero portarle a casa gratis e metterci pure bollo e assicurazione pagata di tasca loro?

        Intanto prepararsi perchè questo mese sarà un mese difficile per i dieselfan… Ne riparliamo fra due settimane quando escono i dati ACEA

  7. Auto ibride plugin: sono solo elettriche col fardello inutile e costoso del motore endotermico. Le vedono utili solo due categorie: i petrolieri e gli automobilisti che ancora soffrono di ansia da ricarica.

    • Solo relativamente all’aspetto tecnico: lei si riferisce alle Plug In europee, auto con batterie piccole finalizzate ad omologare valori CO2 piu’ bassi. La plug In in Cina sono vetture con batterie molto piu’ grandi (anche 40 kWh adesso) in cui la trazione e’ prevalentemente elettrica, in molti casi il termico lavora solo in serie (generatore). La spinta ad andare in elettrico viene dai costi piu’ bassi, mentre il motore termico (piccolo) e’ usato solo per lunghi viaggi.
      Chi oggi puo’ caricare a casa, andrebbe in elettrico sempre. Chi non puo’, avrebbe almeno l’opzione di gestire le ricariche con flessibilita’. Ricordo che un motore termico spento non emette nulla. La batteria invece parte con un debito di emissioni che deve recuperare.
      Viene da se anche i minori investimenti necessari per una rete di ricarica capillare (che sappiamo essere inverosimile), visto che il parco auto potrebbe avrebbe una quota di BEV e Plug In.

      Per ora e’ solo teoria, visto che parliamo di notizie non confermate.

      • …anche un motore termico spento è un debito di emissioni che non si riesce a recuperare. E se lo si accende le emissioni aumentano mentre non si recuperano neppure le emissioni utilizzate per produrre la batteria.
        Benvenuti nell’inferno tecnologico.

        • Scusate la domanda da ignorante…ma l’auto ibrida plugin funziona comunque anche a batteria scarica? In tal caso non sarebbero più ecologiche le ibride con la batteria che si “autoricarica” ed entra autonomamente in funzione? Voglio dire: chi me lo fa fare di ricaricare una batteria se l’auto cammina lo stesso solo col motore a benzina? Grazie.

          • Un’ibrida plug-in con batteria scarica funziona come una ibrida normale: recupera energia quando l’auto rallenta o è in discesa (e in altre condizioni che sarebbe lungo spiegare qui) e la riutilizza quando serve per muovere l’auto a motore spento o assistendo il motore in modo da consumare meno carburante.

          • bhe ragionando come la media delle persone, lo fai perche quando dopo un mesetto che usi la macchina e ti accorgi che girare in elettrico ti costa parecchi meno cogliera ogni occasine per ricaricare l’auto senza dover ricorrere ogni volta al termico che per caricare ciuccia benzina.

          • @Massimo : che senso avrebbe circolare solo a benzina o quasi dopo aver affrontato la spesa della batteria ?? Posso capire servirsi delle colonnine solo in situazioni ottimali, snobbarle per principio molto meno..

  8. In pratica di quegli ormai tristemente famosi 1,5° gradi non interessa più a nessuno.
    Stamattina al TG dicevano che abbiamo appena passato il Gennaio più caldo di sempre.
    Retroazione è il concetto da apprendere.

      • Tua nonna non conosceva nè il telecomando nè la smart tv, nè internet.
        Tua nonna non aveva altre fonti di informazioni da comparare.
        Tu però, con le debite proporzioni, sembri rimasto ben più indietro di tua nonna.

  9. mi sbaglierò, e se mi sbaglio…amen, mi sarò sbagliato.
    ma ho come idea che questa “soffiata”
    che arriva proprio dal Der Spiegel, cioè dala Germania di Mercedes e Volkswagen e BMW, ma anche di von der leyen e anche dalla Germania di Merz,
    serva un po’ per le elezioni in Germania
    e serva un po’ a testare l’effetto che fa.

    mi auguro sul serio che non si arrivi a una simile vaccata.
    già scontare le multe mi sembrerebbe una retromarcia indegna…

    e per chi brinda oggi
    si ricordi di tenere un po’ di bollicine da parte
    per quando l’alluvione, la siccità, o l’uragano
    avrà solo lambito casa sua.

    • non penso che arriveranno alle varie catrastofi, tra poco arriveranno le auto cinesi migliori o addirittura superiori a prezzi pari o piu bassi. Perderanno ingenti quote di mercato e i sorrisi si trasformeranno in pianti isterici e i piu faranno la fine di Nokia. Purtroppo penso che molte case automobilistiche stiano cercando di sopravvivere qualche anno in piu sapendo ormai di avere un ritardo tecnologico e industriale non piu recuperabile che affronteranno con chiusure e vendita a grandi gruppi finanziari o produttori cinesi.

      • @Donato
        io danni da cambiamento climatico li ho già affrontati, e costosi, e pagati di tasca mia. un aperitivino. non certo “ideologico”, erano soldi veri.

        tu?
        al primo disastro ti mettersi a scrivere sui sociale che lo Stato è brutto e cattivo perché non ti aiuta e non ti ricostruisce la casa?

        sei cosi stupido da pensare che non toccherà a te?

        circa la Zoe: l’avessi presa un anno prima, mannaggia a me, l’avessi presa a un anno prima…avrei più soldi in tasca!

  10. A me sembra una posizione stramba perchè:

    — elettricità europea è già oggi fatta al 70% da fonti a bassa emissione, cioè 50% rinnovabili + 20% nuculare;

    – ai ritmi attuali di crescita delle rinnovabili (+3 nel mix ogni anno), al 2035 avremo 80% rinnovabili + 15% nuculare residuo in dismissione lenta, cioè mix decarbonizzato

    — batterie auto elettrica anche vediamo che migliorano, anche in Europa si sta andando verso avere un costo del pacco batteria completo sui 60e al KW-h, e anche i pesi stanno calando e i tagli aumentando, le compatte B avranno tagli da 65 o più KW-h e con ricarica rapida 3-4 C

    In pratica alleggerire le norme per dopo il 2035, sembra più fatto per avere influenza ora.. darebbe un segnale (e magari anche incentivi) a vendere più auto dotate anche di motore termico, che sappiamo poi come vengono usate

    ci vedo pressioni forse più della filiera petrolifera, che dei costruttori

  11. E pensare che qualcuno sosteneva che la Ribera non avrebbe aperto a concessioni…io dissi che se la VDL non vuole essere cacciata ( dagli stessi tedeschi) sarebbe scesa a più miti consigli, plug in primo passo…non mi stupirei se a breve aggiungano il diesel ( magari ibrida)…e come disse qualcuno che di auto ne mastica parecchio… avanti con un’altra retro con grattata.

    • Certo che fra tutti i giornalisti che potevi prendere ad esempio ne hai selezionato uno degno del circo Orfei…

      • Bhe però il suo ragionamento non è pou così sballato, ora si apre alle plugin, poi, se il mercato delle bev non “esplode” per salvare il salvabile (e pure le jndustriw) anche alle altre ibride magari adducendo che la strada non fatta in elettrico la si fa con un motore endotermico con le nuove restrizioni euro 7 è un motore “quasi pulito” … il che alla fine, rispetto alla situazione attuale, non è del tutto falso..

        • Buongiorno Antonio,
          a me pare che la motivazione principale sia ridurre le emissioni di Co2; e poi anche gli ossidi di azoto e le polveri “ultrafini”

          gli euro 7 non funzionano per queste cose,
          si “limitano” ad abbattono le polveri “sottili”

          • R. S. Per quello devi agire su caldaie, fornelli a gas, allevamenti intensivi, industrie, agricoltura ecc se speri di annullare polveri sottili e composti azotati con le sole auto elettriche… bhe allora è meglio che ti informi

          • @antonio gobbo
            non credo che R.S. abbia bisogno della mia difesa
            ma…

            hai notato che qui si parla di auto elettriche,
            e non della qualunque?
            quel che tu indichi agire su caldaie, fornelli a gas, allevamenti ecc…
            è previsto da ALTRE direttive, che saranno sicuramente trattate da usofotovoltaico.it, allevamenti_senzaCO2.com, e via dicendo

            non è che a buttare la palla in tribuna si vince la partita….

          • Mario, quello che dici è giusto, qui si parla di suto elettriche però io rispondevo all’obiezione di molti interventi che additano le auto endotermiche, senza peraltro fare alcuna distinzione da una euro 0 a una euro 6, come la principale se non l’unica fonte di migliaia di morti (anche quj senza considerare che la maggioranza di queste sono di anziani che hanno respirato, loro si, un mix di inquinanti a contrazioni molto duperiori a quelle attuali anche quandonil traffico era molto inferiore all’attuale ma le caldaie erano a carbone o a legna) …
            Per cui anche se si parla di auto e non di edilizia, allevamenti, industrie, agricoltura ecc il finale è sempre lo stesso … come ha detto il ministro Giorgetti “CHI PAGA?”. Chi paga l’auto elettrica? Chi paga le ristrutturazioni delle case? Chi paga la conversione delle industrie? Chi paga le fonti di energia rinnovabili (soprattutto nel privato? Chi paga la riconversione degli allevamenti e nell’agricoltura? Insomma chj paga per avere, come tutti speriamo, un paese più green?
            Anche se qui si parla di auto credo che questo tema di fondo vada sempre tenuto a mente altrimenti commentiamo un libro fantasy non un libro realistico di un futuro sostenibile ….. o forse qualcuno pensa che si possa avere tutto e possibilmente subito?

          • @antonio gobbo
            a parte che i numeri riportati qui riguardano le morti da veleni delle auto, e infatti siamo su Vaielettrico, e se la statistica e la medicina dicono che 60mila morti all’anno muoiono per i veleni delle auto il dato dei morti dovuti ANCHE ad altre fonti è GIA’ stato scorporato e rientreranno in altre statistiche…

            a parte questo,
            che a me sembra tanto elementare quanto magari scomodo se non lo vuoi sentire,

            a parte questo,
            chiedo io a te:
            chi paga i danni del cambiamento climatico?
            chi paga le emigrazioni/immigrazioni?
            chi paga la siccità e i costi alimentari conseguenti?
            chi paga le case distrutte dagli uragani che in pianura padana non esistevano, c’era scritto anche sul libro di geografia delle elementari negli anni ’80,
            chi paga le alluvioni?

            CHI PAGA? chi deve pagare?
            HAI UNA RISPOSTA, stavolta?

            perchè, per esempio, dai report pubblicati Exxon sapeva, già nei primi anni ’80, dove si andava a finire.

            quindi: CHI PAGA per i disastri?

            sei anche tu della schiera di quelli che pensano
            che deve essere il privato, l’azienda privata e l’ente
            a dotarsi di una assicurazione?
            della serie, ingrasso i petrolieri e poi ingrasso gli assicuratori? GENIALE!

            .. o forse TU pensi che si possa avere tutto e possibilmente subito pagato dallo Stato con i ristori, e che comunque questi disastri non è vero che accadono,e sono sempre accaduti, e la colpa è comunque di qualcun altro, almeno finchè non ti toccheranno sul vivo, sugli sghei?

    • A me invece pare che sarebbe meglio aspettare, perché le soffiate giornalistiche non son sempre poi la realtà.

  12. La notizia sta rimbalzando tra diversi siti. Se fosse confermata, si aprirebbe uno scenario molto interessante. Le elettriche con range extender sono la soluzione più smart esistente. Si guidano e ricaricano come le elettriche, coprono i 180/200km. Batterie più piccole, meno necessità di punti di ricaricare pubblici, vantaggio ambientale pressoché identico.

    • “Vantaggio ambientale pressoché identico”. Ecco riflettiamo su questa frase. Una affermazione del genere significa non aver capito proprio cosa è alla base della transizione. 40 mila morti l’anno per inquinamento da idrocarburi solo in europa. E’ su questo che dovete riflettere. Non ci possiamo piu permettere di continuare a bruciare petrolio nelle nostre città , possibile che ancora non è chiaro?

      • Stefano, E ridaje con sti morti per l’inquinamento, ma questi morti sonk dovuti tutti unicamente al traffico? E se si a quale traffico quello di 30 – 40 anni fa (dato che i morti sono per la stragrande maggioranza anziani) o al traffico attuale o ancora meglio a quello futuro dove le auto non saranno più euro 0 o 1 ma da euro 6 in su.
        Dal cerchiamo di usare un po il cervello quando leggiamo numeri e statistiche e non postiamo i titoli senza prima aver analizzato con attenzione cause e sistemi (economicamente realizzabili) per risolverle.

        • antonio, senza addentrarsi troppo nelle questioni tecniche, ma come ci ha insegnato il diesel gate non è soltanto una questione di quantità.
          Il problema principale è che più aumenti l’efficienza dei motori e dei sistemi filtranti più ottieni particelle piccole. Per farla breve con i vari Euro riduci le quantità di emissioni ma aumenti il numero di particelle che emetti, e quel che è peggio più le particelle sono piccole più passano le barriere di difesa biologiche. Insomma hai una riduzione in massa dell’inquinamento ma quello che hai è molto più impattante per la salute.
          Per non parlare poi dei motori ibridi che lavorano a intermittenza e faticano specialmente nel traffico urbano a raggiungere le temperature giuste per poter inquinare meno.

        • Ma se abbiamo e avremo sempre più morti , se abbiamo e avremo sempre più inquinamento , se il pianeta , o meglio gli esseri umani , hanno le settimane contate qualcuno mi spiega perché no andiamo tutti a piedi? Perché non spegniamo produzioni e consumi vari?
          Dal tronde per vivere basta un po di terreno ( si può dividere in parti uguali per ogni abitante) un po di semi , zappa e rastrello , ricicliamo qualche vecchio abito e qualche vecchio utensile , manteniamo.in funzione solo ciò che serve strettamente fornendo cibo e servizi come paga a quelli che necessariamente devono fare funzionare il necessario e di colpo scompariranno tutte le cattive cose che respiriamo e che danneggiano la natura
          Scompariranno perfino i crimini ( non ci sarebbe più nulla da rubare e o desiderare) , sarebbe davvero magnifico , e invece NO vogliamo i social , questi si che servono , l’IA ( forse perché non riuscendo ad avere quella naturale ci serve la modalità artificiale) vogliamo.lanciare razzi a destra e a manca, cambiare un’abito ogni 2 ore , vogliamo persino viaggiare e fare vacanze , ma come ci permettiamo, ah come sarebbe bello un po di terreno qualche seme e una zappa

          • rispondo a IVS – Sai il paradosso? Che hai ragione.
            Se siamo condannati a scomparire (come sentenzia la Scienza), che ci importa dei beni, delle macchine, dei vestiti e dei telefoni. Quindi vorrei fare una semplice domanda. Se implementiamo in toto e senza restrizioni il Green Deal, saremmo salvi?
            Attendo risposta da parte della redazione o lettori alla domanda.
            Cmqe caro sig. IVS ti confesso, un mondo come l’hai descritto tu a me andrebbe benissimo. Non scherzo.

          • @Ivs
            analisi interessante e velenosa:
            siccome non sarebbe l’Eldorado
            allora tanto vale non fare nulla.
            come in pandemia: siccome è solo una mascherina, la mia, che cambia poco la questione, allora non faccio nulla e non la metto e me ne frego.

            @franky
            e chi ti impedisce di cominciare?
            non saresti nemmeno il primo.
            si comincia dai primi passi, anche per scalare un a montagna si comincia dal basso e dai primi passi, guardando alla cima, però!

      • Hai pienamente ragione Stefano.. la gente continua a negare.. dicendo che non sono le auto i colpevoli.. ma la transizione la si sta facendo ovunque… dalle caldaie aziendali, condominiali, efficientemento energetico in poi ovunque.. quindi in tutti i settori. Il problema é che le auto hanno il tubo di scarico proprio vicino ai ns polmoni.. questo é evidente… negarlo é diabolico…

        • Caro Milanesio , tutti noi tendiamo ad interpretare il pensiero degli altri nel modo a noi più conveniente, io poco posso e quindi correttamente le permetto di interpretare il mio come più le aggrada , tenga però in considerazione che potrebbe sbagliare
          L’associazione con il periodo pandemico però, mi permetta , non le fa onore
          Sig. Giorgio Z vero , esistono i negazionisti un po per tutto ma un consiglio, non tenda a questa estrema semplificazione, in tanti mettono sui 2 piatti della bilancia molte cose e pur se consapevoli , magari in vari gradi di questa consapevolezza, tendono ad essere meno ansiosi e decidono che il gioco al momento non vale la candela senza che per questo debbano essere additati come scimpanzé arretrati, in più la storia stessa insegna che qualunque forzatura crea una forza uguale e contraria , e il green deal così come concepito questo sembra
          Rimango convinto di 2 cose , ed essendo mie e soltanto mie convinzioni vi invito a rispettarle, la prima è che lasciando fare al.progresso il futuro arriverebbe ugualmente dove si auspica solo lo farebbe nei tempi necessari ad evitare contraccolpi, la seconda che è collegata, riguarda appunto l’ansia da clima, il pianeta ha il tempo di permetterci quanto sopra e se così non fosse e l’urgenza fosse impellente allora torniamo.alla.prima mia e da domani tutti a piedi per raggiungere l’idiota che manda in celo 10 razzi al giorno a tirargli ecologici sassi

  13. Finalmente, la mia crociata è stata ripagata, le plug in sono il futuro (immagino plug in con 300 km di autonomia in elettrico a prezzo di acquisto accettabile), miei cari di vai elettrico vi siete sempre sbagliati sul considerare il plug in come tecnologia di transizione!!!! Ma volete mettere di guidare sereni in elettrico senza anzia di autonomia!!!

      • Sempre a pensar male… È un neologismo!

        “Lei soffre di ansia da autonomia?”

        “No no! Anzia, tutto il contrario!”

    • Una plug-in da 300km?
      Una BEV da 500km con range extender limitato a 22kw di potenza (con cui fai comunque i 110 costanti) costerebbe meno (lo vediamo già oggi quanto costano le plug-in con oltre 150km in elettrico) e useresti la benzina proprio in extremis, non il contrario. Una plug-in anche da 300km se non la ricarichi è un benzina.

      • Guido, il mio dubbio resta su quanto costerà la benzina nel 2035, tra riduzione dei volumi, rarefazione della rete di distribuzione, aumento dei costi dovuti alle esternalità. Così a occhio l’apertura mi pare fumo negli occhi, le plug-in saranno riservate a una percentuale di mercato a una cifra, utilizzate soprattutto da professionisti che fanno lunghe percorrenze quasi quotidianamente e dove il maggior costo della soluzione plugin viene compensata dal guadagno per il (poco) minor tempo risparmiato evitando le soste di ricarica.
        In compenso l’apertura mantiene viva la speranza di chi pensa che sarà conveniente una plugin nel 2035 rispetto a una BEV (a mio modesto parere, assolutamente no) e smorza le polemiche (a mio modesto parere, assolutamente inutili) sul BAN 2035.
        Ovviamente alcuni produttori butteranno energie e investimenti sulle plug-in che finiranno per produrre ritorni minori rispetto a quanto sperato.
        I miei 2 cent.

        • Leonardo, a modesto pare di moltj nel 2025 le BEV sarebbero costate meno delle endotermiche, ci sarebbero state colonnine ovunque e l’energia elettrica grazie alle rinnovabili sarebbe costata molto poco … forse non tutto ciò si è avverato non credi? Per cui occhio a fare previsioni, in genere chi le fa è il primo poi a essere smentito dai fatti, io personalmente non ne faccio e sto alla finestra … fra 4 o 5 anni ne riparliamo.

    • @Antonio

      plugin da 300 Km in elettrico.
      A questo punto il motore serve solo per le revisioni in concessionaria perchè di carburante ne useranno poco, talmente poco che forse non troveranno manco più distributori.
      Mi pare una grande cavolata…. se invece andranno a benza si porteranno dietro 250 Kg di batteria.
      Tutto illogico.

      • Benvenuti nel mondo dei combo DVD/VHS, in teoria il non plus ultra, in pratica una tecnologia di transizione che durerà fino alla prossima fiammata sui prezzi dei carburanti.

        • Grazie Leonardo per avermi ricordato dell’esistenza degli apparecchi DVD/VHS ed è un bell’esempio di una tecnologia nata per permettere di continuare a vedere i vecchi VHS in un mondo dove i DVD pian piano stavano rivoluzionando il modo di vedere filmati e non solo; beh alla fine questi combo hanno avuto una storia brevissima ma anche i DVD nel tempo sono stati superati.
          Tutto questo per dire che per quanto ci ostiniamo a rallentare o ostacolare l’evoluzione della tecnologia cercando soluzioni conservative dello status quo, il mondo e le innovazioni andranno comunque avanti rendendo obsolete le tecnologie passate.

          PS
          Mi sembra quasi che oggi un combo DVD/VHS costi in proporzione più di quanto costava ai tempi della sua uscita…

          • @Marco : sí anche i DVD sono stati superati dal Blu-ray (e da questo sorpasso sono nati i lettori compatibili con entrambi i formati) ma a loro volta i due rivali su dischetto sono stati soppiantati dallo streaming.. Detto questo, secondo me paragonare i lettori video alle auto lascia un pó il tempo che trova. Sono d’accordo con chi sostiene che il gradimento dei modelli ibridi è piú che altro un problema di infrastrutture di ricarica che dovrebbe attenuarsi sempre di piú.

          • …ed è interessante notare come a 25 anni di distanza non si usino più né VHS, né DVD, né BlueRay

            e che in tutto questo l’industria italiana non abbia saputo dire la sua né prima, né durante né dopo

    • Le plugin sono il futuro? Ma andiamo. Siamo seri. Non sono ne carne ne pesce. Oltretutto col piccolo particolare che continuano a bruciare petrolio. Servono solo a chi ha anzia per il passaggio al full. E tutti quelli che hanno le ibride plugin poi passano alle full.

    • Ma non ti sembra di essere un po’ in anticipo?
      Non sarà una soffiata giornalistica a cambiare tutto, magari ci sarà una maggiore contrattazione, dato che sono coinvolti altri attori nel nuovo piano della VDL

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