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Auto, la Ue apre agli “incentivi europei” a sostegno dell’elettrico

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La presidente della Commissione UE, Ursula Von Der Leyen.

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Crisi dell’auto, la Commissione Ue ha va incontro al settore in difficoltà. Concedendo più tempo per organizzare la transizione verso l’auto elettrica. Per esempio, rinviando di due anni i controlli sulle emissioni. Ma anche mettendo a disposizione “incentivi europei” all’acquisto . Un punto rimane fermo: la fine della produzione di veicoli a motore endotermico, entro il 2035

Entro l’anno, in Europa arriveranno 12 marchi cinesi a ruota delle case che già presenti, da BYD e MG. Costano meno, nonostante i dazi Ue e tecnologicamente sono avanzate. Aprono autosaloni nelle principali città (a Milano in piazza Duomo), cercano fabbriche dove aprire produzioni per evitare i dazi, studiano campagne di marketing.

Per questo motivo, come promesso dalla presidente Ursula von der Leyen, uno dei primi provvedimenti della Commissione Ue, da poco insediata, riguarda il futuro dell’auto. Non solo perché settore strategico che copre il 9% del pil europeo, ma perché sta al centro di molte attività di ricerca tecnologica. E fa il paio con il piano da 110 miliardi per l’industria presentato pochi giorni fa.

Auto, incentivi fiscali per l’elettrificazione delle flotte aziendali: il 60% del parco circolante

Per prima cosa mette in campo risorse o suggerisce come farlo. Di cosa si tratta? Incentivi all’acquisto, sia nazionali che europei, leasing sociale ed elettrificazione delle flotte aziendali: misure per rafforzare la domanda di auto elettriche. Con un avvertenza molto netta: il piano non fa passi indietro sullo stop ai motori termici dal 2035.

La scadenza è un punto fermo perché ricorda come il tempo per salvare il settore non sia molto. Ma allo stesso tempo la Commissione presenterà una modifica alle norme per calcolare su tre anni, non uno, i controlli sui limiti di emissioni che prevedono di non oltrepassare il limite di 93,6 grammi di CO2 per chilometro percorso a livello di singola casa automobilistica (il 15% in meno dei livelli attuali).

Auto, Bruxelles presenterà proposte per sostenere gli acquisti, anche con “incentivi a livello europeo”.

Il piano al momento non prevede la mobilitazione di risorse fresche ma assicura che attraverso il programma di ricerca Horizon Europe l’Ue metterà a disposizione un miliardo di euro tra 2025 e 2027. Tra le misure prioritarie per aumentare la domanda di veicoli elettrici, Bruxelles presenterà nei prossimi mesi proposte per sostenere gli acquisti, con la possibilità di introdurre “incentivi a livello europeo”.

Molto importante sarò il sostegno per l’elettrificazione delle flotte aziendali: rappresentano ormai il 60% del parco auto di tutta Europa, Nel 2026, promette la Commissione europea, arriverà una “raccomandazione” che conterrà le regole per l’applicazione di incentivi fiscali e non fiscali per sostenere la domanda.

Un’altra raccomandazione, incoraggerà i governi ad adottare schemi di leasing sociale finanziati dai governi per veicoli nuovi o di seconda mano per le famiglie a basso reddito. La Ue metterà a disposizione le risorse del futuro Fondo sociale per il clima (ci sono 86,7 miliardi per sostenere la transizione).

La Commissione apre a e-fuel e biogas

Non manca un aiuto per potenziare la rete di ricariche. Renderà disponibile già nel 2025 e 2026, 570 milioni di euro per le ricariche ma anche per i carburanti alternativi. Spazio anche a garantire parità di condizioni con i produttori esteri, l’Ue proporrà “condizioni per gli investimenti esteri in entrata nel settore”, promettendo di continuare a vigilare sui maxi-sussidi della Cina al suo settore automotive.

Infine, la Commissione per la prima volta sottolinea in modo netto il tema della neutralità tecnologica. Cosa significa? E’ un tema che riguarda la salvaguardia dell’indotto che lavora sulla componentistica dell’auto a motore endotermico e di chi ne produce i combustibili. La Germania insiste sugli e-fuel, combustibili sintetici ottenibili a partire da acqua Co2 atmosferica. L’Italia appoggia Eni che spinge per i biogas.

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31 COMMENTI

  1. Incentivi com i soldi dei contribuenti europei anche no.
    Se così fosse dovrebbero essere fortemente legati al reddito, solo per auto di categorie a e b e solo con rottamazione auto non euro 6.
    Insomma non in stile pagliacciata italiana.

  2. Anno scorso circa 10k di incentici per un auto elettrica. Questo anno ancora nulla. Io avrei intenzione di sostituire almeno 1 termica con una bev ma aspetto che arrivino incentivi decenti. E se non arrivano tengo quello che ho perché costano troppo ora le bev e i finanziamenti.

    • Giusto. Non sono mai stato entusiasta sulla questione incentivi però con i prezzi mantenuti così in alto purtroppo sarebbe l’unico sistema per vendere qualcosa. Io vorrei cambiare lo scooter, sono già andato a vederlo e per quanto mi riguarda lo avrei comprato ieri ma con questi prezzi non se ne parla proprio. A parte tutto avrei un vecchio cinquantino a benzina che potrei rottamare, lo ho tenuto solo perché ancora funziona ma a livello di valore di mercati siamo a zero. Mi terrò il mio Niu che ha quasi 4 anni e via. Anche per quanto riguarda l’auto stesso discorso. Mio figlio vuole deve comprarsi un’auto, di una bev non se ne parla neppure ( i ragazzi per mia esperienza le snobbano proprio, non conosco nessun venticinquenne che ambisca ad averne una). La soluzione sarebbe che lui prendesse la mia Niro ( che invece gli piace) ed io comprassi la seconda bev dopo quella di mia moglie. I dazi imposti sulle cinesi mi hanno fatto passare la voglia oltre al fatto che qui in zona c’è solo un concessionario mg e basta: la mg 4 ha poca capienza per le mie necessità, la zs ev poca autonomia e tanto prezzo. Avrei guardato con favore a BYD ma con l’aumento di prezzi esagerato e una sola concessionaria a 150 km di distanza il compromesso sarà quello di tenere la Niro e comprare un’altra termica usata. Di altro per me non c’è nulla di interessante, solo la Scenic e forse la Kia ev3 ma costano una follia e stanno benissimo in vetrina dove sono

    • Se mi regalano una piccola elettrica con colonnina, faccio un mutuo per il garage….giurin e giurello!!!!
      E in più rottamo la mia fiat 600 con 20 anni di vita e con 60000km…

  3. A me sembra veramente (di nuovo) una supecazzola atomica !!!
    Faremo,raccomandiamo,proporremo ..
    ho letto pagine e pagine di nulla!
    le cifre e le date ci vogliono! Non le solite c@zz@te da politico

  4. Non credete alle bufale dei biocarburanti, spinte dalle petrolifere per cercare di screditare e rallentare l’elettrico:
    e-fuel: al momento produrlo costa dai 10 aiu 20 euro al litro. Nella più utopica e ottimista previsione non riuscirà a costare meno di 3 volte l’elettricità ovvero 2,841 euro al litro con cui ci farai max 15/20 km. Per fare 15/20 km con una BEV servono (mediamente) 3Kwh che costando 0,3euro fanno 0,9 euro 8senza contare l’autoproduzione eventuale che azzera i costo in pratica). Fate un po voi.
    Per il biofuel non ho trovato dati validi ma immagino solo chi lo utilizzerà, verrà trattato come gli appestati, con un olezzo nauseabondo data la sua combustione.

    • Etanolo e metanolo che rilasciano un olezzo nauseabondo durante la combustione? Non mi sembri molto ferrato sull’argomento

      • olezzo o meno ha ragione su tutto il resto
        è idiotico impiegare 10 volte tanto l’energia per fare la stessa strada.
        è doppiamente idiotico rompere i maroni per il fv che occupa terreni agricoli quando per percorrere gli stessi km con i biocarburanti ci vogliono almeno il doppio dei terreni.
        e-fuel/biocarb sono, a livello ingegneristico, pura m*rda.

        • Ora come ora stiamo parlando del sesso degli angeli da qui al 2035 cambieranno tante cose e tanti costi … quando saremo a 1 o 2 anni da quella data forse si potrà discuterne con dei dati un pò più certi degli attuali.

          • non capisco cosa ci sia ancora da discutere su sto argomento sinceramente.
            i conti sono già stati fatti innumerevoli volte, a parità di superficie rende molto di più (in termini di km percorribili in un anno) un terreno adibito a fv da usare in bev che un terreno adibito a qualsiasi biom*nchiata combustibile.
            e fuels non pervenuti perchè persino peggio come efficienza globale.

            l’unico scenario in cui gli e fuels possono avere un senso è un mondo dove c’è sovrabbondanza di energia rinnobile, allora li ci si può permettere di fregarcene dell’efficienza complessiva ma lo sappiamo bene com’è la storia ad oggi.

          • @ale
            confermo e rilancio:
            resa in km percorribili di un terreno con FTV è 100 volte (!) quella dello stesso terreno adibito a biocarburanti

            oppure 40 volte in termini di energia grezza ricavata, se non cioè consideri il miglior rendimento del motore elettrico di una BEV rispetto ad una ICE

        • Non mi riferivo all’efuel o al biofuel, io dicevo che ora del 2035 potrebbero esserci molti miglioramenti tecnici sia suj motori che sulle batterie che ora sono solo progetti come magari anche no, possono esserci accadimenti esterni che cambierebbero totalmente la situazione: dieci anni fa nel 2015 chi immaginava che ci sarebbe stato una pandemia, una guerra che avrebbe fatto esplodere il costo del gas russo, un Trump 1 e 2 coi suoi dazi, una Cina con un monopolio schiacciante per la produzione di suto, batterie, pannelli e pale eoliche (con le conseguenze geopolitiche che ne consegue) ecc, credo nessuno percui fare previsioni a così lungo termine sia come azzeccare i numeri del superenalotto … mafari li becchi … ma molto più probabilmente fare il 6 resta un sogno.

  5. Vedo un problema di “frode” se incentivano le plug-in aziendali… chi le usa non avrà voglia di “sbattersi” a ricaricare… quindi le auto andranno a benzina al 99%… peseranno di più, consumeranno di più.. inquineranno di più… ed ecco la beffa.. peggioramento dell’aria delle nostre città.. il tutto avendolo anche incentivato con le ns tasse.. proprio una bella soluzione.. invece che incentivare BENE solo le BEV..

    • Esattamente la mia situazione.
      PHEV aziendale.
      Mai ricaricata se non quando mi serve un parcheggio libero in centro e sfrutto la colonnina.

  6. Dai, possibile che non sia abbastanza chiaro? Gli avrano dato la stecca più lunga quelli degli armamenti stavolta alla Sig.ra FONDERKAVOLEN, dopo BIG PHARMA e GREEN….adesso ci facciamo il Cannone Vulcan ad interessi ZERO!

  7. Salve, l’ Europa si sta dando una smossa !!
    Dopo che e’ stata esclusa dai piani di ” pace ” ucraini adesso interviene per il settore auto europeo !!
    Bene bene bene, lo scorso anno il ” nostro ” ministro Urso fece in modo che gli incentivi auto proclamati ad inizio anno bloccassero gli ordini fino a giugno ( in prossimita’ delle elezioni europee ” stranamente ” ) adesso siamo saliti di grado : la mega presidentessa della commissione europea !!
    Spero veramente non impieghi molto tempo per passare dai proclami alla realta’.
    Sono proprio curioso di vedere quanto la burocrazia europea aiuti il settore auto nel complesso, chiaro che io venditore di auto guardo soprattutto agli incentivi per la vendita sperando che siano rivolti solamente a chi rottama una vecchia auto e che siano di giusta misura facendo rientrare piu’ persone possibili, non come lo scorso anno in Italia, TANTISSIMO a POCHISSIMI.
    P.s. Gia’ qualcuno mi sta chiedendo se so qualcosa in merito aspettando il potenziale acquisto, dai Ursula, sbrigati per favore.

  8. Non ho letto i documenti ufficiali su questa nuova azione della UE, ma, almeno stando a quanto riferito nell’articolo, non mi pare di vedere menzione alcuna di finanziamenti per quelle attività di base che la Cina avviò ormai vent’anni fa e che oggi le consentono l’attuale superiorità tecnologica nel campo della mobilità elettrica: ricerca e sviluppo europei, sia universitaria che aziendale, nei campi della chimica delle batterie e dei motori elettrici.
    Senza questo pilastro fondamentale, le aziende europee rimarranno schiave della tecnologia di base cinese, esattamente come è avvenuto fino ad ora, riducendosi sempre più al ruolo di semplici “estetiste dell’auto”.

  9. Un piano estremamente audace, con risorse (poche) e visione a lungo termine (2027). Devono agire subito ma la domanda sarebbe, come dicono a Napoli, che hai fatto fino a mo? Dell’elefante nella stanza, il costo dell’energia, che sta azzoppando l’intera industria europea nessuna citazione.
    Fanno veramente di tutto per rimarcare con forza si essere una classe dirigente di livello, guidati da idealismi disconnessi dalla realta’, affrontando gli effetti e non le cause.
    Magari, la butto li, investire i soldi per produrre energia da rinnovabili, rendere la produzione di energia in Europa piu’ strutturata ed interconnessa. L’indipendenza e stabilita’ energetica, con prezzi bassi, quella si che spingerebbe tutti a comprare auto elettriche.

    • Inghilterra e Italia accomunate al momento da alti costi energia,
      ma Inghilterra ha già autorizzato una mole notevole di nuove rinnovabili e anche di accumuli, forse in 1-2 anni vedrà dei miglioramenti importanti nei prezzi energia

      qui vedi gli accumuli già annunciati e autorizzati in Inghilterra (moltissimi, stanno correndo molto di più di qualsiasi paese europeo)
      https://ses.jrc.ec.europa.eu/storage-inventory

      8,5 GW di potenza accumuli già installati
      35 GW di potenza accumuli già annunciati o autorizzati (in arrivo in 1-2 anni?)

  10. ed anche stavolta… annunciando la possibilità di mirabolanti incentivi agli acquisti… si rischia di bloccare il mercato automotive per diversi mesi… in attesa di “chissà cosa”….

  11. Riassumendo abbiamo
    Tre anni senza sanzioni sulla CO2 e siamo già al 2028
    Un miliardo di “risorse fresche” in 3 anni per tutta l’Europa (330 milioni all’anno … poco più dei bonus italiani del 2024)
    “Raccomandazioni” per il leasing sociale e per le auto aziendali.
    Apertura a e-full e biofuel (tutto da capire come dato che queste alimentazioni non serviranno per l’elettrico)
    570 milioni per le colonnine e distributori di combustibili alternativi (e-fuel)”di tutti e 27 i paesi europei”
    Promesse future a incentivi a chi investirà in Europa …
    Scusate ma secondk me se le si paragona agli 800 miliardi previsti per le spese militari al confronto un piatto di lenticchie sarebbe un dono ricchissimo.

    • Eppure le spese militari servono proprio a garantire, tra le altre cose, che i combustibili fossili siano procurabili in occidente, e soprattutto che lo siano a prezzi sufficientemente bassi da non fare implodere le nostre economie.

      • Cosa garantisci con le spese militari? I combustibili li garantisci con gli SKEI altroché con le spese militari! Con quelle garantisci solo indebitamento del cittadino e abbassamento del livello di SANITA’, WELFARE e ISTRUZIONE!

      • Leonardo lervono anche per avere terre rare e altri metalli utili per la batterie … peccato che oggi come oggi l’Europa senza fabbriche di batterie non saprebbe che farsene.

    • Gia’! Speriamo almeno che i carriarmati li facciano solo BEV, i missili a elastico, i caccia solari e le bombe solo quelle a idrogeno…

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