Auto elettriche in condominio, un tema che fa ancora discutere. Manca una normativa organica, c’è tanta disinformazione anche tra gli amministratori di condominio, e troppi pregiudizi nei i condomini. Ma Andrea, diplomato in giornalismo, ex assicuratore, ora amministratore di condominio e proprietario di auto elettrica ci aiuta mettendo un po’ di ordine fra troppe chiacchiere in libertà. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.
“Vi leggo spesso, e finora mi ero trattenuto dall’oberarvi di un mio parere non richiesto, ma essendo ex capo area di una compagnia assicurativa, che in gioventù si è diplomato in giornalismo e comunicazione, che oggi è amministratore di condominio, ed anche possessore di un’auto elettrica (Dacia spring), l’argomento costituisce per me una vera e propria tempesta perfetta.

Auto elettriche & condominio/ questo dicono le leggi e le prescrizioni dei Vigili del Fuoco
Auto elettriche & condominio/ Non c’è l’obbligo di estintori

Se il condominio è soggetto a CPI allora ogni modifica dell’impianto elettrico deve essere prima progettata da un libero professionista. Il progetto deve essere poi sottoposto ai vigili del fuoco per il nulla osta. In ogni caso anche ci fossero 100 estintori specifici non sarebbero sufficienti per spegnere un incendio elettrico causato da una batteria elettrica destinate alla mobilità elettrica. L’amministratore avrebbe ogni ragione per garantire la sicurezza di tutti quanti ad impedire il parcheggio di mezzi elettrici nelle rimesse condominiali.
Non è così. Nessun obbligo di comunicazione ai Vigili del Fuoco, nessun diritto dell’amministratore ad impedire parcheggio e ricarica delle auto elettriche se l’impianto è a norma. Tutto chiaramente spiegato nell’articolo che sta commentando. La invito a non diffondere false notizie altrimenti dovremo cestinare i suoi interventi
Nel mio condominio che è sotto CPI oltre alla certificazione da parte dell’elettricista del lavoro svolto a regola d’arte (quindi collegamento al mio contatore e al pulsante di sgancio) mi chiedono di far fare ad un ingegnere l’aggiornamento delle planimetrie con i nuovi cablaggi (lavoro che mi è stato quotato circa 1k) per poter passare il prossimo controllo dei vigili del fuoco.
Davvero è necessario?
meglio interpellare direttamente i vigili del fuoco?
No, per favore, non ricominciamo ogni volta da capo
fatto anche io, stesso iter e l’elettricista ha collaborato con un ingegnere con cui lavora di solito per stesura, firma e approvazione del progetto.
Anche a te hanno chiesto circa 1000 euro solo per l’ingegnere?
Riguardo ai dubbi sollevati dalla redazione di Vaielettrico, suppongo che, in assenza di un divieto di legge o comunque di livello ordinativo superiore alla delibera assembeare (che non mi risulta tuttora esistente), nessuno possa negarmi di godere appieno della mia proprietà privata utilizzata correttamente secondo destinazione d’uso. Solo regolamenti di condominio di tipo contrattuale o votazioni ALL’UNANIMITA’, possono limitare questo diritto. E nessuno credo voterà mai una autolimitazione…
Sono proprietario di auto elettrica e a breve parteciperò ad una assemblea di condominio (solo box) in cui si analizzerà, da ordine del giorno, “la sosta e la ricarica di auto elettriche”. Già l’aver specificato “sosta” mi fa intuire dove andremo a parare e che dovrò andarci con giubetto antiproiettile ed elmetto. Sono tranquillo di avere le conoscenze normative giuste per poter verosimilmente controbattere alla maggioranza delle obiezioni che saranno sollevate in merito.
Se ti fa piacere, aggiornaci volentieri 🙂
questo delle riunioni di condominio vs auto elttrica nel box sta diventando un filone letterario di tendenza e avvincente, compresi colpi bassi o sorprese, e contromisure in punta di diplomazia e savoir faire 🙂
10 persone si riuniscono al pub per parlare di cardiochirurgia. Se dovessero invitare anche me, ci manderei al mio posto un amico cardiochirurgo. Che tradotto significa: se prevedi una trappola, delega l’avvocato a partecipare al posto tuo.
Avessimo sulla testa persone serie e di buon senso il GPL sarebbe vietato per legge:
– pesa più dell’aria e quindi stagna e quando riesce scivola per le strade alla ricerca di una scintilla che lo inneschi (la strage di Viareggio avrebbe dovuto metterlo fuori legge, ed invece….);
– ha una finestra di innesco ampissima;
– viene stivato in bombole non corazzate che in caso di urto si salvi chi può.
Effettivamente tutti giriamo con un VAGONE di gpl al traino, ed infatti le cronache sono piene di episodi di automobili a gpl che esplodono come ney film di Hollywood..
Se alle fregnacce sull’elettrico iniziamo ad aggiungere quelle sul gpl si salvi chi può
un incidente causato del deragliamento di un trasporto ferroviario che ha impattato su dei piloni in acciaio che poi hanno squarciato il serbatoio di gpl non si possono paragonare minimamente ad una bombola di gpl installata in auto; ci sono ben quattro valvole di sicurezza, il serbatoio è comunque protetto dal telaio della vettura ed anche in caso di incidente non ci sono scoppi (è a bassa pressione) . Ci sono tanto di test che omologano questi impianti, e si può parcheggiare negli interrati già da anni. Uso regolarmente il gpl, mi sono venuti anche addosso e la bombola e l’impianto non hanno subito alcun danno ma non ci sono nemmeno arrivati a toccare la bombola
Salve forse il sig.Andrea non conosce il grado di sicurezza delle bombole GPL di oggi,faccia un giro su you tube e troverà le prove dei vigili del fuoco,bruciano ma non esplodono, quindi piano a giudicare…..
Prima di tutto vorrei ringraziare Andrea per l’ottimo articolo, ben spiegato in tutte le sue parti.
L’unico appunto che mi sento di muovere è relativo al contatore personale, il ché è corretto se il condomino che desidera caricare è uno solo, mentre in caso di più condomini troverei più vantaggioso dal punto di vista dei costi e spesso anche dell’efficienza di ricarica avere un POD condominiale dedicato alle auto elettriche, per suddividere i costi fissi e avere più potenza disponibile. Ad esempio un contatore da 11 kW che alimenta 4 wallbox può permettere una maggiore velocità di ricarica quando le auto non ricaricano contemporaneamente, un vantaggio non da poco secondo il mio punto di vista.
Ovviamente è necessario avere un sistema affidabile di conteggio dei kWh consumati da ogni wallbox.