Il vizietto di copiare non risparmia i grandi produttori di auto elettriche cinesi. Non tanto nella tecnologia EV, dove sono decisamente all’avanguardia, quanto piuttosto nel design, dove sembrano ancora soffrire di una sudditanza psicologica nei confronti dei più blasonati brand occidentali. Lo mette in risalto un impietoso servizio della rivista di tecnologia on line di tecnologia “Rest of the World” confrontando gli ultimi modelli premium elettrici di Chery, Xiaomi e Zeekr con omologhi di Rover Rover, Porsche, Ferrari e Rolls Royce.
Il nuovo ibrido Jaecoo J7 di Chery, per esempio, assomiglia come una goccia d’acqua alla Range Rover Evoque. La Zeekr 9X, lanciata quest’anno, ricorda la Rolls-Royce Cullinan.

La SU7 di Xiaomi si è addirittura guadagnata il soprannome di “Mi Porsche” in Cina per la somiglianza con Taycan di Porsche. E sempre Xiaomi, con nuovissimo YU7, si ispira spudoratamente alla Ferrari Purosangue. Già nel 2022, addirittura, la Shenlan SL03 venne definita il clone della Tesla Model 3. Ma la tutela di un design originale in sede legale non è facile. E nei rari casi di successo le conseguenze per i trasgressori sono minime.


La Range Rover Evoque e la Jaecoo J7 di Chery


Prosche Taycan a confronto con Xiaomi SU7


Ferrari Purosangue a confronto con Xiaomi YU7
Gli esperti di design sottolineano con disappunto che i produttori cinesi stanno trasformando il vizietto di copiare in una pratica standard per conquistare i mercati esteri. Steve Eum, capo progettista di Chery ed ex GM e Hyundai, lo ammette candidamente parlando di «un piccolo omaggio al SUV più tradizionale». Ma rivendica anche il merito di «offrire un veicolo di lusso a un costo molto inferiore».
Tuttavia «quando l’imitazione diventa indistinguibile dall’originale…si scatena una corsa al ribasso che non giova a nessuno» ribatte a Rest of World James Hope, responsabile del design dei trasporti presso la China Academy of Art e in precedenza designer presso General Motors e Chery. A lungo andare il vizietto di copiare danneggerà anche i produttori cinesi, sostiene Josef Kabaň, ex responsabile del design di Rolls-Royce e ora impiegato presso la cinese SAIC Motor. «Le case auto cinesi devono creare prodotti autentici» ha affermato. A suo parere il settore è a un bivio: l’originalità potrebbe finalmente diventare una necessità competitiva.
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Sono tutte le solite cinesate. Io non ricordo una sola innovazione cinese dalla polvere da sparo. Cosa vuol dire “sono all’avanguardia”? Nello specifico cosa avrebbero di tecnologicamente all’avanguardia in vendita nel mercato Europeo o USA? Non sono nemmeno capaci di fari un aereo di linea perché, diversamente dall’auto o dalla smartphone, il costo stracciato del personale non basta.
Non lo diciamo noi, ma i produttori auto europei nella lettera inviata alla Commissione Europea https://www.acea.auto/files/Joint-ACEA-CLEPA-letter-to-President-von-der-Leyen.pdf
Guarda che il documento non e’ sulla tecnologia ma sul costo di produzione.
certo tutte cinesate: l’iphone è una cinesata ed i samsung lo stesso (prodotti dalla foxcom) i microcip tutti cinesate (intel-Nvidia-Asus-Ati) , PSP na cinesata ecc. tutto prodotto in Cina senza la quale manco ti vesti dato che da noi sono spariti anche i centri R&D non solo le fabbriche
non hai citato nemmeno un azienda cinese, nemmeno un prodotto originale cinese… e non e’ una caso che Apple stia spostando la produzione in India.
La produzione è 100% o quasi na, conta poco avere l’ufficio del CEO in Europa o USA che se XI ti mette un due di picche sul tavolo l’unico cip che hai è quello del tuo PC o smartphone , idem per la maggioranza dei ricambi auto.
Certo sono tutte cinesate. Infatti hanno la loro stazione spaziale orbitante, che incapaci. Solo che dal 2018 vincono il PISA in tutte le categorie (https://it.wikipedia.org/wiki/Programma_per_la_valutazione_internazionale_dell%27allievo), a proposito delle nazioni ignoranti (notare posizione Italia)
Succede che a furia di copiare dai migliori, che li hanno usati per avere più profitto, ora hanno il monopolio produttivo di praticamente tutta la migliore tecnologia e un reparto R&D che noi ci sogniamo, il sorpasso globale non è lontano. E sono una dittatura non democratica che fa innovazione tecnologica ad altissimi livelli: va tutto bene?
Per chi come Antonio continua a parlare di “Cinesate”, sì, va tutto bene.
Invece sarebbe meglio prendere atto che a noi rimane il primato della democrazia. Poi ti fermi un attimo e pensi a chi è al potere in questo momento in alcuni stati (a partire dagli USA) e due domande te le fai.
La stazione orbitale cinese doveva essere operativa nel 2024 invece ancora non c’e’. il PISA riporta HK che e’ ancora piu’ UK che Cina ed una valutazione quantitativa non qualitativa. Smetto di parlare di cinesate quando mi riporti un’invezione rivoluzionaria cinese dopo il primo medioevo. Scegli tu, una a caso.
Meno arroganza Antonio.
Il PISA del 2018 (l’ultimo) lo ha vinto la CINA (Cina-Cina, non HK, con le sue province), prima di sparare magari si controllano le proprie affermazioni.
La stazione orbitale Cinese ha iniziato la sua costruzione nel 2021 e sono passati 4 anni. La ISS dopo 4 anni dall’inizio della sua costruzione era decisamente più indietro.
Le “invenzioni” nell’ultimo secolo partono sempre da una ricerca precedentemente fatta da qualcun altro, l’attribuzione unica ed esclusiva a qualcuno è ormai quasi impossibile. Poi c’è il piccolo dettaglio che esistono le scoperte ed esiste la loro realizzazione ed industrializzazione, senza la quale la scoperta è assolutamente inutile. Esistono giacimenti enormi di idrogeno puro nel sottosuolo: non sono sfruttabili, quindi assolutamente inutili.
Il 5G che usano circa 2 miliardi di persone del mondo lo si deve principalmente a Huawei, pur non potendo attribuirsi la paternità dato che era un consorzio: ma sono stati i primi e hanno realizzato tutti i componenti dell’infrastruttura, prima dei telefoni.
I pannelli fotovoltaici o la lavorazione delle terre rare o dei metalli rari (gallio, neodimio etc.) non sono certo “scoperte” cinesi, il modo per lavorarli efficacemente sì, fino a diventare monopolisti. Hanno “rubato” l’idea? Può darsi: ma l’hanno fatto dannatamente bene. E non raccontiamoci la storiella dello sfruttamento della manodopera (che è reale, diffusa e concreta) perchè in campo delle ultratecnologie l’apporto di operai umani sfruttati è ridicolo, ci sono tecnici ultraspecializzati che vengono formati in scuole che semplicemente da noi non esistono.
Vai a spiegare a Trump quanto ci vuole a riaprire una fabbrica che produca Gallio lavorato.
Ovvio che sono “tutte cinesate”!
1) Dal 2003 al 2022 la sola BYD ha depositato oltre 13.000 brevetti, infatti è leader nella progettazione e produzione di batterie LiFePO3. Più della metà dei brevetti sono legati alle batterie, prodotte internamente all’azienda. Nello stesso periodo Tesla ha presentato 863 brevetti. E’ vero, Tesla preferisce puntare sullo sviluppo di software e della rete di ricarica (e non sempre si brevettano le soluzioni software innovative) mentre acquisisce, o fa accordi, con aziende che producono batterie.
2) Il numero uno di Ford afferma: “sull’auto elettrica i cinesi ci umiliano” (fonte: Vaielettrico, luglio 2025)
3) Gli investimenti 2023, in Ricerca e Sviluppo in % sul PIL, sono stati i seguenti: (fonte: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=R%26D_expenditure) EU: 2,22
Cina: 2,56
EU: 2,22
Corea del Sud: 4,85
Italia: 1,31
Dai dati precedenti possiamo facilmente immaginare su chi produrrà le “cinesate” del futuro prossimo.
1) Gran parte dei brevetti sono detti difensivi e valgono in USA, posto dove fanno riferimento i numeri che dai e che rilascio’ la stessa BYD nel 2023. TI sarei grato me ne ricordassi anche solo uno rivoluzionario con diffusione mondiale.
2) Ford, come altri, fanno riferimento al costo del lavoro e la capacita’ di produzione. Non c’e’ niente di tecnologicamente rivoluzionario nella schiavitu’ e nel disinteresse ambientale.
3) Sono percentuali del GDP, quindi, in valore l’EU e USA investono gia’ tantissimo tra pubblico e privato. Ma, se anche fosse verso, dove sono queste innovazioni rivoluzionarie cinese? Intendo oltre la schiavitu’ industriale e l’inquinamento?
provabilmente lei non ha mai lavorato e nemmeno visitato la Cina, io ci ho lavorato ed abitato per quasi 4 anni ; se parliamo di schiavitu, caporalato, lavoro sottopagati siamo avanti noi non loro; a livello di brevetti depositati a livello mondiale in campo tecnologico Cina batte usa 3 a 1 ; Microsoft si trova tra le ultime dieci aziende come brevetti depositati , IBM (prima azienda USA è al quinto posto, Alibaba (e commerce) al sesto. Cina registra quasi un milione e 300 mila brevetti anno. Parliamo di relaizzazioni pratiche? Ponte di Quingdao quasi 42 km finito in 4 anni (l’ho visto iniziare, finire e l’ho percorso) , la cina ha realizzato un parco fotovoltaico da 133 km2 , da noi si litiga per 3 pannelli sopra il tetto di casa. PS Hongkong non è più protettorato UK da mo’ , la si può consideraro solo zona a statuto speciale “abbastanza” autonoma nelle scelte ma polizia /esercito e politica estera gestita al 100% del governo centrale di Pechino. Solo se ci vivi risci a capire cos’è la Cina ed il governo cinese.
1) I dati sul numero di brevetti BYD, non sono di fonte “interna” BYD, bensì del NIKKEY ASIA, (quotidiano economico Giapponese) che aveva utilizzato dati del Tokio Patent. Non so se tutti i brevetti BYD siano difensivi, comunque anche solo la stesura di un brevetto richiede investimenti in laboratori, ricercatori ecc. non banale. La capacità inventare prodotti rivoluzionari non credo sia l’unico modo per esprimere l’indice di “creatività” di una nazione, se non altro perché, con il passare del tempo, è sempre più difficile. Comunque il fatto che la Cina sia riuscita a produrre il modello di intelligenza artificiale DeepSeek, comparabile con OpenAI e Deep Mind, significa disporre di ricercatori ed università di prim’ordine.
2) Lei afferma che: “Ford, come altri, fanno riferimento al costo del lavoro…”
La invito a leggere il documento di Vaielettrico. Riporto solo alcuni punti:
“ La Cina non sta solo partecipando alla rivoluzione dell’auto elettrica: la sta guidando. A dirlo non è un analista qualsiasi, ma Jim Farley, amministratore delegato di Ford…”.
“…La Cina è in vantaggio su ogni fronte: tecnologia, qualità, costi…”
“..la qualità dei veicoli cinesi ha raggiunto, se non superato, quella americana ed europea”.
Lei afferma che: “ Non c’e’ niente di tecnologicamente rivoluzionario nella schiavitu’ e nel disinteresse ambientale”.
Concordo con lei che la Cina non è un esempio di democrazia, ma la mia esperienza personale mi dice che il disinteresse ambientale non abita solo in oriente, anzi… Venticinque anni fa l’aria di Shenzen era assolutamente irrespirabile, adesso la situazione è molto, molto, migliorata.
Inoltre, attualmente le rinnovabili sono “made in China”, non in Italia (Sardegna docet).
Il mio impianto fotovoltaico del 2008 era realizzato con un inverter tedesco e pannelli USA. Il potenziamento del 2023 è stato realizzato con inverter e moduli cinesi. Un dettaglio: i pannelli attuali sono eccellenti (n-type) e non copie degli americani, coperti da decine di brevetti.
In ogni caso, non sono un sostenitore del modello Cina, semplicemente mi farebbe piacere che gli investimenti in Italia, ed EU, fossero maggiormente coordinati e finalizzati ai settori a maggiore valore aggiunto. In altre parole non penso che “piccolo è bello”.
Scusatemi, BYD produce batterie LiFePO4, e non LiFePO3
Sottovalutare la concorrenza è uno dei modi più sicuri per venire superati. Ho avuto la possibilità di toccare con mano una SU7 Ultra e parlare con chi l’aveva provata…. il termine dispregiativo “cinesata” non è applicabile in questo caso, anzi c’è da rimboccarsi le maniche…
Sì, certo, preoccupiamoci del design invece delle tecnologie. Ci manca solo questo per decretare la fine dell’auto europea.
-Gli esperti di design sottolineano con disappunto che i produttori cinesi stanno trasformando il vizietto di copiare in una pratica standard per conquistare i mercati esteri. –
Isolo questa frase per far vedere come, a mio umilisimo avviso, i c.d. esperti ancora non hanno ben capito cosa sta succedendo.
Il grosso delle vendite di auto elettriche cinesi, al momento e ancora per un po’, si concentrano all’interno della Cina stessa.
Nulla di sbagliato, intendiamoci, ma leggere il fenomeno in questione in termini “occidental-centrici” vuol dire fare ancora una volta lo stesso errore (e cioè continuare a pensare che siamoil centro del mondo)
I numeri e i trend dicono esattamente il contrario: questi prodotti “scopiazzati” sono fatti per piacere soprattutto sul mercato interno.
I cinesi, che ormai in tanti abbiamo capito essere sciovinisti ben più di quanto pensassimo, non vedevano l’ora di avere dei prodotti sì “Luxury” e di gusto un po2 occidentale, ma anche di produzione “nazionalissima” e soprattutto a prezzi inferiori rispetto al prodotto di importazione.
Mancandogli completamente una vera “cultura automobiistica” (lo dico come un dato di fatto, non vuole essere una critica) per il cinese potersi comprare la “Xiaomi Pulosangue”, fuori identica alla Purosangue, dentro sicuramente fatta più che benino e c’ha pure il karaoke e mille schermi, però elettrica e quindi facilmente immatricolabile, al prezzo di una grossa utilitaria e che comunque sul dritto scatta come una molla… Ma è semplicemente una pacchia, un invito a nozze, cosa di meglio al mondo se in Cina parliamo di automobili?
Lì funziona così, quello piace, inutile far finta che sia diverso. A loro del V12 non gliene può fregare di meno.
Quindi IMHO l’errore non è tanto giudicare se lo stanno facendo e come. Lo sbaglio è pensare che lo fanno “per noi”. Loro copiano per accattivarsi il mercato interno. E poi se vendono anche fuori, tantomeglio.
La disamina più azzeccata di ogni altro commento. La penso esattamente come te….
Assolutamente d’accordo. Il problema per “noi” è proprio capire quanto vendono/venderanno i modelli copiati sui nostri mercati (intendo italiano ed europeo). Mi pare che per ora i numeri dei modelli cinesi copiati siano ancora piccoli, però se il prezzo è allettante e la qualità sufficiente, questi potrebbero crescere.