Le auto elettriche delle case automobilistiche cinesi in vendita negli Usa rimangono più convenienti rispetto a Tesla, nonostante i dazi che scattano dal 27 settembre. Ma il confronto è favorevole anche per i modelli meno costosi. E ora come si comporteranno i consumatori americani, ma anche quelli europei?
La guerra commerciale continua. E l’amministrazione americana potrebbe non aver fatto bene i conti. Perché nonostante l’aumento record delle tariffe aggiuntive, che in alcuni casi raggiungono il 100% rispetto al prezzo di listino, le auto elettriche cinesi sono ancora più convenienti.
Negli Usa tariffe aggiuntive al 100%
Non è una bella notizia per Elon Musk. Da sempre posizionato sulla fascia più alta di prezzo, con una politica di marketing che ne ha fatto una status symbol, i modelli Tesla rimangono più costosi di molti pari categoria made in China.
Ma come ha rivelato in un suo servizio il quotidiano giapponese Nikkei Asia “anche dopo l’entrata in vigore dell’enorme aumento delle tariffe dell’amministrazione Biden sui veicoli elettrici cinesi importati, alcuni modelli rimarranno più economici delle auto americane concorrenti“.
Auto elettriche: i dazi sui modelli cinesi negli Stati uniti in vigore dal 27 settembre
I dazi del 100% sui veicoli elettrici cinesi entreranno in vigore il 27 settembre, in seguito a una nuova indagine da parte del dipartimento per il Commercio degli Stati Uniti che ha definito pratiche commerciali sleali le politiche delle cosa automobilistiche, appoggiate dal governo di Pechino.
Ma la medesima accusa di dumping è stata sollevata anche dall’Unione Europea, sebbene in modo più contenuto: l’indagine di Bruxelles ha portato a dazi differenziati a secondo del gradi di collaborazione dimostrata dalle singole case automobilistiche. A Byd è stata applicata la tariffa più bassa del 17%, fino ad arrivare a un massimo del 37,6% per Saic.
I motivi che portano le case cinesi a offrire prezzi più bassi ai consumatori sono sostanzialmente tre: costi di produzione più bassi nelle fabbriche, una politica dei listini volutamente ribassata per acquistare quote di mercato e sussidi da parte del governo in favore delle proprie imprese.
Ce ne sarebbe anche un quarto: una gamma di veicoli di cilindrata più bassa, cosa che manca per esempio alle case europee e americane, che si sono finora limitati a offrire soprattutto Suv e modelli di fascia alta.
La Spagna vuole rivedere la decisione sui dazi Ue
Sarà interessante vedere le prossime stime sulle vendite a partire dal mese di ottobre per capire come reagiranno i consumatori americani. Mentre in Europa, tutto è rimandato alla decisione finale di novembre quando ci sarà la conferma finale del provvedimento.
Un voto negativo di 15 Paesi membri che rappresentino il 70% dei cittadini Ue potrebbe rimettere tutto in discussione. Il fronte dei contrari si sta già formando: settimana scorsa è uscito allo scoperto il governo spagnolo. E un portavoce della cancelleria tedesca ha già fatto sapere di approvare la posizione di Madrid.
Dunque…qualcosa non mi torna.
Se, ad esempio, una Byd Seal, ora è ancora appetibile rispetto ad una Model 3 Tesla….
Vorrebbe dire che, con dazi “Zero %” costerebbe meno della metà….
Non credo sia stato così prima dell’introduzione dei dazi.
Da noi, più o meno, hanno gli stessi prezzi, anche considerando l’IVA, che c’è su tutte e due.
E da noi, il 15/30 % che stanno ventilando, mi pare cambierà invece sostanzialmente i valori in campo.
Se potete fare esempi concreti, sarebbero graditi, grazie.
“Ce ne sarebbe anche un quarto: una gamma di veicoli di cilindrata più bassa, cosa che manca per esempio alle case europee e americane”.
Divertente si parli di cilindrata anche per le elettriche … deformazione professionale 🙂
Veramente fa riferimento alle gamme complete in vendita..quindi anche alle ICE pure o ibridate coi motori elettrici…
E in Europa 20 anni fa (ricordo le grandi polemiche sui giornali!) abbiamo seguito gli USA nella moda SUV/crossover. che ha portato ad un grande aumento di peso e dimensioni di tutto il parco auto ..fino al seg. A
L’ aumento dei guasti poi è anche proporzionale alle dotazioni di bordo (di serie o accessorie), ai Nuovi ADAS ..
Su vetture più economiche vengono installati dispositivi semplificati ..che possono portare più facilmente anche a malfunzionamenti (ricordo quando Ford mise sulle Fiesta i primi airbag di serie…che talvolta “scoppiavano” entrando forte sulla rampa in garage .. forse erano Takata??).
Gli statunitensi ancora si devono abituare “in massa” ai veicoli più compatti come noi europei… o asiatici ..
Sinceramente più che preoccuparsi dei dazi i clienti dovrebbero preoccuparsi dell’assistenza visto che marchi come Tesla, Polestar e Rivian sono giudicato anche nel 2024 come i peggior veicoli in relazione all’affidabilità.
La frequenza di visita in officina dei possessori di BEV è 3 volte superiore rispetto alle termiche.
Quindi quando si fa riferimento alla presunta maturità di questa tecnologia con un uso particolarmente alto di elettronica ci si riconduce a questo.
Altro fattore da considerare è poi la logistica dei ricambi, piuttosto note sono le disavventure dei clienti DR, quindi la convenienza dei marchi cinesi è da vedere se poi non la sconti con un’assistenza evanescente dove per reperire un ipotetico ricambio devi attendere mesi e mesi.
Concettualmente queste auto vengono un pò concepite come mezzi con poca o scarsa manutenzione ma poi quando la realtà è diversa poi le cose si complicano.
Buongiorno Omer, puoi darci qualche fonte dei numeri che fornisci? Dati tangibili che permettono a chi ti legge di avere le giuste informazioni per un pensiero critico? Grazie
Il più classico è quello della JDPower, il rapporto parametrizza il numero di problemi ogni 100 veicoli, il punteggio di Tesla con 250 non è fra i più entusiasmanti.
https://www.jdpower.com/business/press-releases/2024-us-vehicle-dependability-study-vds
ma JD non e’ una classifia di guasti o affidabilita’,
e’ una classifica di lamentele generiche, ad esempio per le elettriche lamentano piu’ spesso che le gomme durano meno
ah, ok, allora si spiega tutto.
Infatti chi proviene dal “termico puro” all’ inizio si fa “prendere la mano..o il piede..” dalle accelerazioni brucianti e riprese micidiali… e le gomme pagano pegno subito…
ma accadeva pure a quelli che dopo anni di “carrette ” si compravano le varie GTI degli anni ’80/90… (e non c’ erano autovelox come ora).
Confermo! Il mio primo treno se n’è andato troppo presto. Ora ho imparato che non è necessario lasciare un po’ di pneumatici ad ogni semaforo 😎
🤣 gli anni di moto mi hanno vaccinato prima😉contro la tentazione continua delle accelerazioni brucianti… (ma anche il SUV 4×4 cui ho piallato 2 treni in 64000km.. 😭).
Ora ci sto più attento.. (e soprattutto penso alla sicurezza… più che alle multe)
Leonardo
il mio è invece ancora lì al suo posto dopo 52.000 km (diciamo dopo 35.000 perchè con le invernali ce ne faccio circa 6.000 ad inverno) nonostante le gomme nuove avessero 6 mm di battistrada.
Ma credo che la prossima primavera (15 aprile, in Emilia, come obbligo di invernali) essendo anche arrivate a 4 anni di vita, le cambierò, dovrei giusto arrivare a 40.000 chilometri.
Con Tesla non riesci a lasciarle al semaforo, non slittano nemmeno se ti impegni (dannato controllo trazione): è nelle curve che invece…
Vero, quello che stupisce è che Tesla sia comunque meglio di Volkswagen e soprattutto di Audi.
Non dimentichiamo che Tesla ha una “storia” di produttore di massa che ha solo 5 anni (prima non ha nemmeno superato il milione di autoveicoli prodotti complessivamente), mentre VW viaggia sugli 8 milioni all’anno, così come Audi è un marchio con un secolo di storia e premium, che ci fa lì in fondo? Mercedes fa poco meglio, dietro a tutte le coreane, comunque.
Qualche dubbio sulla classifica onestamente mi viene: non è che i clienti Audi e Mercedes la portano in assistenza al primo scricchiolio e chi ha una Kia se ne frega col risultato che viene falsata? Chiedo, non ho letto i criteri (e non li trovo sul sito).
Non so se questa classifica sia attendibile però posso dire che la mia Kia ha quasi 7 anni e il meccanico lo ha visto solo una volta dopo 4 anni per sostituire uno specchietto che a volte non si ripegava, e tutto in garanzia a costo zero. Per il resto nessuno scricchiolio ne altro, per quanto mi riguarda brand assolutamente affidabile
Per gli anni passati in accettazione officina…mi sa che hai ragione…
A volte il “lamentato dal cliente” non corrisponde ad un guasto..ma ad una difficoltà d’uso (magari magari mal spiegata fin dall’inizio.. ) però con la progressiva scomparsa dei tasti e comandi meccanici i dispositivi touch e software che ne regolano il funzionamento potrebbero essere causa di difficoltà, magari anche solo temporanee, che però inducono il cliente a rivolgersi in assistenza.
Un prodotto nuovo o innovativo sicuramente necessita di più tempo di apprendimento ed assuefazione.. ma anche di messa a punto
Ciò che darà una dura botta all’ attuale industria automotive (puntata subase meccanica..coi motori termici) è proprio i diffondersi di tecniche di progettazione ed assemblaggio “a blocchi”, che è molto più facile da ottenere con piattaforme skateboard e modulari .
L’ assemblaggio fortemente automatizzato di vari blocchi completi porterà a costruire tanti modelli anche piuttosto diversi ma con tanti elementi in comune.. un po’ come avviene nell’ elettronica (PC. TV smartphone…), Velocità di assemblaggio… bassi costi. .basso tasso di difetti costruttivi .. Magari con i necessari aggiornamenti SW…qualche problema lo rischieremo sempre (CrowdStrike è un bel campanello d’allarme)
Mi fate un esempio di prezzo di berlina e SUV cinese di 4,70/4,80 metri in America? Così da avere del materiale per commentare l’articolo che altrimenti è aria fritta. Grazie.
Avrei utilizzato toni meno aggressivi nella richiesta, mi associo comunque alla stessa per avere qualche data di confronto. Grazie
…e niente, ci teniamo la curiosità caro sabota4