Auto elettriche acerbe, ho preso la Mazda MX 30ReV. Ovvero un modello che combina il motore elettrico con un propulsore rotativo che agisce solo da generatore di energia. È quel che ci scrive Loriano. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it .
Auto elettriche acerbe: “Qui ho anche 50 litri di benzina”
“Sono un vostro lettore che in parte condivide le vostre idee, in parte un po’ meno. Vorrei rendervi partecipi della mia esperienza. Da poco ho acquistato (complice una grande occasione con prezzo molto interessante) una Mazda MX 30ReV con 6 anni di garanzia al motore e 8 alla batteria. Logicamente dopo opportune valutazioni (e non è stato facile ).
Di recensioni in giro ce ne sono tante, ma poche sono veramente affidabili. Alla fine ho dato peso a quelle che più mi sembravo corrette, appurando che il motore Wankel, per come impiegato nella vettura, non è di sicuro una spugna. Basta capirne bene il funzionamento. Devo dire che come mia prima macchina elettrica (anche se ci sono 50 litri di benzina) sono rimasto piacevolmente colpito… In salita va ovunque ed in discesa (percorro parecchio strade di montagna ) è la migliore vettura mai guidata. I freni si usano veramente poco…e mi piace la sua guida fluida. Anzi, ci piace, inclusa mia moglie.
Perchè non abbiamo preso una EV? Alle volte facciamo percorsi lunghi
Nei nostri primi km 2.750 siamo al secondo pieno, usandola comunque parecchio anche in ibrido, per le gite del fine settimana. O per incontri di lavoro che superino l’autonomia in EV (la macchina la usiamo sempre in Normal, per cui se scendiamo sotto al 45% il Wankel fa qualche ciclo di ricarica). Normalmente torniamo in EV solo quando siamo prossimi al rientro presso nostra sede per ricaricarla.
Perchè non abbiamo preso un’ elettrica pura?? Beh, alle volte facciamo percorsi lunghi. E, se da un lato è vero che si possono pianificare le soste per caricare, dall’altro vi dimenticate sempre che ci possono essere anche gli imprevisti. Vi faccio 2 semplici esempi (che guarda caso ho vissuti di persona ): 1) Incidente appena prima di Milano… Fermi in autostrada 1 ora e 30minuti sotto il sole cocente in estate …metti caso che sia proprio dove ho pianificato la carica (e non ho il piano B). 2) secondo esempio meno recente, ma molto peggiore. 30 dicembre 2019, viaggio verso San Remo per un lutto, nulla di pianificato, visto l’evento.
Auto elettriche acerbe, se ti capita un’emergenza un secondo motore fa comodo
Partiti entro un paio d’ore dalla comunicazione: tutto bene fino al tratto da Alessandria verso Voltri. Colonna improvvisa per ore (causa crollo di una galleria) con uscita obbligatoria e deviazione per le vetture verso il Passo del Turchino. E successivo rientro in autostrada credo proprio da Voltri. Sul passo erano -7 gradi e non ho visto distributori, figurarsi colonnine (di sicuro nel frattempo non le hanno montate ). Ma la mia cara CX3 1500 diesel non ha avuto problemi fino a destinazione (partiti alle 14 e arrivati alle 24 e 30, sono km 564 ). Fermandosi una volta, dopo l’accaduto, per mangiare qualcosa di corsa e usare il bagno…
Certo , lo so che sono casi limite, ma non mi sento pronto per un puro elettrico. Anzi, lo sarò solo quando fare ricarica o fare gasolio/benzina sarà la stessa cosa e ci saranno colonnine ovunque. Non sempre pianificare viaggi porta ad avere risultati: noi avevamo pianificato il solito viaggio con arrivo in 5 ore e mezza e ci siamo stati quasi il doppio. Ma non siamo rimasti a piedi o con ansia da ricarica, avevamo solo il problema di capire che giro stavamo facendo...“. Loriano Maccagnan
Risposta. Chiunque guidi un’auto elettrica sa che le colonnine sono già più che sufficienti, in rapporto alle auto in circolazione. E chi affronta un viaggio lungo in autostrada sa che deve tenere una piccola riserva di carica per eventuali code in cui alimentare il condizionatore. Nulla di drammatico, che a nostro parere non giustifica la scelta di una motorizzazione come quella della Mazda MX 30ReV. Poi, per carità, de gustibus…
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Caro amico,
Hai detto bene ad un certo punto della tua lwttera: “non mi sento pronto per una BEV”, punto. Su questo meriti tutto il rispetto di questo mondo, tua invio labile libertà fare quello che vuoi. Ma se vieni a dire che la tecnologia delle BEV è acerba… Fai come la volpe che non arrivando a prendere l’uva dice che è acerba al corvo che se la sta gustando appolliatato su un ramo!
Quante paturnie che la gente si fa! Comprati la ICE e pensa di meno, l’ansia è il nemico, non la BEV. Che poi, l’ansia di per sé non è nemica, anzi. Dovrebbe spingerci oltre i nostri limiti. Invece ti fa stare nella zona di comfort. Io, me la godo sulla mia BEV, risparmio 3k euro la nostra consumi più che dimezzati (in moneta) e agevolazioni varie. Ah, con 283 cavalli.
“Le full electric , ovviamente di un certa dimensione, non una twingo per capirci, sono più che mature per i lunghi viaggi.”
Perché?
Infatti: perchè non la Twingo?
Faccio anche io i due esempi reali (solo che io ho i dati della telemetria, non “impressioni”):
– rallentamenti in autostrada della durata di oltre 2 ore, metà settembre 2022, temperatura esterna 35°: ho percorso 170 km di autostrada con un consumo medio finale di… 140Wh/km. Perchè i 50 km percorsi ad una media di 30 km/h (media: o eravamo fermi completamente o si procedeva max ai 50) hanno drasticamente abbassato la media e ho consumato molto meno. Ovviamente il viaggio è durato 2 ore in più… ma quella non è stata una mia scelta! Le code in autostrada sono davvero terribili e drammatiche, verissimo.
– la zia che abita ad Iseo in visita a Modena che ha fatto incidente con la sua auto e l’ha dovuta fare portare via da un carro attrezzi dato che non era marciante, con riparazione a Modena: l’ho accompagnata io a casa e avevo il 38% di batteria… Tempo impiegato per il pieno all’andata ben 16 minuti: un disastro, inaccettabile, inaudito, inconcepibile.
Condivido pienamente con Guido quanto scritto. Ormai tante scuse sono diventate appunto solo scuse. Noi con la piccola Twingo che usa tutti i giorni mia moglie abbiamo bisogno di ricaricare 2 volte a settimana. Lo facciamo a casa avendo la possibilità ma qualche volta ( due in tutto) che ho dovuto farlo alla colonnina sono andato alla Conad dove c’è Enel X , mezz’ora di ricarica ( la Twingo ha solo la 22 kW AC) mentre ho comprato qualcosa e il disagio è finito ( nessun problema) . Personalmente tengo ancora la mia Niro hev ma solo perché la uso poco ( 4000 km annui) e ho solo 56000 km quindi essendo ancora perfetta non avrebbe senso buttare soldi, ma quando dovrò cambiare auto sarà sicuramente una bev, ormai a parte qualcuno che in pratica vive in auto credo che sia possibile marciare in elettrico senza grossi disagi
L’auto andrebbe scelta ottimizzata per le esigenze dei 300 giorni l’anno, in modo da avere il massimo vantaggio (di comodità e risparmio quotidiano)
e trovare soluzioni per i casi meno frequenti (1 o 2 viaggi lunghi l’anno, o la “situazione di emergenza”.. in cui a volte meglio prendere un taxi e farsi portare piuttosto che guidare con la testa “altrove”.. e poi dover pure trovar parcheggio etc . – ne sappiamo qualcosa in famiglia )
Quando si riguardano i filmati degli anni ’60/70 avevamo tutti in media piccole auto (magari la 500 ! ) e con i bagagli sul tetto si affrontavano le autostrade per le vacanze … L’ultima volta che son andato in Sardegna ho quasi “invidiato” quello con la 500+gavone sul tetto che aveva sicuramente pagato una tariffa molto più bassa del mio SUV 4X4 (all’epoca avevo necessità diverse di ora).. e certamente nei pochi posti presso le affollate località turistiche trovava molto più facilmente parcheggio lui che io ..coi miei 4.5m di “cassettone”..
Io penso che nelle famiglie con più auto (tra coniugi e figli patentati) almeno una vettura dovrebbe essere BEV…. son sicuro che sarebbe la più contesa da tutti dopo il necessario apprendistato…
Poi il marketing (io lo chiamo marchetting) fa il resto e convince la gran parte dei suoi clienti che “grosso è bello” e si finisce con l’andare a prendere i bimbi a scuola con il SUV: comodi senza dubbio da parcheggiare e infatti ci si ferma in doppia fila a intralciare il traffico.
Basta guardare a come sono ridotti gli americani, in giro col pick-up per fare tutto, ma pieni di debiti fin sopra i capelli tra casa e auto, e se perdono il lavoro fanno default. Geni del marchetting…
Trovo molte argomentazioni del lettore molto esagerate tuttavia spezzo una lancia a suo favore. Fra tutte le possibilità di soluzione cosiddette ibride , quella dell’auto elettrica con range extender (la Mazda MX 30ReV non è una classifica plugin da come leggo in rete…) è sicuramente la più sensata e per certi casi d’uso direi che può starci. Non parlo del modello in particolare, ma a livello concettuale teorico. Bisogna anche dire in molti casi si tende a sovrastimare la reale necessità di autonomia…
Ricaricare una batteria bruciando benzina è semplicemente brillante, da concittadino comunque ringrazio, qualcuno deve pur pagarle le accise.
pagare le accise… respirare fumi di scarico … rischiare blocchi al traffico (benzina si… ma si somma a tutto ciò che viene immesso in atmosfera… quindi…)
Perdonate Loriano perché non sa quello che dice. Parla di problemi di Bev senza mai averla provata. Purtroppo la paura di uscire dalla propria confort-zone fa questi scherzi
Fintanto che non ci saranno colonnine di ricarica in ogni distributore di carburante, e dico in ogni e non una ogni tanto (non sarebbe male se qualcuno nei palazzi rendesse obbligatoria questa cosa che sarebbe sinceramente una bezzecola per una Q8. IP, AGIP e compagnia bella), non si avvertirà mai questo senso di “libertà” dai fossili. Saluti
E’ il distributore di carburante ad essere morto come concetto, dovrebbero cominciare a spostare il business su Stazioni di servizi (e non di servizio).
Le colonnine non hanno bisogno di un distributore
è dura riuscire a sganciarsi dal concetto di distributore di benzina quando uno ci è nato.
Non è facile, ma presto sarà chiaro a molti e soprattutto in molti di doteranno di wallbox (almeno per tutti coloro che hanno un posto macchina o un box auto non trasformato in cantina/cucina/ecc…).
Sperando che il governo faccia quanto ha fatto la scorsa settimana quello svizzero, ovvero definire il diritto alla ricarica presso il proprio posto auto (di proprietà o in affitto).
Carissimo, da quanto scrivi si vede che non hai ben chiaro la composizione della parte maggiore della nostra società, né credo tu abbia mai fatto una riunione in un condominio tipo il mio (60 famiglie e passa) per parlare al popolo di wallbox e quant’altro.
Per non parlare poi della burocrazia extra condominiale.
Bah!
Che visione misera e ristretta. Ancora a pensare al “distributore”? Purtroppo al di là di chi ci lavora tuttora (spero sappia reinventarsi per tempo e non all’ultimo…) è concettualmente destinato alla morte, semplicemente è in sala d’attesa… La corrente elettrica le comunico che viaggia grazie a cavi e tendenzialmente arriva più o meno ovunque. E’ incredibilmente veloce a essere trasportata, molto più delle petroliere in mare, degli autocarri in autostrada… non fa rumore quando cammina e non inquina per essere trasportata ovunque. E la sa la cosa incredibile alcuni hanno anche la fortuna di poterla creare in autonomia! Incredibile vero?? Mi scusi tutto quello che ho detto è solo frutto di una mia fantasia, sa a volte faccio questi strani sogni… la realtà è ben diversa, fortuna che ci sono persone che sanno e capiscono cosa è giusto.
sa i @Andrea
le auto elettriche hanno (in dotazione spesso ) la possibilità di essere rifornite con un “carichino portatile” che va anche in una semplice presa Schuko da 2.3kW … ed in un paio d’ore la ricarichi Ovunque arriva la corrente elettrica…
Mi è capitato una volta di chiedere se potevo ricaricare in un agriturismo in mezzo al nulla !! (mi han guardato sbigottiti.. ma era possibile… e pure gratis per loro, che avevan 22kW di fotovoltaico sulla stalla ! )
Non ho mai “avvertito tanto senso di libertà dai fossili” in vita mia !
Si è vero le auto “del mondo di mezzo”, sono qualcosa di strano.
Non propriamente convenienti anche per costi di acquisto, gestione e consumi.
Però per molte persone potrebbero rappresentare una buona alternativa.
Non a caso i Cinesi, padroni dell’Elettrico mondiale, stanno inondando il mercato di Plug-in.
La nuova Omoda 9 viene chiamata “Super”…
Ben 3 motori elettrici + un 1500cc.
Trazione integrale permanente.
Per un totale di 560cv e una autonomia dichiarata di 1400km..
Sono anche dichiarati 180km in puro elettrico… quando serve…
Un auto Premium con accortezze costruttive e tecnologiche che è difficile trovare, ha anche la funzione vettura trasparente…
Insomma chi vuole una grande Auto per la famiglia, ma che viene anche usata in città per il percorso casa lavoro (in solo elettrico), può essere ideale e può essere usata con tranquillità in molto contesti esteri e nazionali dove le ricariche sono al momento scarse…
Queste auto stranamente stanno avendo successo anche in Cina.
Un auto Cinese che non comprerei mai…
Per le Europee abbiamo esempi simili ma ancora in evoluzione.
Ma la strada è tracciata…
Vedremo nel corso dei prossimi 2 anni se queste vetture avranno successo…
Speriamo 🙏 altrimenti saranno le ultime europee… e ci dovremo inventare altri lavori…
Caro Carletto, ammetto, certamente per mio limite, di non aver capito il senso della Sua mail. Mi spiego: l’incipit è inconfutabile, sono auto “strane” e non convenienti per i costi (tutti). Fin qui tutto chiaro e concordo pienamente.
Allora mi chiedo e Le chiedo, riga seguente, come fanno ad essere una “buona alternativa”? A che cosa, una termica? Evidentemente no, secondo la Sua premessa così come non lo è rispetto ad una elettrica… Quindi?
Per quanto concerne la seconda parte della stimata Sua, è ovvio che ora i Cinesi ci stiano inondando di plug-in visto che:
– le BEV ora sono super tassate in attesa di finire le fabbriche in Spagna/Ungheria… per ritornare a proporci le Bev.
– le case europee stanno rimbambendo la clientela “ignorante” con le plug-in che permettono di smaltire motori termici, diminuire il debito ambientale e prendere tempo per la realizzazione di modelli Bev seri, insomma recuperare il tempo perduto.
Beh signori, se prima c’era la nonna che vi chiama e da cui dovete correre in maniera improvvisa adesso siamo arrivato all’epilogo successivo per autogiustificare la propria ignoranza. Neanche voglio soffermarmi sul secondo esempio della colonna di traffico in autostrada perché sinceramente è davvero poco originale. Per curiosità sono andato a vedere quanto costa l’auto in questione: circa 39k (a partire da…) Anche qui non è difficile pensare quale potevano essere le scelte alternative. L'”imprevisto”, tutti pronti a calcolarlo quando le cose non suonano come siamo abituati, ormai un sinonimo della parola “scusa” o meglio giustificazione per stare nel tepore del “abbiamo sempre fatto così”.
I Blues Brothers non avevano l’auto elettrica, pero: “non è stata colpa mia. Davvero, sono sincero. Quel giorno finì la benzina. Si bucò un pneumatico. Non avevo i soldi per il taxi! Il mio smoking non era arrivato in tempo dalla tintoria! Era venuto a trovarmi da lontano un amico che non vedevo da anni! Qualcuno mi rubò la macchina! Ci fu un terremoto! Una tremenda inondazione! Un’invasione di cavallette!“.
👍😂😂
Per ansia ti sei comprato una auto di passaggio, poi degustibus…. ma questa la ragione perché le case automobilistiche continuano a produrre auto praticamente endotermiche inutili per supportare l’ansia di chi non crede nella funzionalità di una auto 100% elettrica
Vendono oggi…e ri-venderanno domani, una BEV, passata l’ ansia 😉
Ho parlato giorni fa con mio conoscente (dirigente di azienda, persona capace che affronta continuamente problemi complessi): attende da mesi l’ arrivo di una mildhybrid…che gli hanno “rifilato” nonostante il suo caso d’uso (per km, spostamenti medi e posto auto privato) consentisse tranquillamente una BEV; i miei (ex) colleghi (venditori, anche se la denominazione che si attribuiscono è “consulenti” 🤔🤣) sono riusciti a confondere parecchio le idee, tanto che la descrizione tecnica dei modelli (ibridi, plug-in e BRV) è COMPLETAMENTE errata! facendo pensare che il modello cui ambiva non aveva le caratteristiche ! Che invece ha .. Soltanto dal prossimo 2026 arriveranno nuove versioni … così magari potranno ri-tentare una vendita 🙄 furbi eh ?
Interessante questo tuo intervento, peccato che manchino i dettagli: quali caratteristiche sono descritte male, e come hanno fatto a persuaderlo ad acquistare una motorizzazione diversa? 🤔
Non ho voluto infierire col malcapitato acquirente…ma gli han ben confuso le idee sulle motorizzazioni disponibili, dando caratteristiche completamente errate , tra l’altro avrebbe voluto un 4 ruote motrici e gli hanno rifilato una mono-motorei mildhybrid (che personalmente reputo la peggiore scelta..anche per la durata della piccola batteria -piuttosto inutile per la trazione..di un veicolo di 18 q li poche centinaia di metri e soprattutto bassa durata del pacco batteria che è costretto a lavorare sempre al massimo
E già ho un caso a rischio in famiglia con Toyota con molti km .. che han trovato scuse per un cavillo e far decadere la garanzia pubblicizzata
https://evclinic.eu/2024/09/05/toyota-huge-battery-degradation-taboo-topic/
Francamente nel suo caso dovevano offrire o una 4×4 (doppio motore, come mi ha detto avrebbe preferito..o anche una BEV single motor con cui avrebbe potuto sfruttare i vantaggi comunali sul parcheggio (molto costoso!) oltre ai grandi risparmi su bollo manutenzione e ricariche (che può fare nelle sue residenze private).
Certo è che così proveranno a fare una “migliore offerta” altra 2 o 3 anni (quando avrà ben capito i limiti di quella che riceverà a breve).
Io concordo a metà con il signor Loriano, ci sta che si possa avere ansia di autonomia, ma perché il plug in di Mazda? Quando il wenkel entra in funzione fa 11/12 km/l…… cioè quasi il doppio di tante plug in in commercio ( Toyota, VW, Hyundai ecc ecc)
Mah, questa leggenda delle EV che non possono fare dei viaggi lunghi che continua a propagarsi sulla rete internet è “singolare”. Soprattutto perché fomentata dai non possessori di EV. Ho un BEV da luglio 24, una Mach E long range. Per quanto riguarda i viaggi lunghi, l’ultimo è stato un Venezia – Santa Margherita Ligure a fine maggio. Viaggio affrontato senza problemi con una sosta di 15 minuti in una qualsiasi fast DC in autogrill in l’autostrada. Si poteva fare anche senza soste, ma ho voluto tenere un’andatura allegra, senza scendere mai sotto i 130 kmh. I problemi semmai sono nei centri storici, “anacronistici”, come quello ligure. Poche colonnine, molto lente, in parcheggi molto angusti. E quando sono arrivato, quello che volevo utilizzare era bloccato da una termica in parcheggio abusivo. Ecco questo si fa perdere tempo, oltre a far salire la pressione dal nervoso. La polizia gli ha lasciato sul parabrezza la multa, ma non ha rimosso l’auto… e quindi ho dovuto girare per trovare altra colonnina, lentissima in un posto strettissimo. E poi farmela a piedi, due volte, dalla macchina alla base e poi ritorno. Eh si, i problemi non sono i lunghi viaggi, ma la maleducazione di chi usa le termiche e parcheggia negli stalli delle elettriche e alcune colonnine troppo lente.
Penseranno mica che il mondo è solo “loro” e guai alle esigenze degli altri (posti riservati gestanti.. disabili… ambulanze…ricariche elettriche…) ??
mi è scappato un ho… con l’h… mistero del non rileggere
Succede Christian… A me piacerebbe poter correggere anche dopo l’invio…
Ho capito male ho le 2 esperienze riportate sono state vissute con auto NON elettriche? (di sicuro la seconda) Come fa uno a dire come sarebbe andata se avesse avuto un’auto elettrica?… mah, misteri del trollaggio.
Per quanto mi riguarda mi auguro che la ricarica non sia MAI come fare rifornimento di carburante: ricarico quando l’auto non è utilizzata (a casa o durante le soste) e non perdo tempo al distributore.
Sì, l’autore ammette che le esperienze sono state vissute con auto termiche e, attingendo a piene mani nella disinformazione dilagante (pur affermando di seguire questo sito (?)) ne deduce che l’elettrica pura si troverebbe in difficoltà.
Pienamente d’accordo con il sign Loriano le auto elettriche non sono adatte per viaggi lunghi e special modo per quelli non previsti.
La sua affermazione è semplicemente falsa. Faccio più volte l’anno Roma – Selva di Val Gardena con tutta la famiglia e bagagli. Zero problemi. Tesla model 3 RWD. Mi è anche capitato di dover partire per un Roma-Napoli improvviso con batteria al 38, una sola fermata di 15 minuti al supercharger della pisana e sono arrivato a destinazione.
Le full electric , ovviamente di un certa dimensione, non una twingo per capirci, sono più che mature per i lunghi viaggi. Punto. Basta con la sciocchezza dei problemi e degli imprevisti, che possono accadere con qualunque motorizzazione. Parlo da possessore ed esperto. Lei ha fatto capire la sua scelta con la frase “non mi sento pronto per una full electric”. Ecco le rispondo con un motto americano che cade a pennello: “Knowledge controls fear”.
Il caso 1 non è un problema. Le auto elettriche stanno tranquillamente sotto il sole col condizionatore acceso. In un’ora e mezza si perderà qualche punto percentuale al massimo.
Il caso 2 non è un problema nemmeno quello, il tempo di andare in bagno e mangiare di corsa qualcosa sembra poco, ma permette di acquisire almeno 200 km di autonomia. Sommati ai 400 che un’auto elettrica di pari categoria della mazda offre di sicuro, si arriva a destinazione senza problemi.
Non sono le auto a essere acerbe…
C’erano anche quelli che volevano correggere con il bianchetto i testi scritti al computer.
Oggi ci sono quelli che vogliono caricare le batterie come si fa alla pompa di benzina.
Presto la minestra arrosto.
Caro Loriano, credo che tutti gli usuali Ev drivers siano in linea con la diplomatica risposta della redazione. Contento lei…. Chi, come me e mia moglie utilizza regolarmente l’auto elettrica, comprende le ansie da nuova tecnologia ma può assicurarle che i due esempi estremi che Lei ha citato non comportano alcun problema, ormai tutte le Ev di quel prezzo (a prescindere da offerte) le indicano automaticamente tutte le ricariche, anche per potenza, ed in più mentre è in fila sull’autostrada può godere dell’ aria condizionata o del riscaldamento senza appuzzolentire/inquinare l’aria.
Un’ auto con 50 litri di carburante, una marmitta, 5 chili d’olio motore non è un’auto elettrica.
P.s.: faccio spesso tratte mediamente di 650/700 km e non ho mai avuto particolari problemi, neanche negli imprevisti.
Molto centrato il passaggio finale: se non ci si fids delle BEV si comprino ICE.
Le soluzioni con parte elettrica insufficiente e parte endotermica che serve solo l’elettrica andavano (sarebbero andate) bene in fase early adopter con infrastrutture in divenire. Ora comportano solo di sommare i problemi tecnici di una soluzione a quelli dell’altra.
Alla fine, solo l’uso diretto fa rendere conto di come funzionano le BEV.