Auto elettrica sul traghetto? Ci sono limiti alla carica?

nautica elettrica

Ci sono limiti al livello di carica dell batteria per l’auto elettrica che si deve imbarcare su un traghetto? Una domanda di Salvatore che chiede informazioni prima di partire per le vacanze. Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it

Dove ci sono i limiti alla carica per l’imbarco?

Buongiorno, gentilmente posso avere informazioni riguardo un imbarco che dovrò fare il 13/08/2025 da Civitavecchia con la Grimaldi Lines. Vorrei sapere se ci sono limitazioni di carica su vetture elettriche e se si quanto deve essere la percentuale di carica al momento del imbarco. Anticipatamente ringrazio certo di una vostra risposta“. Valter Salvatori

Nessun problema, i limiti sono per le auto a gas e nei traghetti per la Grecia su Corsica Linea

Risposta (Gian Basilio Nieddu). Puntualmente ogni estate i lettori ci scrivono per conoscere eventuali limiti per i viaggi in auto elettrica a bordo dei traghetti di linea. Siamo lieti di rispondere anche per smentire le tante fake news o i titoli  clickbait che allarmano gli autisti elettrici. L’anno scorso  abbiamo verificato con Grimaldi Lines e altre compagnie e non esiste nessun limite (leggi).

Sempre nel 2024 abbiamo viaggiato – la Zoe in foto è di chi scrive – sui traghetti Moby senza problemi (leggi).  La prova provata, ma per massima sicurezza abbiamo telefonato al servizio clienti di Grimaldi. Ci ha risposto una gentilissima operatrice: «Per le auto elettriche non c’è nessuna limitazione, solo per quelle a gas. Non offriamo il servizio di ricarica a bordo».  Insomma Valter da Civitavecchia può imbarcare con il “pieno”,  quantomeno con l’80% di carica, livello di massima sicurezza  quando l’auto è inutilizzata per alcune ore. Glielo consigliamo per arrivare alla sua meta senza tappe intermedie.

mobilità elettrica
Una Zoe nel garage del traghetto Moby

Tutto bene in Italia, ma attenzione se dovete fare una traversata in Grecia. Su alcune rotte non c’è problema di imbarco, ma bisogna non superare il 40% nel livello di ricarica. E’ una decisione del Ministero degli Affari Marittimi e delle Politiche Insulari  greco. La  normativa si applica solo per imbarchi a bordo della M/n Kydon Palace, del vettore greco Minoan Lines sulle seguenti tratte: Brindisi-Igoumenitsa partenze notturne, Igoumenitsa-Brindisi partenze diurne, Brindisi-Corfù, Corfù-Brindisi. Nel link di Grimaldi Lines (clicca qui) è possibile avere tutte le informazioni sul tema.

Iseo: a bordo dei primi due traghetti elettrici italiani

Ci sono limitazioni anche nei traghetti della compagnia Corsica Linea dove la ricarica scende al 30% come si legge nel sito della compagnia che avverte gli ospiti del divieto di ricarica di ogni veicolo elettrico a bordo, anche l’ebike. Al contrario il servizio è previsto in alcuni traghetti dei Paesi Bassi (leggi qui).

LEGGI: Navigare in elettrico, il test nel Golfo dei Poeti

 

Visualizza commenti (8)
  1. Michele Mattioni

    Consiglio di integrare l’articolo con le seguenti informazioni:

    su tutti i traghetti greci, dove la compagnia batte bandiera greca, tipo Superfast e traghetti interni, il limite per le auto elettriche della batteria è sempre 40%.

    Se ci si presenta al check-in con la batteria più carica si rischia di vedersi rifiutato l’imbarco.

    Sia da Ancona, che Bari, Brindisi, Venezia e tutti gli interni.

    Occhio che controllano, a me è successo più di una volta.

    Concordo che è una legge completamente inutile e che reca soltanto sconvenienze agli automobilisti elettrici, ma questa è la situazione al momento

  2. Ottima scelta la Zoe: è un modello che soffre di vapor cloud explosion.
    Vediamo quante altre navi devono andare a picco prima che le assicurazioni costringano gli armatori a vietare le auto a batterie.

    1. Guido Baccarini

      Fonte?
      Numeri?
      UN CASO di VCE documentato con coinvolta una ZOE in Italia, in 13 anni, non mi pare faccia nè letteratura nè statistica, considerando che ogni anno in Italia va a fuoco un veicolo termico ogni 1.520 veicoli circolanti.
      Di ZOE ne sono state prodotte 426.000, quante sono andate a fuoco?E, cortesemente, fornisca l’elenco delle navi andate a picco a causa (accertata da una indagine, non perchè l’ha detto un giornalista o Salvini) di incendi di auto elettriche, grazie.
      Senza numeri siamo nel campo delle opinioni, non dei fatti e per quelle esiste sempre il bar Sport.

  3. Il consiglio mio è di far eseguire un controllo ai propri tecnici officina per escludere possibili danni/guasti agli impianti elettrici (e non solo… anche freni, condizionamento motore/abitacolo etc) perché generalmente gli incendi si sviluppano (in qualsiasi motorizzazione) dal “normale” impianto elettrico ( in carriera ne ho viste tantissime..ben prima dell’ avvento delle BEV…che oltretutto continuo a leggere quasi quotidianamente sulle cronache regionali).

    Si che spendere un’ oretta o due (ed un po’ di soldini) prima delle ferie può essere poco gradevole…ma serve ad evitare spiacevolissime situazioni..e gravi conseguenze.

    NB vale anche per i guidatori di TESLA… non esistono veicoli che non necessitano di controlli periodici ! )

    1. @damiano
      Io direi di spendere anche qualche centinaio di euri per il controllo dell’impianto elettrico di casa e, già che ci siamo, anche dell’impianto idraulico e del gas. Metti che vai in vacanza un mese e quando torni trovi la casa bruciata e dopo come la mettiamo, eh?
      Se uno inizia a pensare così non la smette più, certo bisogna avere un po’ di sensibilità e non ignorare dei segnali che l’auto ti manda, ma non si può sempre fasciarsi anticipatamente la testa!

    2. La mia Suzuki Ignis a benzina del 2002, che ho demolito nel 2023 (!), ha ricevuto un richiamo per la sostituzione del blocchetto di accensione, infatti la casa madre ha constatato che nelle auto di una certa età il pezzo in questione poteva innescare un incendio. Io ho consapevolmente ignorato il richiamo (mi hanno inviato almeno un paio di lettere) e dopo qualche anno ho fatto demolire la Suzuki, di più di ventun’anni, per acquistare la mia prima elettrica. Non ho mai notato problemi nel blocchetto di accensione, né sirriscaldamenti, né odori strani, ma in effetti dal momento del richiamo ho messo più attenzione a quel particolare.
      Anni fa la Peugeot della mia compagna ha dovuto fermarsi nella corsia di emergenza in autostrada perché stava incendiandosi, sono usciti appena in tempo! E sopra c’era anche mia figlia di pochi anni!
      Questo per dire che tutte le auto sono a rischio di incendio, per me quelle che trasportano liquidi estremamente infiammabili, come la benzina, rischiano di più.

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