Auto elettrica più fotovoltaico, la mia accoppiata vincente

Auto elettrica più fotovoltaico, accoppiata vincente: lo conferma Luigi, un lettore laziale che guida una Spring e auto-produce il 90% di quel che consuma. Vaielettrico risponde. L’indirizzo mail per scriverci è info@vaielettrico.it

Auto elettrica più fotovoltaico: “Al 90% autosufficiente, perché sparano a zero?”

“Vivo nelle vicinanze di Roma e vorrei riportare la mia modesta testimonianza. Ho installato nel 2011 un impianto fotovoltaico, nel 2021 ho voluto provare l’esperienza di un’auto elettrica molto economica( Spring) con la quale ho fatto fino ad oggi oltre 60.000 km senza nessun problema. Percorro a volte oltre i 200 km giornalieri senza intoppi o malfunzionamenti ( sono riuscito ad avere 280 km di autonomia). Nel frattempo ho ampliato il fotovoltaico e aggiunto Power Wall Tesla. Il risultato è che ad oggi viaggio, alimento e climatizzo la casa raggiungendo comodamente il 90% di autosufficienza. Che dire, per me un’esperienza positiva, non capisco le persone che sparano a zero senza aver provato o avuto esperienze in questo campo. Ho amato i motori endotermici e ancora oggi mi affascinano, ma le cose cambiano e migliorano altrimenti saremmo rimasti ai cavalli. Vi ringrazio per il faticoso e utile lavoro che state svolgendo nell’informazione non fermatevi, siete fantastici“.  Luigi Tempella

Il sindaco di Milano, Beppe Sala: “Nucleare? No, rinnovabili”.

Si fantastica di nucleare, ma la soluzione è qui, adesso

Risposta. A differenza della stragrande maggioranza dei Paesi europei, il governo in carica snobba le potenzialità delle rinnovabilie punta tutto sul nucleare. Rimandando a tempi indefiniti la soluzione di un problema come il caro-energia che pesa sull’ITalia come un macigno. Testimonianze come quella di Luigi dimostrano che in realtà già oggi potremmo raggiungere risultati straordinari con il fotovoltaico. Privati e imprese l’hanno capito e ogni giorno ne arrivano nuove conferme. L’ha scritto anche il sindco di Milano, Beppe Sala, sul Corriere, spiegando il suo no al nucleare:Il potenzialmento delle energie rinnovabili emerge come soluzione chiave per ridurre la nostra dipendenza energetica. E promuovere un sistema più sostenibile…Le stime indicano che attraverso un maggiore sviluppo di fotovoltico, eolico, idroelettrico e recupero energetico dei rifiuti, l’Italia potrebbe soddisfare circa il 60% del fabbisogno, contenendo i costi. Una stima, quella del 60%, confermata più volte anche dell’Enel. Cambierebbe tutto, avremmo energia più pulita e a prezzi molto più contenuti. Ma bisogna crederci e misurarsi con le resistenze, a volte fondate, a volte solo strumentali.

  • Diverso parere: roba da privilegiati avere l’auto elettrica più il fotovoltaico e l’accumulo...
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Visualizza commenti (45)
  1. == prezzi kwh da rinnovabili utilty

    i prezzi del kwh da fotovoltaico utility ed eolico, cioè investitori privati senza sussidi, nelle aste pubbliche Italiane degli ultimi 12 mesi del GSE (Gestore Servizi Energetici) sono pubblici

    i contratti di fornitura (di solito ventennali) negli ultimi 12 mesi sono stati chiusi nelle aste al ribasso:
    – tra 6,5 e 7,7 cents al KW-h
    – cioè tra 65 e 77 euro al MW-h

    sono ottimi prezzi, e sono pure un po’ gonfiati dai decreti governativi che limitano le installazioni e fissano prezzi d’asta di partenza troppo alti, perchè invece nei contratti commerciali privati di fornitura da rinnovabili (PPA), il prezzo medio è:
    – 5 cents al KW-h, cioè 50 euro al MW-h
    – 7 cents nei contratti con fornitura stabilizzata con accumuli

    qui i prezzi delle aste GSE da ottobre 2023 sino ad oggi:
    https://www-pv–magazine-com.translate.goog/2024/11/12/italy-allocates-322-mw-of-pv-in-latest-renewables-auction/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it

    1. Non capisco: che attinenza ha col mercato domestico? Posso accedere a questi contratti come privato?
      Sarebbe interessante…
      Grazie

  2. Degli Esposti,
    Lei è un cialtrone.
    E, mi creda, glielo dico senza l’intenzione di offenderla.
    È una semplice constatazione.
    Se ne faccia una ragione.

      1. Guido Baccarini

        Ma come, proprio adesso che stava per dirci del primo reattore nucleare a fusione funzionante e spiegarci cosa fare per rispettare gli impegni presi di riduzione CO2 aspettando i 20 anni necessari per costruire una centrale nucleare a fissione… Pazienza, per certe rivelazioni il mondo non è ancora pronto. Io e Mario ce ne faremo una ragione.

        1. Ma lei è Lunetta, la cattiva dei Superpigiamini? Allora il reattore a fusione ce l’ha, e lo usa per combattere Gattoboy, Gufetta e Geco?

  3. Anch’io ho un ‘impianto fotovoltaico, come ho più volte mostrato durante i miei test pubblicati (casa in classe A4 del 2020). Tuttavia data la posizione ( Veneto zona nord est ), la produzione rimane buona da fine aprile a metà settembre, ma utilizzata quasi interamente dalla pompa di calore per riscaldare o raffreddare. Le finestre temporali per ricaricare l’auto sono abbastanza limitate, servirebbe un impianto oltre i 6 kW per gestire casa + 1 auto, mentre 2 sarebbe impossibile. Senza incentivi gli investimenti personali per dotarsi di impianti fotovoltaici + accumulo ( che io ho scelto di non installare proprio per i costi) sono veramente elevati e i tempi di rientro molto lunghi, ovviamente gli incentivi vengono pagati dalla collettività, quindi ritorniamo da capo ovvero servono molti soldi.. Comunque 280 km con una Spring ( che ho testato in più occasioni ) sono davvero quasi una chimera, forse guidandola come un quadriciclo leggero… Detto ciò dalle mie parti la maggior parte delle case vengono riscaldate con Metano, Pellet e legna per una questione di costi e anche le auto sono per la stragrande maggioranza euro 4-5 moltissime euro 3.

    1. ci sono anche le rinnovabili Utility, cioè impianti più grandi di quelli domestici, costano meno (di un fattore 2,5) in proporzione a quelli domestici, e sono investimenti pagati volentieri dagli investitori privati

      — impianto fotovoltatico domestico,
      ha meno economie di scala e più ricarichi commerciali nell’installazione (specie gonfiaggio prezzi per la vicenda superbonus, che ora inizia a sgonfiarsi), perchè gli basta arrivare a un costo di circa 8-14 cents/kwh, per essere conveniente rispetto ai costi del kwh Enel “al dettaglio”, circa 25 cents/kwh, che comprende prezzo energia più aggiunte tasse statali e spese-ricarichi-oneri di rete

      — impianto rinnovabili utility,
      deve essere concorrenziale con i soli costi grezzi del kwh di rete, in iItalia ad ora mediamente 11 cents, che diventano 14 cents/kwh aggiungendo costi tecnici inevitabili dovuti a dispersione di rete (10%), commercializzazione (vendita in borsa energia) e costi del dispacciamento (stabilizzazione della rete)

      le rinnovabili utilitity dei tipi più maturi ci riescono alla grande, costando circa 3-7 cents a kwh prodotto (+2 altri cents circa se aggiungiamo le spese per aggiungere anche gli accumuli), cioè più ne mettiamo e più c’è margine per far scendere il prezzo energia, che ora invece è ancora deteminato nel meccanismo della Borsa energia più dalla componente del metano

      1. Da utente domestico ( come la maggior parte dei lettori presumo) è interessante ciò che riguarda gli impianti domestici.
        Attualmente la situazione è quella evidenziata.

  4. caprone manicheo

    Io dal 3 maggio alle piogge torrenziali e perpetue di ottobre (figlie del riscaldamento globale causato dai fossili), con la mia Model Y RWD B.B. ho percorso 10.000 km tutti gratuiti con grazie al fotovoltaico.

    1. antonio gobbo

      bravo, io invece col mio fitivoltaico da 4kw (di più nkn posso dato che resterebbe all’ombra di 2 pini) e una batteria di accumolo da 5kw riesco a gestire a malapena i consumi estivi … ora tra maltemo e nebbia manco riesco a caricare la batteria … altro che attaccarci una BEV, peraltro una tesla non cj starebbe tato che il box (villetta del 1960) ha una apertura “da panda”
      Come vedi siamo sempre li … per qualcuno il fotovoltaico va ottimamente per l’auto, per molti altri no.

  5. Fotovoltaico? bene!
    Eolico? Benissimo!
    Però il Sindaco Beppe Sala, (che non mi pare possieda particolari titoli in campo energetico) dovrebbe convicere il resto dei suoi colleghi a non rompere le scatole a chi vuole installare pannelli e pale con richieste assurde tipo stabilire quanti pannelli, con quale inclinazione, di quale colore ecc. ecc. ecc..; questo sempre nel caso consentano l’installazione, s’intende..
    La verità è le FER sono importanti ma non possono “coprire tutto” una parte del fabbisogno energetico deve essere soddisfatta da fonti che non dipendono dal vento e dal sole e se si vuole abbandonare carbone Oil e Gas.. cosa resta se non il Nucleare?
    Le FER possono coprire il 60% del fabbisogno.. oggi. Maa se tutti passiamo all’auto elettrica di quanto cresce il fabbisogno? quanto sarà in quel caso la % che le FER saranno in grado di coprire?
    Il fatto è che le questioni energetiche non dovevano essere affidate ai referendum (due!,non ne bastava uno) decisioni del genere devono essere prese da Amministratori lungimiranti seguendo i consigli di esperti in energia e Tecnica; per questo però servono Statisti che pensano alle prossime generazioni, e noi invece finora abbiamo avuto (da DX a SX passando per il centro) solo politici che pensano alle prossime elezioni

    1. “esperti in energia e Tecnica”, gli scienziati veri, non i mercenari su youtube e avidi politici sovranisti, e dicono che andiamo verso FER 100%

      == pubblicazione 2024 su Nature (forse la rivista scientifica più autorevole), spiega sono previsti mix 100% rinnovabili e costano meno di altre opzioni:
      https://www.nature.com/articles/s41467-023-44232-9

      == IEA, in precedenza nucularista, nelle pubblicazioni più recenti conferma che con l’evoluzione delle rinnovabili gli scenari sono cambiati e andiamo verso 100% rinnovabili

      descrizione in 6 fasi del processo di integrazione a 100% delle rinnovabili:
      https://www.iea.org/reports/integrating-solar-and-wind

      spiegazione a pag. 101, mix dirinnovabili+accumuli già nel 2024-2025 costano meno delle altre soluzioni:
      https://www.iea.org/reports/batteries-and-secure-energy-transitions

      1. antonio gobbo

        quando ci arriveremo e soprattutto se i prezzi dell’energia (alle colonnine) non saranno da gioielleria come ora ne riparleremo.

  6. @Davide
    L’INVIDIA, mio caro, non c’entra assolutamente nulla.
    È un sentimento che non conosco.
    Piuttosto, si tratta di amarezza; e, precisamente, dell’amarezza di dover constatare che, ancora una volta, determinate agevolazioni o benefici economici vengono fruiti da gente che non ne avrebbe bisogno, come l’amico con la villetta sulle colline della Liguria e vista su Montecarlo.
    Che vergogna….
    L’amarezza, poi, si trasforma in rabbia quando questo soggetti, non contenti della loro posizione economica privilegiata, si permettono pure di dare lezioni di morale o di economia domestica al popolo bue meno abbiente.
    Che vergogna…
    Uguale uguale a certa sinistra radical-chic, che su questi argomenti pontifica quotidianamente sui giornaloni e certe TV, indossando il maglioncino di cachemire o le décolletés di Chanel tacco 12.
    Che vergogna….

    1. @Lunetta. io non abito sul ponente ligure con vista su Montecarlo e nemmeno nel Chianti in Toscana. Come tanti (anche che abitano vicino a me) hanno finanziato l’impianto FV e accessori (batteria, auto elettrica ) con risparmi propri oppure attraverso finanziarie. l’Italia ha oltre 8000 comuni e 30 milioni di nuclei familiari, ovvero meno di 4.000 famiglie a comune. in questi comuni i condomini non sanno neanche cosa siano, la maggior parte sono case singole o accostate ( solo x dimostrare che questa tipologia di combo non è assolutamente una mosca bianca)

    2. Ho letto la risposta data in alto, credo che lei, lunetta o come preferisce essere chiamato,abbia seri problemi. Intanto non sono un suo amico, mai conosciuto e non ci tengo proprio
      Il soggetto con la posizione economica privilegiata fa il dipendente e lavora tutti i giorni tutto l’anno con uno stipendio normale, stessa cosa fanno moglie e figli, anche se questi ultimi essendo tutti laureati vivono tranquillamente del loro lavoro. E gli studi non sono stati finanziati da babbo natale ma da due genitori che si fanno il mazzo da decenni. Il soggetto ha comprato un terreno in collina con dentro un rudere e lo ha ristrutturato facendosi un mutuo per 20 anni che ormai avendo raggiunto quasi i 60 anni di età ha finito di pagare 10 anni fa. Se il terreno ha la vista sulla costa Azzurra non è merito ne colpa mia, un sacco di gente che abita sulla costa in condominio mi dice che non verrebbe mai ad abitare dove sto io. Certo, qui non ci sono i mezzi pubblici, non c’è la fibra ottica, non ci sono i supermercati sotto casa : se non avessi mezzi miei non potrei neppure andare a lavorare. Ma c’è la pace, posso tenere il cane libero di correre quando vuole, posso accendere il barbecue, farmi l’orto, posso lavare la macchina quando voglio, cenare in giardino durante le sere estive: e posso mettere il fotovoltaico nella mia proprietà a MIE SPESE: capisce il concetto? Il fotovoltaico e tutto il resto lo pago IO con i MIEI soldi.
      Le da particolarmente fastidio che ho usufruito una volta nella vita della rottamazione? Me ne farò una ragione,era una legge dello stato, non la ho scritta io. Ho rottamato una Mini che aveva 21 anni pagata 500€ perché ai tempi non potevo permettermi di più ed ho comprato ben una lussuosissima Twingo: è un reato? Non faccio parte della sinistra radical chic , sono solo un lavoratore con una famiglia che lavora e si è sempre pagata tutto di tasca sua, e non spreca, non andiamo a fare colazione al bar ma a casa e neppure all’aperitivo tutte le sere, non andiamo regolarmente al ristorante ne nelle boutique di lusso. Preferiamo investire parte del reddito per cose più importanti e che possono dare un contributo a preservare lo stato del mondo in cui tutti, compreso lei viviamo. Secondo me lei parla solo per invidia, ma non le fa bene, rosicare rovina il fegato: provi a pensare cosa potrebbe fare per migliorare la propria situazione ed agisca invece di stare qui a sputare veleno sugli altri

    1. per cortesia .. non offendiamo i somari (quelli veri 🐴 ! ) sono mansueti e lavoratori.. e non perdono tempo a far danni su internet..

  7. Approvo tutti coloro che si dotano di un impianto FV e si producono in casa l’energia x la domotica e la vettura elettrica.
    Ma come non notare che in Italia gran parte degli abitanti vive in città dentro a condomini obsoleti degli anni tra il 60 ed il 90, età del boom edilizio.
    Chi non é proprietario di un box (ammesso che sia possibile installare una wall-box) lascia la propria vettura in strada e la rete di colonnine é ciò che è, sicuramente insufficiente a coprire una domanda più vasta dell’attuale…
    Un esempio pratico: fino a pochi mesi fa abitavo in una frazione di un comune in 1a cintura di Torino, c.a 10.000 abitanti dotato di ben 2 colonnine la più vicina a 800 mt da casa
    Nel condominio c’erano circa 20 auto, tutte termiche… se fossero state BEV ci saremmo giocate ai dadi le ricariche ??
    Moltiplicate il tutto per almeno altri 30 condomini ed il risultato è: ma dove vogliamo andare ?
    A mio modesto parere, qui il problema non è come produco l’energia ma come la distribuisco

    1. Guido Baccarini

      Stemik, in questo momento ci sono 60.000 colonnine in italia per poco più del quadruplo delle auto elettriche in circolazione.
      Se tutte le 20 auto del suo condominio e degli altri 30 condomini fossero elettriche, significherebbe due cose:
      – che non siamo in Italia con l’attuale governo
      – che sono passati come minimo 15 anni, perchè se da DOMANI si vendesse il 100% di BEV, passerebbero almeno 15 anni perché fosse vero quello che ha scritto.
      Mi spieghi perchè oggi dovrebbero mettere altre 60.000 colonnine se le BEV non si vendono, dato che 60.000 (pur mal distribuite e questo non è colpa delle BEV ma della totale mancanza di una politica integrata e di una precisa volontà) sono molto più di quello che serve: ha mai letto di qualcuno che si lamenta che ha trovato la colonnina occupata da un’auto in ricarica e non ha potuto ricaricare? Le lamentele sono sempre e solo per colonnine non funzionanti o non accessibili perchè ostacolate o usate come parcheggi abusivi, non certo perchè erano occupate da qualcuno che stava legittimamente ricaricando.
      Chi ha le BEV le nota e si rende conto che sono perennemente deserte.
      Quindi non è OGGI un problema di uovo/gallina.

      1. antonio gobbo

        60000 colonnine …. e io la più vicina ce l’ho a 3 km (una DC a “soli” 0.7 euro a kw), e per fortuna abito in Lombaria immagino cosa sarebbe se abitassi in molte zone del SUDItalia.
        Vabbè aspetteremo speranzosi la famosa AC sotto casa a prezzi “casalgi” …per ora cteniami la nostra “vecchia carretta” mica abbiamo fretta

  8. Il problema principale di fotovoltaico + batteria è togliere 50/60% di guadagni alle lobby dell’energia fossile. Quando un’azienda taglia i propri consumi elettrici del 30/50/70% con ottimizzazione e autoproduzione aziende come ENEL perdono decine di migliaia di euro al mese, pensiamo che non agirebbero per proteggere i propri guadagni?
    Quando una famiglia autoproduce il 90% la bolletta diventa praticamente solo accise e tasse, quando un paese intero autoproduce il 90% con una CER quanto perde ENEL?

    Allora sorge subito una seconda domanda: chi ci guadagnerebbe con la pesante azione NO FER e promozione di un fantomatico e irrealizzabile nucleare? Ovviamente chi produce e vende OIL & GAS, perché con il nucleare il governo perde solo tempo dato che il giorno che annuncerà DOVE costruire le centrali nucleari ci sarà un’OVVIA E INEVITABILE alzata di scudi.

    A quel punto il governo potrà dare la colpa ai NYMBY e proseguire sulla strada del GAS come soluzione emergenziale di ripiego.

    Come sempre seguite i soldi e troverete le motivazioni, perché nel 90% dei casi il fotovoltaico è un investimento redditizio che si ripaga da solo.

    1. Sono parzialmente d’accordo sui concetti da te esposti.
      C’è ancora un altro punto che non hai espresso. Non tutte le aziende saranno in grado di auto prodursi l’elettricità, cosa che è più fattibile per i singoli cittadini/famiglie. Tutto ciò farà ricadere tutti i costi di rete e quant’altro tutto su queste aziende, specialmente le più energivore. Questo è il punto che sta facendo ritardare il passaggio. Non ci sarebbe più la possibilità di spalmare i costi sulla collettività e questo fa paura al settore industriale ma anche agli organi dello Stato che in questi anni non hanno fatto nessun investimento per auto produrre l’elettrIcità necessaria nei pubblici uffici. Puntare sul nucleare farebbe mantenere questo status quo e molti cittadini italiani non l’anno capito, come non hanno capito quanta più energia occorrerebbe produrre dalle rinnovabili se si puntasse tutto su idrogeno e e-fuel per l’autotrazione. Sarebbero tutti soldi in più che dovranno cacciare i consumatori finali ovvero i cittadini. Soldi che non sborserebbero se accettassero l’idea di passare alla mobilità BEV e all’auto produzione dell’elettricità con il fotovoltaico (ad esempio aderendo ad una CER se uno vive in un condominio che non ha abbastanza superficie per soddisfare l’esigenza di tutti i condomini).

      1. Grazie per l’aggiunta, questo discorso lo vedo ben centrato soprattutto sul GAS, la rete di distribuzione ha costi di manutenzione ed esercizio estremamente più alti dell’energia elettrica.
        Quando un condominio o buona parte degli appartamenti passerà alla pompa di calore + piastre ad induzione come faremo a ripagare questa spesa?

        In paese quando è “passato” il metano abbiamo scelto di non fare l’allaccio ed ora abbiamo termocamino + solare termico e per il gas che mia madre non può abbandonare in cucina usiamo il vecchio sistema con la bombola.

  9. Daniele Sacilotto

    Da 1 anno abbiamo eliminato definitivamente i carburanti fossili e abbiamo 2 auto elettriche. Casa nostra è dotata di un impianto fotovoltaico da 6kW con 13kWh di accumulo. Poiché siamo in 3 patentati e io pendolare la percorrenza annua totale è di circa 40 mila km. Nel nostro caso il fotovoltaico non è sufficiente a coprire il fabbisogno energetico perché il kilometraggio è elevato, però i dati dell’impianto sono comunque interessanti.
    A fronte di un consumo di circa 10MWh, la produzione è stata di 6MWh con una percentuale di autoproduzione del 60%. Il costo annuale dei restanti 4MWh si aggira sui 1500€.
    La cosa più rilevante è che grazie agli orari di lavoro favorevoli (siamo turnisti) la quantità di autoconsumo è prossima al 100%, ovvero immettiamo in rete pochissimo di quanto produce l’impianto, proprio perché le batterie delle auto immagazzinano molta più energia di quelle di casa.
    So che non è un investimento alla portata di tutti però bisogna essere onesti e riconoscere che molti potrebbero essere nella stessa nostra situazione ma non la valutano nemmeno come possibilità

  10. caro Luigi, si chiama invidia. Anche io come te ho FV + batteria + auto elettrica. Risultato = bollette molto basse (peraltro con l’energia che vendo con lo scambio sul posto sui 12 mesi ho una spesa di circa 300 euro con tutta la casa elettrificata, ovvero 25 euro/mese) e spendo nulla per la mobilità. Ma preparati… a breve orde di commenti che solo i miliardari e possessori di castelli nel Chianti in Toscana possono permettersi questa soluzione….

  11. Molto bella la storiella raccontata dall’amico Luigi.
    Sarebbe però interessante sapere quanto costa la sua proprietà nelle vicinanze di Roma che gli ha permesso di installare il fotovoltaico, quanto gli è costato inizialmente il predetto impianto, quanto gli è costato il Tesla Power Wall.
    Sui costi della Spring sorvolo.
    Per me trattasi di “incauto acquistato, visto che è poco più di un quadriciclo che costa un botto di soldi rispetto a quello che offre.
    Ecco, quindi facciamo il totale delle spese di cui sopra e poi vediamo quanti “italiani medi” possono permettersi di fare altrettanto.
    Attendo riscontro con ansia e fiducia.

    1. Questi vivono fuori dalla realtà, l’endotermico permette a tutti di muoversi, un’auto a pile e un fotovoltaico richiedono un investimento che recuperi dopo 10 anni (se va bene) con cifre inaccettabili e inarrivabili per molti. E intanto le fabbriche europee chiudono, ma loro sono contenti per aver sposato l’inquinamento altrove.

      1. Invece di preoccuparsi delle reali cause della crisi industriale europea, questi signori preferiscono crocifiggere l’auto elettrica, un simbolo di progresso e sostenibilità. Ma forse non hanno capito che la transizione energetica non è solo una questione ambientale, ma anche economica e sociale. E che per affrontare le sfide globali serve un approccio sistemico, non slogan vuoti e soluzioni semplicistiche.
        Mentre la Cina, con la sua efficienza tipica di una dittatura, e gli Stati Uniti, con la loro capacità di innovare costantemente e di investire massicciamente in nuove tecnologie, avanzano a passi da gigante, l’Europa sembra impantanata in un labirinto di burocrazia e divisioni interne. La mancanza di una vera e propria federazione europea, capace di coordinare le politiche industriali e di rispondere in modo unitario alle sfide globali, ci sta condannando all’irrilevanza economica.

      2. non serve il fotovoltaico per alimentare una ev . e poi se si fa 2 conti mi metto il fotovoltaico anche chiedendo i soldi alla banca e azzero la bolletta della luce .o spendi 200 € in bolletta o spendi 200 € di rata alla banca e il fotovoltaico ti dura 25 anni come minimo . ma se si preferisce pagare la bolletta ognuno e’ libero di farlo . esempio 13.000 euro di impianto, risultato in 3 anni ho risparmiato le spese di elettricita’, infatti spendo 250 € anno , ho preso 500 € di scambio e ho risparmiato 1500 € anno di benzina , facciamoci i conti .

      3. caro Carlo
        intanto lei lasci che quelli tutti quelli che possono farlo, lo facciano.. gioverà anche a lei e famiglia, sia per la salute che per il Suo portafogli…
        Le innovazioni costano ed arrivano a portata “popolare” con qualche anno, altrimenti lei manderebbe una lettera con francobollo.. non scriverebbe da un PC o Smartphone, che agli esordi costavano rispettivamente come un’auto il computer e un bello stipendio il telefonino…
        Come già scritto moltissime volte da tanti (me compreso) il rischio chiusura delle fabbriche automotive in Europa è COLPA della gestione miope e avida dei loro azionisti e CEO, certo non di altri competitors che oltre 15 anni fa hanno introdotto prodotti innovativi rifiutati dalle case europee (visto che è stato un italiano a portare l’auto elettrica in Cina perché non ha trovato investitori disposti a supportarlo da noi).

        E comunque l’inquinamento ed il surriscaldamento del pianeta va assolutamente fermato! (non rallentato..ormai siamo oltre il limite di non-ritorno !) e compete A TUTTI .. le aziende (con investimenti sicuramente più incisivi ), gli enti ed i privati (TUTTI) con quanto è a loro portata di budget

        Anche lei Carlo può “partecipare”: se non può permettersi auto diverse, usi Meno la sua inquinante (per fare 3/5km si può ugualmente andare anche a piedi o in bici, come faccio anche io… giova pure alla forma fisica), tenga il riscaldamento non troppo alto in inverno.. basta un abbigliamento un po’ più caldo anche in casa, cerchi di non sprecare ….

        Vediamo se riusciamo ad arrivare al prossimo decennio con meno danni possibili alla salute e senza troppi disastri periodici (tra alluvioni, siccità e carestie risultanti)

    2. Buongiorno, provo a rispondere io. La mia proprietà è sulle colline della Liguria, ponente che non è certamente Portofino anche se il mare lo vedo e se mi sposto di 50 metri vedo Montecarlo. 1000 mq di terreno e 130 mq di casa, 42 mq di garage. Il fotovoltaico lo ho dal 2008, 2 kW e quest’anno ho deciso di fare un upgrade per arrivare a 5,6 kW. Pannelli 1000 €, inverter 1300 €, batteria da 10,4 kWh 2600€. Spesa per elettricista e burocrazia varia 2000€. Quindi siamo sui 7000 € per 3,6 kW con accumulo. A parte che non capisco il discorso di tutti quelli che ce l’hanno con la Spring che è un’auto da città che va benissimo: ovviamente è una citycar non è certo un SUV da 80.000 €. Io la ho provata e non è per nulla male, ripeto, per il prezzo e lo scopo che ha. Ho comprato la Twingo ZE rottamando una Mini con 21 anni sul groppone, ho speso 13.500 €. Con quella ci va in giro mia moglie, una trentina di km al giorno. Io ho una Kia Niro ibrida ma normalmente mi muovo con lo scooter elettrico Niu. Abbiamo 4 condizionatori inverter che usiamo per scaldare e raffreddare. Ultima bolletta pagata è stata 66€. Inoltre un piccolo dettaglio: quando manca la corrente magari per un’ora, chissenefrega, il mio inverter funziona anche da UPS e quindi non resto al buio. Ho impostato il bms della batteria di non scendere in situazione normale sotto il 25% in modo da avere sempre una piccola riserva per le emergenze. E se il sole non c’è si carica dalla rete riprendendo quanto ceduto con lo scambio sul posto. Quando ci sono i temporali e va via la luce a casa mia la corrente c’è sempre 🙂

    3. Quello che è successo 2 anni fa con il prezzo di gas e elettricità schizzati alle stelle non ha insegnato niente? Autonomia energetica PERSONALE è la soluzione! Anch’io ho FV + batteria+ EV come Luigi.

      1. federicofacchinettimilano

        Beato lei che abita in villetta.
        La maggior parte degli italiani vive nei palazzoni da “poVeVy”, e, per chi non lo sapesse, con il fotovoltaico ci alimenta al massimo le lucine dei citofoni.

        Metta un po’ il gomito così: Ma mi faccia il piacere!!!

        1. Io non sono beato, non ho vinto il SuperEnalotto. Se ha voglia ,ho dato la risposta sopra, basta leggere. Se lei ha scelto di vivere in condominio non è colpa mia, io ci ho vissuto dal 1980 al 1995 dopo di che ho deciso che quella non era la mia vita e mi sono spostato in campagna, con pro e contro. Questione di scelte, io non posso decidere per lei, neppure per l’auto che vuole comprare. Vuole il diesel, lo compri, è un suo diritto

          1. antonio gobbo

            in campagna spero cj lavori pure io abito a Lodi (35 km da Milano) ma per andare lavoro c’è stato un periodo che quei 35 km mi costavano andata e ritorno 2 – 3 ore di vita al giorno, poi ho cambto ditta e sono diventati “dolo” 1.5 – 2.. ma non tutti hannk questa fortuna … e messi così ce ne sono moltissimi. Non è tutto oro ciò che luccica !!!

        2. Federico abbi pazienza …
          non è prendendosela con chi ha villetta+FV che fa vivere meglio quelli che vivono nei palazzoni mal serviti…
          Come mai nessuno si indigna con chi gira con Ferrari, Lamborghini & Porsche (non indispensabili, puro diletto da ricchi) o contro i mega-SUV inquinanti a benzina o gasolio .. che costan parecchio ?
          Con il prezzo da nuovo di una Stelvio o X1 BMW ha voglia a metter sul tetto pannelli ed accumulo in casa…. ci rientra pure la Pompa di calore con sonda !
          Meglio agire contro chi causa il perpetuamento di questa condizione: scelte di politiche industriali sbagliate, penalizzanti per i redditi (volutamente) bassi, seguendo “pifferai” che propongono “ricette economiche” insostenibili per l’ambiente e per i budget (es. nucleare o ponti fantascientifici, che causa solo un ingigantimento del debito pubblico..e quindi di tutti quelli che -come noi- pagano le tasse ! ).

          Se Confidustria ritiene necessario fare un impianto nucleare (SMR, AMR o altro) che se lo faccia con i soldi degli iscritti… non NOSTRI !

          Tra l’altro… promettere il “benessere” quando avremo il nucleare (tra 10 ? 20 ? 30 anni) non vuol dire star fermi adesso pagando a carissimo prezzo i carburanti fossili… è come se ti promettessero che tra 10 mesi mangerai una buonissima torta … ma devi digiunare fino ad allora… e continuare a pagare nel frattempo “il cuoco” .

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