Auto elettrica per i volontari? Via alla raccolta fondi


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Un’auto elettrica per risparmiare su manutenzione, carburante e ridurre il gas di scarico. Questo il progetto dell’associazione Auser di Granarolo dell’Emilia che si occupa di trasporto sociale: accompagnare anziani, disabili, bambini in ospedale o in altri centri di cura e riabilitazione.

La ricarica con il fotovoltaico

Angelo Baruzzi, responsabile dell’associazione, spiega la scelta dell’auto elettrica: “Una motivazione senz’altro ambientale, ma anche economica. Abbiamo a disposizione un impianto fotovoltaico che ci permette una riduzione significativa dei costi lato carburante. Ma vogliamo risparmiare anche sulla manutenzione. Oggi abbiamo due auto: una Panda del 2004 con 180/190mila km e una Punto del 2007 con 220mila chilometri. Entrambe necessitano di manutenzione continua che costa. Vogliamo sostituire almeno una delle due. Non cerchiamo un’auto costosa, non serve la Tesla ma una piccola utilitaria a una cifra ragionevole“.

L’autonomia non è un problema

Basta un’utilitaria anche a bassa autonomia: “I nostri trasporti sono pari a circa 100/110 km al giorno. Portiamo le persone, le aspettiamo e il tutto può durare anche oltre due ore. Tanto tempo, pochi chilometri. Nel mese di marzo abbiamo fatto 221 trasporti con anche più di una persona a bordo“. C’è lavoro ma l’autonomia necessaria non è alta.

La raccolta è già partita e con buoni esiti: “Finora abbiamo raccolto sui tremila euro, bene ma poi dopo la fase iniziale c’è un calo fisiologico“.

Il progetto però sarà presentato al pubblico questo fine settimana (dal 24 al 26 maggio) alla festa del Parco Verdevolo di Cadriano (frazione di Granarolo).

In collaborazione con la concessionaria Draghetti di Bologna che ci da una mano facciamo conoscere ai cittadini i benefici dell’auto elettrica“.

Un’occasione per promuovere la raccolta fondi. Per chi è interessato al progetto cliccando  link può conoscere le attività dell’associazione e avere i riferimenti per sostenere l’idea.

Gli incentivi statali per le auto elettriche sono riservati ai privati, sarebbe sicuramente un successo però estendere la misura alle tante associazioni italiane che utilizzano ogni giorno l’auto ma senza percorrere grandi distanze. Basterebbero  auto a bassa autonomia ma funzionali all’obiettivo.

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