Più della metà degli italiani ha deciso di rimandare l’acquisto di un’auto nuova. A frenare la decisione sono soprattutto i prezzi elevati, aggravati dal timore di nuovi rincari dovuti ai dazi europei. È quanto emerge dal “Global Automotive Study 2025” condotto da Simon-Kucher, società di consulenza tedesca specializzata in pricing, su un campione di oltre 6.700 persone in 20 Paesi.
Una situazione che non sorprende e che riflette l’incertezza economica diffusa. Nonché un crescente atteggiamento di prudenza nei confronti di un acquisto ormai considerato non più scontato. Dallo studio – anticipato da Il Sole24-Ore – emerge il dato italiano, inserito in un trend globale: il 54% degli automobilisti nel mondo dichiara di voler tenere l’auto attuale più a lungo. In Italia, la percentuale è quasi identica (52%), ma lo scenario appare più fragile. Il 52% degli intervistati teme infatti un ulteriore calo del potere d’acquisto, un dato secondo solo alla Turchia (59%) e più alto rispetto a economie simili come Germania (46%) e Francia (48%).
Auto: il 52% degli italiani rinvia ancora la decisione perché teme un ulteriore calo del potere di acquisto
In Europa, i prezzi delle auto nuove sono aumentati mediamente del 34-36% rispetto al periodo pre-Covid, con i rincari più forti tra il 2020 e il 2022. Un aumento che ha cambiato le priorità dei consumatori, che oggi antepongono il prezzo a qualsiasi altra considerazione, anche alla fiducia nel marchio. La sensibilità al costo è più elevata nel Vecchio Continente rispetto ad altri mercati come l’Asia, dove l’accesso al credito è più agevole e la fiducia economica più stabile.
A rendere il quadro ancora più incerto sono le tensioni geopolitiche e commerciali. Il 73% degli intervistati a livello globale teme che l’introduzione di dazi, come quelli ipotizzati sulle auto cinesi in Europa, possa innescare un ulteriore aumento dei prezzi, anche per i modelli prodotti localmente. Una preoccupazione che in Italia si fa sentire con forza, vista l’alta dipendenza del settore auto da componenti importati.
Il 96% di chi già possiede un EV si dice disposto a ricomprarlo e aumenta l’interesse tra chi deve decidere
Nonostante lo scetticismo, oltre metà degli italiani (56%) si dice aperta a valutare soluzioni alternative rispetto ai marchi tradizionali. Un dato che conferma un certo interesse verso i brand cinesi, sempre più protagonisti nel settore elettrico: il 43% degli intervistati globali (+4% rispetto al 2024) li prenderebbe in considerazione. Ma le resistenze restano, soprattutto in Europa, dove pesano dubbi su qualità, sicurezza e assistenza post-vendita.
Lo stesso atteggiamento ambivalente si riflette sull’elettrico. Il 96% di chi già possiede un EV si dice disposto a ricomprarlo, anche se la crescita tra i nuovi acquirenti resta contenuta. A livello globale, l’interesse è in aumento (66%, +2 punti), ma persistono barriere importanti: costi d’acquisto elevati, scarsa disponibilità di colonnine e ansia da autonomia. In Europa, lo scarto generazionale è netto: tra Gen Z e Baby Boomer la differenza di interesse supera i 10 punti percentuali.
Un terzo degli interessati non comprerebbe mai una Tesla
A cambiare, infine, è il modo di acquistare l’auto. I clienti vogliono informarsi online, ma concludere l’acquisto in concessionaria. Cercano trasparenza, dialogo e flessibilità, e mostrano apertura verso formule alternative come leasing, noleggio a lungo termine e abbonamenti, purché accompagnati da costi chiari e libertà di recesso.
Anche Tesla, pur in calo di vendite, continua a essere un benchmark: il 69% degli interessati a un’elettrica la include tra le opzioni. Ma un 31% la esclude, spesso per motivi legati alla percezione del marchio e alle scelte del suo CEO, Elon Musk.
Rispondo qui perché non mi prende il tasto rispondi…in realtà per fortuna per ora non avremmo problemi a cambiare due macchine anche senza ricorrere a finanziamenti ma se le nostre auto sono manutenzionate molto bene e funzionano molto bene perché dovrei rinunciare a 45.000 euro di investimenti che danno cedole e dividendi per prendere una di quelle ciofeche moderne a 3 cilindri fatte per durare poco e per rendere la manutenzione problematica?
Le macchine di fine anni 90 e inizio 2000 sono state l’apice di tutto , già moderne sicure ed esenti da ruggine ma ancora semplici e non usa e getta!
Lascia stare la revisione..in effetti dipende dalla serietà del centro revisione.
Io quando c’è da fare un lavoro lo faccio e basta.
Ultima revisione il centro mi ha consigliato di cambiare gli ammortizzatori e io li ho fatti cambiare tutti e 4.
Le gomme sono sempre sotto controllo.
I tagliandi olio filtri candele li faccio da solo.
Freni da un meccanico che fa freni cambi frizioni.
Perdeva qualche colpo solamente sui 4000 giri, cambiato il gruppo bobine, ma andava bene uguale volendo.
245.000 Km devo ancora fare la frizione .
Distribuzione ogni 90.000.
Sono andato in vacanza a Giugno, tutto ok…la macchina ha da poco compiuto 21 anni.
Nessun vanto, preferisco spendere i soldi altrove, per esempio istruzione dei figli.
Più leggo commenti e più mi convinto che l’errore è spingere la gente a cambiare auto.
Si doveva solamenta anticipare e di molti anni il divieto di vendita di auto termiche, in modo che chi ne vuole una nuova prende l’EV, altrimenti va avanti a manutenzioni fino a quando la termica defunge.
Invece chi vuole, e ce ne sono, continua a comprare la termica.
Ci voleva coraggio… in realtà per gli italiani ci vorrebbe anche un po’ più di raziocinio per non dire intelligenza.
Meglio se ora non acquistano, forse poi prenderanno la decisione “giusta”.
chissà come mai in queste analisi non viene mai rapportato il costo dell’auto allo stipendio medio italiano.
in altre parole, quante mensilità uno deve sborsare per acquistare l’auto?
perchè grazie al belino che la gente compra usato e aspetta a comprare il nuovo, finchè di listino una corsa e viene a costare quasi 2 anni di stipendio medio.
Verissimo. Io dopo 7 anni abbondanti di ibrida, con la quale mi trovo benissimo anche se la uso poco avevo pensato, per restare nel brand, di passare ad una Kia ev3: non che mi faccia impazzire però ha le dimensioni giuste per me, una potenza adeguata ed una batteria che permette una autonomia decente. Ma la versione intermedia ,senza passare alla top gt line + costa 43950€ che sono veramente troppi. Quindi visto che è ancora perfetta e ci faccio 5000 km annui mi terrò la mia hev e tanti saluti, tanto i prezzi delle auto nuove ormai non scenderanno più.
Per la Peugeot iOn di mia moglie del 2012 che ha 120.000km e batterie con 24Ah residue abbiamo valutato di sostituirla con e-Up usata o BYD dolphin Surf nuova. Alla fine abbiamo optato per acquisto di celle cinesi da 58Ah e da adattare nei moduli con interventi semplici.
L’obiettivo è quello di ripristinare l’autonomia originale, sui 120-130km, in modo semplice cioè senza modificare niente nel software e sostituendo le 88 celle con altre 88 nuove e di peso inferiore (1,4kg contro 0,9Kg)
Ovviamente prima è stata fatta una prova di fattibilità con una delle celle in acquisto ed un modulo disponibile.
Assemblaggio a parte, la spesa complessiva sarà molto contenuta.
Se tutto funzionerà e risulterà affidabile, porteremo la vettura dal carrozziere per una risistemata per riportarla quasi a nuovo.
In fondo questa vettura dovrà negli anni avere anche un valore storico in quanto a mia opinione è la prima vettura elettrica un po’ seria dell’era moderna.
Un bell’esperimento. Ci tenga informati
Che (sana) invidia provo per chi è in grado di fare cose del genere.
Le auto attualmente in commercio sono un’incognita in termini di durata, ricambi, rivendita futura, tassazione futura, costo al kw. Tenetevele nei concessionari. Mai più auto di proprietà.
Perche’ in questo modo speri di non pagarle lo stesso tutte le incertezze elencate?
Giovedì andrò a fare una prova su strada della Kia EV3 e nel giro di qualche mese ritengo che faro’ il passaggio dall’ibrido all’elettrica
In famiglia la seconda auto è un’utilitaria che ha 18 anni e ha 60000 km quindi per altri vent’anni siamo a posto.!
La prima auto invece ha 15 anni e 110000km….fra 4 anni devo cambiare il bombolone del GPL… vabbè spendo 600€ e mi passa la paura….e per altri 10 anni sono a posto….
Pensa che io uso ancora, di tanto in tanto, una copia de La Marquise. Visti i limiti di velocità e il fumo, in città la polizia locale mi ferma sempre e sono un po’ stanco di pagare multe, però ti assicuro che è ancora efficientissima!
Quindi?
Anch’io sono abbastanza lungimirante, quando ho preso (usata ovviamente) la mia auto a gpl di 18 anni fa ho comperato anche 5 bomboloni di scorta, me ne restano ancora 3 e conto di arrivare fino al 2055 (stima cautelativa) poi ci penserò se cambiare auto…
Ma che razza di conservanti contengono per durare fino al 2055? Secondo me non è crema pasticcera con le uova, dev’essere qualche schifezza geneticamente mortificata.
Prendimi in giro….ma io lo faccio veramente!!!
Beato te che hai tutti sti soldi per comprare ste batterie con le ruote!
Dai su!…. Se facessi 3000km all’anno la cambieresti una macchina con 60000km???
In genere l’auto la cambio a fine vita, che per la mia esperienza corrisponde a circa 12-15 anni e 130.000/160.000 km, a 60.000 km l’auto è praticamente nuova , no non la cambierei. Comunque la mia batteria con le ruote è costata come una panda hybrid giusto per precisare, quindi non direi tanti soldi, sono un poor green BEV e c’e’ una marea di gente che ha speso molto di più per una ICE.
Non serve comperare 5 bomboloni di scorta, li trovi in commercio……
Dilettante!
La Punto GPL di mia moglie ha 19 anni e 265.000 km, stiamo per cambiare bombola e un po’ di materiali di consumo per fare altri x anni ma comunque massimo 10 mentre la mia V40 diesel euro 5 ha solo 11 anni e 135.000 km e gli abbiamo appena fatto la distribuzione quindi le aspettano altri 10 anni grazie anche al Piemonte che di fatto ha azzerato i limiti.
La gente o non ha i soldi o non li vuole spendere per una pratica a perdere come le automobili !
Honda Jazz del 2009 a benzina 245.000 km e secondo me ne fara’ altrettanti. Va che è una meraviglia, pure molto silenziosa. Cambiate le candele due volte e due bobine. Rifatta una volta la frizione, cambiato un cuscinetto e cambio olio+filtro ogni 15.000 km. Ah, dimenticavo: Pagata 12k. Cosa volete di più? Un Lucano?
Capisco il limitato potere d’acquisto che è una cosa che accomuna molti altri italiani, ma addirittura vantarsi mi sembra esagerato. Anche perche in questo modo non vengono risolti 2 macro problemi della mobilità privata: l’inquinamento (il GPL è un grosso emettitore di CO2 , unito poi agli oli lubrificanti altamente inquinanti) e poi la sicurezza: Io non porterei mai la mia famiglia in giro con una punto di 19 anni
Se fai una regolare manutenzione perchè non dovresti portare in giro la famiglia?
Mantieni efficiente l’auto e la usi regolarmente, avrà solo meno diavolerie elettroniche….
Perché? Se l’auto è in ordine e, oltretutto, ha superato la revisione?
si dai nascondiamoci dietro la revisione adesso per capire se un auto è sicura o meno.. come se verificasse davvero la sicurezza di un mezzo e non fosse una inutile tassa.
o avete le fette di salame sugli occhi o vivete in un utopia, qua da me ci son certi rottami che andrebbero pressati e invece ancora appestano l’aria.
fari gialli, gomme inesistenti, freni che frenano col ferro delle pastiglie però ha la revisione!
Come giustamente fai notare vantarsi di avere un’auto con molti anni/km è sbagliato, purtroppo però certe scelte non sono volute ma obbligate, obbligate da salari/pensioni troppo bassi, da costo della vita, soprattutto in città Troppo elevato e soprattutto per i giovani spesso da impieghi precari e malpagati, la gente non tiene le macchine decenni perchè ama il vintage ma per necessità è visto quanto successo negli ultimi 5 anni ho seri dubbi che la situazione possa migliorare in breve tempo.
Non è un fatto di potere di acquisto ( non sono ricco ma potremmo cambiare le due auto anche senza fare finanziamenti) ma è un fatto di macchine ancora semplici e fatte per durare , non come le ciofeche moderne che sono una specie di bomba a orologeria fra cinghie a bagno d’olio e FAP sempre intasati!