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Auto a metano pulite? “Proprio no”, dice T& E

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AGGIORNAMENTO 1/7/2020. La Corte Suprema spagnola, paragonabile alla nostra Cassazione, ha respinto il ricorso contro l’esclusione delle auto a GPL dal Plan Moves. Si tratta del Piano varato dal Governo per favorire la transizione energetica. Il ricorso era stato presentato dalla Asociación Espanola de Gas Liquado. La Corte ha stabilito che l’utilizzo del GPL non porta contributi agli obbiettivi de decarbonizzazione che la Spagna si è posti. E già gode di un regime fiscale agevolato (qui altri dettagli dalla stampa spagnola)

 

———————————— ARTICOLO ORIGINALE ————————————

 

Auto a metano pulite? Proprio no, dice un rapporto di Transport & Environment (T&E), che raccoglie le ultime ricerche sui veicoli a gas naturale compresso-GNC.

Auto a metano pulite? “Rilasciano particelle pericolose”

L’accusa è che “rilasciano un gran numero di particelle pericolose, associate a cancro, Alzheimer e malattie cardiache e respiratorie”. Sostenere che le auto a metano non inquinano l’aria con polveri sottili “è smentito dalle più recenti evidenze scientifiche”. Tuttavia, ricorda T&E, in Italia, governo, regioni e comuni  considerano i veicoli a gas come veicoli a basse emissioni. Incoraggiandone l’acquisto con incentivi e agevolazioni fiscali e dando loro accesso alle ZTL urbane.

auto a metano pulite
methane car refuel

In Italia, il metano per autotrazione è tassato il 99,5% in meno rispetto al diesel, con una perdita annuale di entrate pubbliche di circa 675 milioni. Eppure, secondo il rapporto, le auto a GNC hanno emesso tra i 9 e i 900 miliardi di particelle per km in cinque test di laboratorio. Inoltre, si è scoperto che i veicoli a gas presi in esame (auto, furgoni, camion e autobus) possono emettere un numero particolarmente elevato di polveri ultrafini. Quelle ritenute le più dannose per la salute.

auto a metano pulite
Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria

Auto a metano pulite? Il pericolo: le polveri ultrafini

Non esiste un limite legale al numero di particelle che i veicoli a metano possono emettere, ricorda T&E, sebbene esistano tetti per i veicoli a benzina e diesel. I motori a GNC incontrano un limite legale solo in relazione alla massa di particolato. Ma date le ridotte dimensioni delle particelle emesse e la dimensione molto maggiore di quelle regolamentate, questo limite risulta poco efficace. Anna Gerometta di Cittadini per l’Aria spiega: “I dati dei test ci dicono che le auto a metano producono polveri che sono solo molto più piccole di quanto oggi regolamentato. Risultando ancora più nocive per la salute umana. Inoltre, dato il contributo di questo combustibile alla dispersione di ammoniaca in atmosfera, ne consegue un collegamento fra le emissioni di queste auto e la formazione di particolato secondario (PM 2.5) nelle nostre città. Per proteggere la salute dei cittadini questi veicoli dovrebbero essere vietati nelle aree urbane. Di certo, non ne va promosso l’acquisto con contributi,come si accinge a fare il Comune di Milano.”

“Neppure il biometano è la soluzione”

I veicoli a metano, si insiste nel Rapporto, emettono grandi quantità di ammoniaca che, a sua volta, contribuisce all’inquinamento da polveri sottili. I test su strada riguardanti gli ultimi standard di auto e furgoni a GNC hanno rivelato emissioni di ammoniaca rispettivamente fino a 20 mg/km e 66 mg/km. Attualmente, però, auto e furgoni non sono soggetti a limiti in relazione a queste emissioni.

Auto a metano pulite
Il sindaco Beppe Sala: Milano si appresterebbe ad incentivare l’acquisto di auto a metano.

Neanche il passaggio al biometano è considerata un’alternativa a emissioni zero. Poiché è chimicamente simile al gas fossile, l’uso del biometano non comporterà una riduzione significativa delle emissioni di particolato. E neppure di altri inquinanti come gli NOx (ossidi di azoto). Inoltre, il biometano sostenibile (prodotto da rifiuti e residui) presente in UE può soddisfare solo il 6,2-9,5% del fabbisogno energetico nei trasporti. E nei fatti è impossibile garantire che i veicoli a gas funzionino effettivamente a biometano, dato che i due carburanti sono essenzialmente intercambiabili.

“Dannose per il clima, come diesel e benzina”

Auto a metano pulite almeno per il clima? Secondo il rapporto, i dati mostrano, poi, che l’uso del gas fossile nelle automobili è dannoso come benzina o diesel. Se si tiene conto degli effetti della fuoriuscita del metano – un gas serra molto potente – il gas fossile potrebbe aumentare le emissioni di GHG delle auto fino al 6%. O, nella migliore delle ipotesi, ridurle al massimo del 7%. Veronica Aneris di T&E conclude: “Le auto a gas e gli altri veicoli a GNC non hanno benefici per il clima e inquinano l’aria che respiriamo. I governi devono tenere a mente l’obiettivo di un trasporto a emissioni zero. E smettere di sprecare denaro pubblico prezioso in infrastrutture e agevolazioni fiscali per il gas fossileL’accisa al metano per autotrazione, prossima allo zero in Italia e tra le più basse in Europa, rappresenta a tutti gli effetti un sussidio ambientalmente dannoso”.

— Leggi anche: economiche lo sono, i costi d’esercizio del metano a confronto con elettrico, ibrido, GPL

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36 COMMENTI

  1. Nella camera di combustione dei motori a scoppio il metano “brucia” a elevate pressioni per cui è possibile che si formi particolato ultrafine e NH3 per reazione con l’azoto contenuto nellaria. Nelle caldaie invece il metano brucia a pressione atmosferica e potrebbe essere più pulito. In ogni caso il metano nelle caldaie rende il 90% in calore utilizzabile mentre nei motori a scoppio rende solo il 30 % in energia cinetica utilizzabile, per cui dato che è una risorsa limitata, è uno spreco impiegarlo per i veicoli. La mobilità elettrica è più efficente.

  2. Sarebbe davvero interessante capire il tipo di inquinanti e la loro pericolosità ai livelli misurati, confrontati con gli altri combustibili.
    È da parecchio che si dice he il metano non può che essere un combustibile ponte nel passaggio alle rinnovabili, quindi questa ricerca pare andare in quella direzione. Ma questa degli inquinanti ultrafini é una novità, specie sul contenuto di ammoniaca. NH3 non è un prodotto azotato derivante dalla combustione., lo sono semmai gli ossidi di azoto. Sono molto perplesso e non avendo visto i dati non posso giudicare. Il lavoro di T&E è stato sottoposto a peer review? Hanno pubblicato su qualche rivista specializzata? Bisogna approfondire

    • Il lavoro di T&E è peer-reviewed dal CNR- Dipartimento per l’Inquinamento atmosferico e la qualità dell’aria.

  3. Sono molto perplesso da questa sparata sul metano. Penso fermamente che se dovesse essere smentita, l’ente divulgatore andrebbe punito pesantemente.
    Il metano , chimicamente CH4 , è molto simile all’idrogeno e le eventuali polveri sottili andrebbero studiate non solo per quantità e dimensioni ma anche per composizione e poi confrontate con quelle del diesel. Molto perplesso e amareggiato perché mi risulta un libera tutti del tipo ” continuate con il diesel che è uguale”: inaccettabile!

  4. A questo punto mi aspetto che eliminino i piani cottura ed i forni a metano, come pure le caldaie a condensazione a metano in classe A+. Ho osservato i camini delle caldaie a pellet e a legna, devo dire che a residui sono molto superiori ai camini delle caldaie a metano. Forse le microparticelle non si attaccano ai tubi. Sarei curioso di sapere di quali microparticelle parlano e se sono nocive. Se va avanti così inviteranno la gente a fare gli aerosol con gli scarichi delle auto a gasolio!

    • Qualsiasi elemento, micro o nanoparticella Che sia, se inalato è potenzialmente cancerogena. Addirittura anche la farina… Tutto dipende dal tempo di esposizioni, come avviene per le radiazioni elettromagnetiche.

  5. Per favore non pubblicate cose false dal punto di vista termodinamico e cinetico. Fa pensare che abbiate interessi e siate disonesti.

  6. Sig. Direttore condivido la sua ultima affermazione, ma le auto stanno all’aria aperta ed hanno un minimo di catalizzazione, in casa si è al chiuso in ambienti piccoli e di catalizzazione o filtri non ce ne sono…..al massimo la cappa.

    Se poi pensiamo a quando si usava il gasolio da riscaldamento?!?!?!

    Se poi pensiamo a quanto inquinano il trasporto e la raffinazione di gasolio e benzina (e lo smaltimento dello scarto di raffinazione (pet coke) nei polmoni di coloro che abitano nel raggio di 30 km dalle raffinerie)!?!?!?!!??

    Come avrà capito (anche da miei commenti precedenti) io farei tutto elettrico (con adeguati sistemi di contenimento dei campi elettromagnetici), eolico, solare ed idroelettrico…….però questi di T&E hanno fatto una piazzata su una parte degli eventuali problemi senza neppure approfondirli.

    Alla prossima e buona serata.

  7. Ho 71 anni, dopo 40 anni di Benzina, 10 di Diesel da un anno “vado” a Metano. Dopo aver letto questo articolo mi chiedo: dovrò tornare alla bicicletta? (Ci sono cresciuto sulle biciclette) Non è che poi inquino con il mio sudore e respiro affannato?

    • A 71 anni si ha il diritto a starsene tranquilli. Si goda l’estate e non pensi al metano, chi l’ha scelto non ha nulla da rimproverarsi, l’appello di T&E è rivolto a governi e regioni che ne incentivano l’acquisto.

  8. Gentilissimo Sig. Tedeschini, ho scritto “non escludo” ………. il metano da autotrazione toglie lavoro e profitti alla raffinazione (e pure entrate ai governi)….

    …..la cosa che mi fa più sorridere è che il metano lo usiamo da sempre in casa al chiuso per cucinare e quindi ce lo respiriamo alla grande da anni (e nessuno dice nulla), e questi fenomeni vanno a porre il problema su di un piccolo numero di auto che circola all’aria aperta (e la maggior parte con catalizzatore)??!!??!!

    Poi come ho scritto prima il particolato la fanno anche la farina, il caffè, il borotalco ed il cioccolato in polvere ecc……….e pertanto ritengo che il vero problema non sia il particolato in se stesso ma cosa contenga ovvero da quali molecole è composto e se sono dannose.

    Poi oltre al particolato occorre verificare anche i gas di scarico come sono composti (ossidi, idrocarburi incombusti ecc.).

    Io in definitiva ritengo che T&E abbia fatto una affermazione parziale che avrà sicuramente un certo effetto sul popolino e sarà strumentalizzata da chi ne trarrà guadagno, per contro agli occhi di fa un minimo di riflessione sul tema hanno perso credibilità.

    Buon pomeriggio Direttore
    (e grazie per la chiacchierata)

    • Grazie a Lei, non entro nel merito della querelle tecnica, lascio che siano ingegneri e tecnici più competenti a farlo. Mi limito a far notare che un conto è utilizzare il metano per far funzionare il motore di un’auto, un conto è farlo uscire da un fornello per appoggiarci sopra una pentola. Non credo che le emissioni siano paragonabili.

  9. Pur essendo al 100% pro elettrico devo dire questa è proprio una caduta di credibilità dell’ente.
    Ricordiamoci che il metano ce lo fanno bruciare da anni nei fornelli di casa.

    Inoltre nessuno segnala che le microparticelle le fa anche la farina ecc. poi dipende da cosa sono composte……le microparticelle del gasolio contengono veleni, quelle della benzina pure peggio……..verifichiamo bene cosa contengono quelle del metano prima di incriminarlo.

    E prima delle auto allora vietiamolo nelle cucine dove le famiglie vivono buona parte della loro giornata e magari a finestre chiuse…….cribbio perlomeno le auto lo emettono in strada.

    Questi C. di T&E hanno preso la mazzetta …..e non escludo che sia da parte dei petrolieri.

    • questa non la capisco: prendono la mazzetta dai petrolieri per parlare male del metano? Ho una certa età e ne ho viste di ogni, ma questa sinceramente…

    • gentile Nicola, il report che raccoglie i più recenti dati da letteratura esistenti, è stato sottoposto a revisione da parte del del Consiglio Nazionale delle Ricerche per l’inquinamento atmosferico. Per info, l’inquinamento indoor (dovuto anche ai fornelli a gas) è non trascurabile. C’è una differenza importnate però: il gas che usa nei fornelli o nella caldaia, non gode di un’accisa prossima allo zero come nel caso del metano per autotrazione.

  10. Questa indagine non ha alcun fondamento serio.
    Le auto a metano e soprattutto quelle a bio metano hanno lo stesso tasso inquinante di quelle elettriche.

    • d’acordo, ma a sostegno di questa affermazione dovrebbe produrre dati o almeno contestare nello specifico quelli pubblicati da T&E, no?

      • Mauro Buongiorno,
        Lei ha scelto una strada impervia ma credo estremamente gratificante.
        Qui lei ha un pubblico che è orientato già verso una nuova mobilità, ma ciò che apprezzo davvero di più è vedere che questo pubblico ha voglia di misurarsi di comprendere e non di ragionare secondo stereotipi. Personalmente ne sarei orgoglioso.
        Però gli articoli devono raccogliere queste interrogazioni e sviscerare gli argomenti senza provocare e basta.
        Con la sua conoscenza e capacita può sicuramente approfondire questi argomenti. Le auguro di proseguire il vostro bel lavoro.

        • Grazie Marco, voglio essere onesto: in questi tempi di transizione escono studi che dimostrano tutto e il contrario di tutto, soprattutto nel confronto dell’elettrico vuoi col metano vuoi con il diesel. Noi non siamo tifosi e cerchiamo di stare attenti, mantenendo un certo distacco. Una cosa però ci colpisce, sul dualismo elettrico-metano in particolare: mentre le auto a gas naturale sono sempre state relegate in una nicchia e in pochi Paesi, tra cui l’Italia, per l’elettrico il discorso è completamente diverso. Tutto il mondo è salito sul treno in corsa, con investimenti enormi. Ed è nato anche un nuovo marchio come Tesla in grado si sfidare con successo i big storici. E questi ultimi, con il Gruppo VW in testa, stanno investendo cifre da capogiro. Non è gente che butti i soldi dalla finestra o che si sveni per l’ambiente: qualcosa vorrà dire, no?

    • Una cosa è la CO2, che nel caso del biometano se “avanzato” ovvero da rifiuti e residui, può essere neutra. Un’altra cosa sono gli inquinanti rilasciati in atmosfera al momento della combustione che per il biometano sono gli stessi del metano perchè la composizione chimica è ppraticamente la stessa.

  11. Se ho interpretato bene, i veicoli a metano sono privi di filtri antiparticolato e questo spiegherebbe tutto. Senza filtri sicuramente diesel e benzina sarebbero molto piu inquinati del metano.
    Mi chiedo solo quale sia l’origine del particolato delle auto a metano dato che di per se il metano è un gas e dovrebbe bruciare senza residui. Forse l’olio del motore? Particolato gia presente nell’aria che entra dall’aspirazione e viene ricombusto? O altro? Di questo lo studio non ne parla.

    • Non é dato sapere da cosa deriva questo particolato…
      So solo che da quando non ho più Diesel in garage é sparita quella polvere nera persistente sopra a ogni cosa e adesso con l’auto a metano e elettrica non ne ho proprio più. Questa prova empirica non vale nulla ma mi ha fatto pensare cosa ho respirato per anni.

    • La prossima volta che c’è da fare la revisione della caldaia magari parlatene al tecnico. Caldaie a metano se ne vedono da decenni ed almeno a me vedendo cosa se ne tira fuori la questione é sorta spontanea. Con quelle a condensazione é più evidente.

  12. Quindi, anche un’ ipotetica economia basata all’idrogeno verrebbe messa al bando perché si troverebbero elementi inquinanti in questo combustibile in futuro. Insomma si è capito che tutto ciò che brucia nuoce alla salute. Infatti non esiste un combustibile Green al 100% e tutto si riconduce ad un’unica soluzione, quella di adottare batterie chimiche per la mobilità e sul quale sono ottimista con tutti i pro e contro che ne derivano.

  13. Proprio non ce la fate… sempre il solito patetico attacco di lobby.
    Davvero triste e sterile la battaglia metano vs elettrico.
    T&E è finanziato dalla lobby elettrica… cosa volete che scriva? Siate seri!
    P.s. Viaggio elettrico se proprio volete saperlo ma sono maturo per non credere a queste stupidate.

    • Anche a me sembra un attacco da lobby come prima impressione e potrebbe essere il primo di una serie contro il metano. D’altra parte gli USA spingono l’europa a consumare il GNL per navi e mezzi pesanti. Loro il metano non sanno dove metterlo, per ora, e soffrono la concorrenza dei paesi che consegnano il gas in europa via tubo, per cui ci spingono a costruire degassificatori per potercelo portare via mare.

  14. Non dico ne l’aspettavo ma temevo che la questione delle polveri ultra-fino sarebbe saltata fuori. Sugli altri due argomenti invece ero ignorante anche se é la grandezza dei numeri a sorprendermi più che il fatto di per sé.

    Aggiungo che forse sarò stato sfortunato io ma ho conosciuto diverse persone a cui i motori a metano sono durati molto meno di quanto mi aspettassi.

    Siamo ancora a parlarne nel 2020, vergognoso.

    • La mia Polo X trasformata a metano a 80000 km ha superato i 500000 km senza problemi, ho sostituito la frizione a 473000 km per le molle. L’ho demolita per la ruggine, sennò andrebbe ancora per strada.

    • Beh se questo articolo è scritto da una testata che sostiene l’auto elettrica, ci sarà una motivazione perché parlano male del metano

      • abbiamo riferito di una ricerca fatta da altri, non siamo noi a parlare male del metano. E spesso ci è capitato di criticare aspetti dell’auto elettrica che non ci piacevano.

        • Magari la ricerca l’avete commissionata voi, mi sembra uguale ai sondaggi politici a seconda di chi li commissiona c’è chi scende e chi sale

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