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Rinnovabili, l’Australia approva la più grande centrale solare del mondo

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L’Australia ha approvato la costruzione del più grande parco solare del mondo. Produrrà fino a 4 gigawatt per alimentare 3 milioni di case e ne esporterà altri 2 verso Singapore usando un cavo sottomarino

Cina scansati. Il nuovo Eldorado delle rinnovabili è l’Australia. Il governo di Camberra ha dato il via libera alla costrizione di quello che diventerà il più grande impianto solare a livello planetario. Obiettivo: “Diventare il leader globale delle energie verdi”, come ha annunciato il ministro dell’Ambiente  Tanya Plibersek.

Lo si capisce delle dimensioni del progetto SunCable: produrrà 4 gigawatt di energia elettrica all’anno (battendo così il record di 3,8 gw che al momento appartiene a un impianto in Cina) e potrà soddisfare la domanda d energia di 3 milioni di famiglie.

L’Australia esporterà fino a 3 gigawatt di solare fino alla città stato di Singapore, con un cavo sottomarino di 4500 chilometri

Non solo: una parte dell’elettricità prodotta verrà esportata fino alla città stato di Singapore, nella penisola malese, attraverso un cavo sottomarino che coprirà la distanza di 4.500 chilometri e coprirà il 15% del fabbisogno della città-Stato.

Obiettivo ancor più ambizioso se si pensa che l’Australia, in questo momento, è uno dei Paesi nei primi posti in classifica per le emissioni di gas serra. E si è arricchito negli ultimi anni con le esportazioni di gas, ma soprattutto di carbone. Non per nulla il carbone copre il 47% del fabbisogno del Paese, contro il 32% delle rinnovabili.

Ma ora il Paese australe vuole invertire la tendenza. E’ di pochi giorni fa l’annuncio del sindaco di Melbourne, Nick Reece: si ricandida promettendo di abbassare le bollette stanziando fino a due milioni di dollari australiani per acquistare energia, rigorosamente rinnovabile, da rivendere ai cittadini.

Non a caso, a sostenere il progetto è Mike Cannon-Brookes, un 44enne tycoon dell’informatica che dopo essere diventato miliardario ha sposato le cause ambientaliste.

Se vuole confermare il suo primato, ora l’Australia deve fare presto e magare accelerare i tempi per mettere in esercizio il grande impianto solare che occuperà dodicimila ettari di terreno nel Territorio del Nord. Perché il governo cinese ha già in mente di costruire una centrale solare che avrà addirittura 8 gigawatt di potenza installata.

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12 COMMENTI

  1. E dagli. Però dell’effetto Albedo di queste superfici nere roventi, che surriscaldano l’atmosfera, MAI, MAI alcun cenno. Notizie sempre a metà e tendenziose.

    • “e dagli” che “Fabrizio” è recidivo nel scrivere stupidate

      lo abbiamo già sbugiardato nella precedente discussione, l’effetto albedo (aumento della temperatura locale) con i pannelli fotovoltaici è insignificante,
      anxzi con quelli recenti ad alto rendimento può essere persino a favore, cioè scaldare meno, rispetto al terreno nudo o al cemento o ai tetti senza pannelli

      le tecnologie che invece provocano molto riscaldamento per unità di energia prodotta sono il già pessimo per altri motivi nucliare (scalda 2 !! per produrre 1, nha chiavica termodinamica che di frequente si blocca pure in estate per mancanza di raffreddamento, oltreche un debito economico da cravattari)
      e le centrali termoelettriche (scaldano 1 per produrre 1, e in più provocano emissioni di Co2 con effetto serra)

      nei commenti della discussione precedente un po’ di link e spiegazioni:
      https://www.vaielettrico.it/fotovoltaico-italia-rinnovabili-frenata/#comments

    • Puntuale come le tasse e la morte, il solito commento “eh ma il caso italiano è diverso, non siamo paragonabili”. Perché? Per dire che da noi nessuna di queste cose è fattibile e andare avanti come adesso? E non van bene le bev, non van bene le pdc, non va bene il ftv, un no continuo invece di un bel “proviamoci anche noi”, che abbiamo da perdere? Come dice una famosa vignetta “pensa se il global warming è una fregatura e creiamo un mondo migliore per niente”!!

      Il suolo italiano ammonta a 302.068 km2, ovvero 30 milioni di ettari. Ti lascio fare le proporzioni.
      Per paragone, la Ilva di Taranto occupa da sola 1545 ettari. Otto Ilva e abbiamo la stessa superficie, non serve un mega deserto australiano.
      Sai quante aree dismesse di grandi dimensioni esistono in Italia, senza nemmeno scomodare campi e boschi?

      • Puntuale come la morte L’informatico (AF) che guarda solo i numerini senza considerare la morfologia del territorio 😂

        • Oh bravo, con l’account anonimo arrivi, insulti e non porti controdati. L’esatto esempio dell’insulto che vuoi dare a me.

          Quindi per te non ci sono abbastanza ettari in Italia per installare le FER? Mentre scommetto che lo spazio per il nucleare c’è, vero?

          Bravo trollino, spero almeno ti paghino bene e tu non sia solo un utile idiota che lo fa per convinzione.

  2. Leggo produzione annuale e poi Gw, non dovrebbero essere Gwh? E non è pedanteria, è l’uso corretto di differenti unità di misura, che spesso mischiate (gw, gwp, gwh).

  3. leggo che vorrebbero partire alla costruzione nel 2027, terminata la burocrazia e la raccolta di finzanziamenti dagl investitori, e che per ora avrebbero luce verde come permessi per installare:

    >> ipotetica fase 1:
    – 10 GWpicco fotovoltaico
    – 42 GWh capacità di batterie
    – 800 km di linea alta tensione su terra
    – 4500 km cavo sottomarino

    e che poi vorrebbero arrivare a circa:
    >> ipotetica fase 2:

    – 12 GWpicco fotovoltaico
    – 12 GWpicco eolico
    – 42 GWh batterie

    ipotizzando i capacity factor del FT e dell’eolico, per calcolare l’energia effettivamente prodotta, questa configurazione circa triplica l’energia prodotta rispetto alla fase 1, e la rende anche più facile da stabilizzare, visto che di notte e in inverno l’eolico lavora molto

    si riduce il costo/quantitativo batterie per unità di kwh rinnovabile da stabilizzare:

    aggiungendo l’eolico, con lo stesso quantitativo di batterie di prima, ora si stabilizza una produzione di energia rinnovabile trilplicata rispetto alla fase 1 con solo eolico

    E’ il motivo per cui in Italia tornerà molto utile l’eolico off-shore, a complemento del solare e dell’idroelettrico

    • la buona notizia è che dovrebbe essere in corso qualche progetto del famigerato “piano Mattei” anche per elettrodotti alimentati F.E.R. tra Africa e Italia (oltre ad un progetto autonomo targato UK, sempre per energia rinnovabile , da paesi africani che hanno sicuramente maggior costanza nella produzione)

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