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Aumento della potenza gratuito: la sperimentazione in diretta

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La Ibrida plu-in di FCA Jeep Renegade.

Andrea ha aderito alla sperimentazione lanciata in aprile per consentire l’aumento gratuito della potenza installata di notte e nei festivi e finalizzata alla ricarica dell’auto elettrica. Ci ha scritto per raccontare la sua esperienza,  molto positiva par di capire, e condividere con i nostri lettori alcuni consigli operativi.

aumento della potenza
La wallbox Prism Solar è abilitata alle sperimentazione sull’aumento di potenza gratuita di notte e nei festivi

di Andrea Garramone

Fino al 31 dicembre 2023 sarà possibile ricaricare il proprio veicolo elettrico avendo la disponibilità di una potenza di “almeno 6,05 kW” di notte e nei giorni festivi, senza dover richiedere un aumento di potenza al proprio fornitore di energia elettrica, quindi senza dover sostenere costi fissi aggiuntivi.

La gestione operativa è stata affidata al Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Per poter usufruire della sperimentazione bisogna installare una presa per la ricarica dell’auto che sia presente nell’elenco GSE, ed essere in possesso di alcuni requisiti. Vi riporto la mia esperienza al riguardo, sperando di essere di aiuto ai lettori di Vaielettrico.

La mia auto elettrica con batteria da 52 kWh, ricaricata da fotovoltaico per il 40%

Da alcuni mesi sono proprietario di un’auto elettrica, con batteria da 52kWh, utilizzata principalmente per spostamenti casa-lavoro. Dopo una percorrenza di circa 6000 km, con ricariche in gran parte “casalinghe”, circa il 40% dell’energia necessaria è stata prelevata durante il giorno da un impianto fotovoltaico da 6 kW senza sistema di accumulo, a costo nullo.

aumento della potenza

L’energia restante è stata prelevata dalla rete elettrica, e pagata secondo le regole dello “Scambio Sul Posto” (SSP). Lo scambio sul posto, con estrema semplificazione, è sempre applicabile quando la quantità annua di energia solare “prestata” alla rete è maggiore dell’energia prelevata. Sporadicamente utilizzo colonnine stradali, acquistando l’energia a prezzi di mercato.

Wallbox a gestione dinamica e misuratore bidirezionale

Ho installato una presa a muro per la ricarica (wallbox), in grado di gestire dinamicamente i carichi, che si avvale dell’utilizzo di un misuratore di energia bidirezionale, collegato a valle del contatore “ufficiale” di E-Distribuzione. Il misuratore bidirezionale informa costantemente la presa, tramite un cavo segnali, della potenza istantanea disponibile.

Questa soluzione permette di evitare distacchi dalla rete in caso di sovraccarico; ad esempio, quando la potenza assorbita dalla rete è prossima a 3kW (oppure 6kW se di notte e nei festivi), la potenza di ricarica dell’auto è automaticamente ridotta.

GSE e E-Distribuzione più efficienti del previsto: due sole settimane per il via libera

Ho inserito la richiesta di partecipazione alla sperimentazione dell’aumento di potenza sul sito GSE nei primi giorni di settembre e, dopo due settimane circa, ho ricevuto una email, in cui venivo informato che dal primo ottobre 2021 la potenza disponibile, di notte e nei festivi, sarebbe passata da 3 a 6kW. L’efficienza dimostrata dal GSE e da E-Distribuzione mi ha piacevolmente sorpreso.

L’inserimento della richiesta non è particolarmente complessa, bisogna disporre dei dati della fornitura e del modello di presa installata. Inoltre, bisogna caricare sul portale GSE il certificato di conformità dell’installazione.

Per il successo della sperimentazione è importante il software della wallbox

Il software della mia presa permette di programmare solo gli intervalli di tempo di ricarica, mentre la potenza massima prelevabile dalla rete non è associabile ai singoli intervalli (ad esempio 3kW di giorno e 6 kW di notte e festivi), quindi è richiesta la variazione manuale dei valori di massima potenza, nel caso sia necessario modificarli.

Da alcune settimane è stato aggiornato il software, sono state aggiunte altre due opzioni che prevedono per la ricarica: a) l’utilizzo esclusivo di energia solare; b) utilizzo misto di energia solare e da rete.

Il funzionamento in giornate di pieno sole è corretto, mentre non sono ancora riuscito a verificare (e quantificare) il comportamento del sistema in condizioni di variazioni repentine dell’insolazione.

Come scegliere la wallbox: consigli pratici per l’acquisto e l’installazione

Anche se nell’elenco del GSE ci sono prese che non prevedono la gestione dinamica del carico, la mia esperienza consiglia questo tipo di prodotti solo se avete una fornitura elettrica dedicata all’auto, oppure … siete disposti ad accettare il rischio di disconnessioni.

In abitazioni ”standard” sono da preferire  i modelli con gestione dinamica dei  carichi, anche se questa soluzione comporta un leggero incremento del costo di acquisto. Il costo di installazione, invece, cresce proporzionalmente alla difficoltà di installazione del misuratore bidirezionale e di passaggio dei cavi

Avevo valutato, anche, una presa particolarmente flessibile, con molti parametri programmabili, particolarmente adatta ai tecnici ed a chi vuole personalizzare ed ottimizzare le sessioni di ricarica. Ho scelto un modello più semplice, perché utilizzabile sia su reti monofase 230V che trifase 400V.

Infatti non è escluso che, in un futuro non remoto, sia necessario passare ad una rete trifase, soluzione mandatoria quando la potenza degli apparecchi utilizzatori supera 6kW, evento non improbabile in vista di una maggiore “elettrificazione” dell’abitazione.

La sperimentazione in pillole: come, quando e chi può aderire

QUANDO

-Dal Lunedi al Sabato dalle 23 alle 24 e dalle 0 alle 7

-Festivi: dalle 0 alle 24

REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE

-Cliente: Domestico e non domestico (altri usi)

-Potenza impegnata: compresa tra 2 e 4,5kW

-Tensione: BT (<1000V)

-Tipologia contatore: elettronico telegestito

-Lo Scambio sul Posto non è applicabile agli impianti che godono degli incentivi del primo e quinto “Conto Energia”, che cedono l’energia in Ritiro Dedicato (RID), oppure realizzati con il Superbonus (110%).

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13 COMMENTI

  1. Buongiorno a tutti,

    giusto per condividere la mia esperienza con GSE: pratica per sperimentazione ricarica veicoli elettrici inoltrata il 6 ottobre, richiesta approvata il 21/10 e attivazione sperimentazione al 1/11, in una quindicina di giorni hanno fatto tutto. Anch’io mi complimento con GSE ed E-Distribuzione per la velocità con cui hanno gestito la richiesta.

    Saluti a tutti

  2. Grazie Andrea, ora ho capito perfettamente come funziona la tua Wallbox. Per curiosità ho chiesto alla Silla, che produce la Prism, cosa avevano pensato di fare loro. E sorprendentemente sono sul pezzo, hanno aggiornato il firmware e hanno introdotto una funzione che abilita il passaggio da 3 a 6kW in modo automatico secondo le direttive AREVA. Naturalmente la Prism deve essere connessa ad internet, no so se per mantenere l’orologio interno sincronizzato e magari nello stesso tempo sapere quando ci si trova in fascia F3. Potresti chiedere alla Wallbox se hanno fatto qualcosa di simile.

    • Marco, avevo già chiesto alla Wall Box se avevano in programma delle modifiche alla Pulsar Plus, in grado di semplificare l’utilizzo per i loro clienti Italiani. Mi hanno risposto che è in valutazione.
      Nel caso tu fossi interessato all’installazione di una Prism, potremmo fare dei confronti utilizzando la documentazione disponibile.

  3. Poi mi spiegate come caricare l’auto a casa direttamente dal fotovoltaico se sei tutto il giorno in ufficio/fabbrica…il sabato e la domenica preferirei non passarli per forza a casa per caricare col fotovoltaico…
    Se facessero Wallbox connettibili e compatibili con i vari protocolli di home automation, basterebbe un misuratore di potenza connesso da 30€ a valle del contatore e l’automatismo salva disconnessione dalla rete te lo fai tu.

    • Io provo a riportare la mia esperienza ed i risultati raggiunti, in 4-5 mesi di possesso di un’auto elettrica con batteria da 50 kWh.
      L’auto elettrica è utilizzata per il percorso casa-lavoro e, nel fine settimana, da tutti i componenti della famiglia. Cerchiamo di ricaricarla durante le ore centrali del sabato e della domenica, in modo particolare se c’è il sole. E’ una seconda auto.
      Percorrenza: 300-400 km/settimana, quindi una ricarica completa, garantisce circa 300 km di autonomia. Se il fine settimana è caratterizzato da un cielo molto grigio, l’apporto del sole è marginale.
      In estate, dopo le 18, è ancora possibile utilizzare un minimo di energia solare. Risultato: la percentuale di energia autoprodotta, utilizzata per la ricarica è stata dell’ordine del 40%. Mi è chiaro che nel periodo autunnale/invernale questa percentuale si ridurrà drasticamente, Comunque il prezzo di acquisto dell’energia dalla rete sarà inferiore al valore di mercato, a causa dell’utilizzo dello “scambio sul posto”.
      Lei chiede anche “Se facessero Wallbox connettibili e compatibili con i vari protocolli di home automation, basterebbe un misuratore di potenza connesso da 30€ a valle del contatore e l’automatismo salva disconnessione dalla rete te lo fai tu.”
      La mia Pulsar Plus utilizza un contatore bidirezionale professionale da € 70-90 (Gavazzi, con certificato MID, utilizzabile anche per usi fiscali), che rappresenta circa 1/10 del prezzo totale. Quindi non è un problema di protocollo ma di costo della wallbox. La mia impressione è che i prezzi siano destinati a ridursi perché le quantità prodotte sono limitate, i produttori sono molti, e quindi non sono possibili economie di scala. Naturalmente non ho dati certi, ma un minimo di esperienza nel campo mi suggerisce una evoluzione di questo tipo. Il mio inverter da 6 kW, oltre 10 anni fa, costava come un inverter attuale da 60kW, con prestazioni e caratteristiche non comparabili, ed a favore del secondo!
      Invece, progettare e realizzare un sistema di controllo a bassissimo costo, che eviti disconnessioni e/o sovraccarichi , interrompendo completamente l’alimentazione al carica batterie portatile fornito di serie, con un relè, è un progetto fattibile da qualunque studente di elettronica, con poche decine di Euro, magari utilizzando un contatore da €15, acquistato su Aliexpress. La wallbox, invece, modifica in modo lineare la potenza fornita, e quindi è in grado di ottimizzare non solo il tempo di ricarica ma anche di utilizzare tutta l’energia solare, anche con tempo variabile. Io ho scelto la prima opzione, pur avendo valutato la seconda.

      • Ciao Andrea,
        vorrei sapere se mi potresti dire se utilizzi il contatore che hai installato a fini fiscali e come funziona la cosa.
        Inoltre potresti darmi anche i dati in modo da ordinare quello giusto.

        Grazie

        • Ciao Luca,
          scusami per il ritardo.
          Il contatore utilizzato in reti in BT (Bassa Tensione), deve essere esclusivamente fornito ed installato dal Gestore Locale di Rete (E-Distribuzione, Ireti ecc), sia per misurare l’energia acquistata che l’energia prodotta (e/o ceduta) in rete (in caso di presenza di impianto fotovoltaico).
          Una wallbox in grado di gestire dinamicamente i carichi utilizza un misuratore aggiuntivo, installato all’uscita del contatore “ufficiale”, in grado di comunicare alla wallbox la potenza assorbita (o ceduta) dall’abitazione. Ogni produttore utilizza un sistema di misura dell’energia diverso, con caratteristiche e prezzi differenziati, di solito non intercambiabili. In altre parole: il modello di contatore deve essere esplicitamente approvato dal costruttore di wallbox.
          Il misuratore utilizzato dalla mia wallbox è anche certificato “MID”, ovvero può essere tarato e sigillato per usi fiscali. Naturalmente la certificazione non è richiesta per usi privati, o che non prevedono la vendita di energia.
          Un misuratore Gavazzi EM112-DIN AV0 1 X S1 PF A/B (monofase) oppure EM340-DIN AV2 3 X S1 PF A/B (trifase) può essere utilizzato per usi fiscali.

          A: La potenza è sempre integrata (sia in caso di potenza
          positiva – importata – che negativa – esportata) e il
          contatore di energia totale è certificato MID.
          B: Solo il contatore di energia totale positiva è certificato
          MID.

  4. buongiorno Andrea,
    purtroppo non posso affermare lo stesso, in termini di efficienza da parte di GSE.
    ho presentato la domanda in data 15 settembre, ma ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna risposta. Se magari ha qualche consiglio su come sbrigare la faccenda, è sicuramente ben accetto!

    • Francesco, a pag. 30 del manuale GSE: “Guida per partecipare alla sperimentazione ARERA dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici “ sono riportati i tempi di risposta dei singoli enti interessati. Immagino che tu stia controllando costantemente lo “stato” della pratica sul sito, perché, se necessario, potresti integrare la documentazione velocemente. Secondo il documento, se non ci sono problemi, riceverai la comunicazione di inizio sperimentazione a breve. Sintetizzando:

      TEMPO NECESSARIO
      • GSE: 7giorni
      • Se la documentazione è corretta, viene inviata al Distributore competente: E-Distribuzione, IRETI, ecc.
      • Distributore: 10 giorni (+ 10gg se necessario un sopralluogo)
      • 7 giorni per comunicare l’esito
      • Inizio sperimentazione: primo giorno del mese successivo

  5. Mah, è sicuramente un’ottima cosa per chi ha un 3kw, anche se oramai le case di nuova costruzione han tutte un 6kw per gestire anche il riscaldamento con pompa di calore etc quindi… Probabilmente sarà utile nel medio lungo termine per chi metterà un trifase da 6.5kw (credo sia il minimo ma forse anche 6kw si può) e avere 11kw notturni per ricaricare 2 o 3 auto, sembra che nessuno prenda mai in considerazione il fatto che nel giro di pochi anni sarà normale avere due elettriche in casa o magari tre,ovviamente a condizione di avere un garage per tutte le auto di famiglia…

    Il problema in tutto ciò, è che io ci vedo ampiamente le prime prove per differenziare l’energia che va verso la casa e verso l’auto.. Il gse per chi ha un impianto fotovoltaico sa bene che per mantenere gli incentivi/pagamenti dell’energia riversata ogni tot escono delibere per adeguare determinati componenti pena la perdita totale di tutti gli incentivi… Un domani nulla vietera a obbligare solo le wallbox che comunicano con e distribuzione (plauso al lettore uno dei rari che usa il nome corretto) in modo da applicare accise e tasse diverse da quelle per uso domestico… Ci aspetta un futuro bello costoso anche sulle elettriche più si avvicina l’obbligo di vendere solo quelle

    • Concordo con le tue considerazioni circa la necessità di prevedere un incremento di potenza per le abitazioni “elettrificate”, rispetto ai 3 kW standard. Una potenza in prelievo di 6kW è appena sufficiente per far funzionare una pompa di calore (pdc) per il riscaldamento invernale e gli elettrodomestici base, almeno nel nord Italia e per le abitazioni distanti dal mare. Se aggiungiamo una piastra ad induzione e la ricarica di una o due auto, una potenza di 10 kW trifase credo sia … il futuro prossimo . Ricordo che una connessione alla rete pubblica è monofase fino a 6kW, trifase oltre 10kW, in funzione dello stato della rete (mono/trifase) tra 6 e 10 kW. La mia esperienza conferma che, oltre 6 kW la connessione è nel 95% trifase. Infatti io ho installato una wallbox trifase, configurata come monofase, perché prevedo di utilizzare per il riscaldamento invernale una pdc.
      Per quanto riguarda la seconda parte del tuo commento siamo nel campo delle ipotesi… personalmente non penso (o almeno spero) che accadrà velocemente quanto da te prospettato, comunque concordo che è uno scenario probabile. Il mio convincimento è basato sul fatto che le rinnovabili forniscono ancora una frazione ridotta, anche se non marginale, dell’energia elettrica (circa il 35%) e che le auto elettriche non sono molto diffuse.
      I prezzi attuali dell’energia semplicemente dicono che bisogna incrementare decisamente la quantità di energia da rinnovabili, ed un aumento delle accise sarebbe controproducente.

  6. Una domanda per Andrea. Non so che modello di wallbox tu abbia installato e neppure il modello d’auto in tuo possesso, quindi mi chiedevo se la variazione da 3 a 6kW di potenza la effettui tramite APP collegata alla wallbox, oppure devi accedere fisicamente alla stessa?. Se vi accedi via APP, questa ha la possibilità di variare la potenza in automatico?(verosimilmente al cronotermostato di una caldaia). Seconda domanda, la tua auto non permette la programmazione della ricarica con il cambio del valore di potenza in relazione all’orario? A dir la verità non so se ne esistano.

    • La presa per la ricarica che ho installato è una “Wallbox pulsar plus”, l’auto una Opel Corsa_e (la batteria è da 50kWh e non 52).
      Tutte le modifiche si effettuano tramite app. I parametri modificabili sono 2: la corrente massima (in Ampere) che può essere prelevata dalla rete, e la corrente che deve essere trasferita all’auto. Per ottenere la potenza (in Watt), in un sistema monofase, bisogna moltiplicare il valore della tensione (230V) per la corrente impostata (A). Per quanto riguarda la programmazione delle sessioni di ricarica bisogna utilizzare due diverse finestre del menù, la prima per poter scegliere la potenza massima prelevabile dalla rete (nel caso sia da modificare), la seconda il tempo. Per rispondere correttamente alla tua domanda: non è possibile, come per il cronotermostato, impostare una funzione Potenza(tempo), equivalente all’impostazione Temperatura(tempo) del cronotermostato, La modifica non è indispensabile, sarebbe solo “bella da avere”.
      La programmazione dell’auto non permette di modificare il valore di potenza trasferibile (… comunque non ho approfondito) ed in ogni caso, anche se lo fosse, non sarebbe molto interessante. Bisogna poter modificare la potenza prelevabile, non la trasferibile.

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