Aumenti alla colonnina: Giuseppe pensava di acquistare un’auto elettrica, ma ora non sa che cosa aspettarsi come aumenti nel costo dell’energia. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it
Aumenti alla colonnina: ora conviene ricaricare lì piuttosto che a casa…
“I recenti aumenti nei prezzi dell’energia hanno comportato un fortissimo aumento del prezzo del kWh da casa. Un nuovo contratto fa superare il costo della materia prima anche sopra 0,5 euro al kWh, escluso Iva, con un costo finito che non oso immaginare a quanto potrebbe arrivare. I costi invece medi alla colonnina di ricarica pubblica si trovano ancora a 0,45 circa. Sembrerebbe quindi che non ci siano stati grossi aumenti. Siamo arrivati al paradosso che la ricarica pubblica è diventata più economica di quella da casa. Quale è lo scenario secondo voi? Ci dovremmo aspettare forti incrementi del costo della ricarica pubblica? L’altro paradosso è che al momento sembra che non ci sia più tutta questa convenienza nel costo-carburante dell’auto elettrica rispetto a un gpl, il cui prezzo non è molto aumentato negli ultimi mesi. Nel mio caso con questi prezzi ci penserò bene prima di acquistare l’auto che avevo in programma di acquistare“. Giuseppe Costa

Aumenti alla colonnina: tutti aspettano le mosse di Enel X Way…
Risposta. Lo scenario è talmente complesso da rendere impossibile fare previsioni. L’unico dato certo è che i prezzi dell’energia sono arrivati a nuovi massimi e sembra scontato chi i principali operatori dovranno ritoccare all’insù i listini. Ma di quanto? Di solito i maggiori player aspettano che muova per prima l’Enel, che possiede la rete di ricarica più importante. E che deve salvaguardare il suo conto economico (tanto più da quando il business della ricarica è confluito in una società a sé, Enel X Way). Ma al contempo deve anche tener conto dell’esigenza di non soffocare nella culla un mondo nel quale ha investito tanto come la mobilità elettrica. Ma c’è un’ulteriore complessità: nella rete di colonnine ad alta potenza, le più utilizzate nei lunghi viaggi, Enel X Way non è sola. Ha un partner al 50% che si chiama Volkswagen, che a sua volta ha esigenze un più complicate del solo vendere energia alle auto elettriche. Vuole venderne tante, di EV, soprattutto Suv, e proporre prezzi proibitivi per ogni kWh non è certo un buon viatico.
…ma la partita è molto più grande delle sole auto
Naturalmente a monte di tutto questo c’è un enorme punto interrogativo su quel che farà il governo, attuale e futuro, per calmierare i prezzi dell’energia. E su quel che farà la UE, che a detta di Ursula von Der Leyen, prepara “un intervento di emergenza e una riforma strutturale del mercato dell’energia“. Questo alla luce del fatto che “l’impennata dei prezzi dell’elettricità mostra chiaramente i limiti dell’attuale funzionamento del mercato, concepito in un contesto molto diverso”. Per farla breve: ci aspettiamo entro settembre l’arrivo di nuovi listini e nuovi abbonamenti, dopo quelli comunicati alla spicciolata a inizio anno. Fare previsioni sulle cifre è impossibile. Anche perché incombe una partita molto più grande, che è il prezzo dell’energia per famiglie e imprese, tra mercato libero e “maggior tutela”. Di certo non saranno un autunno e un inverno facili.
Si tratta di speculazioni belle e buone, vedi metano non hanno senso questi prezzi attuali, dubito che la benzina e il gasolio scenderanno a breve anzi saliranno e si fermeranno, speriamo, sui 2 euro litro, il GPL è aumentato anche lui ma meno di tutti, però nel calcolo dei costi con l’elettrico non potete solo calcolare il pieno, va calcolato anche l’assenza di bollo il costo minore dell’assicurazione e l’assenza di manutenzione, cose che con il GPL hanno un costo, quindi a oggi l’elettrico ancora può convenire specialmente se si fanno tanti km in città, diverso il discorso se si usa per la maggior parte in autostrada. È difficile ora scegliere che auto comprare tutto cambia troppo velocemente, ci sta che il GPL a gennaio faccia la fine del metano e arrivi a 3 – 4 euro non si può sapere. Io sono fiducioso e penso che il futuro sia elettrico meno inquinante più silenzioso; città con meno rumore e aria più respirabile, un sogno? Forse si, ma io ci spero per i miei figli.
“Io sono fiducioso e penso che il futuro sia elettrico meno inquinante più silenzioso; città con meno rumore e aria più respirabile, un sogno? Forse si, ma io ci spero per i miei figli”.
Certo, che importa se da qualche altra parte del mondo l’aumentata estrazione dei materiali necessari alle batterie provocherà qualche altro disastro.
L’importante è non inquinare da noi.
Risposta
E che importa se da qualche altra parte chiuderanno due milioni di pozzi di petrolio, spariranno dai mari 10 mila petroliere, non finiranno più in atmosfera 40 miliardi di tonnellate di CO2
L’energia elettrica viene quotata in borsa come qualsiasi altra cosa di largo consumo.
Quotazione odierna,3548’5€ a MGWH
Fateli molto bene i conti se volete risparmiare,con l’elettrico!
Evitare gli spot random,dettati da una politica europea fallimentare, perché poi sarà davvero troppo tardi per tornare indietro 🤔
Stessa cosa vale per il valore assoluto,in termini di inquinamento,calcolo totale sull’intero processo produttivo, impatto ambientale,ed inquinamento a fine vita di un’auto elettrica.
Cosa sarebbe il MGWH? Una nuova unità di misura?
sarebbe bello che i residui della combustione dlle auto termiche
non fosse gassosa ma liquida ..
solo allora certa gente ..
forse ..
capirebbe l’impatto ambientale della loro stufa su ruote
a chi ha un briciolo di cervello basta una termografia EV vs Fossile
https://www.youtube.com/watch?v=SrDn2mG9PUU
Al momento con questi prezzi anche la ricarica da casa è comparabile, e a volte meno conveniente, del GPL.
Temo che entro fine anno se non ci sarà una svolta generale nel quadro energetico/politico europeo, i prezzi della ricarica AC supereranno l’attuale ultrafast. Un piccolo nodo in una grande crisi economica che stiamo vivendo.
E tanti saluti alla conversione ecologica…. Saremo schiavi ancora per un bel pezzo del petrolio e del carbone….
Del carbone in Europa ne dubito. Del petrolio è una questione di scelte e ovviamente l’interesse dei produttori è quello di fare in modo che il mondo resti agganciato ai prodotti petroliferi il più a lungo possibile.
Il rischio che si corre a rimanere agganciati a benzina e gasolio è grosso e il ragionamento che porta a prendersi questo grosso rischio è, secondo la mia modesta opinione, pilotato di proposito per assicurarsi gli schiavi del futuro.
In questo scenario l’autovettura passa davvero in secondo piano specie se già la si possiede.
Aumenterà ancor di più l’età media del parco nazionale auto….?!
Senza dubbio a tutto beneficio dell’ambiente.
io per un anno e mezzo ho il prezzo dell’elettricità a 0,20€ finito di tasse, Iva e canone rai… ma temo che da un giorno all’altro mi arrivi comunicazione di modifica contrattuale unilaterale.
Ci sono tante incognite nel breve periodo.
Speriamo che la guerra in Ucraina finisca presto per capire dove si vuole andare.
Probabile, a me gia successo.. proposta unilaterale
Purtroppo anche io avevo il prezzo bloccato ma è arrivata comunque la comunicazione di variazione unilaterale del contratto con prezzi più che raddoppiati.
L’unica alternativa seria rimane quella di fare un impianto fotovoltaico e farla finita con questi rincari da strozzini; tra l’altro l’investimento si ammortizza veramente in pochissimo tempo con questi prezzi delle bollette!
In effetti fare previsioni a breve è praticamente impossibile,troppe le varianti in campo.
Mi trovo +/- nella stessa situazione,meglio aspettare … purtroppo
In effetti vedendo le risposte è i commenti alla mia domanda mi rendo conto che il dubbio che ho è fondato. In questo momento purtroppo non conviene comprare un’auto elettrica. Si rischia di pagare il rifornimento più della benzina.
Il motivo in soldoni è questo. L’elettricità si fa per il 50 per cento o giù di lì con il gas, che con la crisi russa, aumenta di prezzo. In realtà l’altro 50 per cento potrebbe anche non aumentare ma le perversioni (le regole) del mercato fanno aumentare anche l’altro 50 per cento, cioè idroelettrico principalmente, ma anche nucleare, eolico, fotovoltaico, etc. creando quelli che nei media si chiamano extraprofitti. Benzina e gpl invece provengono da medio oriente e altre zone non soggette a tensioni politiche. E quindi aumentano molto meno, O aumentano solo nel brevissimo periodo.
Peccato!!
Temo che una volta risolto il nodo del gas la.speculazione passerà immediatamente al petrolio, e da quello sarà altrettanto doloroso affrancarsi perché non sarà possibile cambiare auto tutti quanti assieme, ci sarà quindi un’impennata dei prezzi sia sui carburanti che sulle auto elettriche.
Beh ad oggi la benzina c è l aiutino dello stato che lo tiene più basso ma dubito che riusciranno a mantenerlo per troppo a lungo!stamattina facevo caso che il gasolio costa qualcosa in più della benzina!purtroppo e dico purtroppo perchè gli alimenti e le produzioni generali provengono da una gran fetta dai combustibili fossili con prezzi che vediamo oggi e che sicuramente aumenteranno ancora!
Cercheranno di tenere l’aiuto più a lungo possibile perché rischiamo veramente un collasso economico mica da ridere.
In ogni caso ritengo che i produttori stiano covando la prossima “speculazione” proprio sui combustibili liquidi: ai piani alti lo sanno e per questo spingono su auto elettriche e energie rinnovabili. Ovviamente i produttori hanno due alternative: guardare il business che si riduce senza fare niente oppure speculare nel breve termine.
È abbastanza inevitabile che non staranno a guardare senza fare niente.