Aumenta anche Repower, altro che diminuire i prezzi alle colonnine. Due lettori ci segnalano il rincaro, un terzo lamenta il caro-tariffe in generale. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Aumenta anche Repower (1) “Alla fine si allineano tutte…”
“Vorrei avvisarvi dell’aumento di tariffa di Repower, quindi di Recharge around. Vi allego lo screenshot della mail che mi hanno mandato. Per ora sembrerebbe riguardare solo le fast (speriamo non sia troppo). E alla fine, purtroppo, si allineano tutte. Come sempre, complimenti per il lavoro che fate!“. Matteo Agostini
Aumenta anche Repower (2) “La ricarica è diventata un lusso…”
“Vorrei segnalare il recente ritocco dei prezzi delle ricariche presso le colonnine DC da parte di Repower, ora giunte a 0,70€/kWh. Come preannunciato da una mail inviata ai clienti la scorsa settimana. Resta tuttavia ancora uno dei migliori prezzi senza abbonamento (Supercharger esclusi) nella rete di ricarica veloce italiana. Peccato però che ora che si vedono in arrivo all’orizzonte vetture elettriche dai prezzi più popolari, sia diventata un lusso la ricarica alle colonnine pubbliche. È giunto il momento che l’Europa si occupi anche di questo aspetto della transizione energetica“. Daniele Sacilotto
I gestori delle colonnine non potrebbero diminuire un po’ il loro guadagno?
“Vi seguo da alcuni mesi e vorrei prima di tutto complimentarmi per il lavoro svolto; La mia avventura in elettrico è iniziata anni fa, quando ho fatto acquistare una Smart ED a mia suocera. Aut che abbiamo guidato con piacere io e mia moglie tutte le volte che riuscivamo a prenderla. Dalla positiva, seppur limitata, esperienza con la Smart, ho deciso di acquistare una Model 3 con cui ho percorso in assoluta tranquillità da Maggio quasi 9.000 km. Ricarico a casa, ai Supercharger, a volte alle FreetoX ed alle AC quando sono lontano da casa e mi sento assolutamente tranquillo quando viaggio. Mi dispiace però per questa corsa al rialzo dei costi di ricarica. Le AC quando abbiamo preso la Smart stavano a 0,40, ora sono quasi raddoppiate. Le DC idem, continuano ad aumentare come se si volesse disincentivare l’elettrico. Mi chiedo: le decine di società che offrono App per ricariche non potrebbero diminuire un po’ il guadagno? E cercare di offrire un prezzo competitivo piuttosto che rischiare di perdere i clienti?“. Enrico De Gregorio, Campobasso

Tocca al governo occuparsi del problema del costo al kWh
Risposta. Il costo abnorme delle ricariche è la vera anomalia italiana, una dei fattori che tengono lontani i potenziali acquirenti. E fanno del nostro il mercato meno sviluppato nell’elettrico tra i grandi Paesi europei. Di chi è la colpa? L’Enel, che direttamente e attraverso Ewiva, gestisce la più importante rete di ricarica in Italia, dice che i prezzi sono alti perché le auto elettriche in circolazione sono poche. E quindi le colonnine restano sotto-utilizzate, costringendo i gestori a rincarare i listini per rientrare di almeno una parte degli investimenti. Con un business che resta comunque in perdita. A nostro avviso dovrebbe essere il governo a occuparsi del problema, invece di concentrarsi solo sul tema incentivi sì-incentivi no. Non è possibile che in Italia le colonnine costino poco meno del doppio rispetto a Francia e Spagna.
– Che cosa c’è davvero dietro ai costi di ricarica? Guarda la VIDEO-INTERVISTA di Paolo Mariano
Io trovo assurdo che uno compra 70Keu di auto e poi deve pagare 90cent al KWh alla colonnina pubblica. la ricarica dovrebbe essere gratis.
Gratis???? E chi sei tu il figlio della gallina bianca, anzi se hai disponibilità economica di spendere 70k il caro colonnina non dovrebbe neanche danneggiarti più di tanto….
Di assurdo qui c’è solo il suo commento…
Quindi fino ad ora a tutti uelli che acquistano auto termiche da 70K € (sai quante xe ne sono? Molte di più delle elettriche da 70K €!!!) hanno fatto sempre rifornimento a gratis??
P.S. io la mia elettrica l’ho pagata 40K € non 70K (e ha 300 cv… per averli con un termico non ti bastano i 70K € mi sa…) e le rare volte che la rifornisce da colonnine pubbliche pago dai 0,41 ai 0,47 €/kWh senza bisogno di alcun abbonamento, alcuna app, alcuna tessera e neanche del portafoglio con me…
Prova tu ad andare a fare rifornimento senza contanti e carte di credito poi vedi se ci riesci…
Mi spiace dirlo ma è colpa “vostra” questa situazione. Si parlo proprio con “voi” che state leggendo, che avete permesso tutto questo. La vostra scelta ci sta facendo regredire di anni, ogni mossa di questo governo è volta all’arretratezza e cresce e germoglia nell’ignoranza coltivata negli anni, da stereotipi, status quo, luoghi comuni che solo chi ha una visione del mondo piccola e greve riesce ad accettare come realtà. Vi sentite presi in causa? Voi che non avete votato?? Sono certo che ne fai parte le statistiche parlano a mio favore! Avete lasciato scegliere a 4 gatti… guardatevi alcune interviste fatte a chi ha partecipato all’evento di “Pontida” fatte da Fanpage! Avete lasciato a loro il diritto di decidere per voi! Se qualcuno si deve vergognare siete proprio “voi”, apatici seduti in poltrona del “non serve a nulla”, “non cambierà nulla”… guarda un pò sta cambiando in men che non si dica, in peggio e piangeremo tutti tra pochi anni di queste scelte scellerate.
Lei si sta rivolgendo a chi non ha votato oppure a chi ha votato un partito politico in particolare? Personalmente non faccio parte del primo gruppo.
Ma le mie aspettative sono state ugualmente deluse dall’attuale esecutivo. Non faccio nemmeno parte dei seguaci dell’intervento di Pontida, se è per questo, in ogni caso chi ora sta al governo aveva detto che avrebbe tolto le accise dai carburanti, anzi adesso pensa ad aumentarle. Ecco perchè per molti il voto non serve a nulla se tanto chi ha promesso qualcosa non la mantiene e non riceve sanzioni per questo.
Ognuno può votare chi vuole, come hanno fatto la maggioranza della minoranza di italiani che è andato a votare ha scelto l’attuale governo. Una minoranza statisticamente irrilevante ha portato all’attuale situazione. Io con queste persone non ho nulla in comune ma le stimo comunque, perchè hanno espresso la loro scelta. Il male, mi ripeto, sono quelli che votano e piangono di fronte ai problemi che si creano, sono solo vittime di loro stessi.
Matteo Salvini
Silvio Berlusconi
Giorgia Meloni
Maurizio Lupi
Enrico Letta
Luigi Di Maio
Angelo Bonelli
Emma Bonino
Giuseppe Conte
Carlo Calenda
Luigi de Magistris
Giovanna Colone
Gianluigi Paragone
Sara Cunial
Clemente Mastella
Mario Adinolfi
Mauro Alboresi
Cateno De Luca
Cristiano Ceriello
Lillo Massimiliano Musso
Philipp Achammer
Mauro Lusetti
Giuseppe Cirillo
Massimiliano Panero
Marco Ferrando
L’ordine di questa lista è quello di Wikipedia, questi sono tutti i rappresentanti di altrettanti partiti (nemmeno tutti) su quali alle ultime elezioni avreste potuto scegliere? Signor Fabio ( ma mi rivolgo a tutti) lei pensa che fra tutti questi nemmeno uno che possa fare qualcosa di giusto ci sia? Pensa che “sono tutti uguali”? Beh se sono tutti uguali, senza distinzioni di sorta, provenienza, cultura se è questa una realtà ineluttabile de “è così e basta” che infanga tutti allora anche lei è come loro per riflesso, se nessuno fa la differenza nemmeno lei può escludersi dal senso di responsabilità dell’idea che si sta continuando a portare avanti! Ci pensi lei e quelli che vivono ancorati a questa idea!
Io penso che qualcuno che voglia fare qualcosa di buono lì dentro ci potrebbe anche essere ma che all’interno di un partito o coalizione stringi, stringi di positivo viene fatto ben poco. Ritengo anche che ogni schieramento abbia la sua quota di responsabilità per la situazione in cui versa questo paese e sí, ritengo che la colpa sia anche nostra intesa come collettività. Dal mio punto di vista la scelta era scappare o fare una rivoluzione: Ho scelto la prima. Qui non è perfetto ma sicuramente le cose funzionano meglio; quantomeno lavoro ed impegno vengono riconosciuti. Stimerei comunque tanto chi fosse così coraggioso da operare altre scelte.
C’è chi dice che pensare il “sono tutti uguali” sia becero e populista, io credo che pensare l’opposto sia illusorio ma rispetto l’opinione di chi non la pensa come me
Egregio, Lei non ha capito il senso della mia risposta.
Io non ho votato per i parlamentari che sono al governo. Punto.
Ho votato per altre persone, ma a me OGGI interessa quello che fanno QUELLI CHE STANNO AL GOVERNO perchè sono lo ro che in qesto momento decidono della mia vita e del mio futuro.
E siccome già hanno fatto diversamente da quello che hanno detto che avrebbero fatto (scusi il gioco di parole), e tutte le volte che ho votato mi sono ritrovato un partito diverso da quello per cui ho votato, e che ha fatto il CONTRARIO di quello che a mio parere sarebbe stato giusto, ecco che sorge spontaneo il commento “per molti il voto non serve a nulla”. Poi nemmeno io credo che sia inutile andare a votare, ma se non si mette un VINCOLO DI MANDATO a questi signori, questi magari una volta eletti fanno i transfughi e passano dall’altra parte politica (si ricorda un certo Di Maio?).
Sig. Fabia capisco il suo punto di vista, sul vincolo di mandato, proposta che sicuramente si potrebbe valutare ma che riguarda un discorso complesso ed articolato… ma non pensa che se assieme a lei tutti quelli che a votare non sono andati lo avessero fatto , le persone che avrebbe voluto lei al governo avrebbero potuto avere almeno qualche possibilità di esserci? Chiudiamo qui il discorso solo perchè mi pare off-topic in questo forum in cui si parla giustamente di altro. La ringrazio per lo scambio di opinioni.
…per cui, riassumendo:
– se una BEV del segmento A o B (peraltro quasi del tutto inesistenti, a meno che non si vogliano considerare “automobili” dei quadricicli come la 500e, la Spring o la Zoe) costa un botto di soldi in più rispetto alla corrispettiva ICE;
– se non posso ricaricare a casa e i prezzi di ricarica alle colonnine sono questi di cui parlate;
– se per fare una ricarica o un viaggio un po’ più lungo della gita domenicale fuori porta devo prima IMPAZZIRE tra app necessarie per programmare il tragitto, app per effettuare le ricariche, RFID e quant’altro;
– se dopo tutto questo sbattimento, corro pure il rischio di arrivare alla colonnina e trovarla non attiva o non utilizzabile causa Sagra della Salamella;
– se, in caso di problemi di affidabilità, il circuito di assistenza sulle BEV è ZERO al di là della rete delle concessionarie ufficiali o delle case madri….
MI DITE PER FAVORE VOI ELETTI PERCHÉ ANCHE IO DOVREI COMPRARMI UN’AUTO ELETTRICA?!?!
Qui a Bologna siamo andati sotto’acqua per una pioggia che statisticamente doveva cadere in tutto il mese di ottobre e non in una sola notte…… Motivo suffuciente?
La risposta è dentro di te. Ma è sbagliata.
(C. Guzzanti)
Si compri un’automobile a vapore, che va a carbone. Ce ne sono alcune esposte nei musei italiani, credo che per un buon prezzo gliele possano cedere. Solo che non potrá accedere a Milano in area C e poi in area B dovrá fare un mutuo per circolare.
LA VUOLE CAPIRE CHE I GAS DI SCARICO DEGLI AUTOVEICOLI CI STANNO AVVELENANDO OGNI GIORNO DI PIÚ? oppure Lei ha oltre 80 anni e se ne frega di un anno in più o in meno della sua vita?
per LaCiurma non resta che aspettare, così come ha dovuto aspettare a comprarsi un potente smartphone, un grande TV piatto e tutto quant’altro fa parte del mondo tecnologico… che richiede tempo per arrivare alla portata di tutti….
Anche se LaCiurma ha una vettura 900cc a benzina, 60 anni fa era comunque un gran lusso … gli altri viaggiavano a piedi, tram, bici ed i più “benestanti” in Vespa o Lambretta … i tempi cambiano.. e rapidamente …
E poi LaCiurma deve smettere di pensare che se ostacola il passaggio all’elettrico avrà chissà quale beneficio:
aria più pulita ? NO
benzina meno cara ? NO
lavori meglio pagati ? NO
Forse a LaCiurma conviene vedere un po’ di telegiornali per capire cosa sta succedendo in Italia in questi giorni ( ma purtroppo anche in molte altre zone del pianeta ) , prima che qualche disastro non tocchi anche la sua casa e /o il posto di lavoro…. come a tanti in varie regioni d’Italia…. cosi si rende conto di quanto l’emergenza climatica è grande e con pochissimo tempo per rimediare..
Se LaCiurma conosce qualche benestante, magari lo incoraggi lui a comprarsi il macchinone elettrico anziché il macchinone a gasolio o benzina; avrà speso meglio il proprio tempo ed avrà fatto bene all’ambiente…
Si sa: la ciurma brontola, sta sottocoperta, e non capisce nulla.
Il guaio è che brontola contro i propri interessi… E a favore di chi li sfrutta…
Certo, altrimenti che ciurma sarebbe? Si chiamerebbe equipaggio, squadra, team…
..alla fine… zavorra..
La risposta è semplice: pensare al futuro dei nostri figli e nipoti. Oltre alla crisi climatica, stiamo affrontando una crisi lavorativa senza precedenti, causata da decisioni politiche e industriali che hanno bisogno di una svolta. Non c’è bisogno di sentirsi ‘eletti’ per guidare un’auto elettrica, basta essere consapevoli che un’auto è ormai un servizio di mobilità, come Netflix lo è per i film.
Personalmente, ho scelto di investire nel futuro con due macchine: una 500e e una CHR PHEV. Pago rispettivamente 118€ e 240€ al mese, con 3000€ di anticipo per entrambe. Sto facendo questa scelta non solo per me, ma per garantire un ambiente più vivibile alle generazioni future.
Capisco che ci siano delle difficoltà pratiche con la ricarica e l’infrastruttura, ma anche queste sono destinate a migliorare man mano che la tecnologia avanza. L’elettrico non è la soluzione perfetta oggi, ma è un investimento per il domani, soprattutto in termini industriali. Pensa al riciclo delle batterie, agli accumuli di energia e alle fonti di energia rinnovabile (FER). È vero che la Cina produce molto, ma noi dobbiamo concentrarci sul riciclo, sul riutilizzo e sull’indipendenza energetica. Abbiamo le capacità industriali, tecniche e tecnologiche per farlo.
Puoi anche non compare un’auto elettrica e continuare a contribuire in prima persona al deterioramento precoce dello stato di salute tuo e dei tuoi cari e delle condizioni climatiche e dell’ambiente in cui vivi. Puoi continuare a star tranquillo. P.S., degli aspetti della guida elettrica hai menzionato, solo in parte correttamente, l’1% negativo, per il restante 99% solo aspetti ampiamente positivi.
Guarda mancava solo: “Se ho un’emergenza e la batteria scarica come faccio?” Almeno completavi al 100% il tuo pensiero e lo rendevi pregno di sostanza e basi consolidate da fatti e non dalle solite chiacchere da bar.
Ma io non capisco, cosa vene importa del costo della colonnina? L’importante è salvare il pianeta non il portafoglio! E poi scusate con quei 4 gatti che le utilizzano ste colonnine come pensavate che potessero rientrare degli investimenti se non aumentando i prezzi ?
Il prezzo alle colonnine era la metà quando i gatti erano due. Strano, eh!?
Adesso che hai dato aria ai denti a sproposito puoi chiudere che ti si fredda la gola.
Signor Botti, a me importa tantissimo.
Non avendo modo di ricaricare a casa, se prendessi un’elettrica e mi facessi svenare alla colonnina, ad esempio non potrei più prendere frutta e verdura a km0 e biologiche, ma dovrei invece optare per i prodotti più economici da coltivazione intensiva, che vengono trasportati per centinaia di km su TIR, e di conseguenza contribuirei ulteriormente a deforestazione, desertificazione, utilizzo di pesticidi e fertilizzanti, inquinamento delle falde acquifere, piogge acide e conseguenti cambiamenti climatici.
Il pianeta non si salva col portafogli vuoto, e pensare di salvarlo osservando un singolo aspetto, a scapito di tutti gli altri, è estremamente dannoso.
visto che l’uso degli idrocarburi ha provocato il cambiamento climatico
con i disastri che vediamo in tutti questi giorni in Italia (fregandosene di tutti quelli che stanno ugualmente capitando un po’ in tutto il mondo…)
vuol dire che metteremo direttamente i costi di ripristino danni da alluvioni (e distruzione di campi coltivati ed aziende) in costo al litro dei carburanti
così…
Zero sbatti … aumentano i danni da alluvioni, siccità, distruzione di campi?
Aumentano carburanti che li causano.
Zero sbatti per zero sbatti, non può che andare a finire così. 🤷
Sarebbe bello, ma per ora resta un sogno…
In compenso….ci restano gli incubi…ad ogni perturbazione in arrivo…
(ed oramai sappiamo che non è un fenomeno straordinario…ma il nuovo “ordinario”…con piogge “monsoniche” degne delle stagioni degli uragani…
E il modo migliore per salvare il pianeta è permettere l’adozione di tecnologie climaticamente neutrali, come le auto elettriche, a quante più persone possibili. E quindi il costo della ricarica alle colonnine E’ importante.
(Lo spiego più che altro a chi leggerà dopo, tu si vede lontano un miglio che trolli e basta, ma se ti fa sentire più orgoglione perchè vietartelo)
Ma io un’altra cosa non capisco Davide, come mai vieni a visitare un sito del genere utile ad utilizzatori ed appassionati della mobilità sostenibile?
Signor Botti ha proprio sbagliato sito, veda a fare compagnia in qualche altro luogo ai suoi consimili analfabeti funzionali e ,sarebbe lecito pensare, in malafede. Porti i suoi pensieri di pancia e miseri dove questi sono il pane quotidiano figli dell’ignoranza e del degrado della nostra società.
Riguardo al governo attuale avevamo capito tutti, ma io dico: l’Europa dov’è? Perché fa la voce grossa solo coi costruttori e ignora totalmente la giungla delle ricariche?
Probabilmente devono accorgersi di quello che succede qui da noi, che non sta avvenendo in altre parti d’Europa. Chi puo’, scriva alla Von Der Leyen e compari di cominciare a bacchettare i fornitori nostrani di elettricitá per automobili.
Il caro KW lo crea il governo agendo sulle società dove il Ministero dell’economia fa il bello ed il cattivo tempo.
Fa parte delle varie armi messe in atto dai nostri cari politici morbosamente attaccati alle amicizie dell’indotto petrolifero assieme a:
– cattiva informazione;
– salotti TV dove vengono dette tutte le menzogne possibili sull’elettrico;
– uomini dello spettacolo che in radio denigrano l’elettrico ecc. ecc..
C’è solo da sperare che i SUC continuino ad espandersi e pian piano facciano tariffa unica senza distinzioni fra possessori Tesla e non.
A quel punto, quando gli introiti non copriranno nemmeno la manutenzione delle colonnine, dovranno svendere la rete a qualche operatore straniero che gestisce reti di ricarica in altri paesi d’Europa.
Per citare Harvey Dent “la notte è sempre più buia poco prima dell’alba”. Coraggio.
Non spererei troppo sulla tariffa paritaria tra Tesla e altre ai suc, tecnicamente è fattibile ma il costo maggiore serve come ulteriore promozione dei vantaggi di possedere una tesla. Fossi in loro un pur minimo gap lo manterrei sempre.
Tanto più che resta comunque più economico per tutti rispetto alla concorrenza. Commercialmente non avrebbe senso abbassare e tanto meno allineare i prezzi tra Tesla e non
Sarebbe da ridere, ma potrebbe essere la stessa Tesla ad acqustarli….
C’è poco da lamentarsi e prendersela con il “gestore” di turno che si allinea con le tariffe non è mica colpa loro…
Il problema è che questi “gestori” non sono veri gestori nel senso che non lalorano attraverso reti di propria proprietà (se non, in alcuni casi, su % talmente irrisorie da non sppstare nulla) ma attraverso roaming sulle reti dei unici 2 veri gestori (escludendo Tesla che fa storia a se non facendo raming ne da ne verso nessuno… e non a caso è l’unico che non segue il trend “imposto”) presenti in Italia che si chiamano Enel ed Eni.
Tutti gli altri lavorano in roaming attraverso di loro quindi non hanno scelta, non appena i contratti di roaming che avevano scadono (l’unica differenza c’è fra chi ha allineato i prezzi prima e chi dopo è la data di acadenza dei contratti che avevano… chi li aveva stipulati appena prima del cambio di governo ha potuto aspettare di più perchè la data di scadenza era più in la..) i 2 “monopolisti” per stipularne uno nuovo, di cui i “pseudo-gestori non possono fare a meno, impongono l’allineamento semplicemente “vendendo” l’accesso alla propria rete a solo pochi cebtesimi in meno delle proprie tariffe…
Ed i 2 veri gestori hanno in comune una cosa: il propretario! Sono entrambe società private ma a controllo statale (lo stato è il lrincipale azionista quindi quello che realmente ancora comanda).
Ed è per questo che è da illusi chiedere l’intervento del governo quando si sa bene che è dietro il suo ordine che tutto ciò accade…
Sappiamo benissimo quanto il governo attualmente in carica vorrebbe sabotare in tutti i modi possibili la transizione…
Non è mica un caso che il raddoppio delle tariffe sia avcenuto appena il governo attuale si è insediato (intendo appena è riuscito a nominare i manager di enel ed eni che rispondono ai suoi ordini…).
Io saroʻ un pessimista ma secobdo me non c’è speranza che le tariffe tornino a livelli “normali” fino a che avremo quedto governo, quibdi c’è da sperare solo che duri il meno possibile e nel frattempo usare la rete di Tesla più possibile…
Aggiungo la considerazione ulteriore che anche i pochi proprietari “minori” di una propria rete di ricarica sembrano marciarci sopra con la storia degli alti prezzi in roaming.
Non mi risulta infatti alcun proprietario “minore” che pratichi alle proprie colonnine prezzi inferiori rispetto a quelli a cui si dice obbligato a praticare in roaming.
Eugenio ti faccio una semplice domanda: secondo te i 2 sopra citati, non avendo alcun obbligo di legge a concedere il roaming, lo darebbero ad un propetario minore che gli fa concorrenza, anche se solo a livello locale, con prezzi sensibilmente minori?
I ptopretari di rete locali possono fare il loro prezzo alle loro colonnine liberamente solo se decidono di lavorare esclusivamente con le proprie colonnine, cioè se accettano di restare nel limitatissimo mercato delle ricariche locali…
Chi vuole invece lavorare a livello naziobale nei fatti non è libero di fare le proprie tariffe neanche nella peoprie colonnine propretarie perché poi gli chiuderebbero la possibilità di roaming sul resto del territorio…
Enel ed eni non hanno bisogno dei piccoli propretari mente all’inverso è l’opposto perciò è naturale che in fase di contrattazione del roaming chi detta le condizioni (anche riguardo alle tariffe sulle colonnine propretarie dell’altro) sono questi 2 e non il piccolo propretario.
Moreno, non hai capito il mio commento.
Io mi riferivo ai proprietari di una rete di colonnine a diffusione locale (ad esempio regionale o pluriregionale).
È pacifico che, se vogliono espandere la propria clientela su scala nazionale, devono stringere accordi di roaming per permettere ai propri clienti di ricaricare anche a colonnine di altri proprietari, e per le tariffe di roaming essi dipendono da quanto decidono gli altri proprietari e non possono stabilire loro in piena libertà il prezzo di ricarica.
La mia domanda era: come mai applicano alle proprie colonnine le stesse tariffe che sono costretti ad applicare in roaming, pur potendo praticare prezzi più bassi? Questa per me è speculazione.
Eugenio perdonami ma la tua domanda l’avevo capita benissimo e ti ho pure risposto ma sei tu che non lo hai capito…
Provo a ripeterlo con parole diverse…
Chiedi perché alle proprie colonnine proprietarie non fanno prezzi più bassi?
Semplicemente perché se vogliono avere il roaming per lavorare in ambito nazionale gli impongono di allineare anche le loro colonnine propretarie e locali semplicemente perchè se non lo fanno enel x e l’altra non si siedono neanche al tavolo per discutere dell’accordo di roaming…
Enel x non farebbe mai roaming ad un propretario di rete locale che, anche se a livello locale, gli fa concorrenza con prezzi dimezzati rispetto alla colonnina enel x.
E siccome Enel x non è obbligata da nessuno a concedere il roaming, ne ne ha bisogno, mentre invece il propretario locale se vuole sopravvivere ha necessità assoluta del roaming ecco che per quest’ultimo la scelta in realtà non c’è. Nei fatti È obbligato ad adeguarsi a ciò che richiede enel x anche riguardo le tariffe delle proprie colonnine propretarie…
I piccoli dovrebbero farsi un aggregatore per i fatti loro. Ma aspetta e spera che si sveglino.
Non potevi dirlo meglio. Non c è nulla da aggiungere. È una scelta politica, l’attuale tariffazione, non economica. Tesla lo dimostra
Mi pare evidente che questo governo non se ne occuperà, o forse se n’è già occupato e questo è il risultato.
Con questi aumenti mi ritrovo in situazione paradossale, con l ibrida plug in conviene andare a benzina che caricare alla colonnina, a benzina ad andatura urbana faccio i 25 km/l , in elettrico faccio 8 km/kWh, la colonnina Enel x vicino dove lavoro prende 0,8eu/kWh, non bisogna essere un genio in matematica, per fare 24 km a benzina mi costa 1,73 , in elettrico mi costa 2,4 euro, è una differenza abbisale. A saperlo avrei preso un ibrida pure perché il lusso del plug in costa circa 8000 euro in più, con questi numeri credo che l elettrico puro in Italia avrà vita breve..
L’ibrida plug-in ha senso se si può caricare a casa o al lavoro, diversamente la gestione diventa complicata per la necessità di caricare molto frequentemente.
Alla fine il caro colonnine è una scelta politica ben precisa di disincentivazione dell’elettrico, non c’è soluzione a breve termine se non attendere che questo tipo di politica fallisca miseramente, cosa che accadrà sicuramente sia per questioni di forze esterne che di palese insostenibilità di una tecnologia che sta fisiologicamente volgendo al tramonto: è un po’ come se al tempo della nascita dell’automobile uno Stato avesse monopolizzato la rete di distribuzione di carburanti praticando prezzi tali da rendere più economico l’uso dei cavalli, per un po’ avrebbe funzionato ma poi…
Si ma , per essere competitiva la colonnina deve costare non più di 40 cent/kWh, come da casa, quindi dovrebbero dimezzare le tariffe….la vedo dura
Ma fino a metà 2023 le tariffe erano ESATTAMENTE quelle!!!
C’erano abbonamenti EnelX a 0,40-0,35 e addirittura 0,31 €/kWh su tutte le colonnine AC, DC e HPC – per alcuni addirittura più convenienti del costo domestico dell’energia elettrica!!!
Adesso che il PUN è ritornato ai valori precedenti la fiammata causata dalla sciagurata invasione russa dell’Ucraina, avere ricariche da 0,60 €/kWh a 1,00 €/kWh e oltre è pura speculazione, se non una aperta manovra anti auto elettrica!!!
Propendo per la seconda che hai detto… 🤔
La seconda, per guadagno politico (nonché personale di chi è coinvolto). Perderemo molto, lo stiamo già facendo, e quando gli attuali scompariranno nel nulla temo che non pagheranno nemmeno il danno che stanno facendo.