Attenti a lodare troppo Tesla, è un fenomeno di moda che passerà. Giovanni, un esperto lettore milanese, ci mette in guardia da facili entusiasmi. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Attenti a lodare troppo Tesla: quella dell’auto è una maratona, Elon Musk è solo uno sprinter
“Cari amici di Vaielettrico, vorrei mettervi in guardia da tutto questo entusiasmo, vostro e dei lettori, che circonda tutto quello che fa Tesla. Ho lavorato per molti anni in un settore contiguo all’automobile e se c’è una cosa che ho imparato è che questo è un mondo in cui si vince o si perde sui tempi lunghi. Mentre invece questo Elon Musk di cui tanto si parla mi sembra uno sprinter, interessato più alla politica e agli affari che non all’automobile. Non discuto il successo attuale di Tesla, ma ho l’impressione che il successo delle sue auto sia legato al fatto che sono prodotti molto di moda. E le mode, si sa, passano. Mi capita di osservare chi le guida qui a Milano: scendono dall’auto e mi sembra di vedere i figli dei cumenda di una volta. Quindi: cautela nei giudizi, tempo qualche anno e le Case storiche ribalteranno le classifiche di vendita anche nell’elettrico. E magari nel frattempo Musk si occuperà di altro: sarà in politica o su un’astronave che punta su Marte...“. Giovanni Sermasi

Una moda? Forse, ma c’è anche tanta tanta sostanza
Risposta. Ci sarà la componente moda nel successo di Tesla, ma c’è anche tanta tecnologia (e tanta concretezza) a fare la differenza. Oltre a un rapporto qualità-prezzo che non ha eguali nella concorrenza di qualsiasi segmento. Musk è un personaggio controverso, ma in questo campo bisogna dargli atto di avere avuto alcune intuizioni geniali.
E di avere trovato risorse enormi per metterle in pratica. Cito solo l’esempio della rete dei Supercharger, il più importante network di ricarica al mondo. Installato con tecnologia e capitali propri e in grado di offrire prezzi imbattibili dalla concorrenza delle società dell’energia. E poi ci sono efficienza e prestazioni a parlare per Tesla.
Non lo diciamo noi, lo dicono anche testate come Quattroruote che non hanno mai fatto sconti all’elettrico. Nell’ultimo numero è stato pubblicato un test con 14 auto a batterie per verificarne l’autonomia reale. Ha vinto Tesla Model 3 con 574 km percorsi, davanti alle ben più costose Hyundai Ioniq 6 (559 km) e Subaru Solterra (431).
- E qui: video-test di Paolo Mariano con la nuova Model 3
Si fa velocemente commenti del genere, ma non è così semplice conoscere il mondo Tesla finché uno non l’ha toccato come proprietario.
Leggo spesso titoli che parlano della concorrenza che sta arrivando per Tesla.
Sicuramente, ma che tipo di concorrenza?
Uno non deve fare solamente il confronto con i dati tecnici delle vetture. Dietro Tesla c’è molto, ma molto di più.
Iniziamo con un piccolo elenco:
1) Rete affidabilissima degli Supercharger a prezzi convenienti.
2) OTA (Over The Air) aggiornamenti del firmware della vettura, regolarmente almeno una volta al mese e quasi sempre con nuove funzionalità.
3) La garanzia della vettura NON è legata alla manutenzione. Teska propone punti da fare controllare con periodicità, ma è il proprietario a decidere. Così, in oltre 4,5 anni ho speso meno di €100 di manutenzione (tranne il cambio le gomme stagionali).
4) Vettura sempre collegata al server di Tesla permettendo di godere di una larga offerta di servizi multi-mediali come Netflix, Spotify, e tanti altri.
Questi sono i punti fondamentali che ora, non vedo proposta da nessun altro marchio perché non ci possono minimamente avvicinarsi. Questa ha il gran vanataggio di creare una enomre lealtà per Tesla. Ho messo mio Modello 3 in vendita e comprerò il modello nuovo.
Ogni Tesla venduta (ora sono ben oltre 4 Milioni nel mondo e più di 1 milione in Europa) è quasi sicuramente un cliente perso per sempre per la concorrenza.
Concordo che è molto difficile per una persona che non conosce il mondo Tesla di capire e mettere la mano su questi aspetti. Ma sono aspetti molto importanti.
Al di là di tutte le possibili simpatie e antipatie e partigianerie ecc. in merito al personaggio e alla sua azienda, bisogna anche osservare che quel marchio ha esordito producendo vetture molto grandi, molto lussuose e molto costose, chiaramente riservate a una clientela assai ristretta e senz’altro sensibile a concetti come moda, prestigio, esclusività, superiorità (e magari pure, un pochino, invidia?).
Una scelta in parte obbligata, per via delle solite, oggettive problematiche tecniche (sintetizzabili nella parola “batterie”) che già un secolo fa penalizzarono la diffusione dei veicoli elettrici e che tutt’ora penalizzano, in generale, TUTTE le applicazioni “mobili” dell’energia elettrica, come si può facilmente constatare osservando, ad esempio, che un banale telefono cellulare, privo di parti meccaniche in movimento, per funzionare meno di due giorni ha bisogno di una batteria che da sola costituisce la maggior parte del volume e del peso dell’apparecchio su cui è montata.
Poi, lentamente, sempre con opportuno corredo di pubblicità, è iniziata una graduale… discesa verso modelli meno costosi, corredata da occasionali abbassamenti di prezzo abbastanza consistenti, per lo meno in percentuale (e forse non molto apprezzati da chi aveva acquistato appena prima).
Una strada che, a ben vedere, corrisponde all’esatto contrario di ciò che servirebbe, perché dal punto di vista ecologico e ambientale ci sarebbe bisogno, soprattutto e prima di tutto, di vetture elettriche relativamente piccole, economiche, robuste, affidabili, complessivamente convenienti e, quindi, capaci di diffondersi rapidamente e “da sole”, senza bisogno di spinte o “incentivazioni”; nonché di veicoli elettrici finalizzati alle attività lavorative (furgoncini, furgoni ecc.) dotati di analoghe caratteristiche. Un po’ come avvenne in passato con i motori a scoppio QUANDO essi, DOPO decenni di lenta evoluzione durante i quali venivano percepiti (giustamente) come scomodi, rumorosi, vibranti, puzzolenti, poco affidabili ecc., riuscirono finalmente a diventare appunto, agli occhi del comune mortale, complessivamente convenienti, “vincenti” rispetto ai cavalli (quelli veri), che in brevissimo tempo scomparvero o quasi dalle strade.
Però purtroppo vetture del genere, al momento, sono ancora molto difficili da realizzare, non tanto per chissà quali complotti ma per via dei suddetti “antichi” problemi tecnologici, legati alla necessità di immagazzinare e portare in giro consistenti quantità di energia elettrica con metodi e strumenti relativamente semplici, compatti, leggeri, sicuri, comodi, economici e ANCHE (esigenza recente ma per nulla banale) sostenibili.
In due parole: convenienza complessiva.
Tu hai mai visto uba innovazione, qualsiasi essa sia stata, partire dal basso e salire verso l’alto??
È una cosa fisiologica che si passa dall’alto per arrivare con il tempo in basso soprattutto per una casa che sta nascendo dal nulla…. e nulla c’entra la difficoltà tecnica di fare auto a basso costo relativa alle batterie.
non so se lo sai ma un qualsiasi prodotto non si produce dal nulla (ed un auto non fa eccezione che sua elettrica o termica…) ma va costruita e per farlo innanzitutto deve avere fabbriche…. iniziare dal segmenti alti serve per generare molto guadagno con pochi numeri (su un auto da 100K € guadagno 30K a pezzo, su uno da 30K se va bene ve guadagni 3K…) perché ancora non hai fabbriche per fare numeri più alti e ti serve “guadagnare bene” appunto per avere i fondi per costruire le fabbriche che poi ti permetteranno di fare alti numeri e perciò rendere economicamente sostenibile produrre anche i modelli a più bassa marginalità….
Testa è tutt’ora in questa fase… i primi modelli (S e poi X) faxevano e fanno tutt’ora pochi numeri com’e normale che sia ma gli alti guadagni che portano hanno permesso di costruire le prime gigafactory che a loro volta hanno reso possibile la commercializzazione prima della model 3 e poi della model y (senza le prime gigafactory non avrebbe avuto modo di farne nel numero necessario)… anche il successivo taglio dei listini si spiega con l’aumento della capacità produttiva: tesla ha tenuto alto il prezzo, e quibdi i margini, fino a che sapeva che comunque non avrebbe potuto evadere più ordini di quelli che gli arrivavano. Quabdo ha incrementato la sua capacità produttiva ha acquisito la capacità dj poter soddisfare più ordini e quindi ha abbassato il listino per rendere le auto accessibili a più persone… tutt’ora la sua politica è determinata dalla sua capacità di produrre…se già ora avesse un paio di gigafactoty in più a disposizione fidati che la cosidetta “model 2” sarebbe già sul mercato….non è che abbia problemi tecnici da risolvere per progettarla, semplicemente al momento non saprebbe dove produrla… infatti per l’anno prossimo è prevista l’apertura di una nuova gigafactory (quella in messico) ed ecco che annunciano che uscirà il modello più economico.
P.S. sostenere che Tesla sia cresciuta grazie alla pubblicità è surreale dato che fino all’altro ieri nei suoi bilanci alla vice pubblicità c’è sempre stato un bello 0 mentre sappiamo tutti quante testate giornalistiche hanno da sempre fatto disinformazione riguardo alle Tesla (forse perché era l’unica casa costruttrice che non li finanziava riempiendoli di inserti pubblicitari???).
Tesla è cresciuta per la bontà del suo prodotto e la soddiafaziobe dei propri clienti NONOSTANTE la tantissima pubblicità negativa che ha sempre ricevuto.
“Un tempo, in una galassia lontana, un geniale imprenditore rivoluzionò il mondo…”
Mancava l’ennesimo pippone sulla storia di Tesla che proprio nessuno sa, specie in un sito di auto elettriche. E lo dico da proprietario di una M3P…
Marco Rossi evidentemente non per tutti è così evidente visto che la si è accusata di aver intrapreso “Una strada che, a ben vedere, corrisponde all’esatto contrario di ciò che servirebbe”…
Evidentemente non tutti comprendono che quella presa da Tesla invece è l’unica strada che porta nei tempi più rapidi possibili a poter favorire la diffusione della mobilità elettrica anche nelle fasce basse… perchè con una strada molto più diretta Tesla avrebbe fatto la fine di tante altre startup che sono fallite ancor prima di iniziare a fare un auto reale…
Alt. Non criticavo Tesla, i cui meriti sono evidenti. Criticavo i fanboys che ogni volta partono col pippone di quanto fatto da Tesla. Nemmeno l’avessero fatto loro. Noi al successo di Tesla abbiamo contribuito solo comprandone i prodotti.
Visto però che lo hai scritto sotto un mio commento indicami dove ho scritto che è merito “nostro” di ciò che ha fatto Tesla?
Ho semplicemente risposto spiegando perché Tesla ha fatto ciò che ha fatto visto che era stato detto che ha fatto il contrario di ciò che serve. Questo vuol forse dire che lo ha fatto per merito nostro? A me non sembra quindi la tua “accusa” di essere il solito fanboy che parte con il pippone è, a parer mio, totalmente fuori luogo.
Faccio notare che io NON ho espresso, nei confronti dell’azienda, sentenze di sorta, come speravo fosse chiaro fin dalla prima frase. Nessun applauso e nessun disprezzo.
Ho solo descritto una situazione, un percorso, che mi pare abbastanza evidente.
P.S. Allora, per non essere “surreale”, dovrei pensare che la pubblicità, diretta e indiretta, NON abbia avuto alcun ruolo significativo nella crescita e nel successo dell’azienda?
Tesla ha investito in “pubblicità” come tutti, semplicemente in modi differenti da quelli classici.
Gli sconti coi referral cosa sono alla fine?
Le model S usate in varie serie TV di anni fa come Silicon Valley?
I live event di lancio dei modelli?
Luca e tu vuoi confrontare qualche apparizione in qualche film con i miliardi di € che qualsiasi casa costruttrice tradizionale spende ogni singolo anno in pubblicità?
Tu vuoi confrontare lo sconto con il referal con gli sconti che tutte le case costruttrici fanno sul listino (visto che con Tesla non esistono… quello che vedi è ciò che paghi senza 1€ di sconto trattabile)? Credi davvero che, al netto degli influencer su youtube e similari, qualcuno vada a consigliare l’acquisto che reputa sbagliato solo per qualche centinaio di € di codice referal? Se Tesla ha venduto con il passaparola non è di certo perché aveva il codice referal ma perché chi acquistata era soddisfatto e quindi consigliava di fare altrettanto ai suoi conoscenti.
Poi che il marchio Tesla sia diventato importante e quindi sia partito anche un effetto moda è indiscutibile ma secondo me non è “merito” della pubblicità attiva fatta da Tesla… anche perché, come già detto, a livello di pubblicità è sempre stati più attivo chi fa “contro” Tesla
Armando che il percorso sia stato quello non vuol affatto dire che “Una strada che corrisponde all’esatto contrario di ciò che servirebbe” perché senza Tesla per quello che è ora (una società solida e che macina utili su utili, grazie alla strada da lei condotta) nessun costruttore tradizionale avrebbe mosso un dito nella direzione dell’elettrico…
Perché se pensi che I vari Ford, VW, Stellantis e compagnia bella si siano mossi per paura di un ban tutt’ora solo teorico nel 2035 non hai capito nulla… Questi si sono mossi perché si sono resi conto (con anni di ritardo tanto xhe resta da vedere se già troppo tardi) che si stava creando un colosso che rischia di spazzarli via…
Anche qui, Moreno, io ho fatto solo una constatazione di carattere generale, che mi sembra abbastanza difficile da confutare: l’offerta di auto elettriche, essendo partita da modelli molto grandi e lussuosi e potenti (tutt’ora assai presenti in tutte le anticipazioni e presentazioni ecc. del settore), dal punto di vista ambientale ed ecologico è ben lontana da ciò che veramente sarebbe utile e urgente per ottenere drastiche riduzioni su larga scala delle emissioni.
E ho osservato anche, altra cosa di carattere generale e difficilmente confutabile, che ciò deriva in misura non marginale da circoscritti ma oggettivi e grossi problemi tecnologici per i quali al momento, nonostante i numerosi (e ovviamente assai… motivati) filoni di ricerca, nessuno ha trovato delle soluzioni concretamente “vincenti” E praticamente utilizzabili su larga scala. Il che NON è confortante, perché se si trattasse solo di scelte e volontà le cose si potrebbero risolvere rapidamente (almeno in teoria), mentre quando ci sono oggettive rogne tecniche la volontà e la ricerca possono garantire solo… se stesse, NON il raggiungimento dei traguardi cui aspirano. Ragion per cui qualsiasi pronostico sui tempi necessari “per…” è inevitabilmente precario, ipotetico; basta pensare a come già più di dieci anni fa molti, anche cosiddetti esperti, parlassero di imminenti invasioni di auto elettriche, di batterie molto compatte e assai capienti e così via.
Invece siamo ancora alle prese con batterie assai sofisticate, enormi, pesanti, oltremodo costose, che addirittura necessitano di complessi impianti di raffreddamento (cosa che vanifica in parte la potenziale semplicità costruttiva dell’auto elettrica) e che, tra l’altro, rendono appunto impossibile o quasi la realizzazione di quei veicoli relativamente piccoli e leggeri e affidabili ed economici che più di tutto servirebbero.
E tutto questo purtroppo, piaccia o no, è in netto contrasto con le varie “spinte”, qua e là corredate di più o meno sottili accuse e derisioni, con cui si vorrebbe indurre la maggioranza dei guidatori ad abbandonare subito i motori a scoppio in favore di quelli elettrici. È parecchio forzata, se non addirittura priva di senso, anche la diffusa idea secondo cui chi continua a usare il petrolio sarebbe “nemico” a priori dell’auto elettrica; a meno che non vogliamo davvero pensare che quelle persone amino profondamente i gas di scarico, i rumori, le vibrazioni, le riprese meno scattanti, i cambi di oli e filtri, i motori sempre più sofisticati e delicati, le limitazioni alla circolazione e via elencando. In realtà moltissime persone che sono senz’altro convinte della intrinseca superiorità dei motori elettrici (ci vuole poco) e non disdegnano affatto l’idea di passare all’elettrico, MA semplicemente pensano che i tempi non siano ancora maturi. E a sentire i continui annunci, più o meno realistici, secondo cui nei prossimi due o tre anni si vedranno entrare in scena molti nuovi modelli (migliori, meno costosi, più compatti…) e magari pure nuovi tipi di batterie, è abbastanza difficile dare loro torto.
Tesla è un ottimo prodotto non c’è dubbio. Certo è dura tra pochi anni lottare contro il mercato con solo 2 modelli, forse 3.
Un po pochino, se pensiamo che tra Renault e Stellantis ne stanno uscendo oltre 20 a breve e saranno più del triplo tra qualche.
A chi piace può continuare a comprare Tesla, ma io dico ma come cavolo si fa a comprare un auto (bella e perfermomarte per carità…) nella quale manca il cruscotto strumenti?
E non ha l’Up Display?
Ti obbliga a girare lo sguardo su un assurdo tablet centrale.
Una cosa del genere dovrebbe anche essere proibita per quanto è pericolosa.
Infatti ormai quasi tutti i produttori del mondo stanno ritornando ai tasti fisici e ha cruscotti si digitali e programmabili ma posti difronte al guidatore, nel quale proiettare anche le mappe.
Ma contenti voi…pur di osannare Elon…
Forse Renault ,che ha buona esperienza su elettrico e capitanata da un ex Marchionne boy farà qualcosa , Stellantis non ha prodotti validi e l offerta è tecnologicamente insufficiente .
Non si può , nel 2013 offrire carica AC a 7,4 kW e solo optional a 11 , quando Renault offre 22 kW !!!
Se superi i 110 i consumi schizzano .
La gara sarà Tesla Byd , Kia Hiunday , Renault .
Immagino che tu abbia avuto esperienza diretta di decine di ore di guida su di una Model 3 o model Y per giungere al tuo giudizio di alta pericolosità vero??
Strano perché io che ci ho percorso già più di 50K km mai una volta ho perso anche solo una frazione di secondo per “spostare lo sguardo” sul paddone e vedere a che velocità andassi… perché forse quando c’è l’hai dietro al volante (magari coperto almeno parzialmente da questo se si è alti 1,90 m e passa come me) non devi spostare lo sguardo per vederlo? Che cosa cambia fra spostarlo verso il basso o appena più a destra?
Ma no, tu hai deciso che è pericolosissimo perché tu IMMAGINI che ci si metta 10 secondi a csrcare sul paddone la velocità (quando nei maggior parte dei casi neanche devi spostare lo sguardo perché la percepisci con la vista periferica….)….
Per tutto il resto, non essendo vincolato da tastiera fisici ed essendo tutto motorizzato e compiuterizzato (compreso l’apertura del cassettino portaoggetti) Nokia serve ne guardare il paddone me tantomeno staccare le mani dal volante perché ci sono i comandi vocali…
Per esempio se io voglio spostare la direzione dell’aria condizionata a destra basta che glielo dico e lei lo fa mentre su tutti gli altri devi staccare le mani dal volante, trovare la bocchetta dell’!rua è spostarla manualmente…
Ma però hai ragione tu… sicuramente avere tutto sul paddone è molto più pericoloso… soprattutto per chi non ci è mai neanche salito.
Be diciamo che Model 3 ci sono salito tantissime volte e ogni volta il mio giudizio si è rafforzato.
Come anche quello dei miei colleghi che la guidavano da anni e che non vedono l’ora di cambiarla.
Certo leggere sopra che Stellantis non farà carriera con le sue auto è tutto da ridere….
Visto che nuova c3 ha appena ricevuto il premio come eco auto best del 2024…
Ricordo che le auto Tesla sono sempre 2 in commercio e su nessuna delle due può essere installato l’Up Display, indispensabile sulle moderne auto, io c’è l’ho dal 2016 sulla mia Renault da 1000km di autonomia ed è utilissimo per chi porta gli occhiali per guidare e vedere tutto a fuoco.
Forse non sapete neanche di cosa si parla, a certo voi parlate solo con la Tesla…
Fatelo con la Tesla se ci riuscite e parlategli anche sottovoce quando la vostra famiglia in auto dorme…
Totò direbbe: ” ma fatemi il piacere”….
Beh normale che la Tesla se le parli di “Up Display” non sappia che pesci prendere 🙆
Ma anche con l’ italiano non andiamo meglio: “Come anche quello dei miei colleghi che la guidavano da anni e che non vedono l’ora di cambiarla.” O meglio, il cambio del tempo mi fa sorgere un sospetto trollesco.
Vedo che il commento di risposta è sempre quello del solito Teslaro che quando non sa cosa rispondere attacca le persone per un banalissimo errore di scrittura, come se questo fosse importante…
Come quando i vari Teslari d’epoca quando sulle loro auto si spegneva improvvisamente il Tablerone e rimanevano ciecati, scrivevano e va be che vuoi che sia, ora la Tesla risolve il problema….ridicoli…
O come quelli che posteggiano la Tesla è poi scoprono che la macchina ferma assorbe più di 1kw al giorno con punte che arrivano anche a 1,6kw
Ma tutti in silenzio a nascondere il fatto che Elon abbia costruito le sue Auto con le schedine elettroniche che trovava sul metcato e che assorbono 50-60watt contro il watt di chi ha costruito e progettato da zero i loro sistemi elettronici…ma si sa se non sai fare altro…ti adatti a comprare quello già fatto…
E quindi giu con il Tablerone per fare scena. E risparmiare sylla progettazione dei cruscotto cosi come andrebbero fatti…..
Però è meglio non parlarne altrimenti Elon ti fulmina e ti controlla tramite X…
Si sente bene, Carletto?
Carletto
Elettronica scarsa? Lo ha scritto davvero?
io l’HUD , l’ho avuto sulla prius III
dopo ho cambiato 3 auto che non ce l’avevano ..
non mi manca ,
sulla tesla , come sulla kia e toyota Auris
anche perchè ,sulla Tesla ci sono i suoni ,diversi per ogni segnalazione
come il superamento dei limiti di velocità (un pò ossessivo)
le cinture non allacciate
ecc..
ecc..
La moda c’entra poco , le vendite e il consolidamento del marchio
è stato fatto con il passaparola , non con la pubblicità
non mi risulta che a parte il cameo di Musk nel primo Ironman
le Tesla siano state usate dal cinema
e poi cosa c’è di male ad essere un marchio medio alto ,
perchè non venitemi a dire ,che bmw , mercedes
e anche l’alfaromeo degli inizi,
non lo sono stati per decenni ..
anzi , imho sono peggiorate entrando nel mercato di massa
Comunque il mercato dell’elettrico è un’altra partita.
Come ha sottolineneato anche Sandy Munro ,
di Tesla a me è piaciuta la filosofia di condividere la maggior parte dei componenti tra i vari modelli
motori ,inverter , sistema di climatizzazione (motori,batteria alta tensione, abitacolo),
paradossalmente ,
meno l’infotainement, io avrei preferito quello del MIO smartphone ,
ma capisco che usare il navigatore android o ios di serie ,
avrebbe disincentivato l’uso dei supercharger ,altra tecnologia chiave della piattaforma Tesla
tesla ha solo 4 modelli in commercio , vero ..
ma a loro volta si dividono in 2 o 3 modelli divisi per autonomia ,prestazioni e prezzo
sono le batterie e le dimensioni che fanno la differenza tra i vari modelli
per quelli che comprano un auto solo per andare da A a B
c’è comunque un Cx molto ricercato su tutte
per gli altri ,quelli che cercano le prestazioni e la tecnica ,
la differenza è nella qualità delle batterie e il dual/three motor
che garanticono potenze di picco da supercar
e COMUNQUE , livelli di efficenza ,alias autonomia,
sono ai vertici della loro fascia di prezzo
per quelli che vogliono il lusso sui materiali ;
possono portare la propria auto da un artigiano tappezziere
e spendere fino a 10000 eur per rifarla in “pelle umana”
probabilmente , vi costerà sempre meno di marchi blasonati e magari il risultato sarà sicuramente di qualità migliore
per i passeggeri che dormono..
c’è la modalità Joe
io spero che Tesla mantenga la sua filosofia iniziale
importa poco se model S,3 ,X,Y hanno
lo stesso volante ,
gli stessi fari ,
gli stessi freni ,
motori,
anzi , lo ritengo un pregio
magari con le economie di scala,costano meno anche i pezzi di ricambio
Tesla ha un solo difetto , per ora non ci sono molte officine indipendenti in grado di metterci le mani
e questo è un male sul medio periodo
quando supereranno gli 8 anni o i 160000 km di garanzia
serviranno queste assistenze per avere costi di gestione a prezzi umani
ma questo non dipende da Tesla , ma dalla diffusione sul mercato
e quante officine decideranno di investire qualcosa in formazione per riparare ,
revisionare queste auto .
per ora model 3 e Y , sembrano avere un successo simile
a quello che ebbe la BMW serie E36, negli anni 90a
fa ben sperare per un invecchiamento curato di queste auto
tutto IMHO
vedremo
Anche quando Apple ha rimosso il floppy da 3.5 pollici dagli iMac, tutti erano con le mani nei capelli e si stracciavano le vesti urlando improperi del tipo “ma che cxxo fate banda di ignoranti”. La storia poi ha dimostrato che è stata la scelta giusta.
In maniera simile quando qualche capoccia di Mercedes ha affermato che sulle loro vetture elettriche non c’è un frunk perché hanno fatto una indagine tra i loro clienti e nessuno ha riscontrato questa necessità.
Questi sono due classici esempi di abitudini conclamate e del sentirsi idioti quando si esce dal seminato. Classico per la maggior parte degli utilizzatori (lamentoni)
Vedremo poi come andrà…
Perdona ma non capisco il problema di inclinare la testa 10 gradi a destra per vedere il display centrale. E poi cosa devi guardare a parte la velocità? Secondo me tu una Tesla non l’hai mai provata caro Carletto perché altrimenti la penseresti diversamente
Grazie Carletto, mi hai strappato un sorriso con le tue stupidaggini.
Ma dai, ma veramente avete pubblicato una trollata del genere? 😀
Come spesso accade con questi fenomeni Tesla è vincente nel suo complesso.
Ha di fatto messo sul mercato l’auto elettrica moderna, nonostante le auto elettriche già esistessero.
È tutto il concept ad essere vincente a prescindere dalle mode.
A me ad esempio le Tesla non piacciono esteticamente e qualitativamente (ho esperienza di una S prerestyling datami dall’ azienda e non aveva una portiera allineata), un po’ il restyling della 3 e il prototipo Roadster, ma se oggi dovessi acquistare una elettrica non avrei dubbi a prendere una Tesla Model 3 o Y
E questo nonostante proprio stamane su InsideEvs leggevo un articolo sui problemi gravi che molti acquirenti hanno avuto all’avantreno legati a difettosità di ammortizzatori, sterzo, semiassietc etc, e di come Tesla abbia “barato” sulle garanzie.
Questa è l’unica cosa che mi frenerebbe, anche perché in tanti hann raccontato i problemi dell’assistenza post vendita.
Ma a 360 gradi il progetto Tesla + Charger è oggi imbattibile.
Be, possiamo solo parlare di quello che esiste, ed al momento il prodotto promesso dal 2016 non esiste. Sono passati 7 anni.
Parlo di livello 4 omologato. Dice che il 2024 sarà l’anno giusto?
Eh, abbiamo gli stessi problemi in aeronautica: paradossalmente più sono sistemi evoluti e ancora peggio con intelligenza artificiale più sono difficili da “omologare” perché i processi di omologazione (di certificazione in campo aeronautico) prevedono alcuni passi formali che non si adattano affatto ai sistemi intelligenti.
Il sistema Tesla probabilmente dovrà essere omologato secondo princìpi legati alle evidenze “storiche” ovvero in base ai dati di utilizzo.
Insomma, quando sarà pronto FSD dovremo aspettare del tempo per l’ adattamento delle normative di riferimento.
E la competizione cosa sta offrendo ? Waimo ha appena sospeso il servizio ,
Guarda solo le indicazioni stradali , in Francia le autostrade sono indicate in blu ,in Italia in verde ,per non parlare della segnaletica orizzontale .
Il problema è difficile , sicuramente Musk è overconfident ma seppure in ritardo ha sempre consegnato .
Sono d’accordo sul fatto che tra qualche tempo vedremo realmente se si tratta di moda o sostanza.
Il ciclo della model 3 è arrivato al restyling e presto lo farà la model Y. Poi ci vorranno modelli nuovi, insieme alla piccola. Il cybertruck è, per come si è capito, un prodotto che solo in Nord America potrebbe fare volumi.
Tesla ha innovato in molte cose ma ha adesso problemi seri con i costi di assicurazione, riparabilita è gestione clienti. Il suo FSD sembra naufragato.
Resta l’indiscussa efficienza sull’elettronica di potenza e la rete supercharger, non poca roba soprattutto per chi viaggia ma basterà?
“Il suo FSD sembra naufragato”
Ah ah, l’hai scritto eh!?
Tesla tuttora ha come limite principale non quello di riuscire a vendere la Uto che produce ma semmai di riuscire a produrre le auto che potenzialmente potrebbe vendere…
È questo il motivo principale per cui non ha ancora fatto uscire la cosiddetta Model 2…
Mo dici dove potrebbe produrre un auto che potenzialmente potrebbe venderne a milioni all’anno visto che tutti i stabilimenti che ha attualmente stanno già sfornando a pieno ritmo con il venduto attuale?
Non a caso infatti il programma di Tesla prevede di mettere in commercio il modello “a basso costo” in concomitanza con l’avvio della prossima gigafactory…
Riguardo il FSD dire che è naufragato è l’esatto contrario della verità perché non lo puoi giudicare da quello che vediamo qui in Europa dove ciò che vedi non è ciò che è in grado di fare ma ciò che le leggi europee gli mettono come limite (e domandiamo questi limiti chi li ha voluti e perché dato che con la sicurezza non c’entrano nulla… anzi creano situazioni di pericolo anziché evitarli… perché obbligare un sistema a sganciarsi a centro curva perché gli hai messo un vincolo che più forza di tanto allo sterzo non può mettere, mentre lui è perfettamente in grado di farlo in tutta sicurezza visto che in America lo fa senza problemi, non può essere considerato un cercare sicurezza ma al contrario un creare una situazione altamente pericolosa…).
Il sistema FSD va giudicato dove viene lasciato libero di lavorare senza limiti messi apposta per non farlo lavorare e non far cosi sfigurare tutti i produttori storici europei xhe non sanno fare altrettanto…
E dove può lavorare ha ampiamente dimostrato che è l’unico sistema attuale che è ingrado di guidare in modo autonomo l’auto senza l’ausilio di decine di sensori costosissimi e, soprattutto, senza avere in archivio una mappa ad altissima definizione…. detto in parole povere è l’unico sistema al momento che è in grado di lavorare ovunque ed in qualunque strada utilizzando solo ed esclusivamente semplici telecamere e non in quel 1% di strade premappate e con migliaia di € di sensori a bordo come fanno tutti gli altri…
Per lasciare il sistema libero come dice lei il costruttore deve diventare responsabile in caso di incidente mi sa. Se non lo vuole fare, il sistema deve essere limitato e chiamare in causa il driver.
Come scritto il prodotto non è omologato in nessun mercato, US incluso. Quindi commercialmente, come leva di acquisto per i clienti, non esiste ancora.
Poi che qualcuno usi il beta e faccia miglia gratis per Tesla ci sta ma quelli non sono i clienti di cui parlo.
Io giudico il FSD per quello che è: un sistema di livello 2 che, di conseguenza, richiede la costante supervisione del umano…. ma come sistena di livello 2 è 1000 vokte più avanzato di quello di chiunque altro nel senso che, fermo restando cge m’umano deve supervisionare, l’auto è in grado realmente di guidare (cioè di fare incroci e quant’altro) pordandoti dal punto B al punto B senza alcun intervento attivo del guidatore…
Cosa che tutta la concorrenza è ben lontana dal eguagliare (da qui la necessità in Europa di impedire anche a Tesla di farlo… per pretreggere i costruttori storici che altrimenti non venderebbero neanche quelle 4 auto che vendono attualmente)….
Che poi il FSD sia un livello 2 più per questioni omologative e legali (legate alla responsabilità in caso di incidente) che per reali limiti di capacità del sistema di funzionare non cambia ciò che il sistema è capace di fare…..
Tu dici che il FSD attuale non esiste come leva commerciale? Tu lascialo libero di funzionare come lo è fuori dall’Europa e poi vedi se come “semplice” dispositivo di livello 2 non è una leva commerciale enorme!!!!
Certo così come è da noi non da nulla in più rispetto a tutti gli altri sistemi ma, ripeto, è perché il FSD è stato di fatto disattivato da norme europee fatte ad ok per proteggere “i soliti noti”.
Mi permetta, ma lei parla per esperienza diretta del FSD?
Io ho guidato quello disponibile in UK in Maggio e le assicuro che spaventava per il modo in cui gestiva la velocità e lo sterzo sulle motorway inglesi. 6k di optional…
Caro Giovanni, come affermi vedi delle persone guidare le proprie auto e le giudichi secondo un tuo personale canone senza neanche conoscerle e nella frase dopo esorti alla “Cautela nei Giudizi”? Ma da quale pulpito viene la predica… Inoltre non capisco quale sia il rischio nel dimostrare entusiasmo per un marchio che sta inequivocabilmente rivoluzionando il settore automotive? Se fallisse domani non avremmo più il coraggio di mostrarci agli amici al bar?
Non penso proprio che chi ha acquistato Tesla (io no) lo abbia fatto per il bel faccione di Musk. Se si schiantasse domani con il suo Cyber non é che chiudono le Gigafactory per sempre. Quindi?
Basta dire che Tesla si fa concorrenza da sola (vedi vari ribassi di prezzo) e si è già detto tutto:-)
Il ribasso delle quotazioni ,ha portato alla mancata.partenza della concorrenza BMW e Audi VW , pur mantenendo i margini per auto prodotta
Io ho noleggiato per più giorni:
Model 3 LR;
ID3;
Q4 e tron 50;
Model Y LR;
Mustang Mach e;
e posso affermare che l’efficienza ed il piacere di guida che hanno le Tesla sono molto elevati rispetto alla concorrenza al punto che ho acquistato una Model Y RWD e per ora ne sono molto contento.
Tesla ha investito non sono nei veicoli ma in tutta la infrastruttura che possa usabile un veicolo elettrico..le altre case hanno e stanno ancora facendo il contrario cercando di sfruttare gli investimenti degli anni passati, ma avrebbero avuto anche loro, anzi più possibilità con il loro peso finanziario di agire sui governi per adeguare le infrastrutture
Tesla è molto di più di un’azienda che produce auto, è a tutti gli effetti una Tech Company, nel bene e nel male.
Oltre a produrre auto e a farlo con una produzione integrata, a partire dalle batterie e finendo con la capacità di calcolo a bordo e il software che si è rivelato robusto e funzionale, sta sviluppando un sistema di guida autonoma basato sull’intelligenza artificiale che è candidato a diventare il riferimento per l’intero settore.
Sviluppa in casa innovando sul fronte dell’ intelligenza artificiale, cosa non alla portata degli altri produttori di auto, almeno per il momento.
Ha un settore energy che tra alti e bassi, sta raccogliendo ordini su ordini per quanto riguarda i sistemi di storage domestici e grid scale con i megapack che hanno ordini assicurati per gli anni a venire.
Quando si guarda a Tesla occorre valutarla come si valuta Apple nel campo degli smartphone: Apple non ha fatto un telefono, Apple ha reinventato il telefono, e ne ha fatto qualcosa di diverso, Tesla sta reinventando l’ automobile nella stessa maniera in cui Apple ha reinventato il telefono, perciò al momento i produttori tradizionali sono semplicemente condannati ad inseguire.
Detto questo è bene che gli altri produttori evolvano perché un mondo di sole Tesla, non solo è impossibile, ma sarebbe un mondo bruttissimo, perché la differenza è ricchezza.
Tesla resta al momento leader come produttore di auto elettriche, sarà scalzata come numero di auto prodotte da BYD in breve tempo, ma il paragone tra le auto BYD e le Tesla è complesso: stiamo parlando di prodotti che soddisfano esigenze completamente diverse.
L’ unica possibilità per Tesla di passare di moda è quella di fare grossolani errori sui prodotti futuri, altrimenti seguirà una traiettoria simile a quella di Apple che non è stata spazzata via dai telefoni Android ma si è rafforzata nel suo ambito di mercato continuando a fare utili anno dopo anno.
Concordo in toto.
La forza di Tesla è stata quella innanzitutto di rivoluzionare il modo di costruire automobili, riducendo il numero di parti e componenti da assemblare – anche troppo, a mio personalissimo modo di vedere, tipo eliminare le classiche leve dietro al volante… –, di venderle, eliminando la figura del concessionario e dell’assistenza, e in generale di creare un intero “ecosistema green” Tesla, ben più ampio di quello di Apple.
A confronto, i produttori tradizionali europei e statunitensi sembrano davvero dinosauri che cercano di sopravvivere provando ad adattare l’auto elettrica ai vecchi schemi e metodi produttivi e commerciali al solo fine di sfruttarla al massimo, senza alcuno sforzo di ottimizzazione e tutte le ritrosie e resistenze alla mobilità elettrica possibili e immaginabili – almeno fino ad ora: adesso pare che qualcosa stia iniziando a cambiare, ma… vedere per credere.
Trapela dalla lettera una, come dire, voglia di rivincita. Cosa avrebbero di più i marchi tradizionali da meritare maggiore successo rispetto a Musk? Tutti fanno i loro interessi e la lista delle bassezze dei produttori tradizionali non è da meno dei limiti del sudafricano. Quindi, per me, lunga vita a chi sta costringendo tutto il mondo ad imboccare la strada di un minore patto ambientale della mobilità.
Tesla vende così tanto in primis perché sono in grado di produrre autoveicoli con un’efficienza che non ha eguali nel segmento elettrico E POI perché vanno di moda. Il lettore non considera che fondamentalmente Tesla è tutt’ora tecnologicamente una spanna avanti a tutti nel suo segmento. Scrivo questo con l’augurio che nel giro di 4-5 anni si possa parlare davvero di concorrenza ma ad oggi a mio modestissimo avviso, così non è.
Ahimè è così.
Mercedes, Audi… al momento stanno troppo dietro e non mi sembra che si stiano catapultando sulle BEV
Buonasera, certo che supporre che sia una moda del momento e’ alquanto azzardato.
E’ indubbio che abbia creato dal nulla una casa automobilistica per di piu’ elettrica, quando erano in pochi a scommetterci seriamente, in una nazione da sempre ” affascinata ” dai motori con una media di 5 km/l.
Le mode e’ vero passano, anche velocemente, ma qui il discorso e’ un po’ diverso, ci sono nuovi prodotti da vendere, vedasi il progetto model 2, quindi continuare a fare moda per non parlare del controverso Cybertruck.
Probabilmente potra’ perdere quote di mercato per via della concorrenza che sara’ piu’ agguerrita ma che rimanga tra le big credo abbia ottime possibilita’.
Mah… vedo il solito commento da persona invidiosa e che deve pensare che sia sempre una questione di tifo.
Tesla non è esente da difetti. Così come qualsiasi altro prodotto.
Ma invito il lettore a provarne una, così da capire cosa piace e cosa non piace a chi la sceglie e a chi non la sceglie.
E’ così semplice.
A me basta che vinca l’elettrico, che poi sia Tesla o altro poco importa. L’obiettivo non è avere le strade piene di Tesla, o di Mercedes o di BYD, quello è l’obiettivo di chi le vende. Il nostro obiettivo è togliere le auto termiche dalle strade… e ancor più le caldaie a gas, magari dovremmo far produrre le pdc Tesla così tutti le comprerebbero per moda? Se funziona perché no! 🙂
Quando vendette Paypal facendo le prime centinaia di milioni, il buon Musk si regalò una supercar, ma non comprò una “banale” Ferrari, Lamborghini o Porsche: si comprò una McLaren F1, a detta di tutti gli esperti “The GOAT”, anche se all’epoca non fu un successo commerciale. L’auto finì poi distrutta in un incidente; quindi stiamo parlando di un personaggio che di auto se ne intende, anche se non è un gran pilota….
Quando vendette PayPal aveva 300 milioni di dollari e ne ha messi 150bsu Tesla e 150 su space x .
Ti avresti fatto lo stesso ?
Io penso che l uomo è tutto genio e sregolatezza
Mi piace la tua esposizione.su Tesla ma mi piacerebbe capire cosa ne pensi di Octovalve , Gigapress , 48 volt , driver al carburo di silicio, Steer by wire , carrozzeria in acciaio inox .
Tutte cose presenti fa anni , addirittura la 48 volt dal 1980 , sempre osteggiata da costruttori e fornitori .
Non sono un Tesla fan boy ma un appassionato di tecnologia .
Sarà anche una moda che comunque sembra piuttosto durevole,ma che i costruttori istituzionali e i venditori nostrani di ricarica stiano attenti vivere sugli allori potrebbe anche non funzionare , sempre che non abbia già smesso.
Certo solo il tempo dirà come finirà…. intanto mi limito ad osservare che sono già quasi 10 anni che si sente dire la frase “tempo qualche anno e le Case storiche ribalteranno le classifiche di vendita” e non mi sembra che questo ribaltone si veda all’orizzonte….
Anzi a ben guardare non mi sembra che le così dette “case storiche” siano messe meglio di 5 anni fa…. ed ancora Tesla non ha aggredito il segmento dove si fanno i veri numeri e nonostante questo già quedt’anno il modello più venduto in assoluto (non fra me elettriche ma in assoluto fra tutte le motorizzazioni) è di Tesla.
Esiste anche l’incognita cinese: stanno arrivando una miriade di modelli che in patria stanno spopolando, e daranno grande filo da torcere alle aziende europee ed americane, complice anche la guerra dei prezzi. E credo che le aziende classiche, se l’utenza dovesse veramente virare sull’elettrico, avrebbero seri problemi di sostenibilità dei loro bilanci (vedi i miliardi spesi da WV per la loro piattaforma, che però non ha dato i risultati sperati in fatto di vendite).
In America dicono make or buy .
Se non sei capace di fare infotainemet e vuoi andare sul mercato velocemente ,fai come ha fatto Luca de Meo con Renault, ha chiamato Google e ha risolto il problema .
Invece VW ha voluto fare tutto internamente , hanno licenziato Diess e adesso sono messi non proprio bene