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Attenta Tesla, VW ti prende già l’anno prossimo. Firmato: UBS

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La gamma elettrica VW, tra modelli già in vendita e altri in arrivo. Si riconoscono il nuovo Pulmino, che sarà presentato l'anno prossimo, poi ID.5, ID.6, la piattaforma MEB, la ID.3 e la ID.2.

Attenta Tesla, Volkswagen ti contenderà già l’anno prossimo la leadership mondiale nelle auto elettriche. Lo dice un’analisi di una delle maggiori banche svizzere, l’UBS.

Attenta Tesla, smontando la Volkswagen ID.3…

attenta TeslaIl report dell’UBS si basa su un attento studio tecnico delle potenzialità della principale piattaforma del Gruppo Volkswagen, la MEB. Stiamo parlando del cuore dell’auto elettrica, in grado di determinarne prestazioni, autonomia e costi. E Patrick Hummel, Head of European and US Auto & Mobility Research di UBS, valuta la MEB l’arma che già nel 2022 può consentire di raggiungere la Casa californiana. Tesla, lo ricordiamo, domina il mercato globale con una quota di circa il 18% e la leadership indiscussa del Model 3. Ma la MEB è l’arma con cui la Volkswagen può costruire una famiglia di modelli in grado di rimontare. Per dirlo, gli analisti dell’UBS hanno fatto smontare e analizzare in ogni singolo pezzo una ID.3, la prima elettrica di nuova generazione VW. E il risultato è talmente positivo da raccomandare subito l’acquisto di azioni VW. Una sentenza ripresa con enfasi sul sito ufficiale della Casa tedesca, visto il prestigio dell’UBS. E salutata con entusiasmo dallo stesso Herbert Diess, CEO di Volkswagen Group, su LinkedIn .

Attenta Tesla, ecco i punti di forza della MEB

atenta Tesla

Le conclusioni dello European and US Auto & Mobility Research di UBS sono :

  • La piattaforma MEB su cui si basa l’offensiva elettrica Volkswagen è completamente competitiva in termini di costi con il “pioniere elettrico” statunitense Tesla.
  • Volkswagen sta raggiungendo le massime prestazioni in termini di efficienza, scalabilità e densità energetica delle sue batterie.
  • Per quanto riguarda i costi delle celle della batteria, la Volkswagen ID.3  è tra le prime 3 al mondo con circa 100 dollari per kWh.
  • Le auto elettriche dei principali produttori come Volkswagen possono raggiungere il livello dei modelli a combustione odierni per costi e margini di profitto entro il 2025.
  • In termini di piattaforma software ed ecosistema, Volkswagen è attualmente ancora dietro Tesla.T uttavia Volkswagen è in pole position tra le altre case auto storiche.
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15 COMMENTI

  1. Concordo. Grandi opportunità per i produttori in questo momento. Chi primo arriva meglio alloggia.
    Speriamo che la catena di fornitura si adegui velocemente

  2. la ridicola UBS (che ha appena alzato il target price tesla da 325 a 730 dollari) elogia VW che avvia il richiamo in officina delle appena messe in vendita ( e per metà comprate dai concessionari ) ID3 per modificarle e finalmente consentire così aggiornamenti OTA (roba che tesla fa dal 2012 senza alcun richiamo in officina) , VW che nel suo ultimo piano ‘pluriennale’ (ne fa uno ogni due o tre mesi) scrive ancora che nel 2030 qualcuno (il 30% in Europa e il 50% in USA e Cina) dei suoi clienti ancora comprerà endotermico … quindi anche questo piano ‘pluriennale’ tra un paio di mesi lo rifanno … 🙂

    che dire, immagino le risate di Musk quando legge questa ‘agguerritissima’ concorrenza

    • Eppure VW sembra quella più seria per numeri di produzione di EV, fra i produttori legacy. Comunque si sono lanciati pure GM, Ford, Volvo. Anche Stellantis sembra aver capito (Tavares). Nissan già c’era. Mercedes lanciata. Chi rimane più indietro? Secondo me Toyota, Honda. Renault sembra andare dalla parte giusta ma non è messa bene a cash.

      • Lo ripeto spesso, bisogna capire dove vendono questi grandi gruppi. Toyota fa numeri esorbitanti al di fuori dell’Europa, con il mercato giapponese molto forte, stesso dicasi per Honda, che però ha numeri abbastanza alti anche in EU. Il mercato Europeo nel contesto mondiale è una percentuale abbastanza esigua e altri mercati non spingono così forte sull’elettrificazione; quindi ci sta che se si è orientati meno sul vecchio continente la strategia di elettrificazione sia più lenta. La Toyota ha lanciato la nuova Supra, la nuova Gr86 e pure la Lexus IS 500 F con un V8 na. Cos’ha no tutte queste auto in comune? Sono commercializzate solo in nord America, perché in Europa i limiti di emissioni sono ridicolmente bassi e incappetebbero in multe. Questo non significa che la strategia scelta da questi marchi è sbagliata, semplicemente puntano meno al mercato Europeo, e visto che non è il più importante al mondo, direi che non sbagliano nemmeno.

        • L’EU vale circa il 20% del mercato globale, la parte del leone la fa la Cina ormai.
          In Europa abbiamo limiti di emissioni bassi, ma lo stesso vale (o varrà nel breve) per la California, che è uno dei più grandi mercati in NA. Alla California si stanno allineando parecchi stati americani, quindi i limiti sulle emissioni saranno più bassi anche lì. La Cina vede un mercato degli EV molto importante per numeri assoluti.
          In generale, i numeri degli EV stanno in crescita vertiginosa, spesso 2x o 3x rispetto al 2019, nonostante il covid.
          Alla luce di tutto ciò, la strategia di toyota di aspettare, pare sbagliata. È solo la mia opinione naturalmente.
          Certo se i ceo di marchi importanti iniziano anche loro a pensare di lanciare EV in massa, avranno fatto i conti.
          Chi ha ragione?

          • La Cina fa assolutamente la parte da leone assieme agli Usa, l’Europa fa il 20% del mercato ma viene suddiviso solo tra pochi marchi trainanti, mentre altri coprono solo numeri molto bassi. La California vedrà i motori termici banditi dal 2035, ma ancora non si sa se verranno inclusi anche gli ibridi. Se così non fosse per Toyota non sarebbe un gran problema, così come per gli altri marchi meno avanti nello sviluppo delle ev. Altri marchi hanno optato per una transizione completa ma il rischio di floppare è altissimo (vedasi Smart), a parità di prezzo e prestazioni l’acquirente non ha nessun motivo valido di comprare una Volvo, Ford, VW piuttosto che una Rivian, Lucid, Tesla ; mentre con le auto endotermiche ancora persistono delle valide differenze tra marchi, questo è sicuramente una sicurezza che molti brand non intendono perdere.
            Gli usa sono molto ancorati alle loro tradizioni, comprare un V8 per loro è sinonimo di affidabilità e prestazioni, con il prezzo della benzina basso sarà molto più difficile portarli a cambiare paradigma; mente in Europa il solo risparmio sul carburante è un incentivo all’acquisto delle ev; anche per questo molte case automobilistiche rimangono scettiche nel fare un all-in in mercati esterni all’Europa.

      • Dopo Tesla , Nissan insieme a Renault è quella che ha venduto piu auto e De Meo è molto motivato , ma ha una bella patata bollente da gestire . VolksWagen è la più agguerrita data la sua forza produttiva, Ford Mustang è molto valida ma secondo me il problema maggiore sarà la disponibilita di Batterie . Oggi Tesla produce ,anche internamente e usa il 50% della capacita mondiale . le altre aziende devono andarle a comprare sino a che non vi siano operative le Factoriies europee in germania ed Italia

  3. Guarda che partire nel mondo automotrice da zero servono investimenti enormi e ancora ad oggi Tesla non riesce a consegnare tutto l ordinato .
    La strategia di partire dall’ alto ha pagato e adesso con le gigafactory potrà scendere di livello producendo auto a costi più bassi .

  4. Tesla probabilmente è la più grossa bolla speculativa del nuovo millennio.
    Se dovesse scoppiare farebbe un gran bel botto e potrebbe fare molto male a tanti.
    Una casa automobilistica che produce 500.000 di auto e che ha il valore borsistico di Tesla non può che essere una bolla.
    Musk però è un gran furbone-un genio probabilmente nel suo campo-perciò qualcosa mi dice che l’esca (Tesla) sia ormai ghiotta e pronta ad essere lanciata perché qualche grosso barracuda del mondo automotive possa-a certe condizioni-abboccare.
    Sotto certi punti di vista(finanziari)Tesla è un fenomeno da essere studiato in ogni facoltà di economia del pianeta terra.
    Per quanto mi riguarda le auto Tesla non le guardo neanche.
    Ma la tecnologia al contrario merita grande interesse(ho una Powerwall 2 a casa).
    Azienda dunque camaleontica e multiforme unica nel suo genere.

    • bha
      2020 quasi mezzo milione di auto vendute..
      all’anima sella speculazione finanziaria ..
      se avesse un modello da 30000 ne venderebbe il doppio imho
      ancora c’è gente che la considera la delorean del 21esimo secolo
      nonostane le nuove fabbriche in cina e in ultimazione in germania e in texas

    • Quando inizieremo a valutare Tesla non solo per la produzione delle Auto ?
      Oggi Tesla, grazie a chi ha acquistato le Auto ha potuto mappare il territorio 10 volte piu di Google ,che verra messo su Autopilot e Robotaxi . Questo know how quanto lo valuti ? La rete di Superchargers esculsiivi , quanto lo valuti ? La tecnologia delle batterie 4680 quando la valuti ? La tecnologia dei Powerwall e Solarroof ,Quanto la valuti ?

      I competitor costruiscono solo auto

  5. Questo non creTo ..
    in europa deve partire il commercio della model y
    e l’arrivo della model 2 , potrebbe dare del filo da torcere alla id.3 anche sul formato

    tutti dicono che Tesla è avanti sulle batterie
    in realtà io credo che il suo punto di forza siano i motori
    hanno una notevole potenza e un’alta efficenza
    ad oggi a parte porsche , non c’è nessun costruttore che si avvicina nemmeno alle prestazioni
    di una model 3 Standard Range

    • Il fatto è che tesla sta avanti su tutto, con le nuove batterie, staranno svariati anni avanti a tutti, con la giga press, la guida autonoma, Io non credo che VW deve temetre tesla, dato che il mercato di auto conta poco più di 90 milioni di auto, quindi ci sta spazio, tesla deve essere temuta da chi ancora non ha un piano di elettrificazione per l’imminente futuro che gli permetterà di essere competitivo, parlo del gruppo stellantis, di ford, di Toyota, e altri marchi, che investono ancora tanto sull’ibrido e anche su motori a combustione interna, in pratica soldi bruciati, che si tradurranno in una fortissima perdita di percentuale di mercaro.

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