Assistenza stradale ai veicoli elettrici, come fare? Come si demoliscono? Il quadro normativo è poco chiaro, ma c’è chi si mette avanti. La storia della Pomili Demolizioni Speciali a Roma.

Sono ancora in attesa del primo cliente, ma la ditta di Luca Pomili, ingegnere romano di 29 anni, è pronta ad assistere ed accogliere veicoli elettrici ed ibridi. La campagna promozionale è iniziata sui social e con una pagina aziendale dove scrivono: “Pomili Demolizioni Speciali srl è il 1° impianto di demolizione veicoli con qualifica AVEI (Autodemolitore per Veicoli Elettrici o Ibridi) in regione Lazio e area metropolitana di Roma Capitale” . I Pomili, un’azienda familiare, sottolineano l’innovazione: “Insieme agli amici dell’Autodemolizione Livornese siamo i primi in Italia a poter vantare questa qualifica“.
Assistenza stradale e un’area dedicata

Cos’ hanno fatto in concreto? Ci spiega il titolare: “Abbiamo predisposto e dedicato una parte dell’impianto, già testato, per i veicoli elettrici a fine vita. In questo modo è possibile gestire e trattare il rischio elettrico”. Ci sono tutti gli strumenti necessari, gli operatori devono indossare, per esempio, dei guantoni che arrivano fino alla spalla.
I corsi per assistenza stradale e demolizione

Un altro requisito essenziale è la frequenza dei corsi di formazione: “Io come responsabile e gli operatori hanno conseguito l’attestato di specificità per la corretta gestione del fine vita dei veicoli di ultima generazione”. L’intervento formativo è stato organizzato insieme alla società Qnomos – Qualità d’Azienda “direttamente nella nostra sede di Monterotondo”. Una formazione divisa in due fasi: “Sia teoria, sia la pratica con la simulazione di messa in sicurezza di un veicolo elettrico e uno ibrido”.
La demolizione in due fasi
Per capire meglio, la demolizione si articola in due fasi: “Si inizia con la messa in sicurezza dove si rimuovono tutti i componenti pericolosi – spiega l’ingegner Pomili – segue la fase di smontaggio con il recupero dei ricambi destinanti al riutilizzo e alla demolizione”. La differenza sostanziale con le auto a combustione è il trattamento della batteria dove “si corre il rischio folgorazione, poi la demolizione e lo smontaggio è simile. Una differenza è che le elettriche hanno più plastica”.
Assistenza stradale con l’auto in tensione

Per gli operatori che si vogliono mettere in regola? “Noi abbiamo fatto seguire due corsi: il PES per persone esperte che possono intervenire anche in un veicolo in tensione poi il PAV per operatori che possono intervenire quando il veicolo non è più in tensione”. L’ingegnere dice: “Non c’è ancora una norma, ma l’azienda deve assicurare la sicurezza dei suoi operatori”. In altri termini la responsabilità è in ogni dell’azienda che deve formare i suoi dipendenti.
Le batterie? Un sistema da organizzare
Come funziona per le batterie? “Il mondo di fine vita deve essere ancora organizzato, noi ci occupiamo dello stoccaggio. Poi ci sono gli impianti di recupero e smaltimento che si occupano delle batterie tradizionali. Uno con cui collaboriamo e iscritto al consorzio nazionale”. Questo il punto più delicato, ma l’ingegner Pomili è ottimista che si riesca a gestire anche questo problema ambientale. “Al momento con il noleggio il problema viene gestito dalle case costruttrici“.
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Un plauso a questa iniziativa! Questo tipo di informazione dovrebbe poter arrivare ad un numero maggior di utenti, che in caso di necessità sappiano dove rivolgersi.
Nel mio piccolo ho raccolto informazioni utili riguardanti i veicoli elettrici incidentati: https:///www.axu.it/sos