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Assicurazione furti eBike: cosa copre, quanto costa e occhio alle fregature

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assicurazione ebike

Assicurazione eBike contro furti sempre più ricorrenti, ma non solo. C’è quella contro gli infortuni, i danni e i guasti. Ma conviene davvero farla e a cosa bisogna fare attenzione?

I furti di eBike si moltiplicano 

Furti di eBike nei parcheggi, negli spazi condominiali e nei giardini di casa. Furti di eBike nei negozi specializzati. Basta guardare la cronaca locale per trovare quasi quotidianamente conto di bici elettriche sottratte ai legittimi proprietari. Un fenomeno in costante crescita e che va di pari passo con il successo di vendite.

I furti di ebike sono in crescita da diversi anniSecondo i dati dell’Osservatorio sul commercio delle biciclette, nel corso del 2023 si sono verificati numerosi furti nei negozi. Nei soli mesi di marzo/aprile, sono stati registrati più di 150 furti in diverse città del paese. Per quanto riguarda invece i numeri generali del fenomeno, i furti di biciclette in Italia nel 2020 sono stati stimati in 500mila, con un aumento vertiginoso rispetto all’anno precedente quando la Fiab ne denunciò 320mila. Di queste circa il 20% sono eBike. Un dato in costante crescita per due motivi: si vendono sempre più bici a pedalata assistita e le stesse sono piuttosto appetibili perché spesso più costose e con diversi pezzi che fanno gola. Basti pensare alla batteria, che è spesso una casistica a parte nel mondo dei furti.

Assicurazione eBike: Sara tra le prime

Una delle prime compagnie a porsi il problema dei furti di eBike (e pure monopattini elettrici) è stata Sara assicurazioni. Il primo problema da risolvere è quello della certificazione di proprietà del mezzo. Perché, al contrario di auto e moto che hanno l’immatricolazione e un libretto di circolazione, con una eBIke non è semplice dimostrare di essere proprietari. L’obiettivo primo di Sara quindi è accertare senza alcun dubbio la proprietà di una eBike se questa viene rubata. Per questo ha creato il Registro sperimentale velocipedi. 

In pratica le informazioni necessarie all’identificazione e alla attestazione della titolarità e del valore del mezzo verranno memorizzate su registri distribuiti con tecnologia blockchain pubblica, generando un NFT (attestato digitale che identifica in modo univoco il mezzo). Il costo di un anno con questa copertura (qui tutti i dettagli) è di 110 euro che rimborsa, oltre che in caso di furto in ambito domestico, anche per infortuni e smarrimento dei documenti. Con 50 euro si ha invece tutela legale e protezione alla mobilità. Entrambe coprono la responsabilità civile fino a 2.000.000 euro in caso di danni causati a terzi. Se la vostra bici viene rubata al di fuori del box o delle pertinenze di casa l’assicurazione non coprirà il furto. Un bel limite visto che sono proprio le situazioni dove l’assicurazione è più necessaria.

 

Un registro per assicurazioni eBike anche da Ancma

Ancma ha creato nel 2021 il Ciclo registro, database centralizzato dove è possibile registrare la propria bicicletta elettrica e certificarne la proprietà. Inoltre si può segnalare un furto o consultare la sezione delle bici rubate denunciate dagli utenti. La registrazione è gratuita: occorre creare un account con codice fiscale, indirizzo, numero di telefono, e un documento di identità valido. Una volta completata la registrazione è possibile registrare la propria e-bike inserendo i dati relativi a marca e modello, e successivamente del numero di telaio. 

Questa è condizione necessaria per avere uno sconto se si acquistano eBike Scott o Bergamont. Infatti con l’assicurazione Bikeplatinum si può stipulare una polizza che copre anche nel caso di furto in strada. Le soluzioni sono due ovvero Light e Comfort. La prima in caso di furto restituisce al proprietario una bicicletta identica a quella assicurata. La seconda aggiunge la protezione nel caso di danni ai componenti elettrici e infortuni. In questo caso di preventivi si parla solo ad acquisto effettuato e commenti in giro non ce ne sono. Su Trustpilot però non sono lusinghieri quelli nei confronti di 24hassitance, che è l’azienda di riferimento per Bikeplatinum. Solo con il codice ID rilasciato dal Ciclo Registro si può fare un preventivo.

Unipol lancia Cambiobike

Anche il colosso delle assicurazioni nostrane Unipol vede la necessità di rendere più sicure le nostre eBike. Per questo ha pensato a Cambiobike. In questo caso Unipol ha creato a un vero e proprio store solo digitale che conta circa 100 modelli diversi di eBike con un occhio al made in Italy e al design. Per ora si vende solo nuovo. Oggi Cambiobike commercia 10 brand tra marchi storici e realtà più innovative (ad esempio Basso, Greyp, Merida, Riese&Muller, Ruff Cycles). Offre piani di dilazione dei pagamenti e anche leasing per cui si può decidere dopo un paio di anni di cambiare mezzo.

Unipol punta su mezzi di qualità e servizi

Per quanto riguarda la parte assicurativa, il servizio prende il nome di BikeCare ed è già presente sulle bici acquistate direttamente nello store dedicato. Si tratta in realtà di un trattamento indirizzato al prodotto, una sorta di garanzia potenziata che offre assistenza telefonica via Whatsapp e pure interventi a domicilio.

per assicurare una city eBike occorrono almeno 100 euro

Nella versione Furto però si aggiunge una protezione antifurto, tentativo di furto e furto dopo aggressione. All’aperto come al chiuso e in tutta Europa. Con rimborso della bici rubata al prezzo di acquisto meno la franchigia del 10% (minimo 50€ e massimo 200€). Inoltre un risarcimento per gli accessori inamovibili, lucchetto incluso. Esiste poi la versione denominata Kasko che aggiunge una copertura da atti vandalici o incidenti e danni irreparabili. Quindi un rimborso del valore del mezzo come avviene con le auto.

assicurazione ebike
per sfrecciare sicuri in gravel con Cambiobike i prezzi si alzano

I costi per l’utente cambiano in base al modello, ma per avere un’idea di base per assicurare una City Glider 23 di Fujita (valore di  mercato circa 1.800 euro) servono 109 euro per la Furto e 145,34 euro per la Kasko. Se alziamo l’asticella e vogliamo mettere in sicurezza una gravel di Basso, la Volta (valore intorno ai 5.000 euro) ci vorranno 298,96 euro per la  Furto e 398,62 euro per la  Kasko. Specificando, dalla casa madre, che ci si avvale delle polizze assicurative fornite da Qover.

Axieme assicurazione affidabile

Innanzitutto Axieme di Reale Mutua. La copertura riguarda infortuni, morte e invalidità per una somma si 25mila euro. Ma pure spese mediche fino a 2.500 euro, responsabilità civile che si può scegliere tra 250mila e 500mila euro. Così come per l’assicurazione per il furto che deve avvenire “dentro locali contenenti beni assicurati”, che  poi sia un furto o un furto con estorsione non cambia. Il massimale in questo caso va da 1.000 a 3.000 euro. Il costo annuale va dai 198 euro fino al massimo di 270  euro se si aggiunge pure il fatto all’esterno di locali o all’interno di auto o simili. Insomma una bella cifra, ma in questo caso il simulatore è chiaro e esaustivo.

Simplesurance, ma lo è davvero?

Andando alla ricerca sul web di una assicurazione eBike contro i furti e gli atti vandalici si può incontrare Simplesurance. Si tratta di una compagnia che lavora in tutta Europa e che, dice, di essere partner di Allianz, insomma un colosso mondiale. Il costo dell’unica alternativa per eBike si chiama Plus e costa 21,95 euro all’anno. La copertura però non si applica agli incidenti e ai relativi danni e non esiste modo di implementarla.

Insomma se il problema è solo quello della paura dei furti si può anche provare, ma le recensioni di diversi utenti per altre tipologie di oggetti non sono incoraggianti circa il rimborso ottenuto. D’altra parte il sito vero e proprio di Allianz non consente di simulare una polizza, ma solo di fissare un appuntamento e qualche informazione generica. Lo stesso avviene con Helvetia.

quanto costa la sicurezza della propria ebike?

Dall’altra parte esiste l’assicurazione di Europ Assistance che al costo di 47 o 53 euro (proposta base o gold) offre tutte le coperture utili in caso di incidente, compreso il viaggio di ritorno del mezzo, consulenza medica eccetera. Ma nessuna copertura in caso di furto o danni arrecati al mezzo.

Curioso infine che Axa nella versione svizzera consenta di calcolare il premio per una assicurazione eBike, opzione che non compare nella versione italiana.

Assicurazione con lucchetto? Non proprio

Kryptonite, azienda leader nella realizzazione di  lucchetti per bici, offre una sua variante di copertura e garanzia anti-furto. Mettiamo in chiaro che non si tratta di un’assicurazione sul mezzo di trasporto e non vi è alcuna affiliazione con una compagnia di assicurazioni. Il programma ATPO (Anti-Theft Protection Offer) è un servizio a pagamento e un’offerta facoltativa che richiede una registrazione. Se la bicicletta o il motociclo viene rubato a causa della apertura o rottura con la forza del lucchetto, Kryptonite rimborsa il costo base della bicicletta o del motociclo (accessori esclusi) in conformità con i massimali specifici elencati o i costi di franchigia laddove presenti.

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L’ATPO è disponibile per i clienti che acquistano lucchetti ad U e catene (con ATPO annotato sulla confezione e secondo le condizioni indicate sul sito ufficiale Kryptonite). Per poter beneficiarne il cliente deve registrarsi online sul sito Kryptonite entro 30 giorni dall’acquisto del lucchetto.

Vi ricordate l’obbligo assicurativo?

Tornando indietro nel tempo, ma in fondo è un tema che si propone ciclicamente, ormai nel 2019 era circolata la voce che la Commissione europea stesse studiando un obbligo vero e proprio di assicurare le eBike e i monopattini elettrici. In quel caso però il focus della copertura erano gli eventuali danni a cose e persone in caso di incidente. Come sottolineammo al tempo, e come gli anni successivi ci hanno detto, tale obbligo non è mai nato. Oggi però potrebbe riproporsi una necessità di rendere più sicuro il proprio investimento su un mezzo elettrico.

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1 COMMENTO

  1. Forse la vera ” fregatura” è l’eccesso di registri per biciclette, che siano muscolari o assistite.. Oltre a quelli nominati nell’articolo ne esistono altri piú o meno pubblici
    https://www.ribs.it/
    https://www.registronazionalecicli.it/
    https://www.pubblicoregistrociclistico.it
    quindi se non altro si è creata nel tempo una certa sensibilitá sull’argomento. Credo peró che sarebbe ancora piú utile un database unico, come del resto avviene con i veicoli targati.

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