Aspettando gli incentivi, le elettriche non si vendono

Aspettando gli incentivi, le elettriche non si vendono più. Già un mese fa il ministro Giancarlo Giorgetti annunciò nuovi bonus in arrivo . E tutti aspettano…

Aspettando gli incentivi annunciati un mese fa e mai…

Non siamo noi a dirlo, ma la stessa Unrae, l’Unione delle Case auto: “L’attesa degli incentivi, anche per questo mese, fa segnare un crollo di quota delle elettriche e un lieve calo anche delle Plug-in… Rispettivamente al 2,8% e 4,9% del totale (3,1% e 5% in gennaio-febbraio), facendo ancora peggio di gennaio. La quota combinata arretra su valori che ci riportano indietro a febbraio 2021“. Da notare che l’Italia resta l’unico grande mercato in Europa a non avere incentivazioni per le auto a emissioni zero. Paesi come la Germania hanno quote di mercato pari a 4 volte quella italiana. L’avversione di Giorgetti (e del collega Roberto Cingolani) all’auto elettrica è cosa nota e legittima. Ma se si aveva intenzione di cancellarli stabilmente, i bonus, era meglio non lasciar intendere il contrario. 

aspettando gli incentivi
La BMW i4, per la prima volta nelle top ten delle elettriche più vendute.

Reggono bene solo le vendite di  ibride e a GPL

Le elettriche consegnate sono state appena 3.175. L’unico modello a superare le 500 immatricolazioni (ma l’anno scorso viaggiava ben sopra le mille) è la Fiat 500e. Tutto il resto è noia, direbbe Califano. Con un paio di sorprese: per la prima volta nella parte alta della classifica, al terzo posto, c’è una Tesla che non è il Model 3, ma bensì il Model Y, con 223 consegne. E nella top ten entra per la prima volta la BMW i4, con 101 vetture vendute. Non è solo l’elettrico a soffrire: tutto il mercato dell’auto è a marcia indietro, con solo 218.716 immatricolazioni nel primo bimestre dell’anno (-21,1%). Una perdita di un terzo dei volumi caratterizza le vendite di auto a benzina e diesel, ora al 26,4% e 22,3% di quota. Bene invece le vendite di auto a Gpl, all’ 8,2%, supportate dal balzo dei costi dei carburanti. Ancora in calo il metano, all’1,2%, mentre reggono bene le ibride, con il 34,2% di quota, con le full” hybrid all’8,6% e le mild al 25,6%.

Visualizza commenti (46)
  1. Sono stupefatto! Da tutti i vantaggi che l’auto elettrica da, e che leggo quotidianamente su questo sito, non riesco proprio a capire come mai la gente, in assenza di pesanti incentivi statali, non le compri…

  2. ernesto grottaferrata

    ma solo io vedo un -21% di contrazione totale del mercato auto? sarà tutto dovuto agli incentivi (arriveranno?) o i fattori sono molteplici? nell’itaglia impoverita dagli ultimi 2 anni, la prima necessità sarebbe cambiare auto? di sicuro non saranno gli incentivi a determinare se uno può o non può affrontare la spesa..

    gli incentivi nacquero con la scusa di svecchiare il parco auto italiano (come al solito il più “anziano” d’europa).

    ho letto qui che trento (o bolzano) lo darebbero anche per un euro 5 in cambio di una elettrica.. rottamare anche auto con 7 anni di vita lo vedo come uno spreco, non certo un balzo in avanti per l’umanità.

    1. vero…il calo riguarda tutti i tipi di auto. Mancanza di soldi, di lavoro, aumento pazzesco del prezzo di tutte le auto per svariati motivi. Prima il covid ed ora la guerra. Aggiungiamo l’incertezza su che tipo di alimentazione prediligere che induce la gente a rimandare l’acquisto e siamo a posto….. Tempi bui…..

  3. Basta incentivi a prescindere, aia per diesel/benzina, ibride o BEV, che sono distribuiti da chi paga le tasse – pochi in Italia – per drogare un mercato che deve imparare a camminare con le proprie gambe!

    1. Questo può anche essere un discorso sensato, ma è insensato (secondo noi) annunciare incentivi che poi non arrivano, indicendo anche chi sarebbe disposto ad acquistare a prezzo pieno a non farlo. Fossi un venditore di auto non ne sarei entusiasta e non è un bel sostegno all’economia.

      1. Concordo con lei che il governo debba avere una visione almeno biennale: chiaramente dopo l’aumento del debito pubblico per la pandemia e l’attuale situazione che ci vede “quasi in guerra ” parlare di incentivi, in generale non solo per quelli automotive, è a dir poco anacronistico.

  4. Dobbiamo farcene una ragione: Italia e Francia hanno le case automobilistiche che scommettono sui motori termici. Lasciate stare i proclami di facciata. Stellantis non sta investendo nulla sull’elettrico. Puntano tutto sul rimandare a “babbo morto” la transizione elettrica.

  5. cesare marella

    E’ un problema che le politiche ambientali le decida ENI attraverso i suoi due o tre fantocci prezzolati..

    1. Perché dementi? A parlare è la sinistra parlamentare che, cito, ritiene che “nell’attuale contesto economico le risorse pubbliche dovrebbero essere destinate ad alleviare gli effetti dei forti rincari delle bollette energetiche più che a finanziare l’acquisto di auto”.

      Io lo vado dicendo da quel dì. C’è il signor Mario che acquista un monovolume usato a 4000 € e il signor Guido che acquista con 10000 € di incentivi statali la Tesla elettrica da 51000 €. Mi sembra un’esagerazione, una cattiva distribuzione di risorse pubbliche, la sinistra da sempre si spende per aiutare i ceti più deboli, già strangolati dal carovita e ora anche dal caro-bollette e cosa dovrebbe fare? usare i soldi pubblici per consentire a chi può di acquistare le Tesla scontate? Ma anche no, grazie, le Tesla le acquistino di tasca propria …

      Se in Germania hanno avuto modo di misurare uno spostamento di risorse da Est ad Ovest, in Italia nessuno si è preoccupato di misurare lo spostamento di risorse da Sud a Nord (visto che le auto elettriche incentivate le hanno vendute soprattutto nelle regioni ricche).

      1. caprone manicheo

        Tutti dovremmo ringraziare chi acquista un auto elettrica, per la nostra salute, per il nostro pianeta.

        Gli incentivi dovrebbero essere obbligatori, magari più sostanziosi per le auto più economiche.
        E’ un dovere morale!!!!
        Chi dice il contrario è fuoristrada, per non dire altro.

        Forse qui ci stiamo dimenticando che oltre a Putin c’è pure il riscaldamento globale.

        1. roberto gallerani guidetti

          E’ un discorso valido in Austria o Norvegia, dove l’energia elettrica proviene pressochè esclusivamente da rinnovabili, non da noi dove siamo al 40% circa. E poi gli incentivi costano, e non cadono dal cielo, ma dalle tasche di noi contribuenti. In Italia circolano, sula base dei dati ACI, circa 37 milioni di auto. Se per sostituirne anche solo 30 milioni con BEV (nella speranza che qualcuno rinunci all’auto privata: siamo tra il paesi europei con maggior numero di auto ogni mille abitanti) dovessimo prevedere un incentivo di 6.000 euro a vettura, la spesa complessiva, pur se diluita in molti anni, sarebbe di 180 miliardi di euro, quasi quanto previsto dall’intero PNRR. Anche se non sarà così, perchè spero che i prezzi dei BEV calino progressivamente, siamo di fronte a cifre mostruose, che in questo momento è certo meglio investire per la generazione di energia elettrica da rinnovabili

      2. La sinistra che aiuta i deboli ed i poveri… Sembra l’inizio di una barzelletta o di un romanzo di fantascienza. La sinistra ama così tanto i poveri che una volta al potere fa in modo che la maggior parte lo diventino. Cit. Illustre

      1. caprone manicheo

        Gli allevamenti danno il loro contributo ma la fetta di cui è responsabile il petrolio il cui 70% è dedicato ai trasporti è la maggiore.

        Chi disincentiva (o con i fatti o con le parole) l’auto elettrica è contro la vita, contro la salute, contro il pianeta.

        Poi purtroppo in base al livello di “clientelarità” nei confronti del settore petrolifero vediamo quotidianamente:

        – politici;
        – pseudo intellettuali;
        – giornalisti;
        – tronisti;
        – scienziati;
        – associazioni;
        – riviste ecc.

        mandare nelle orecchie del popolino notizie negative sulle stesse (dirette o indirette), la stragrande maggioranza delle volte false.

        Ci sono riviste blasonate in questo paese che non perdono occasione per attaccare, negativizzare, infangare Elon Musk, estrapolare pezzi di intervista a Diess e manipolarne il significato..ecc ecc. ecc.

        E’ la fiera dei miserabili.

        1. insomma, tutti stupidi, tutti ignoranti e ovviamente tutti corrotti tranne i produttori di pannelli, di pale eoliche e motori elettrici che ninnhanno interessi.Va beh….

          1. caprone manicheo

            I delinquenti sono equamente distribuiti su tutto il pianeta, ma coloro che detengono il potere lo sono di più ed arrivano a fare qualunque cosa pur di non perderlo.

            Comunque tra un corrotto che guadagna sugli idrocarburi che contribuiscono per la maggiore a destabilizzare il clima e ad avvelenare e far morire le persone, ed un corrotto che guadagna sulle pale eoliche, il fotovoltaico ed i motori elettrici..
            ..preferisco il secondo in quanto fa solo danni economici, non avvelena l’aria e non contribuisce al surriscaldamento globale.

            Chi preferisce il primo è perché ha qualche ritorno oppure è matto.

          2. ernesto grottaferrata

            pale eoliche:
            https://youtu.be/knX7NkJILhs
            dal minuto 3, c’è una tabella con la produzione mondiale di gas serra diviso per i vari settori: elettricità e calore occupano un quarto del totale, seguito da agricoltura industria e trasporti.
            nel particolare, lo smaltimento delle pale in u.s.a va per lo più nell’utilizzo come combustibile delle fabbriche di cemento, che da sole incidono per l’8% del totale, contro un 2,4% di tutta l’aviazione presa come esempio.
            https://youtu.be/GPRwK-3isH0

            fatto sta che, per produrre energia, al momento il discorso “sostenibile” sia ancora lontano se, a fine vita, dobbiamo interrare e bruciare quello che la produce..
            l’unico modo è chiaramente detto nel secondo filmato: diminuire tutti i consumi.
            e, aggiungo io, siamo troppi al mondo (io non penso di arrivare al 2030, prima che qualcuno mi auguri “belle cose”).
            è un dato di fatto e non temo smentita:
            ciccia per 8 miliardi,
            acqua per 8 miliardi,
            corrente per 8 miliardi,
            auto per 8 miliardi,
            casa per 8 miliardi,
            frigo pieno per 8 miliardi,
            lavoro per 8 miliardi,
            ecc ecc.
            e tutto senza problemi ovviamente..

  6. caprone manicheo

    E aggiungo, guarda caso si vendono solo benzina o gasolio (in quanto le ibride non plug-in bruciano fondamentalmente solo quello) e le gpl.

    Che stranamente caso sono i combustibili che vengono prodotti dai loro amici (di Cigol16 e Giorgetti & c.) di sempre con le loro vecchie ed inquinanti raffinerie, con le loro belle ed inquinanti autobotti che quando sono coinvolte in un incidente è una tragedia ecc.

    Che dire, perfetto!

  7. caprone manicheo

    Non capisco perché l’avversione di Cingol16 e Giorgetti debba ritenersi legittima!?!?
    Passare all’elettrico è una questione morale, direi un dovere civico.
    Non produrre aria avvelenata e contrastare il peggioramento della crisi climatica in atto dovrebbe essere un obbligo di legge che se trasgredito sia punito con la reclusione.

    Questi due fenomeni (ma non sono solo loro, non dimentichiamoci che allineato a loro c’è tutto il centro destra fino a Renzi compreso il vile affarista e chissà chi altro) l’annunciare incentivi ma poi non darli a mio avviso lo fanno di proposito.

    Se dichiarano il no totale coloro che attendono l’incentivo si mettono il cuore in pace ed al caso procedono o meno all’acquisto (qualcuno lo farà, qualcuno non lo farà).

    In questo modo invece tutti coloro che attendono l’incentivo sono bloccati, in quanto non vogliono perdere l’occasione di pagare l’auto 4-6-8 ecc. mila euro in meno (non crescono sulle piante).

    Il loro obiettivo è recare il maggior danno possibile alla diffusione dell’elettrico.

      1. caprone manicheo

        Come è legittimo:
        – far aumentare le leucemie nei bambini nei centri urbani trafficati e le malattie oncologiche negli animali di piccola taglia con l’arrivo della verde il suo benzene ed i suoi aromatici;
        – come è legittimo mettere gli interessi dei petrolieri e dei suoi portatori di interesse davanti a quelli del pianeta e delle persone;
        – come è legittimo procurare malattie polmonari anche letali in chi abita nei predetti centri urbani;
        – come è legittimo autorizzare le raffinerie a bruciare petroleum coke (ultima scarto ultra velenoso del processo) per fargli fare più profitti, aiutarle a sopravvivere (in quanto obsolete ed inquinanti), per non perdere royalties ………. ………..facendo aumentare morti e malattie in chi ci abita attorno nel raggio di 30-40km.

        Come è legittimo proteggere gli interessi di chi ti passa la mazzetta.

        1. Quanto hai ragione, in fondo a che serve l’industria mineraria ed estrattiva con la quale si produce petrolio, uranio, ferro e sottoprodotti quali apparecchiature medicali, farmaci, cemento, cavi ovvero strade, abitazioni, scuole, ospedali, treni, aerei, navi. Mi chiedo quanta energia eolica ci vuole per fondere l’acciaio dei cavi dei ponti o quanto solare per lavorare gli isotopi delle macchine RM che servono a curare i malati. Altre cazzate da ecologista a senso unico le abbiamo?

    1. Povero Diavolo

      Dare incentivi molto sostanziosi a chi si compra un’auto elettrica che verrà alimentata con energia prodotta dal carbone (in Italia riapriranno ben 7 centrali!) è pura follia, seppur ambientalista.
      Aiutare economicamente chi fa spese per beni individuali (ebbene si, l’auto non è un bene condiviso) è socialmente inaccettabile perché agevola solo alcuni, seppur ambientalisti.
      Sostenere l’acquisto di beni prodotti in larga parte fuori dall’Italia (e dall’Europa) serve solo ad aiutare l’industria di quei Paesi e per l’Italia è folle.
      Diciamolo apertamente: l’Italia non è così ricca da poter gettare al vento somme enormi per pochi fortunati (spesso senza alcun problema ad acquistare u veicolo elettrico)

      1. caprone manicheo

        Povero, una gentilezza mi posti il link dove si parla della riapertura delle 7 centrali a carbone?

        Grassie.

        1. in effetti si parla di probabile rimessa in funzione delle centrali a carbone ( o alcune di esse) se venisse a mancare gas per ovvi motivi.

  8. L’auto elettrica é indubbiamente il futuro a medio termine della mobilità privata, ma vedere tesla e BMW con veicoli da 75.000 € ai primi posti indica che é un privilegio riservato a pochi. La prima utilitaria berlina di segmento B, a medio raggio del gruppo Stellantis adatta alle famiglie a basso reddito, in listino parte dai 30.000€ molto – troppo – al di sopra del reddito medio netto di un anno della maggioranza della popolazione. Con gli incentivi si livella l’accesso alle EV anche ai ceti meno abbienti, togliendo veicoli obsoleti ed inquinanti dalla circolazione. Forse Cingolani e Giorgetti intendono cambiare l’idea della mobilità privata rendendola disponibile solo per una certa fascia privilegiata di cittadini abbienti. Io ho approfittato degli incentivi per rottamare una eu4 e prendere una Stellantis BEV, la piú economica che ci fosse a listino e implorando il concessionario per uno sconto, con tanti saluti a Giorgetti.

  9. Pubblicato decreto 17 del 1 marzo 2022. 700 milioni per il 2022 da attribuire attraverso decreti ministeriali da emanare entro il 31 marzo 2022. Poche risorse da spalmare tra diversi utilizzi. Viene da chiedersi quanti ne verranno utilizzati per gli acquisti delle auto elettriche. Su Ipsoa si legge 30 milioni. Briciole.

  10. Meno male che non ci sono gli incentivi. Servono solo a drogare il mercato ma soprattutto adesso bisogna incentivare solo e massicciamente le rinnovabili per diminuire e eliminare la dipendenza dal gas!!

  11. Povero Diavolo

    Senza incentivi un veicolo elettrico costa circa il doppio di un analogo veicolo a benzina o diesel.
    La differenza è troppa e la sola leva della tutela ambientale (che peraltro non è poi così evidente) non può fare molto.
    Se poi aggiungiamo che con la crisi in Ucraina il costo dell’energia elettrica è salito alle stelle e dovremo tornare a produrla con il carbone salta pure il vantaggio ambientale.
    Dobbiamo aumentare la produzione energetica da fonti rinnovabili, solo allora gli incentivi per l’elettrico saranno giustificabili

    1. VINCENZO VICINANZA

      Intanto iniziano i nuovi bombardamenti pubblicitari estate 2022..di Costa ed MSC.
      Mi chiedo se i 7000 ospiti di questi Bestioni(a cui si aggiungono i 2.300 di equipaggio) sono possessori di un auto elettrica….

        1. Povero Diavolo

          Scusa Massimo ma Vincenzo ha centrato un tema importantissimo: ad alcuni chiediamo di essere sempre green e ad altri perdonimao tutto.
          Se siamo d’accordo sul fatto che in futuro le auto debbano essere “pulite” (ma, come detto sopra, alimentate con rinnovabili e non certo con centrali a carbone) non si capisce perché le imbarcazioni possano invece fare ciò che vogliono, a maggior ragione se navi da crociera e quindi destinate al puro svago.
          Lo stesso dicasi per il diportismo: nei principali porti capita spesso di vedere fiammanti Tesla parcheggiare davanti a yacht che in navigazione consumano ben oltre 1 kg di carburante al minuto (in nautica si misura a peso e non in litri), prive di qualsiasi forma di filtro e/o catalizzatore.
          Un’ipocrisia bella e buona
          La verità
          Cercare di risparmiare
          Anche chi ha fatto modesti studi in scienze sa che minore è il peso ed il volume di un veicolo e maggiore

          1. Temo che non abbia capito il commento di Vincenzo. la sua era una trita battuta sul presunto (dai no watt) rischio di caricare nella stiva dei traghetti auto elettriche.

          2. ernesto grottaferrata

            shhh, non si può dire..

            le navi da crociera sono famose per il trasporto auto, ovviamente..

        2. VINCENZO VICINANZA

          Ma quali fake news mi scusi.
          Si legga con più attenzione le mie osservazioni.
          Non sono assolutamente contrario alle auto elettriche.
          Ma non sono quelle attuali da dover Sponsorizzare al cittadino medio se si vuol essere in buona fede.
          Quelle attuali che vengono pubblicizzate rappresentano a mio avviso soldi buttati nel water.
          Ma come si puoi mai pensare che sia congruo e satisfattivo per un cittadino medio mettere su piazza 26..28 mila euro per una Fiat 500 elettrica?!
          Come si può elogiare una Q4 Etron o Una EQA 250 che in autostrada fanno a stento 200km mantenendosi a 120km/h.?a ci rendiamo conto?
          50.000 euro per avere una bene mobile da un autonomia di 300 ..350 km medi
          Ma sono fake questi dati?
          Allora vanno ..dovete censurare tutti i tester “vostri colleghi giornalisti in rete” nel momento in cui parlano di queste autonomie ridicole.

  12. Roberto Gallerani Guidetti

    La Francia ha una situazione completamente diversa dall’Italia: la stragrande maggioranza dell’energia elettrrica proviene dalle centrali termonucleari. Ha quindi una logica incentivare i BEV: minori emissioni di CO2 e minori importazioni di petrolio. Invece in Italia le rinnovabili (idroelettrico compreso) arrivano nelle migliori condizioni al 40% della produzione di energia elettrica, il resto è soprattutto gas naturale, e, nelle prossime settimane, forse anche carbone. Tutti i fondi disponibili dovrebbero essere indirizzati all’aumento di produzione da rinnovabili: potremo pensare agli incentivi solo dopo aver raggiunto in maniera rilevante questo obiettivo

  13. In Francia, sempre in febbraio, la Fiat 500e si è piazzata quarta, ma vendendo più del doppio che in Italia: 1.028 macchine. Lì la quota delle elettriche è al 10% del mercato totale. Vedremo alla lunga chi avrà capito tutto, tra Giorgetti iil suo collega francese.

    1. Mauro lì hanno stipendi più alti del 10%, un welfare migliore e non hanno avuto alcuna impennata dei prezzi dell’elettricità. Da noi, con i prezzi attuali, l’auto elettrica è diventata poco conveniente a meno che non hai un garage di proprietà, in Francia il risparmio è superiore (pagano ancora 0,17 €/kWh). Certo, in Francia ci sono anche incentivi, fino a 7000 € per una elettrica, e la Fiat 500e Action lì parte da 25400 euro, prezzo finale: 18400 €, un prezzo che però si può spuntare anche in Italia [ https://www.autoscout24.it/annunci/fiat-500e-action-berlina-elettrica-bianco-98085642-39fe-4d5d-bb2f-1d8bba3bb5b8 ].

      Chiunque potrebbe andare a Benevento a comprare lì l’auto risparmiando e poi se ne torna a casa con l’auto nuova in autostrada. Ah già, dimenticavo … (Massimo non leggere, mi sono censurato da solo) 😀 😀 😀

    2. roberto gallerani guidetti

      Gentile Direttore, la Francia conduce una politica adeguata alla sua situazione: soddisfa infatti gran parte della sua richiesta di energia elettrica tramite le centrali termonucleari, e c’è quindi un razionale nell’incoraggiare i BEV perchè queste centrali sono a zero emissioni. In Italia, come certo ben sa, la situazione è diversa, di conseguenza vedo con favore gli incentivi solo quando anche noi avremo (e su questo dobbiamo investire) gran parte della generazione elettrica a zero emissioni, dato che per fare un lavoro ben fatto, si comincia dall’inizio e non dalla fine; prima, sono denari del contribuente sprecati

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