L’azienda italiana si apre al mondo dei monopattini elettrici. Nato per la sharing mobility, Askoll Scoo3 ha una dotazione di sicurezza completa e spicca per resistenza e stabilità alla guida.
C’era da aspettarselo. Con il progressivo boom dei monopattini elettrici, una grande azienda italiana come Askoll – da sempre impegnata in prima linea nella produzione di veicoli elettrici (scooter ed e-bike) – prima o poi si sarebbe interessata all’argomento.
E infatti, dopo aver sondato il terreno nel 2021 con un primo esemplare destinato allo sharing (e-sco), in questi giorni dagli stabilimenti vicentini di Dueville è uscito un nuovo modello di monopattino elettrico decisamente più evoluto: Scoo3.
Anche in questo caso il mezzo è stato progettato e sviluppato per la micro-mobilità condivisa, con caratteristiche di resistenza e stabilità che puntano al massimo della sicurezza in strada. Essenziale, specie per un monopattino destinato appunto allo sharing.
Stabile e sicuro su tre ruote
Askoll ha quindi guardato meno all’estetica ma molto di più alla funzionalità, dotando Scoo3 di una struttura solida e di diverse soluzioni tecniche interessanti. A partire dalle tre ruote (due posteriori), che ad oggi sono una rarità su questi mezzi. Una peculiarità che rende più sicuri, e facili, gli spostamenti, ma anche le soste. Scoo3, infatti, non ha bisogno di alcun cavalletto per stare in piedi da fermo. Le ruote da 10”, inoltre, sono senza camera d’aria, riducendo così il rischio di forature e gli interventi di manutenzione.
Il maggiore controllo del mezzo avviene anche grazie alla presenza di una pedana basculante, di un efficace sistema di ammortizzazioni, e dei freni a disco su tutte le ruote (c’è anche la frenata rigenerativa).
Il motore elettrico brushless da 350 W è posizionato nella ruota anteriore ed è alimentato da una batteria agli ioni di litio (sotto la pedana) con una capacità complessiva di 630 Wh. L’accumulatore, che pesa 3,8 kg ed è estraibile per la ricarica, garantisce un’autonomia fino a 50 km. Per nulla trascurabile.
A prova di legge
Secondo le normative attuali, il monopattino raggiunge al massimo i 25 km/h (c’è anche la modalità “pedestrian” limitata a 6 km/h, con segnalatore acustico.). Una velocità che in futuro potrà essere ricalibrata in funzione di eventuali modifiche normative alla circolazione.
Essendo un modello di ultima generazione, Askoll Scoo3 è equipaggiato con dotazioni di sicurezza complete. Ci sono gli indicatori di direzione, le doppie leve del freno, le luci a Led anteriori e posteriori, il freno di stazionamento, un campanello meccanico e i catarifrangenti sui due lati.
Ha una struttura robusta ma leggera, grazie alla presenza dell’alluminio, e consente un carico massimo di 110 kg.
Visto che l’occhio vuole la sua parte, il design è decisamente “pulito”: non ci sono cavi o fili penzolanti perché è tutto integrato nel telaio.
Nato per lo sharing, ma chissà…
La tecnologia è gestita ovviamente via smartphone (che ha un suo supporto specifico) dall’operatore, tramite un App che riporta i dati telemetrici e GPS trasmessi dalla centralina di bordo. Sul piccolo display presente sul manubrio si visualizza invece l’essenziale: velocità corrente e livello di carica della batteria.
Come detto, Askoll Scoo3 è stato progettato per la sharing mobility, prevedendo già servizi di software ad hoc. L’azienda non esclude però un suo possibile arrivo anche nel settore privato, fungendo magari da capostipite di una nuova serie di veicoli per la micro-mobilità urbana.
E, francamente, da Askoll ci aspettiamo pure questo.
Da quanto scritto qui, il monopattino sembra buono e mi piacerebbe comprarne uno. Per favore, come posso ottenerlo e qual è il costo?
L’articolo dice che almeno al momento lo Scoo3 non viene venduto ai privati, è disponibile solo per i servizi di sharing.