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Asca, il telo solare che metti sull’auto e ti ricarica

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Il telo solare Asca, da appoggiare sull'auto elettrica (questa è una Gazella) quando la vettura è ferma

Asca, ovvero il tetto solare che copre l’auto quando è ferma e immagazzina l’energia da cedere alla batteria. Il progetto è della Armor, azienda di Nantes specializzata in teli solari super-leggeri. Ed è stato testato su un’auto elettrica, la Gazelle Tech.

Asca pesa 450 grammi. per mq. e si fissa facilmente

Ci siamo occupati più volte di modelli elettrici con il tetto e parti della carrozzeria ricoperti di pannelli solari. Qui trovate le ultime notizie sulla Sion, l’auto solare made in Monaco, qui sull’auto solare da 50 mila euro in arrivo dall’Olanda, la Lightyear. Qui vi abbiamo parlato del tetto solare della Toyota, che darebbe 56 km di autonomia, e qui da ultimo della AEV, un progetto australiano. Ma l’idea dell’azienda francese esce da questo solco, per battere una strada assolutamente originale.

Asca
Il telo solare Asca è prodotto dalla Armor, un’azienda di Nantes (Francia).

La forza del telo Asca sta nel peso: con 450 grammi per metro quadrato, sarebbe 30 volte più leggero dei materiali usati comunemente. Il telo può essere fissato facilmente al tetto dell’auto e il produttore assicura che può essere utilizzato per 10 anni o 50 mila volte senza perdere efficienza.  Si tratta di un film organico PV  basato su polimeri organici semi-conduttivi, che può essere o incollato su un’apposita copertura o laminato tra due riquadri di vetro o di policarbonato. Ed è resistente, può essere anche calpestato. Trovate altre info in un’intervista a Moira Asses, dirigente di Armor.

A Friburgo si lavora sui camion ricoperti di pannelli

In Germania, invece, è in corso un progetto denominato ‘Lade PV’ per testare la ricarica da coperture fotovoltaiche dei mezzi pesanti elettrici. Lo curano 4 aziende e il celebre Fraunhofer Institute, con l’idea di realizzare quanto prima un camion dimostrativo. Il progetto si concentra su mezzi da almeno 3,5 tonnellate, stimando tra il 5 e il 7% la riduzione delle emissioni di CO2 di questi trucks. Può sembrare poco, ma si tratta di mezzi super-inquinanti e queste percentuali sarebbero più che significative.

asca I tecnici lavorano su due soluzioni: pannelli solari montati solo sul tetto o sull’intera superficie dei camion. Quest’ultima applicazione viene giudicata molto sfidante, dato che i pannelli dovrebbero resistere a vari tipi di sollecitazioni, tra cui le forti vibrazioni, e non superare i 2,6 kg di peso per mq. I test cominceranno con un camion elettrico Framo, utilizzato da un’azienda di Friburgo, la Alexander Bürkle, nel lavoro giornaliero di consegne. Harry Wirth, che segue il progetto per il Fraunhofer, è fiducioso: “I camion hanno una vasta area esposta ai raggi del sole e quelli elettrici dispongono di grandi pacchi-batterie. L’ideale per generare a bordo energia da fotovoltaico, aumentando l’autonomia con produzione al 100% da rinnovabili“.

 

 

 

 

 

 

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