Prestazioni sopra la media per la nuova versione Ultra della futuristica Verge TS. Con l’inedito motore integrato nel cerchione della ruota posteriore, questa moto elettrica promette numeri superlativi in fatto di potenza ed autonomia. Ma costa tantissimo.
Che la finnica Verge TS sia una moto elettrica rivoluzionaria nei contenuti lo sappiamo ormai da qualche anno, precisamente da quando apparve la prima volta in versione concept nel 2019. Con quell’inedita ruota posteriore, priva di mozzo e raggi, in cui è integrato il motore.
Oggi, quella stessa moto avanguardistica – che nel frattempo, grazie al suo design così particolare, ha vinto il prestigioso Red Dot Award 2021 – torna a far parlare di sé. In maniera ancora una volta roboante.
Verge TS, una moto Ultra proprio in tutto
Il suo recente approdo sul mercato americano (in Europa è già ordinabile) è infatti coinciso con il lancio di una nuova versione potentissima, esposta in bella mostra al CES di Las Vegas qualche giorno fa. Il nome è abbastanza emblematico, Verge TS Ultra, a sottolineare specifiche tecniche portate ancora più all’estremo rispetto ai due modelli TS e TS Pro già di per sé superlativi in termini di prestazioni.
Nella sua nuova veste, la muscle cruiser finlandese adotta infatti un motore capace di erogare una potenza di 150 kW (più di 200 CV) e una coppia massima dichiarata addirittura di 1200 Nm! E non è tutto: a questo va aggiunto la velocità di punta che supera i 200 km/h e l’accelerazione bruciante da 0 a 100 km/h di appena 2”5.
L’enorme batteria dalla capacità di 20,2 kWh, inoltre, sembra essere in grado di arrivare fino a 375 km di autonomia con una sola carica, in ambiente cittadino.
Ricarica all’80% che, oltretutto, in modalità rapida CC, viene garantita in appena 25 minuti.
Motore “dentro” la ruota, per un design funzionale
Si tratta di numeri, sulla carta, superlativi. Soprattutto per una moto non proprio leggerissima di quasi 250 kg. Questo ci dà la dimensione di quanto Verge abbia alzato l’asticella dei propri obiettivi, che in fondo sono poi in linea con il messaggio di sfida che l’azienda finlandese ha lanciato debuttando nel mercato delle moto elettriche: sfidare i principi di progettazione tradizionali e i modi di pensare convenzionali.
E così sta tentando di fare, proponendo tre versioni della TS una più potente dell’altra, accomunate da un design sportivo futuristico e da soluzioni tecniche uniche.
Il colpo d’occhio della ruota posteriore “vuota” resta il punto forte. Un’innovazione esteticamente originale ma soprattutto funzionale. La ruota diventa, di fatto, il motore stesso, che così integrato nel cerchione trasferisce direttamente su strada tutta la sua potenza.
Eliminando l’apporto di raggi, mozzo e di tutte le parti meccaniche della trasmissione, non più necessarie, ne guadagna anche la manutenzione, pressoché nulla. Oltretutto questa soluzione libera più spazio al centro della moto per il grande pacco batteria, bilanciando verso il basso la distribuzione del peso.
L’innovazione costa cara: fino a 55.778 euro per la versione top
A livello estetico l’ultima arrivata, TS Ultra, si differenzia dalle versioni meno potenti (si fa per dire…) soltanto per la maschera sul frontale, più grande, e la forma del codino. Per il resto la struttura massiccia è la stessa, così come la ciclistica, che prevede una scelta in fase di acquisto tra sospensioni Wilbers o Öhlins.
Presenti anche in questo modello quattro modalità di guida differenti.
Stiloso, infine, il posizionamento del display touch-screen, che è integrato nella parte superiore del finto serbatoio. Su di esso, grazie al software intuitivo, si ha accesso a tutti i dati della moto.
Essendo un prodotto artigianale unico nel suo genere – forse più adatto a collezionisti appassionati che ai comuni centauri – la Verge TS costa. E tanto.
Il modello base (80 kW) parte da 33.818 euro; il TS Pro (102 kW) sale a 37.478; per l’Ultra ce ne vogliono addirittura 55.778. Praticamente una Tesla Model 3…
A parziale consolazione, quest’ultima versione ha una più ampia scelta di colorazioni e finiture.
La produzione è partita lo scorso novembre, le consegne sono previste tutte entro l’anno. Per chi se lo può permettere.
///…e una coppia massima dichiarata addirittura di 1200 Nm!…\\\
è la coppia alla ruota. Sulla Twingo ZE il motore ha 160Nm, poi c’è il riduttore. Se fosse analogo a quello della ZOE sarebbe da 9,33, facciamo che il riduttore sia solo da 8, la coppia alle ruote sarebbe di 160*8 = 1280Nm e si parla di una misera Twingo da 60kW
Ho appena chiamato la mia banca per effettuare il bonifico per l’ordine ma mi hanno detto che mi ero sbagliato di concessionaria e di andare piuttosto dalla Niu…
Decisamente per pochi al mondo
Veramente bella, piace molto. Forse non sarà il massimo della ciclistica ma ha il suo fascino indubbiamente.
Si sa quanto pesano le parti rotanti della ruota posteriore?
Per quanto poco possano pesare, rimane un obbrobrio tecnologico, le masse non sospese vanno ridotte al minimo.
Vero ma non credo sia destinata al best lap, piuttosto ad una bella sfilata Hollywoodiana
Concordo. Mi piacerebbe vederla in versione maxi scooter e anche custom… Harley Davidson potrebbe alzare le antenne!… con un 300 km di autonomia ora tecnicamente possibili potrebbe farsi valere. Per chi non ha la fissa dei pistoni, naturalmente.
Non riesce a dispiacermi in ogni caso. Non la comprerei mai, ma onore al merito dell’idea.
Domanda esatta.
Bellissima, mi fa venire in mente un vecchio film di fantascenza: Tron.
Sicuramente Tom Cruise, io ed Alessandro ne dobbiamo mettere una in garage 😂
Ma anche no. 😂 con quei soldi ci costruiamo noi qualcosa di molto più interessante.
Stavo guardando un progeotto della ZF che prevede “en bloc” motore elettrico e stadio epicicloidale…. mi stuzzica “l’ignoranza” del cambio epiciclico.😂
Poi ho una cosa che mi frulla in testa da un po’. Ma dove sta scritto che la batteria deve stare nella sagoma della motocicletta? Io la monterei trasversale, messa come se occupasse lo spazio di un canonico 4 in linea… ci è andato benissimo per decenni, perchè non dovrebbe andare bene anche oggi? Però così facendo si recupera un mucchio di spazio a parità di batteria e magari si taglia un pi’ di interasse, o quantomeno si può allungare il forcelline lato perno per migliorare la trazione.
E pii bisogna giocare di estetica, fascino e nostalgia: sarà comunque una moto “massiccia”? E allora rifacciamo il GPZ 900 elettrico. ☝️
Che siamo motociclisti, sentimentali mangiatori di polenta e cinghiale… mica ermafroditi 🧚♂️ da apericena vegano. 😂
https://1.bp.blogspot.com/-A7517HU-MxM/YNtKmiXG32I/AAAAAAADtd0/Y1eWBkl6l-Yjsmv2ZQidDAcuHxm4fP10QCLcBGAsYHQ/s2000/cp182_bagus-motorcycle_gpz900r_01.jpg
😂😂😂👍👍👍
Adesso rischio e dico una cosa seria:
se dovessi spendere uno sproposito per una moto, prenderei una 1199 Superleggera 🤭
Io a Babbo Natale avevo chiesto questa: https://www.youtube.com/watch?v=Bdo0RouK2WI
[allerta spoiler]
… ed è così che ho scoperto che Babbo Natale non esiste 🙁
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