Arriva la Citroen e-C3 da 19.990: avrà una batteria da 30 kWh e un’autonomia di soli 200 km. Una versione studiata per un uso come seconda auto per la città.

Arriva la Citroen e-C3 primo prezzo, con 200 km di autonomia
In aprile è stata l’auto elettrica più venduta in Italia e nei primi 4 mesi dell’anno è già stata consegnata a 2.179 clienti. Ora la e-C3 si appresta a raddoppiare l’offerta con una versione più economica di quella finora in commercio, che parte da 23.900 euro, con batteria da 44 kWh e 325 km di range. È in arrivo una versione base, con autonomia ridotta e un motore meno potente (82 Cv invece di 113). In Francia, dove sono tuttora in vigore gli incentivi, il prezzo potrà così scendere fino a 15.990 euro, una cifra in linea con le principali citycar a benzina. In Italia i bonus si sono volatilizzati dal giugno dello scorso anno e si potrà quindi contare solo su eventuali sconti accordati dai concessionari Citroen. Teniamo presente che la e-C3 è un Suv piccolo, ma non piccolissimo: è lungo 402 cm, largo 176 e alto 158.

Finalmente cresce l’offerta sotto i 20 mila euro
Con il nuovo prezzo (annunciato prima per la Francia e poi confermato anche in Italia) la e-C3 entrerà nel ristretto novero delle auto elettriche con un prezzo di listino sotto quota 20 mila. In questo momento la meno cara in assoluto è la Dacia Spring (gruppo Renault), proposta a 14.900 euro con batteria da 26 kWh e 229 km di autonomia. C’è poi la cinese Leapmotor T03, commercializzata dal gruppo Stellantis, in promozione a 15.900 euro con batteria da 37 kWh e 265 km di autonomia. E c’è la DR 1.0 EV, a listino a 18.900 euro con batteria da 31 kWh e 210 km di autonomia. Diciamo che, rispetto a queste concorrenti, la Citroen e-C3 è decisamente “più macchina”. Vedremo se il minimo sindacale di 200 km di range basteranno per convincere altri italiani a comprarla.
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Scrivete che ad aprile è la più venduta ma evidentemente non avete notato (dal Portale dell’Automobilista) che le Persone Fisiche proprietarie sono state appena 36 (e 35 le locatarie = leasing), con addirittura il 91% delle nuove immatricolazioni intestate a SPA/Stellantis o SRL/Concessionarie: stanno rimanendo tutte invendute, come conseguenza di troppi difetti e di nessuna volontà di risolverli… Altro che 30 kWh e 150 km di autonomia!
Ero andato a vederla per mio figlio, auto di una tristezza immensa. Alla fine abbiamo comprato una Stonic ibrida
30kwh per 20k mi sembrano ancora troppi una volta si parlava di costi delle batterie di produzione in grandi numeri, sono passati gli anni ma sembra ci siamo fermati allo stesso punto, anzi molto peggiorati dato i costi generali che sono crollati! Io aspetto ancora prezzi decenti per auto molto più semplici e soprattutto economiche!
Oggi una macchina nuova non può costare meno di 15mila euro, nemmeno se la fai a pedali può costare di meno. Questo a causa dell’inflazione generale.
Il problema in Italia è che gli stipendi sono fermi.. nel resto dell’europa 15 mila euro è un prezzo accettabile per una macchina nuova. Qui no.. e la colpa è di chi non aumenta gli stipendi.
Ma chi te l’ha dette queste cose scusa? Sei sicuro su che base? I costi generali dell’energia stanno scendendo dentro le fabbriche ci sono tantissime persone che sono uscite e i robot la fanno da padrone bisognerebbe invece capire quanto costa un auto “realmente”.
I margini di guadagno che fanno le case automobilistiche “tradizionali” sono nell’ordine del 5-10%, e solitamente sulle auto piccole questo margine è più basso del margine medio. Se non è un problema di costi dell’energia e dei materiali sono la manodopera e tutti gli altri costi (progettazione, assistenza, rete di vendita…) che pesano. Quindi non penso ci sia nessun complotto in atto… Basterebbe avere gli stipendi della Francia o della Germania per risolvere il problema.
I margini e numeri devono corrispondere anche a discorsi con senso logico e buon senso. Io ormai per principio metto in discussione tutto, il senso critico dovrebbe essere alla base quindi i margini ed i costi delle auto oggi mi i sembrano un tantino troppo alti… Si parlava tanto del costo delle batterie che erano il problema ora questi grossi aumenti li vanno ad imputare a software etc? Aumenti di 5k o più di prezzi?? Io continuo a pensare che hanno un bel margine… FCA si è spostata in olanda paradiso fiscale e gli operai vanno a casa…
De Meo, CEO di Renault, diceva che ora Renault fa meno macchine ma guadagna come non ha mai fatto.
Ergo, meno auto, meno materiali, stipendio del personale sempre lo stesso, ricarico più alto.
Non ci sono da fare strani conti.
E Stellantis ha fatto 5,5 MILIARDI di euro di UTILI.
I prezzi possono scendere, se solo lo volessero fare.
Infatti in Cina le auto costano la metà
Beh…. la mia C-Zero… con batteria da 14,5Kwh nel 2019 costava più di 30000€.
Direi che sono scese già in modo considerevole.
🙂
Certamente ma sembra passata un’era geologica quindi.. è il momento di fare prezzi “seri” perché oggi potrebbero costare meno del termico…
Ampliare l’offerta verso il basso è importante ed è molto positivo vedere una macchina sotto i 20mila euro. Mi chiedo però quante persone possano accettare di avere una macchina con autonomia reale attorno ai 150 km… Almeno spero che avrà la ricarica fast di serie.
Poche molto poche…..putroppo per l’ettrificazione di massa ci vorrà ben altro, però si diceva la stessa cosa anche per i primi cellulari e poi abbiamo visto come è andata a finire.
200 km wltp in pratica la puoi usare solo in ambito cittadino, in autostrada in inverno a 110 km/h sei bravo se arrivi a 100 (e ricordiamoci che questo vale da 100% a 0% se fai il classico 10 – 80 scendi a 70 km ) …. e questa “non” autonomia non la accetterà nessuno o quasi
20k per queste scatolette con autonomia miserrima non si può proprio sentire. Con 20k mi compro un buon usato anche ibrido
20k per la seconda auto da città? Seeee…Babbo Natale.
Non so se ha/avrá la ricarica fast, in ogni caso la batteria LFP permetterá un numero maggiore di cicli facendosi “perdonare” in parte le ricariche piú frequenti dovute all’autonomia “risicata”