Il nuovo standard di sicurezza per le batterie sarà implementato dal 1° luglio 2026 in Cina. Il GB 38031-2025 introduce obblighi senza precedenti per le batterie di trazione dei veicoli elettrici, alzando l’asticella della protezione e coinvolgendo dieci aziende leader della filiera del litio.
Approvato il 28 marzo 2025 dalla State Administration for Market Regulation e dalla National Standards Administration, il nuovo standard GB 38031-2025 rappresenta la nuova versione del regolamento nazionale cinese dedicato alle batterie di trazione per veicoli elettrici. Sostituisce integralmente il precedente regolamento GB 38031-2020. Un aggiornamento radicale che codifica in modo obbligatorio il principio di “no fire, no explosion”, definendo nuovi requisiti minimi per l’omologazione sul mercato cinese.
Non si tratta solo di una revisione normativa. È una ridefinizione della sicurezza nelle batterie per la mobilità elettrica, con implicazioni dirette sulla progettazione dei pacchi batteria e sulle scelte ingegneristiche lungo tutta la filiera.
Dietro al nuovo standard di sicurezza il contributo di dieci top aziende fra produttori di batterie e carmakers
Alla stesura del nuovo standard hanno partecipato i principali attori della filiera cinese del litio, tra produttori di batterie, costruttori di veicoli e istituti di ricerca. Dieci sono le aziende cinesi direttamente coinvolte nei lavori, tra cui CATL, BYD, Guoxuan, Lishen, Honeycomb Energy, Ruipu Lanjun, Yiwei Lithium Energy, Xinwanda, China New Aviation Technology Group e Guolian Automotive Power Battery Research Institute.
Il coinvolgimento di queste aziende garantisce una copertura tecnica ampia e aggiornata sulle più recenti tecnologie di celle, di gestione termica e di pacco batteria, assicurando che lo standard sia effettivamente applicabile ai prodotti più avanzati presenti sul mercato.
Thermal diffusion: l’evoluzione del test più critico
Il thermal diffusion test rappresenta uno dei cambiamenti più rilevanti del nuovo standard. Nella precedente versione del 2020, il test si basava su trigger esterni (riscaldamento o perforazione tramite ago) e richiedeva solo l’avviso dell’evento entro 5 minuti dall’innesco.
Con il nuovo standard la metodologia cambia in modo sostanziale:
- Viene introdotto il trigger tramite riscaldamento interno
La velocità di perforazione con ago è ridotta a 0,1-1 mm/s (contro il precedente range 0,1-10 mm/s), per garantire un controllo più preciso dell’innesco del thermal runaway (surriscaldamento incontrollato)
- Si richiede assenza di esplosione per almeno 2 ore dopo il thermal runaway
- La temperatura massima dei punti di monitoraggio non deve superare i 60°C
- Il fumo generato non deve in alcun modo danneggiare o mettere a rischio gli occupanti
Non si parla più solo di tempo di fuga del conducente, ma di una gestione attiva della stabilità post-evento, in un’ottica di contenimento della propagazione termica e di salvaguardia dell’integrità del pacco batteria anche in caso di runaway. In altre parole, della possibilità di circoscrivere e spegnere l’incendio.
Bottom impact test: resistenza all’impatto dal basso
Tra le novità assolute introdotte dal GB 38031-2025 figura il bottom impact test, pensato per verificare la resistenza meccanica della parte inferiore del pacco batteria contro urti e detriti stradali.
Il test prevede:
- Tre impatti consecutivi con una sfera di acciaio da 30 mm di diametro
- Energia d’impatto fissata a 150 joule per ciascun colpo
- Condizioni di superamento del test: nessuna perdita di elettrolita, nessuna rottura dell’involucro, nessun incendio, nessuna esplosione
- Rispetto dei requisiti di resistenza di isolamento elettrico post-test: minimo 100 Ω/V per circuiti DC, 500 Ω/V per AC.
Questo test si aggiunge agli altri già esistenti su vibrazioni, urti meccanici e collisioni simulate, ampliando la copertura dei possibili scenari di danneggiamento.
Safety dopo fast charge: focus sulla ricarica rapida a lungo termine
Il GB 38031-2025 introduce anche il safety test post fast charge cycle, che valuta la sicurezza delle celle dopo ripetuti cicli di ricarica ultraveloce.
Le condizioni previste sono:
- Cicli di carica tra 20% e 80% di SOC
- Tempo massimo per ogni ciclo di carica: 15 minuti
- Ripetizione per 300 cicli consecutivi
- Al termine, viene eseguito un test di cortocircuito esterno per verificare l’integrità delle celle
Il focus di questa prova è verificare che le alte correnti di carica, tipiche delle colonnine fast charge, non provochino degrado critico del separatore o perdita di isolamento che possa generare incendi o esplosioni, nemmeno dopo un utilizzo intensivo.
Test di protezione, isolamento e condizioni estreme
Oltre alle novità, il GB 38031-2025 mantiene e rafforza molte delle prove già previste, migliorando però le specifiche:
- Vibrazioni su tre assi (x, y, z), a frquenza casuale e fissa
- Urti meccanici e collisioni simulate
- Cicli di umidità e calore, con monitoraggio della tenuta dielettrica
- Immersione in acqua, con obbligo di superare i requisiti IPX7 o dimostrare l’assenza di incendio/esplosione
- Nebolizzazione salina prolungata, per validare la resistenza in ambienti marini
Particolare attenzione viene posta al requisito di resistenza di isolamento dopo le prove: almeno 100 Ω/V per i circuiti DC, ma 500 Ω/V per quelli AC. Questo innalzamento mira a garantire maggiore affidabilità anche nei sistemi che includono inverter o circuiti alternati, spesso più vulnerabili a fenomeni di arco elettrico e dispersione.

Conclusione: il nuovo standard cinese ridefinisce le regole del gioco nella sicurezza delle batterie per veicoli elettrici
Il GB 38031-2025 non è solo un aggiornamento normativo: è un cambio di paradigma per l’intera industria delle batterie per veicoli elettrici. Le nuove prescrizioni impongono uno standard severissimo di sicurezza, con verifiche estese su ogni fase del ciclo di vita della batteria, dalla produzione all’uso intensivo della ricarica rapida.
Una regolamentazione che, di fatto, selezionerà le tecnologie più robuste e costringerà l’intero settore a un ripensamento delle architetture e dei materiali, aprendo la strada a nuove generazioni di pacchi batteria progettati per essere sicuri, stabili e durevoli anche nelle condizioni più estreme.
Queste nuove richieste, però, metteranno sotto pressione quei produttori che fanno affidamento su chimiche ad alta densità energetica e minor stabilità termica, come le batterie NCA (Nickel Cobalto Alluminio) o NCM (Nickel Cobalto Manganese), diffuse tra costruttori come LG Energy Solution, Panasonic, Tesla e Samsung SDI.
Queste tecnologie, sebbene capaci di offrire elevata capacità specifica, richiederanno interventi progettuali significativi per rispettare i nuovi requisiti, a differenza delle celle LFP (litio-ferro-fosfato) che, grazie alla loro intrinseca stabilità termica e all’assenza di cobalto, risultano naturalmente più favorite nel raggiungimento degli obiettivi fissati dallo standard cinese.
Il GB 38031-2025, così, non solo alza l’asticella della sicurezza, ma potrebbe anche ridefinire gli equilibri tecnologici e commerciali dell’intero mercato globale delle batterie.
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Io aumenterei le 2 ore a SEMPRE.
Il thermal runaway non deve esistere.
D’accordo che sul fronte termico si permette la circolazione di auto a GPL che è una follia criminale, ma essere perfetti sarebbe un’arma che toglierebbe a populisti, meloni e prosciutti verdi ogni forma di argomentazione.
Anzi permetterebbe a noi elettricisti di affondare il coltello nella facile infiammabilità di GPL, benzina e gasolio.
Le due ore prescritte dalla nuova normativa mi sembrano piú che sufficienti nella maggior parte delle situazioni, del resto credo che non si possa fare molto di piú per i limiti di dimensioni e peso (e prezzo !) a cui le batterie devono sottostare..
Verrà usato dai populisiti per dire “ecco, vedete che quelle che ci hanno sempre venduto sono pericolose???”
Ma a parte quete dinamiche autolesioniste umane, è una ottima notizia per i consumatori!