Una settimana senza ricarica: succede a Rivarolo Canavese, paese piemontese. Il motivo? Purtroppo una consuetudine: c’è la festa patronale, c’è il luna park da far funzionare. Peccato che in questo modo si limita un servizio essenziale: quello alla mobilità.
C’è il luna park alla festa di San Giacomo, ricarica sospesa e colonnina interdetta
L’informazione la prendiamo dal sito internet, notizia in evidenza con tanto di logo esplicativo, del Comune piemontese di Rivarolo Canavese. Comunicazione chiara: «In occasione dell’allestimento del Luna Park per i festeggiamenti del Santo Patrono San Giacomo, la stazione di ricarica elettrica per veicoli sita in Piazza Mulinet, sarà interdetta all’utenza dalle ore 12.00 di mercoledì 23 luglio 2025, alle ore 12.00 di mercoledì 30 luglio 2025».
Una lunga settimana senza servizio. Abbiamo controllato con una delle App dedicate alla localizzazione delle colonnine è si tratta di due stazione da 150 Kw Ewiva, dispositivo prezioso per chi deve ricaricare velocemente.
Purtroppo non è un caso isolato: in molte località italiane, le infrastrutture di ricarica vengono temporaneamente disattivate in concomitanza con fiere, sagre, eventi. Sono decine le segnalazioni che abbiamo riportato nella rubrica Vaielettrico Risponde.
L’ultima è quella di Enrico, proprietario di una Hyundai Ioniq 5 e noto imprenditore impegnato nella valorizzazione della mobilità elettrica, che ha raccontato la sua esperienza a Selva di Val Gardena (leggi): «Quella era una delle pochissime colonnine veloci disponibili. Il Comune ha autorizzato la fiera, bloccando completamente l’accesso alla ricarica. Chi viene in montagna a zero emissioni meriterebbe più attenzione».

Ricordiamo anche la segnalazione di Diego Cimarosa, da Budrio nel bolognese, che ci ha raccontato una situazione analoga (leggi): «Alla fiera del Parmigiano di Casina, il parcheggio con due colonnine da 150 kW era occupato da bancarelle e giostre. Due posti erano accessibili, ma l’intera area era vietata alla sosta per quattro giorni».
Come si legge non si tratta di sospensioni di poche ore o di una giornata, ma tanti giorni senza servizio.
Non c’è diritto alla continuità di ricarica
Questi esempi sollevano una questione cruciale: la continuità del servizio di ricarica dovrebbe essere garantita sempre, ma soprattutto durante eventi che potrebbero attirare dei visitatori, spesso attenti alla sostenibilità. Il paradosso di offrire non più ma meno servizi, pensiamo alla fiera del Parmigiano, a chi vuole mettersi in viaggio per partecipare all’evento. In quel caso come ha denunciato il lettore l’interruzione del servizio non era neanche segnalato nelle App.
Forse è il momento di ripensare la pianificazione comunale, riconoscendo le colonnine come infrastrutture strategiche, non facilmente sacrificabili.
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A Savigno succede sicuramente alle cosiddette “feste settembrine”, che chiudono anche la via dove sono situate le colonnine perché occupata dalle bancarelle.
Il comune di Omegna dove risiedo ha affisso un cartello qualche giorno prima circa la chiusura della piazza per evento. Ieri usando la app comunichiamo. O suggerito “almeno” di spegnere il caricatore in modo da renderlo indisponibile alle app per evitare km inutili agli automobilisti elettrici
Bravissimo, complimenti per il senso civico e di comunità!
Osservo solamente che doveva essere il Comune a farlo, assumendosi la responsabilità che il CPO chiedesse una compensazione, in base allo storico, per le mancate vendite di una settimana. O forse è proprio per quello che non ha informato il CPO? 😏
“a pensar male, spesso ci si azzecca”. cit. “il divo”