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Arera proroga la sperimentazione, si può aderire dal 12 febbraio

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Arera rilancia. La sperimentazione che permette di ricaricare la propria auto elettrica con una potenza di circa 6 kW di notte, la domenica e negli altri giorni festivi è stata prorogata. L’agevolazione per chi aderisce resta in vigore fino al 30 giugno 2027. Per i nuovi arrivati la domanda si può presentare dal 12 febbraio.

L’iniziativa di Arera per la ricarica domestica dei veicoli

A disposizione degli automobilisti elettrici 6 kW la notte e nei festivi

L’iniziativa di Arera permette il risparmio dei costi necessari per potenziare  il proprio contatore nelle ore notturne (dalle 23 alle 7) e festive (fascia F3) fino a 6 kW.

Un’agevolazione di successo che ha spinto Arera a prorogare la misura che incentiva la ricarica in “luoghi non accessibili al pubblico”. La misura è partita il 1° luglio 2021 e resterà attiva fino al 30 giugno 2027.

Arera come si legge in un comunicato stampa «consente di aumentare gratuitamente la potenza delle utenze private per ricaricare i veicoli elettrici durante la notte, la domenica e nei festivi». Un servizio senza costi aggiuntivi e senza rivolgersi al proprio fornitore.

La potenza fino a 6 kW è offerta la notta e nei festivi

Dal 12 febbraio è possibile presentare la domanda per accedere alla misura

Oltre alla proroga per i clienti già aderenti alla sperimentazione dal  12 febbraio, e fino al 30 giugno 2026, sarà possibile presentare la richiesta di adesione alla sperimentazione. La richiesta deve essere inoltrata al GSE in via telematica attraverso l’Area Clienti.

Attenzione come si legge nel comunicato di GSE: «I clienti che hanno la sperimentazione nello stato “approvata” non devono presentare nessuna richiesta di proroga».

Per poter partecipare alla sperimentazione l’utenza deve essere dotata di un contatore elettronico e di una wallbox intelligente tra quelli indicati dal GSE (clicca sul link per scaricare i documenti).

Lo scopo della sperimentazione è promuovere la ricarica “intelligente” in modo compatibile con le caratteristiche delle reti elettriche esistenti. In particolare il Gse sottolinea che in questo modo si «sfruttano le potenzialità offerte dai misuratori elettronici e dai dispositivi di ricarica più avanzati».

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2 COMMENTI

  1. Francamente sarebbe bello che diventasse la normalità avere questa estensione a 6kW del contatore nelle ore notturne e festivi e non solamente per “sperimentare”; però dato l’esiguo numero di utenti BEV in Italia anche e-Distribuzione e GSE non hanno potuto sicuramente verificare a fondo i limiti delle nostre reti (anche se potenzialmente non ci dovrebbe essere alcun problema).
    Ovviamente chi (come me) ha un normale contatore da 3kW poter arrivare ai 6kW notturni ha grandi benefici visto che si può caricare la propria BEV quasi completamente entro le 07.00 del mattino successivo (ed anche al 100% programmando l’inizio della ricarica dopo cena… pur con batterie molto scariche e di grandi capacità).

    Ora non resta che vedere come intendono procedere con eventuali finanziamenti del bonus Wallbox per tutti quelli che non sono riusciti a beneficiarne nel 2024.

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