La Regione Lombardia ha approvato il suo piano per le “aree idonee” da destinare all’installazione di nuove rinnovabili. Il provvedimento, appena approvato dalla giunta, passa all’esame del consiglio regionale. Molto stringenti i criteri che fissano un limite massimo di 12 gigawatt al 2030.
Nonostante la Lombardia sia la Regione con il più alto utilizzo del suolo destinato ad attività economiche, lo spazio da destinare allo sviluppo delle rinnovabili rimane limitato. Lo stabilisce il progetto di legge appena licenziato dalla giunta del Pirellone. Si tratta, ovviamente, di terreni che hanno hanno subito ancora interventi di carattere edilizio. Nel caso dei cortili di abitazioni o di attività economiche è sempre possibile aggiungere impianti per l’autoproduzione.
Come è avvenuto in altre regioni, anche la Lombardia ha messo a terra le disposizioni previste dal Decreto Aree idonee approvato dal governo l’anno scorso. Come si è mossa? In base al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), “ha mappato il territorio. E ha individuato le zone ove è possibile installare impianti a fonte rinnovabile, Per lo più fotovoltaico e Agrifotovoltaico“, si legge in un comunicato della giunta.
La mappa delle aree idonee, provincia per provincia: non si potranno installare più di 12 GW di nuova potenza al 2030
La Regione non ha fatto mistero di quali interessi è andata a tutelare in via prioritaria. Ha guardato più alla lobby degli agricoltori che allo sviluppo delle rinnovabili. Risultato? Nei prossimi cinque anni non si potranno installare più di 12 gigawatt di potenza. La Giunta ha anche suddiviso le quantità, provincia per provincia: Bergamo 1,24, Brescia 1,89, Como 0,55, Cremona 1,44, Lecco 0,34, Lodi 0,47, Mantova 1,1, Monza e Brianza 0,62, Milano 1,63, Pavia 1,70, Sondrio 0,16, Varese 0,81.
L’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi ha giustificato la posizione della Lombardia sostenendo di aver “scelto un approccio equilibrato. Individuando obiettivi ambiziosi sulle rinnovabili. Ma tracciando limiti chiari a tutela delle superfici agricole che alimentano le nostre filiere e sostengono la Dop economy lombarda. Siamo riusciti a contenere l’impatto e a proteggere il cuore agricolo della Lombardia”.
Cosa cambia con il “prezzo zonale”
L’assessore alle Risorse energetiche Massimo Sertori, se non altro, ha ricordato che le rinnovabili sono fondamentali per abbassare i costo delle bollette. E il passaggio dal prezzo unico nazionale (PUN) al prezzo zonale, avvenuto il 1° gennaio 2025, fatto che ha reso ha reso ancora più urgente l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Ma in ogni caso, l’intervento sulle bollette avrà un tetto massimo, visto il limite dee 12 gigawatt aggiuntivi.
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in Italia serve solo la legge per il fotovoltaico obbligatorio nei parcheggi ..
abbinata all’obbligo di colonnine da 25kW DC
e magari all’accumulo obbligatorio di qualche MWh per parcheggi più grandi di 1000 mq
my 2 cent
Incredibile: mentre gli altri paesi fanno a gara a chi pone traguardi piú alti, noi fissiamo il limite massimo oltre il quale sia vietato andare..
La decrescita in salsa lombarda.
Avanti ma piano! Questo è il motto. Con quale criterio si mette 1.63 a Milano e 1.70 a Pavia quando la superficie pv 2964 vs mi 1580 ? Numero abitanti? 5982 aziende agricole in prov pv 2370 città metropolitana di Milano. Avranno altri dati oppure ho sbagliato la ricerca io.
Dopo i giardini verticali a Milano faranno l’agrivoltaico verticale?
La butto sul ridere perchè altrimenti ci sarebbe da farsi il sangue marcio, siamo la regione più popolosa d’Italia (10m su 60), con le maggiori industrie, abbiamo un disperato bisogno di elettricità a bassi costi, ma fanno di tutto per remare contro.
I loro interessi li posso anche intuire, ma quelli di chi continua imperterrito a votarli proprio no. (E no, non sono un “sinistroide”, tutt’altro).
Scusa ma alle ultime regionali i lombardi hanno preferito Fontana (quello che ha conti in Svizzera con denaro di provenienza ignota) a Maiorino (un Pinco Pallo che conosce bene la sanità): siete troppo “avanti”.